La trama: Silver ha sedici anni e un passato frammentato. Da quando i suoi genitori sono scomparsi, ha iniziato ad avere incubi terribili. Da dove vengono? Chi è la misteriosa figura che alberga nei suoi sogni? Un incontro casuale e la scoperta di un immenso potere cambieranno il corso della sua vita. Nulla è come prima. I Nurhan sono pronti alla battaglia. La Portatrice è stata scelta.
La recensione
Ho atteso per leggere questo primo volume della trilogia di
Alessia Coppola e mi dispiace molto di averlo fatto in ritardo. Detto fra noi ancora non mi sono ripreso dal torpore delle feste natalizie. Ammetto che mi dispiace siano finite.
E' tremendamente difficile per me dover parlare di un libro che ho finito troppo presto e che speravo fosse più lungo. Davvero. Mi rincuora però il fatto che sia l'inizio di qualcosa di più grande.
La storia
Volutamente non ho letto niente al riguardo, nemmeno quando hanno iniziato a uscire le prime recensioni. Voglio essere io a farmi una mia idea, prima che lo facciano gli altri.
Silver è una ragazza particolare. Ama stare per conto proprio, ma da qualche tempo le sue notti sono sconvolte da degli incubi, da delle visioni che non sa spiegarsi. Vive con i suoi nonni e presto iniziano a preoccuparsi per lei e il suo comportamento.
D'un tratto la sua vita cambia radicalmente. Uriel compare nella sua vita e niente sarà più come prima. Un mondo intero si spalanca ai suoi occhi. Un mondo fatto di fuoco e fiamme. Un mondo a cui lei appartiene fin dalla nascita.
Un segno. Un marchio. Un'unica grande lotta.
Il linguaggio
Non so che cosa possa ancora dire su come la Coppola usi le parole. Non è il primo suo libro che leggo, posso quindi dire che inizio a conoscere bene il suo stile. Sono stupito. Come lo sono stato ogni volta. La storia narrata alterna, come è ovvio, delle brevi descrizioni a dialoghi serrati. La particolarità di questi ultimi mi ha particolarmente spiazzato, perché hanno la fluidità, la spontaneità, e la colloquialità dei dialoghi teatrali. Avete presente quei bei dialoghi caratteristici del teatro d'avanguardia cari a
Brecht? O ancora meglio carichi di emotività e disperazione come quelli dei monologhi di
Sarah Kane? Beh forse esagero, ma sono rimasto particolarmente colpito da come siano presenti in questo primo volume.
Il libro è ovviamente descrittivo e racconta la storia di Silver e Uriel e del destino che il lega in modo particolare, di come quello che c'è tra loro sia diverso da tutto il resto, una buona riuscita di questo rapporto è in gran parte dovuta a quello che si dicono.
Alessia Coppola riesce con brevi ed efficaci battute a dirci quello che è essenziale alla comprensione di queste pagine, non si perde in fronzoli, non allunga il brodo in nessun modo per farsi "grande". Basta poco. Less is more.
E fa centro.
I personaggi
Di
Silver sappiamo molte cose. Sappiamo che è una ragazza sensibile, che ha sofferto e continua a farlo adesso. E' una ragazza che è costretta a continuare a vivere in fretta prima che l'età adulta la travolga e la porti via. Silver è incompresa, ha una capacità di analizzare il suo passato e quello che ha davanti in un modo cristallino, l'ignoto la spaventa ma non la ferma. Il suo personaggio incarna una personalità fragile che ha bisogno di essere incoraggiata, ma anche la forza di vivere nonostante non comprenda a pieno quello che ha di fronte.
Uriel è da scoprire, uno di quei personaggi che appaiono d'improvviso e improvvisamente tutto si ammanta di mistero. Non voglio dire niente su chi sia o quale sia la sua storia perché è giusto che chi legge abbia le stesse sorprese che ho avuto io che non mi ero letto la trama. Posso dire però che è un ragazzo molto particolare, contrariamente a Silver ha un carattere forte e deciso, sa quello che fa e perché lo fa. La sua storia è già stata scritta parecchio tempo prima. Uriel è sfacciato, è cocciuto, è affascinante. Questo personaggio è il classico ragazzo che apparentemente sembra essere quello della porta accanto ma che in realtà nasconde qualcosa di oscuro. Quello che conviene fare è imparare a conoscerlo quanto prima...
Il tema richiama le altre opere della Coppla, come
Alice from Wonderland e
Blue Dream, ossia il senso di abbandono che tutti nella vita prima o poi dobbiamo affrontare. Silver, proprio come accade ad Alice e Algar, si trova a dover far fronte a una situazione di emergenza, un qualcosa che non conosceva e che rischia di cambiare la sua vita per sempre. Il destino le cade addosso come un macigno ed è costretta a reagire per non soccombere. Per non finire nel baratro che rischia di aprirsi sotto i suoi piedi deve aggrapparsi a qualcosa. Tenersi stretta alla vita e andare avanti. Un mondo parallelo fatto di fiamme e demoni pronti a invadere la terra non era proprio quello che si aspettava per i suoi 16 anni!
Silver siamo tutti noi. A volte ci sentiamo abbandonati e spaesati di fronte a quello che non conosciamo. Poi però facciamo la conoscenza di qualcuno che ci tende una mano e noi, pur con qualche riserva, gliela diamo sperando che questo possa cambiare il nostro stato di solitudine. Solitudine e abbandono che si tramuta in speranza, risveglio e voglia di cambiamento.
Cambiare è la cosa più difficile, quello che ci fa compiere il grande passo è la metà, anche se come quella di Silver esige un grande sacrificio...
Il mio giudizio: Sono solo 60 le pagine di questo primo volume, in cui mi sono letteralmente perso. Affascinato inizialmente dalla cover e dalla bellissima ragazza ritratta, poi dal suo contenuto.
Ho scoperto un amore per l'urban fantasy e
Fire Sign corrisponde perfettamente alle regole di questo genere, perché mette in gioco personaggi dalla personalità e dall'atteggiamento credibile, un mondo parallelo al nostro fatto di insidie e pericoli, e una storia che incuriosisce.
La Portatrice del Krips è come un cerino che brucia, una volta iniziato non è possibile smettere. Una storia che ha dell'impossibile, una forte attrazione che coinvolge due persone diametralmente opposte ma con il medesimo scopo di vita. Se non fosse stato che dovevo pranzare sarei andato dritto alla fine. Poi però come avrei fatto se il libro fosse finito prima? Così ho fatto in modo di prolungare la storia il più possibile.
Un ottimo inizio per conoscere la scrittura e le storie di Alessia Coppola, autrice e illustratrice poliedrica, capace di stregare con la sua immaginazione le menti dei lettori.
Io? Aspetto già la versione integrale!