Buonasera a tutti cari lettori! Qualche settimana fa sono stato contattato dalla Dunwich edizioni, che mi ha proposto una collaborazione per la recensione di alcune loro uscite. La Dunwich è una casa editrice digitale specializzata nella diffusione di letteratura horror nostrana, gli autori infatti sono tutti italiani, cosa piuttosto significativa visto che spesso ci troviamo a leggere romanzi che provengono da altre parti del mondo. Sono stato quindi felice di accettare la loro proposta al fine di diffondere l'horror del nostro paese.
Il libro che ho appena finito porta il titolo Codice infranto, scritto dal veronese Fabrizio Valenza:
Titolo: Codice infranto
Autore: Fabrizio Valenza
Editore: Dunwich edizioni
Collana: Ritorno a Dunwich
Pagine: 136
Prezzo: 9,90 euro
La trama: Rocco Costanzo, Angelo Tiraboschi e Gustavo Nicolis sono insegnanti e colleghi presso una scuola di Verona. Nascondono un segreto tremendo: tutti e tre pedofili, nel giro di dodici anni hanno violentato e ucciso otto bambini, proteggendosi con un codice di comportamento creato appositamente. Ma quando una domenica pomeriggio Angelo Tiraboschi infrange le regole per soddisfare i propri istinti, uccidendo un ragazzo che si prostituiva, il trio piomba nell'orrore.
Angelo Tiraboschi è il primo a morire in modo violento e impressionante. La maledizione che l'ultimo giovane assassinato gli ha lanciato prima di spegnersi inizia a mostrare il suo alone di minaccia. E Rocco Costanzo, il leader del gruppo, comincia ad avere degli incubi, nei quali i bambini che i tre hanno seviziato e ucciso tornano a visitarlo…
La recensione: Un libro scomodo e proprio per questo se ne dovrebbe parlare. Una tematica raccapricciante e quanto mai attuale getta uno sguardo sul mondo perverso della pedofilia, verso le sue vittime (spesso incapaci di difendersi) e verso i mostri che ne sono causa.
Quando per la prima volta ho letto la trama del libro di Fabrizio Valenza, mi sono incuriosito. Un libro horror che narrava di qualcosa di così lontano ma anche così vicino alla vita di tutti i giorni era inquietante già di suo.
Codice infranto racconta la storia di tre persone, tre adulti, quindi apparentemente innocue, che nascondono invece un segreto tremendo che li lega in modo indissolubile. Tre insegnanti di scuola, che costantemente a causa del lavoro che svolgono stanno a contatto coi ragazzi, sono tre menti deviate: tre pedofili. Il loro rapporto è legato a un codice che loro stessi hanno concepito per non farsi scoprire. Tre semplici regole per continuare a soddisfare i loro appetiti. Ad un tratto però qualcosa cambia. Quello che di loro costituisce l'anello debole della catena decide di fare di testa sua e causa la morte della sua vittima senza l'appoggio e l'aiuto dei “colleghi”. Ma prima di andarsene il ragazzo scaglia una sorta di maledizione contro il suo molestatore e tutti quelli come lui. Da quel momento in poi la segretezza del turpe trio è messa a dura prova. Iniziano dubbi, paure, incertezze e sensi di colpa, tutte cose che rischiano di mettere a repentaglio tutti gli anni che hanno passato a coprirsi le spalle, mentre la polizia lentamente sta cercando i colpevoli di tali azioni...
Parlare di pedofilia non è per niente facile, si rischia di cadere nel banale, o peggio, nel volgare. Fabrizio Valenza usa una dialettica asciutta e pulita che arriva dritta al punto senza tergiversare. Riesce a incanalare all'interno della storia, che alterna le indagini del poliziotto Armentrano e momenti in cui i tre professori confessano i loro adescamenti, attimi di pura suspance, dove il lettore viene scaraventato all'interno della mente malata di questi individui e assapora tutta la paura, l'agitazione, e la sofferenza che ogni personaggio prova a modo suo.
Se è vero che il “non detto” è ben peggiore della più dettagliata descrizione, ne abbiamo conferma in questo romanzo, dove le situazioni e le vicende vengono centellinate poco per volta accrescendo la voglia di sapere “come va avanti”.
Un romanzo breve ma concentrato, che non lascia niente al caso. Troppo spesso siamo abituati ad avere davanti a gli occhi e tra le mani romanzi mastodontici che richiedono tutto il nostro impegno per essere portati a termine. In questo caso, Codice infranto, è il giusto mix che non annoia mai, che coinvolge fin dalle primissime pagine il lettore e crea in lui la difficoltà a smettere di leggere. Il romanzo di Fabrizio Valenza si legge tutto d'un fiato, io per primo ho dovuto forzarmi nel fare una pausa per farlo durare di più e per poter avere ancora per un altro po' a che fare con i suoi personaggi. E' un romanzo che dispiace finire, ma inevitabile farlo per il modo in cui si è trascinati dalle sue pagine. Un finale a sorpresa, inaspettato, spiazzante e raccapricciante allo stesso tempo. Strano, ma che getta una luce ben chiara e significativa su tutta la vicenda. Non vengono date spiegazioni come ci si aspetterebbe, ma il significato metaforico del finale impregna in modo così profondo ogni singola pagina che non c'è bisogno di altre parole che esplichino quanto abbiamo sotto gli occhi. La pedofilia è qualcosa di mostruoso.
Il punto di forza del romanzo è proprio la brevità, nonostante parliamo quasi di 150 pagine. Non si perde in descrizioni ma racconta i fatti per quello che sono, in modo così semplice da trasmettere brividi in modo molto più avvincente. Nonostante sia un argomento difficile e spinoso, e certamente nessuno di noi è incoraggiato a simpatizzare per il diabolico trio, questa storia si lascia leggere in modo tale che non appena finisce vorremmo riprendere la lettura daccapo. Si resta con la voglia. Un “orrore” che coglie a pieno il genere letterario in cui si inserisce, perchè i veri orrori sono i mostri che abbiamo dentro e con cui combattiamo giorno dopo giorno e che, spesso in modo del tutto silente, vivono accanto a noi.
Questo ci insegna Valenza con questo romanzo.
Consiglio caldamente l'acquisto di questo libro. Nella sezione E-shop della Dunwich Edizioni è disponibile sia la versione ebook che quella cartacea.
Ringrazio ancora una volta la Dunwich edizioni per aver dato alla Bancarella del libro questa possibilità.
La recensione: Un libro scomodo e proprio per questo se ne dovrebbe parlare. Una tematica raccapricciante e quanto mai attuale getta uno sguardo sul mondo perverso della pedofilia, verso le sue vittime (spesso incapaci di difendersi) e verso i mostri che ne sono causa.
Quando per la prima volta ho letto la trama del libro di Fabrizio Valenza, mi sono incuriosito. Un libro horror che narrava di qualcosa di così lontano ma anche così vicino alla vita di tutti i giorni era inquietante già di suo.
Codice infranto racconta la storia di tre persone, tre adulti, quindi apparentemente innocue, che nascondono invece un segreto tremendo che li lega in modo indissolubile. Tre insegnanti di scuola, che costantemente a causa del lavoro che svolgono stanno a contatto coi ragazzi, sono tre menti deviate: tre pedofili. Il loro rapporto è legato a un codice che loro stessi hanno concepito per non farsi scoprire. Tre semplici regole per continuare a soddisfare i loro appetiti. Ad un tratto però qualcosa cambia. Quello che di loro costituisce l'anello debole della catena decide di fare di testa sua e causa la morte della sua vittima senza l'appoggio e l'aiuto dei “colleghi”. Ma prima di andarsene il ragazzo scaglia una sorta di maledizione contro il suo molestatore e tutti quelli come lui. Da quel momento in poi la segretezza del turpe trio è messa a dura prova. Iniziano dubbi, paure, incertezze e sensi di colpa, tutte cose che rischiano di mettere a repentaglio tutti gli anni che hanno passato a coprirsi le spalle, mentre la polizia lentamente sta cercando i colpevoli di tali azioni...
Parlare di pedofilia non è per niente facile, si rischia di cadere nel banale, o peggio, nel volgare. Fabrizio Valenza usa una dialettica asciutta e pulita che arriva dritta al punto senza tergiversare. Riesce a incanalare all'interno della storia, che alterna le indagini del poliziotto Armentrano e momenti in cui i tre professori confessano i loro adescamenti, attimi di pura suspance, dove il lettore viene scaraventato all'interno della mente malata di questi individui e assapora tutta la paura, l'agitazione, e la sofferenza che ogni personaggio prova a modo suo.
Se è vero che il “non detto” è ben peggiore della più dettagliata descrizione, ne abbiamo conferma in questo romanzo, dove le situazioni e le vicende vengono centellinate poco per volta accrescendo la voglia di sapere “come va avanti”.
Un romanzo breve ma concentrato, che non lascia niente al caso. Troppo spesso siamo abituati ad avere davanti a gli occhi e tra le mani romanzi mastodontici che richiedono tutto il nostro impegno per essere portati a termine. In questo caso, Codice infranto, è il giusto mix che non annoia mai, che coinvolge fin dalle primissime pagine il lettore e crea in lui la difficoltà a smettere di leggere. Il romanzo di Fabrizio Valenza si legge tutto d'un fiato, io per primo ho dovuto forzarmi nel fare una pausa per farlo durare di più e per poter avere ancora per un altro po' a che fare con i suoi personaggi. E' un romanzo che dispiace finire, ma inevitabile farlo per il modo in cui si è trascinati dalle sue pagine. Un finale a sorpresa, inaspettato, spiazzante e raccapricciante allo stesso tempo. Strano, ma che getta una luce ben chiara e significativa su tutta la vicenda. Non vengono date spiegazioni come ci si aspetterebbe, ma il significato metaforico del finale impregna in modo così profondo ogni singola pagina che non c'è bisogno di altre parole che esplichino quanto abbiamo sotto gli occhi. La pedofilia è qualcosa di mostruoso.
Il punto di forza del romanzo è proprio la brevità, nonostante parliamo quasi di 150 pagine. Non si perde in descrizioni ma racconta i fatti per quello che sono, in modo così semplice da trasmettere brividi in modo molto più avvincente. Nonostante sia un argomento difficile e spinoso, e certamente nessuno di noi è incoraggiato a simpatizzare per il diabolico trio, questa storia si lascia leggere in modo tale che non appena finisce vorremmo riprendere la lettura daccapo. Si resta con la voglia. Un “orrore” che coglie a pieno il genere letterario in cui si inserisce, perchè i veri orrori sono i mostri che abbiamo dentro e con cui combattiamo giorno dopo giorno e che, spesso in modo del tutto silente, vivono accanto a noi.
Questo ci insegna Valenza con questo romanzo.
Consiglio caldamente l'acquisto di questo libro. Nella sezione E-shop della Dunwich Edizioni è disponibile sia la versione ebook che quella cartacea.
Ringrazio ancora una volta la Dunwich edizioni per aver dato alla Bancarella del libro questa possibilità.
Prossimamente su La bancarella del libro:
Titolo: William Killed the Radio Star
Autore: Pietro Gandolfi
Editore: Dunwich Edizioni
Collana: Morte a 666 giri
Pagine: 204
La trama: Little Wood è un piccolo angolo di paradiso immerso nelle foreste del nord, un posto dove chiunque può trovare pace e serenità. Ma non Jazz. Per lui, DJ di colore trapiantato dalla Lousiana, una normale notte di diretta si trasformerà in un incubo. Perché qualcuno lo odia nel profondo, perché qualcuno deciderà di chiudere i conti in sospeso con lui.
Trovandosi di fronte a una minaccia che non dovrebbe esistere, Jazz sarà costretto a combattere per sé e per le persone che ama, pronto a sacrificare tutto, persino la vita. Ma chi è la presenza che si aggira nella stazione radio come uno spirito inquieto? E perché il nome di William Heart, cantante e piccola leggenda locale, continua a tormentarlo come il ritornello di un'odiosa canzone?
Quando Jazz lo scoprirà si pentirà di aver abbandonato la sua casa per rifugiarsi nella fredda ostilità di Little Wood.
Titolo: La porta dei cieli
Autore: Stefani Dipino
Editore: Dunwich Edizioni
Collana: Dunwich Crime
Pagine: 254
La trama: È una semplice porta ornamentale. Eppure custodisce un segreto che affonda le sue radici nella nascita della Città eterna.
In una torrida estate romana Alessandro Altieri, professore di Antropologia Culturale, viene avvicinato da Roberto Guerrini, uno studente la cui fidanzata, Sveva, è scomparsa. Qualche giorno dopo anche Paolo Altieri, padre del professore, svanisce insieme a una stele fenicia da poco entrata in suo possesso.
Cosa collega la stele alla Porta dei Cieli? Il misterioso monumento costruito nel XVII secolo dal marchese Palombara affiora nella memoria di Alessandro, ricordandogli qualcosa del suo passato.
È l’inizio di un incubo per l’insegnante, che viene proiettato in una Roma oscura e onirica, fatta di leggende, borghi sepolti, laghi e templi sotterranei. Dietro le due sparizioni c’è l’ombra di una sanguinaria società che annovera tra i suoi membri personaggi che hanno fatto la storia di Roma nell’arco di quasi tre millenni.
Per scoprire la verità, Alessandro dovrà aprire la mente e abbandonare tutto quello in cui ha sempre creduto. Solo così potrà svelare i segreti della sua famiglia e far luce sull’intricata trama di misteri che si tesse attorno a lui.