Autore: Fabrizio Valenza
Editore: Edizioni Imperium
Pagine: 94
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La trama: Nessuno ha paura degli scarafaggi? Ora, provate a immaginare una marea di blatte che vi investe. Vi sommerge. Immaginate questi mostri neri che entrano dalle orecchie, devastano il vostro corpo. Escono, lacerando le carni, dalle guance.
Ecco.
Ripetetemi che non avete paura degli scarafaggi.
La recensione
Ieri mattina per smaltire la botta presa dopo la lettura di After di Anna Todd, ho deciso di buttarmi su qualcosa di diverso. Un ritorno alle origini. Un ritorno all'horror tutto made in italy. E' la volta di Scarafaggi, un breve racconto di Fabrizio Valenza, autore giù apparso su questo blog grazie a Codice infranto.
Quello che abbiamo tra le mani è un libro dal piccolo formato, che sta in una mano, cosa da non sottovalutare visto i formati dei libri che sempre più si fanno mastodontici. Questo della Edizioni Imperium si presta a stare in una tasca e in tutte le borse. Quindi è prima di tutto un libro comodo.
La storia che Valenza ci racconta in queste pagine è quella di una famiglia che ha alle spalle un'impresa che si occupa di disinfestare quei luoghi dove scarafaggi e simili hanno preso il sopravvento. Ed è durante una giornata come tante che Giuseppe, il capo dell'impresa, riceve la telefonata della famiglia F. che allarmata e completamente fuori di testa chiede di essere soccorsa.
Incuriositi da tanta disperazione che ha portato quella famiglia addirittura a trasferirsi altrove, ecco che Giuseppe, accompagnato dal figlio minore Lorenzo, e Andrea un amico di famiglia, partono alla volta della lussuosa casa dove sembra stia succedendo il finimondo...
Ciò che troveranno dentro quelle quattro mura andrà ben oltre quello a cui sono abituati. Anni di esperienza riusciranno a salvarli da un'invasione di scarafaggi?
Questo è un libro che si legge alla velocità della luce, so che dico così di ogni libro che mi capita a tiro ma è così sul serio. Meno di cento pagine in un formato ridotto sono capaci di spalancare la porte di una paura che tutti noi portiamo dentro, quella degli insetti.
Come tutti sanno sono animali non molto piacevoli, sia per la vista che per il contatto. In questa storia ne veniamo sommersi. Ci attaccano e prendono possesso del nostro corpo. L'idea non spaventa al solo pensiero?
Ma in così poche pagine com'è possibile tutto questo direte voi? Tutto questo è molto semplice, affidandosi ad un tipo di narrazione semplice e dal linguaggio spiccio, Valenza riesce a dare libero sfogo alla tensione e alla paura. All'interno delle pagine ci sono molti episodi che provocano ribrezzo, fanno quasi venir voglia di fare una pausa dalla lettura per riprendersi, ma ciò che spaventa di più è quello che non viene detto. Al di là di come i personaggi vengono coinvolti dalle rappresaglie (e questo termine non è usato a sproposito) c'è ben altro che, in modo tacito, lavora nel subconscio del lettore e lo mette a contatto con i lato più basso di se stesso. Leggendo non solo si procede con la storia, ma in parallelo ripercorriamo con la mente tutti quei momenti in cui ci è capitato di vedere animali di quel tipo in tutta la nostra vita, alle volte in cui le abbiamo scacciato uno, alle volte che ce lo siamo visto cadere addosso, alle volte che abbiamo pensato a che schifo facessero e a come sarebbe orribile trovarli dove dormiamo. Questo è quello che più fa paura, sapere che quello che viene vissuto da Giuseppe, Lorenzo e Andrea lo abbiamo in parte vissuto anche noi da qualche parte in modo differente.
Sapere di cosa stiamo parlando rende efficace questo racconto. Un racconto che ho letto durante la mattina e che per diletto ho scorso nuovamente la sera, comodamente steso sul divano del mio salotto. Fabrizio Valenza ha saputo rendere vero qualcosa che spesso ci appare alieno, ha dato vita a una paura primordiale, insita in noi dalla nascita e sfogata solo poche volte nella vita. Una storia capace di esorcizzare tutto questo, portare in superficie qualcosa che c'è ma che ci rifiutiamo di vedere perchè ci fa troppo schifo.
Un libro che serve questo. Serve a svagare la mente, serve a divertirsi (perchè che ci crediate o no io mi sono divertito un sacco a leggerlo!), serve a capire come di fronte alla paura e al mondo animale che prende il controllo di tutto quanto siamo impotenti e non possiamo fare niente. Fa capire quanto la nostra vita sia labile e pronta al collasso.
Consigliato. A tutti. Anche a coloro che appena vedono uno scarafaggio corrono via gridando.
Soprattutto a voi.
Questo è un libro che si legge alla velocità della luce, so che dico così di ogni libro che mi capita a tiro ma è così sul serio. Meno di cento pagine in un formato ridotto sono capaci di spalancare la porte di una paura che tutti noi portiamo dentro, quella degli insetti.
Come tutti sanno sono animali non molto piacevoli, sia per la vista che per il contatto. In questa storia ne veniamo sommersi. Ci attaccano e prendono possesso del nostro corpo. L'idea non spaventa al solo pensiero?
Ma in così poche pagine com'è possibile tutto questo direte voi? Tutto questo è molto semplice, affidandosi ad un tipo di narrazione semplice e dal linguaggio spiccio, Valenza riesce a dare libero sfogo alla tensione e alla paura. All'interno delle pagine ci sono molti episodi che provocano ribrezzo, fanno quasi venir voglia di fare una pausa dalla lettura per riprendersi, ma ciò che spaventa di più è quello che non viene detto. Al di là di come i personaggi vengono coinvolti dalle rappresaglie (e questo termine non è usato a sproposito) c'è ben altro che, in modo tacito, lavora nel subconscio del lettore e lo mette a contatto con i lato più basso di se stesso. Leggendo non solo si procede con la storia, ma in parallelo ripercorriamo con la mente tutti quei momenti in cui ci è capitato di vedere animali di quel tipo in tutta la nostra vita, alle volte in cui le abbiamo scacciato uno, alle volte che ce lo siamo visto cadere addosso, alle volte che abbiamo pensato a che schifo facessero e a come sarebbe orribile trovarli dove dormiamo. Questo è quello che più fa paura, sapere che quello che viene vissuto da Giuseppe, Lorenzo e Andrea lo abbiamo in parte vissuto anche noi da qualche parte in modo differente.
Sapere di cosa stiamo parlando rende efficace questo racconto. Un racconto che ho letto durante la mattina e che per diletto ho scorso nuovamente la sera, comodamente steso sul divano del mio salotto. Fabrizio Valenza ha saputo rendere vero qualcosa che spesso ci appare alieno, ha dato vita a una paura primordiale, insita in noi dalla nascita e sfogata solo poche volte nella vita. Una storia capace di esorcizzare tutto questo, portare in superficie qualcosa che c'è ma che ci rifiutiamo di vedere perchè ci fa troppo schifo.
Un libro che serve questo. Serve a svagare la mente, serve a divertirsi (perchè che ci crediate o no io mi sono divertito un sacco a leggerlo!), serve a capire come di fronte alla paura e al mondo animale che prende il controllo di tutto quanto siamo impotenti e non possiamo fare niente. Fa capire quanto la nostra vita sia labile e pronta al collasso.
Consigliato. A tutti. Anche a coloro che appena vedono uno scarafaggio corrono via gridando.
Soprattutto a voi.
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