Buonasera cari compagni lettori! Ecco che di ritorno dalle mie ferie Croate mi accingo a recensire il libro di un'autrice già apparsa su queste pagine con Alice from Wonderland e Soulmates. Sto parlando di Alessia Coppola, scrittrice, illustratrice e, ovviamente, accanita lettrice.
Titolo: Oltre lo specchio
Autore: Alessia Coppola
Editore: Il Ciliegio edizioni
Pagine: 176
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Blog dell'autrice Anima d'inchiostro
La trama: Sette racconti gotici, paranormal e steampunk, ambientati in Europa e in America tra il XVII e il XIX secolo, corredati da illustrazioni. Sette storie legate dal filo conduttore del mistero e del sovrannaturale, della ricerca e del coraggio. Sette è il numero perfetto e abbraccia molteplici ambiti: dall'astrologia all'esoterismo, dalla fisica all'arte. Lo specchio è la perfetta allegoria del "non è mai ciò che sembra". Ciò che appare in una veste, può celare una natura ben più complessa. Il mistero suscita interesse in ciascuno di noi, le creature inquietanti che popolano l'universo delle nostre paure, gli spiriti, i vampiri o le streghe, continuano ad affascinarci, immortali come il loro mistero, nonostante il trascorrere del tempo e delle mode. Cosa c'è oltre specchio? Quante cose esso riflette? Leggendo lo scopriremo.
Recensioni
Luna di sangue: Londra è la giusta ambientazione del racconto che apre questa silloge, una storia che si dipana per le vie di una città piena di fumo e tradizioni. La protagonista è una ragazza di nome Abagail che assieme al padre lavora come giornalista per il loro giornale. Lei è una sognatrice, vittima del fascino di grandi storie d'amore che lei stessa scrive di nascosto. Il padre vive del suo lavoro e corre dietro a gli scandali e ora che la città è scossa da una serie di omicidi seriali lo è ancora di più. Un bel giorno però Abagail ha un incontro con un giovane, subito se ne invaghisce, ha modo di poter vivere sulla sua pelle quella storia d'amore che tanto brama. Quello che però non sa è che Arthur ha un segreto, capace di distruggere tutto quanto c'è di buono se dovesse venire alla luce...
Un racconto sulla fugacità della vita e il momento in cui decidiamo di cogliere l'attimo nonostante sappiamo che sarà un grosso errore. Un racconto di mistero e imprevedibilità che apre la pista ai successivi in maniera disarmante...
Un racconto sulla fugacità della vita e il momento in cui decidiamo di cogliere l'attimo nonostante sappiamo che sarà un grosso errore. Un racconto di mistero e imprevedibilità che apre la pista ai successivi in maniera disarmante...
Il spettro di Williamsburg: Questo secondo racconto ci poteva in una contea della campagna della Virginia dove Caathrine vive assieme al padre nei pressi del cimitero. Una ragazza intelligente e perspicace, forse un po' riservata, ma gentile e disponibile con tutti. Sfortunatamente per lei il destino le riversa un qualcosa di particolare e somigliare in maniera quasi imbarazzante a qualcuno che è stato legato a colui che semina scompiglio nel paese non è il massimo.
Una storia che mischia il sovrannaturale e il reale in maniera parsimoniosa, dove quello che accade sembra sempre voler alludere ad altro. Un racconto che, proprio per il suo genere, finisce troppo presto, e riporta il lettore alla realtà.
La dama di Venezia: Questo è un racconto che ho amato alla follia. Una storia che narra di Venezia e di un pittore, Francois, che lavora ai suoi quadri per guadagnarsi da vivere. Un giorno si imbatte in qualcosa che lo lascia a bocca aperta, un quadro che ritrae una dama dalla bellezza sopraffina, ed ecco che inizia la ricerca di quella modella così particolare, che sembra mostrarsi solo in particolari momenti della giornata. la dama si rivelerà essere colei che cambierà la vita di Francois per sempre e gli darà modo di passare al lato oscuro, a una vita fatta di rinunce e sangue. Lui però non è pronto ad abbandonare tutto e lotterà per tornare ad essere quello che era un tempo.
Un classico di genere vampiresco che non delude le aspettative, nemmeno quelle del lettore più ostico. Breve ma ben articolato che nonostante le poche pagine a disposizione fa pensare a qualcosa di più ampio raggio, a qualcosa che non sia un racconto ma un vero romanzo.
Un'ambientazione magica che contribuisce a immergere il lettore nel misterioso mondo della dama, una città labirintica che ammalia e trascina in questa storia fatta di morte e rinascita.
L'uomo di latta: Un titolo che mi ha fatto sorridere non appena l'ho letto, perchè non me l'aspettavo. Una delle mie storie preferite è il Mago di Oz, capite bene la mia reazione. Questa storia però non ha niente a che vedere con la città di Smeraldo e il resto dei personaggi. Narra di un inventore e dei suoi scarabugli, cose che potrebbero facilitare la vita di tutti quanti, a patto che ci sia qualcuno a dargli fiducia. A farlo è un ragazzino, da sempre affascinato dalle sue invenzioni, ma spesso scoraggiato dai genitori che gli impongono un sempre maggiore coprifuoco. L'inventore stavolta ha deciso di dare il meglio e creare un uomo completamente di latta in grado di compiere azioni umane, manca solo una cosa, un cuore umano. Inutile dire che una volta che l'organo viene e messo in quell'incavo gli effetti saranno devastanti...
Un racconto così breve che ho avuto modo di leggerlo in piedi coi piedi a mollo in acqua. Un racconto nervoso, pieno di aspettative, inquietante e che da libero sfogo alla paura che tutti noi abbiamo avuto da bambini: qualcosa di inanimato che prende vita e mostra una cattiveria inaudita.
Azzeccatissimo.
La gattara: Anche questo pezzo fa tornare indietro nel tempo perchè si parla bi una strega cattiva e di bambini che finiscono preda dei suoi malefici. Come resistere al fascino di una storia che ha dei richiami con la storia di Hansel e Gretel? Una storia cattiva ma che, come tutte le storie di questo genere, hanno un bagaglio da dover trasmettere. Non importa se siamo piccoli oppure abbiamo abbandonato da tempo l'età dell'innocenza, una storia quando è autentica insegna sempre qualcosa, specialmente quando si pensa di non averne più bisogno.
La gattara è una di queste.
Pelle screziata e lacrime d'argento: Un titolo curioso per una storia che non sapevo dove mi avrebbe portato. Una storia in un racconto che ha del potenziale.
Ci troviamo in un pese ricco di tradizioni, dove però la magia è stata bandita anni addietro. Nella prima parte ci viene raccontata la vita di Zarko, ultimo dei discendenti di un'antica casata che ha abitato il castello di Beltesk. Ripetute sofferenze e macabri accadimenti lo hanno reso una creatura della notte sempre a caccia di sangue, accompagnato da colei che lo ha creato. Nella seconda il lettore si immerge nella vita di Estenya, una ragazza che da piccola ha scoperto il dono della premonizione. Assieme a Dumitra, che la alleva e la istruisce alle arti magiche, attraversano luoghi lontani e inospitali, fino al momento in cui un libro antico rivela la storia del vampiro Zarko... Da quel momento i destini di Zarko e di Estenya si incroceranno, due mondi si incontreranno, due potenze dovranno scontrarsi e arrivare a un compromesso. spezzare una maledizione secolare è possibile? E' vero che l'amore è in grado di fare ogni cosa?
Un racconto lungo e complesso che per la struttura e la tipologia di linguaggio usato si avvicina ai lavori più recenti dell'autrice. Piccola nota dolente del racconto è l'incipit, tutto inizia e il lettore fa un po' fatica a entrare nella storia.
Oltre lo specchio: Ecco il racconto che abbiamo in copertina. Detto fra noi è qua che mi aspettavo di trovare Alice nel paese delle Meraviglie, ma invece no. Questa è la storia di Rowena, un'anziana strega che vive in una casa isolata assieme alle nipoti, rimaste rogane di madre anni prima. Alle bambine è vietato utilizzare specchi in casa nonostante siano dotate di una bellezza unica. Gli specchi sono il demonio e la loro casa non ne deve avere, di nessun tipo. Una notte però le orecchie della piccola Anne vengono destate da una voce che la invita ad andare in soffitta e rimuovere uno dei teli che copre le suppellettili. Quello che Anne si troverà davanti è proprio quella cosa da cui lei e il resto della famiglia doveva tenersi alla larga, uno specchio, che sembra stranamente collegato alla morte della madre...
Una storia che ha del pedagogico, che insegna cosa succede quando si disobbedisce a quello che i genitori, qualcosa che tutti noi abbiamo sperimentato e di cui abbiamo sempre timore nonostante gli anni passino. Una scrittura veloce, essenziale, totalmente priva di descrizioni per non distrarre il lettore da una storia-lampo. Un racconto che fonde sovrannaturale e contemporaneità in modo fluido e scorrevole e che porta a un devastante e significativo finale da cui non si può tornare indietro.
Alessia Coppola si è cimentata con un genere narrativo differente da quello a cui siamo abituati, un genere più breve, con meno spazio, meno azione, ma non per questo artificiale e privo di significato. Ciascun racconto comunica qualcosa concentrato in poche righe in modo chiaro, senza sprechi di pagine. Storie che si apprezzano proprio per queste loro caratteristiche.