lunedì 13 marzo 2017

Recensione: Le ragazze vogliono la luna, di Janet McNally

Titolo: Le ragazze vogliono la luna
Titolo ogirinale: Girls in the Moon
Autore: Janet McNally
Editore: DeAgostini
Pagine: 416
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La trama: Ci sono estati che lasciano il segno. Estati cha cambiano la vita. Per sempre. È esattamente quello che è successo a Phoebe, diciassette anni e un segreto ben custodito. Lo stesso segreto che ha distrutto il legame con la sua migliore amica e che ha mandato all’aria l’unica possibilità con il ragazzo per cui ha una cotta colossale. Ma Phoebe è abituata ai segreti. Perché tutti nella sua famiglia ne hanno uno. Tutti hanno qualcosa da nascondere: sua sorella Luna, che se n’è andata a Brooklyn per inseguire un sogno, suo padre Kieran, che se n’è andato e basta. E poi sua madre Meg. È lei la vera bugiarda di professione. Ex rockstar, Meg non ama rivangare gli anni in cui ha viaggiato per il Paese insieme alla sua band, mietendo un successo dopo l’altro. E soprattutto non ha nessuna intenzione di spiegare alle figlie il motivo per cui, da un momento all’altro, ha messo fine alla carriera e al proprio matrimonio. Eppure Phoebe non è il tipo che si arrende. Decisa a ritrovare le tessere mancanti del passato della sua famiglia, raggiunge Luna a New York. E, in un’estate magica, indimenticabile, tra musica indie, notti insonni e amori impossibili, si mette alla ricerca. Della verità e anche un po’ di se stessa.

La recensione

Inizio col dire che questo libro mi ha emozionato. Tantissimo, e sarei pronto a rileggerlo adesso dall'inizio. Spero quindi di invogliare anche voi a fare altrettanto.

La famiglia Ferris è una famiglia particolare. Quella di Phoebe e Luna è una di quelle dove i segreti sono all'ordine del giorno. I loro genitori hanno vissuto in modo scoppiettante, si sono conosciuti e hanno fondato una rock band girando mezzo mondo. Adesso però tutto è finito. Qualcosa si è spezzato. Kieran Ferris non si fa vivo da anni, Luna ha lasciato gli studi per inseguire il sogno di diventare una cantante di successo come il padre ma si rifiuta di parlargli, e Phoebe è rimasta a Buffalo con la madre nutrendo voglia di evasione.
Cos'ha spinto i suoi genitori a lasciarsi? Come mai suo padre di punto in bianco ha smesso di farsi vivo? Come mai sua madre vuole che parli con Luna ma l'argomento sembra alludere ad altro?
Adesso Phoebe ha una missione e parte per New York, decisa a capire cos'ha mandato tutto in frantumi, per quale motivo la sua famiglia si è divisa.Quello che non sa è che oltre a scavare nel suo passato scoprirà qualcosa di molto interessante che riguarda il suo imminente futuro...

La storia è concepita su due binari. Il lettore segue la storia di Phoebe a caccia della verità attraverso il suo sguardo curioso rivolto al mondo di sua sorella Luna e a quello ammantato di mistero di suo padre che non vede da annui, ma è anche proiettato nel passato, perché attraverso l'occhio di Meg l'autrice ripercorre a ritroso l'esordio della band di Kieran e di come si sono innamorati. Due storie, due punti di vista che si intrecciano, si completano a vicenda. Due generazioni che collimano e si fondono insieme.

La prima grande protagonista è la musica, che pervade ogni singola riga, sempre. Attraverso il passato di Meg e Kieran e la loro band, attraverso Phoebe che insegue senza volere suo padre e sua sorella, attraverso Luna che calca il palco ogni sera stringendo un microfono, le note delle canzoni dei più famosi gruppi anni '80 e '90 accompagnano degnamente il lettore dall'inizio alla fine. E questo ci piace un sacco.

Phoebe e Lucia sono due sorelle uguali ma diverse. Phoebe è la più piccola, ha la testa sulle spalle, ha in mente di finire gli studi e lanciarsi nel giornalismo. Vive a Buffalo con la madre che ora insegna scultura e passa le sue giornate assieme all'amica del cuore, Tessa, con cui sogna progetta di avvicinarsi a Ben, il ragazzo che di recente gli ha fatto battere il cuore. Phoebe è sincera, spontanea e fa di tutto per far sempre la cosa giusta. Per questi motivi resta ancor più stranita, quando è proprio lei a essere vittima di un segreto. Un segreto che ha minato la sua amicizia con Tessa e rovinato la chance con Ben.
Luna è energia allo stato puro, vive la sua vita in funzione della musica, della sua voce e ovviamente del suo gruppo, i The Moons, con cui sogna di sfondare. Vive a New York da quando se n'è andata, la stessa città dove vive suo padre, per lei essere figlia di una cantante famoso non significa niente, non vuole il suo aiuto. Lei deve farcela da sola.In perenne lotta con la madre, che la critica sempre, non si rende conto che sta percorrendo i suoi stessi passi, la sua stessa voglia di evasione, i suoi stessi passi, i suoi stessi errori. Stravede per la sorella e vorrebbe proteggerla a ogni costo senza considerare che forse quella che dovrebbe salvare è proprio lei stessa.

Forte il tema del confronto e dello scontro, sia metaforico che verbale. Ciò che c'è di bello però è che nonostante in questa storia i personaggi nascondano dei segreti (del tutto plausibili tra l'altro) i problemi vengono affrontati in maniera adulta, non ci sono fughe in piena notte, non ci sono liti dove si grida in faccia all'altra persona. Forse tutto ciò che hanno passato è servito a renderli quello che sono, tutti quanti, forse è questo che il destino aveva preparato. Ciascun personaggio si comporta in maniera spontanea, senza mai prevaricare gli altri, dicendo sempre la sua ma senza imporla.
Così dovrebbero essere tutti i rapporti.

Il mio giudizio: Le ragazze vogliono la luna non è un romanzo come gli altri, uno di quelli che ti aspetti. Questo è uno di quei libri che sorprendono proprio perché non sono quello che sembrano. La storia di Phoebe e della sua famiglia di artisti non annoia mai, non stagna, non si dilunga in descrizioni inutili, ma anzi alimenta le pagine con sempre nuove emozioni che, nella loro semplicità, abbracciano tutti quanti.
Un romanzo di crescita e formazione, che non solo fa perno sui protagonisti che sono giovani, ma anche sugli adulti, i genitori di Phoebe e Luna, che sono cambiati alla luce di nuove consapevolezze.
Mi sono affezionato molto a loro e mi è dispiaciuto finire il libro, è stato come se anche io fossi stato abbandonato da Kieran e la mi famiglia si fosse sciolta. Quello che però la loro storia mi ha lasciato dentro è qualcosa di grande.
Consigliato.

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