giovedì 16 marzo 2017

Recensione: Frammenti d'amore, di Gabriele Ottaviani

Titolo: Frammenti d'amore
Autore: Gabriele Ottaviani
Editore: Bibliotheka edizioni
Pagine: 98
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La trama: Alba, Francesco, Giovanni, Silvia, Astrid, Alberto, Filippo, Teresa, Elena, Vittoria, Patrizio, Emilio, Amina, Semir, Janina, Maria, Valeria, Elda, Vittorio, Michele, Melina, Clelia, Gaetano e Ferdinando. Le loro vite in cinque racconti. Sentimenti, quotidianità, ricordi e speranze. Frammenti…
Gabriele Ottaviani, classe 1985, ci parla d’amore e lo declina in tutte le sue possibili forme: segnato dall’amarezza del disincanto, spezzato dal dolore di un perdita, interrotto dalla feroce insensatezza della violenza, nostalgico come può essere il lento fluire di un ricordo.


La recensione

Vorrei iniziare col dire che io credo nel destino e che, anche se sembra banale, penso che attiriamo quello che in un determinato momento è sulla nostra lunghezza d'onda. Ecco perché penso che questo libro non sia capitato a caso, in questo particolare momento, proprio ora che la figura della donna è al centro dell'attenzione.

Frammenti d'amore di Gabriele Ottaviani è una silloge di racconti che inizia e finisce in un soffio e trascina il lettore attraverso le sue storie in maniera del tutto naturale.
Quelle che abbiamo di fronte sono storie quotidiane, cinque racconti, cinque situazioni apparentemente slegate tra loro ma unite in modo in indissolubile da un elegante filo rosso. Questo, unito a una prosa semplice, che non usa particolari sofismi per arrivare al punto e che richiama un po' lo stile di Raymond Carver, permette di entrare in sintonia con ciascuna delle voci narranti in modo istantaneo.

Ma chi sono i protagonisti di queste storie? Sono donne. E uomini legati alle donne. Può sembrar banale, ma non lo è ciò che viene detto di loro. Tutto comincia con una donna, ormai in là con gli anni, che attende con trepidazione i suoi numerosi figli per cena. Gli anni e le vicissitudini della vita di tutti i giorni li hanno divisi ma in tutti i modi cercano sempre di ritrovarsi e raccontarsi. Inizia in questo modo a svelarsi un sottomondo attraverso le voci di alcuni dei figli di Alba che mette in luce il lato oscuro dei rapporti umani, ciò che non viene mai detto in modo esplicito, ciò che tutti esitano a raccontare, ciò che potrebbe essere motivo di vergogna.

L'autore, con poche ed efficaci parole, riesce a disegnare in modo chiaro ogni singola realtà vissuta, che non sempre porta il sorriso. In questi racconti ci sono solitudine e abbandono, c'è la parvenza di un amore ormai sfumato, la crudeltà di un uomo che ha voluto relegare la donna che ha detto di amare in un luogo buio e oscuro privandola dell'aria e della luce che aveva prima.
Inutile dire come l'ultimo racconto sia quello che più si imprime nella memoria, anche visiva, del lettore. Esso si presenta come i frammenti del titolo, piccole frasi che rimandano ad altro, evocano un passato che adesso non esiste più ma ancora capace di emozionare e commuovere colui che le pronuncia. Sono piccoli gesti quelli che rendono unica una storia d'amore, che la rendono vera, non occorre che si faccia grandi cose. Basta guardarsi negli occhi la mattina. Un saluto, un cenno, il modo in cui beviamo il caffè, il modo in cui camminiamo, come respiriamo. Piccole cose ma di grande effetto che valgono molto più di tutto il resto. Basterebbe solo non dimenticarsele nello stesso momento in cui le viviamo.

Impossibile non rivedersi in almeno uno di questi frammenti. Ed è questo il punto di forza di queste cento pagine circa, il fatto di raccontare di noi, di quello che abbiamo passato, di quello che forse passeremo. Non servono tonnellate di pagine per giungere alla conclusione, non serve che l'autore ci spieghi il suo punto di vista, perché è sempre stato lì davanti. Il suo è anche il nostro. Il suo amore è il nostro.

Il mio giudizio: Ottaviani concepisce un piccolo libro ma universale e denso di significato. Da non lasciarsi ingannare dalle comuni storie d'amore che spesso troviamo in libreria, questa è diversa, è la storia di una famiglia i cui bisogni e drammi abbracciano una moltitudine di persone. Frammenti d'amore può essere inteso come qualcosa di positivo, qualcosa da comporre per avere di fronte il quadro completo, ma può anche essere qualcosa di negativo e più doloro come qualcosa che, ormai, è  andato in pezzi.
Un libro godibile dall'inizio alla fine e che consiglio caldamente sia ai romantici in cerca di emozioni, sia ai più scettici in cerca di significati profondi narrati con maniera sincera.

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