giovedì 15 febbraio 2018

Recensione: Berserkr, di Alessio Del Debbio

Titolo: Berserkr
Autore: Alessio Del Debbio
Editore: Dark Zone Edizioni
Pagine: 150
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La trama: Berlino, inizio del terzo millennio. La Guerra Calda è finita, gli Accordi dell’89 sono stati firmati e la città è stata divisa in sette zone, ciascuna assegnata a una delle antiche stirpi. All’interno della ringbahn vivono gli uomini, protetti dalla Divisione, incaricata di mantenere la pace e impedire sconfinamenti e scontri tra le stirpi. Misteriosi omicidi, provocati da sconosciute creature sovrannaturali, iniziano però a verificarsi in tutta la città, rischiando di frantumare il delicato equilibrio raggiunto. La Divisione incarica Ulrik Von Schreiber di indagare, aiutato dal pavido collega Fabian, ben sapendo quanto abbia a cuore il mantenimento della pace. Ma Ulrik non è soltanto un cacciatore, incarna lo Spirito Protettore della Città, l’Orso di Berlino, che non attende altro che liberare la propria furia.

La recensione

Con grande piacere mi metto a scrivere la recensione di questo libro finito da pochissimo.
Berserkr di Alessio Del Debbio è un urban fantasy, genere che negli ultimi tempi sta letteralmente spopolando anche grazie al successo di Shadowhunters. 

Siamo a Berlino, dopo una guerra che ha messo in ginocchio la città e le stirpi che la controllano. Tutti ne sono usciti sconfitti e per questo vampiri, streghe, licantropi e numerose altre creature hanno trovato degli Accordi. In città però c'è qualcosa di nuovo, una scia di sangue serpeggia per le strade. C'è qualcuno che vuole rompere questo equilibrio precario.
Colui che viene incaricato assieme al suo collega e amico di scoprire cosa succede è Ulrik, una dal passato misterioso e che ha nel sangue i geni dell'Orso di Berlino, il protettore della città.
Inizia così una caccia all'uomo che porterà Ulrik a scontrarsi con il suo passato, un amore finito in tragedia, e i capi branco delle specie in città che minacciano di far scoppiare una nuova e sanguinosa guerra. Il colpevole ha in mente un piano e lentamente lo sta attuando... nell'attesa di raccogliere tutti gli ingredienti per il malefico piano che ha in mente.

Beh, che dire, i presupposti ci sono tutti. Come sapete sono uno che legge parecchio e di storie ne ha viste tante ecco perché non sapevo cosa aspettarmi da questo romanzo. Poi però ho iniziato a leggere e tutto è cambiato. La voglia di andare avanti cresceva pagina dopo pagina e dopo averlo concluso mi è dispiaciuto parecchio.

I personaggi sono interessanti. Rispettano tutti gli schemi del genere urban fantasy senza mai essere di troppo. Ciascuno di loro di porta dietro una storia passata che adesso, alle soglie di una nuova guerra, si ripropone rischiando di diventare la goccia che fa traboccare il vaso. Ulrik ha perso delle persone care e deve fare i conti con quello che è adesso, con l'eredità che gli è stata scagliata addosso. La persona che amava ora non c'è più, suo padre ha perso la vita in circostante misteriose sacrificandosi per mantenere la pace. Le streghe hanno sete di potere e non hanno mai accettato il loro vivere da reiette. I lupi e i vampiri non riescono a sopportare la presenza dell'altro.
Cosa niente male se si pensa che in queste 150 pagine c'è raccontata anche una bella storia che lega tutti quanti.

Ho apprezzato lo scorrere della storia anche se qualcuno l'ha criticata dicendo che un incipit intrigante è stato rovinato dai successivi capitoli della storia. Si vede che questa gente non è capace di andare oltre. Tutti dipende dai ritmi a cui siamo abituati. Al contrario non sopporto quei libri che restano sempre sulla stessa lunghezza d'onda. Alessio Del Debbio è stato capace di calibrare lo spazio a sua disposizione  facendo dei tentativi, giocando con la trama e con il lettore.

Il tema è quello di un mondo in evoluzione, un mondo che rischia di sgretolarsi se qualcuno non prende in mano le redini di tutto quanto. Ulrik ha questo difficile compito, deve combattere quello che si porta dentro e convivere con la paura di fallire e deludere tutti quanti.
Coraggio, amicizia, paura e voglia di riscattarsi, non sono forse come che riguardano tutti noi? Vorrei quindi ricordare a tutti i potenziali amanti del genere che non sempre servono sette libri per far arrivare un concetto. Bastano anche solo 150 pagine.

Il mio giudizio: Non ho volutamente svelato moltissimo della trama perché trovo sia giusto che ogni lettore la scopra per conto suo, proprio come ho fatto io. Ribadisco che ho trovato la lettura molto, ma molto, piacevole e in grado di tenere viva l'attenzione anche durante le ore piccole. Ho letto diversi libri di Del Debbio ma credo che questo, per il momento, sia il migliore in assoluto per svariati motivi. La trama regge e quasi mai ho pensato fosse assurda (anche visto il genere), il linguaggio è chiaro, ironico, più volte mi sono trovato a sorridere, ma la cosa più importante è che non mancano i colpi di scena.
L'unica pecca, senza contare che sfortunatamente il libro si conclude troppo presto, è forse quella di aver svelato troppo tardi il piano del cattivo. Se l'autore avesse messo qualche pulce in più nell'orecchio del lettore l'avrebbe fatto cuocere nel suo brodo per più tempo e la cosa non mi sarebbe dispiaciuta affatto.
Per il resto consiglio caldamente la lettura, a conferma del fatto che non sempre è necessario spendere un sacco di soldi per avere una storia validissima sotto mano, e poi... vanno sostenuti anche gli autori italiani, no?
Fatevi sotto allora.

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