Titolo: Neve rossa
Autore: Luigi De Conti
Editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
Pagine: 142
Prezzo: 4.67 euro
Pagine: 142
Prezzo: 4.67 euro
La trama: Sembrava un giornata come tante, per Pamela J. Parker, unico membro della polizia di Troy, una piccola cittadina dell'Idaho: l'inverno ormai alle porte, e la prima nevicata della stagione.
Quella stessa mattina, Marcus Sullivan, testimone sotto protezione, sta per essere trasferito dal carcere ad un rifugio sicuro, scortato da alcuni U.S.Marshals.
Ma, durante il trasferimento, proprio nei pressi di Troy, qualche cosa va storto, anche a causa della tempesta di neve che ormai imperversa nella zona.
Inizia così una sorta di caccia all'uomo, con Sullivan rimasto solo, in fuga in mezzo ai boschi e Pamela J. Parker, la poliziotta di Troy, che dovrà vedersela con i killers che vogliono Sullivan morto, a tutti i costi.
La recensione
La recensione
La storia: Ci troviamo di fronte a Troy, una piccola cittadina americana dove il tempo scorre lento, tutti si conoscono e dove sembra non succedere mai niente. Stavolta però qualcosa è in agguato.
Da un carcere è previsto il trasferimento in una casa sicura di un testimone oculare di un omicidio.
Durante questo spostamento però il blindato della polizia è seguito da un Suv che sembra seguirne le tracce. Proprio mentre inizia ad abbattersi sulla città una tormenta di neve, il blindato ha un incidente stradale, e il testimone fugge tra i boschi inseguito da coloro che lo vogliono morto.
A dover tirare le fila della storia è il capo della polizia di Troy, Pamela Parker, impegnata nel frattempo a gestire una complicata situazione familiare...Un ebook con una storia per niente male viste le premesse. L'idea di una città isolata dal resto del mondo e un fuggitivo nei boschi è quanto di più allettante si possa chiedere a un romanzo breve d'azione. Un ritmo incalzante che spinge a sfogliare le pagine una dopo l'altra, nonostante ci sono dei punti deboli.
Una delle cose che più mi è dispiaciuto non trovare sono delle descrizioni. Sappiamo che ci troviamo a Troy, ma una descrizione quasi sempre sommaria dei luoghi della città e di quello che la circonda fa sembrare tutto come immerso nella nebbia. Mi sono sforzato di capire il contesto della città e l'idea che mi sono fatto è che sia composta da tre vie di numero, il City Hall, la stazione di polizia e la baracca nel bosco. Non ho avuto la sensazione di una città vera, seppur nella sua modesta dimensione.
Altra, forse piccola, cosa che ho notato è un ricorrere di nomi di auto, le stesse e delle stesse persone, dall'inizio alla fine.
Altra, forse piccola, cosa che ho notato è un ricorrere di nomi di auto, le stesse e delle stesse persone, dall'inizio alla fine.
Alcuni personaggi: I personaggi di questa storia sono strani. A parte la figliastra adolescente della protagonista, Rebecca, che ovviamente parla e si comporta come una della sua età, il resto dei personaggi adulti sembrano pensare con una testa che non è la loro.
Pamela. La protagonista della storia è una donna che si è fatta da sola, che si è sudata il suo posto di lavoro. Nonostante questo non ci capisce come abbia fatto a raggiungere un ruolo così di prestigio all'interno delle forze dell'ordine. Tralasciando il giustificato rapporto conflittuale con la figliastra, sembra avere altri problemi legati ai sentimenti. Negli ultimi tempi le cose non vanno molto con il marito che ha sposato solo qualche anno prima, qualche volta infatti sembra essersi lasciata andare alle avance di un collega. Più una ragazza in tempesta ormonale che un capo della polizia.Capisce voler stare vicino al marito solo quando viene a mancare l'uomo con cui si è intrattenuta in assenza del marito. Vero amore non c'è che dire.
James. Il marito di Pam e padre di Rebecca. Un padre pressochè assente, sempre impegnato con i suoi studi all'università, che torna a casa la sera dalla famiglia per sedare i battibecchi della moglie con la figlia. Confuso anche lui se sia il caso oppure no di continuare il matrimonio informa il lettore che sentendosi messo da parte vorrebbe dare una chance a una collega di lavoro. Decide poi di non dare seguito a questa scappatella e torna a casa durante la tempesta per stare con la famiglia. Solo trovandosi successivamente in pericolo di vita capisce quanto la moglie tenga a lui e si scopre innamorato ancora di più.
Sullivan. Il fuggitivo. Di lui che cosa sappiamo? Sappiamo che è di colore, che ha dei precedenti con la legge e che ha una moglie e un figlio che lo aspettano a casa. Poi trovandosi invischiato nell'incidente nel bel mezzo della tormenta e inseguito, fugge nel bosco. Chi sia lui veramente, quali siano i suoi sentimenti o il suo punto di vista riguardo all'omicidio che ha visto commettere, quali siano i suoi sogni o come pensa di affrontare la situazione che lo vede coinvolto in prima persona, non ci è dato di sapere. Mai. Com'è possibile che un uomo inseguito da della gente che vuole ucciderlo non si fermi un attimo a pensare a che cosa fare, che cosa dire?
Rebecca: Come già accennato è un vero peccato che nel romanzo non abbia avuto più spazio, sarebbe stato un ottimo diversivo.
Quello che mi è dispiaciuto moltissimo è il non essermi affezionato a nessuno di questi personaggi.
Il mio giudizio: Mi rendo conto di essere stato forse un po' troppo duro nei confronti di questo autore e della sua opera, penso però che una quantità tale di personaggi con alle spalle delle situazioni così complicate meritavano qualcosa di differente.
Il ritmo del romanzo è ottimo, scorre benissimo nonostante i troppi refusi che spesso fanno storcere la bocca, le descrizioni poco presenti però non fanno mai entrare definitivamente il lettore nella storia.
Le descrizioni servono a dare sfogo a tutto quanto, a mettere in evidenza i sentimenti, le emozioni, a far crescere la suspance. Nel romanzo di De Conti non è che non ci siano colpi di scena ma sono tirati via e liquidati in maniera sbrigativa. Peccato. Un editing più accurato e qualche consiglio in più non avrebbe guastato...
Coloro che fossero curiosi di leggersi il libro possono cliccare QUI. Sono curiosissimo di sapere anche le vostre impressioni.
Rebecca: Come già accennato è un vero peccato che nel romanzo non abbia avuto più spazio, sarebbe stato un ottimo diversivo.
Quello che mi è dispiaciuto moltissimo è il non essermi affezionato a nessuno di questi personaggi.
Il mio giudizio: Mi rendo conto di essere stato forse un po' troppo duro nei confronti di questo autore e della sua opera, penso però che una quantità tale di personaggi con alle spalle delle situazioni così complicate meritavano qualcosa di differente.
Il ritmo del romanzo è ottimo, scorre benissimo nonostante i troppi refusi che spesso fanno storcere la bocca, le descrizioni poco presenti però non fanno mai entrare definitivamente il lettore nella storia.
Le descrizioni servono a dare sfogo a tutto quanto, a mettere in evidenza i sentimenti, le emozioni, a far crescere la suspance. Nel romanzo di De Conti non è che non ci siano colpi di scena ma sono tirati via e liquidati in maniera sbrigativa. Peccato. Un editing più accurato e qualche consiglio in più non avrebbe guastato...
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