Beauty and the Cyborg blogtour, di Miriam Ciraolo // 8va tappa, la recensione

Ciao a tutti carissimi lettori affezionati!

Eccoci qua ritrovati, come già annunciato, per proseguire con l'ottava tappa del blogtour dedicato nuovissimo romanzo di Mirian Ciraolo: Beauty and the Cyborg.

Questa giovane autrice è già apparsa tra le pagine di questo blog grazie a Chemical Games: equazione equatoriale degli abissi, un distopico che ha per protagonisti gli elementi chimici. Adesso si cimenta nel retelling del classico La bella e la bestia.

Titolo: Beauty and the Cyborg
Autore: Miriam Ciraolo
Editore: Self
Pagine: 358
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La trama: E se questa storia iniziasse con: C'era una volta l'elettricità? Il Nido di Spine è una cittadina francese dove la corrente elettrica non scorre più come un tempo. Dopo una guerra chiamata “Nuova Notte” gli equilibri mondiali sono cambiati e i continenti sono stati messi in ginocchio dai Cyborg, esseri privi di anima che torturano innocenti. In un mondo dove la parola scritta è vietata e gli esperimenti elettrici sono punibili con la morte, si muove la ricercata Bellatrice Sparks. Lei sa leggere, sa scrivere e dal giorno in cui ha fatto funzionare una torcia elettrica nella sua città, è costretta a fuggire per salvaguardare la sua famiglia. Rapita dai trafficanti di schiave viene venduta ai sovrani di Elettra. Ma in un castello dove l'elettricità pulsa ancora un essere ignoto si aggira nell’ombra. Per fronteggiare l'enigmatica creatura e per riabbracciare la sua famiglia, Bellatrice dovrà sottrarsi agli inganni della proibita e misteriosa Ala Ovest del castello. Ma deve fare molta attenzione, cosa si cela dietro la maschera dell'odio?



La storia: Quando ho visto il libro sono rimasto sorpreso, non me lo aspettavo così importante. Averlo tra le mani ha avuto il suo effetto. La sensazione è stata quella di un  libro che, a prescindere dal contenuto, non mi si sarebbe sbriciolato tra le mani. Cosa non  da poco.
Quella che leggiamo in questo libro è una variante molto articolata della classica storia della Bella e la Bestia. Ci troviamo all'interno di una società particolare che ha bandito ogni forma di cultura e di pensiero. Dove regna il blackout, la totale assenza di energia elettrica. Chi decide di ribellarsi è condannato all'esilio fuori dalle recinzioni sorvegliate da Cyborg capaci di infliggere torture e dare la morte.
Bellatrice, decide di ribellarsi a tutto questo per vivere la vita a modo suo, fuggendo dal Nido di Spine, una città-prigione abitata da operai e assoggettata dai Cyborg. Ogni utilizzo dell'elettricità è punibile con la morte. Cosa sarà disposta a sacrificare quando verrà scelta per lavorare al servizio di  coloro che detengono il potere, i regnanti di Elettra, la città di luce? Riuscirà a sottomettere se stessa e la sua voglia di ribellione per scoprire cosa si cela nell'Ala Ovest del castello?

L'ambientazione: L'ambientazione è particolare. Ci troviamo all'interno di un distopico con tutte le sue regole, regole brutali. Le macchine, esseri dall'intelligenza superiore, hanno preso il controllo su tutto quanto. Le città sopravvissute sono state divise a seconda delle capacità lavorative prevalenti. E' vietato leggere. E' vietato scrivere. E' vietata qualsiasi altra forma di comunicazione. Tutto quanto è sprofondato nell'oblio dopo che è sorta la Nuova Notte, il momento cui l'uso della luce elettrica è stata vietata e considerata un crimine punibile con la vita.
Ma non c'è solo questo.
Parallelo a questo mondo che si sta sgretolando ce n'è un altro che è tutto l'opposto: Elettra. Questa è la Città di Luce, un posto che non conosce povertà, dove le persone vivono nel lusso incuranti di cosa accade altrove. A Elettra vi è la luce perenne, enormi generatori sparano la luce ovunque a tutte le ore del giorno. Qui vi abita la famiglia reale, Aston e Lulabelle sono coloro che governeranno il regno non appena i genitori lasceranno la corona. La vita a Palazzo sembra scorrere tranquilla e priva di scossoni, sorvegliata a vista da schiere di Cyborg pronti a incenerire coi laser tutti coloro che minacciano la vita dei sovrani.
Vi è però un'ala del castello che in pochi conoscono, è l'Ala Ovest, avvolta dal un mistero impenetrabile e abitata da una creatura che sembra conoscere lo spostamento di tutti all'interno del castello. Chi è? Cosa vuole? Come mai ciascuna serve che vi entra dentro non ricorda niente?
C'è un fuori e un dentro. Un mondo fatto di luce e uno costretto a vivere nell'ombra, oppresso. L'alternanza di due mondi diametralmente opposti, impossibilitati a convivere, ma essenziali entrambi. Non esisterebbe l'uno senza l'altro. Luce e buio, ricchezza e povertà, amore e odio.

Le tradizioni, la tecnologia, la moda: Elettra esercita un fascino particolare. Dietro a questa città c'è tutto un mondo fatto di tradizioni particolari che la rendono quella che è. Nonostante appaia come una normale città, dentro, è tutto diverso. Ciò che si nota non appena varcata quella soglia è come la tecnologia sia evoluta, rispetto ovviamente a quella che conosciamo, e a come questa venga utilizzata. Nel palazzo di Elettra regna lo splendore ma la privacy viene concessa solo in parte. Osservati dallo sguardo freddo dei Cyborg i suoi abitanti conducono un'esistenza fatta di lusso e divertimento, incuranti del malessere che colpisce le altre città. Vi sono pavimenti in marmo pregiatissimo, stanze ipertecnologiche che attraverso ologrammi creano particolari situazioni (come una battuta di caccia) per il puro divertimento dei reali polveri che scorrono all'interno delle vetrati capaci di oscurare a piacimento l'ambiente circostante...
Le tradizioni sono quelle che più colpiscono. A Elettra è differente anche il modo di salutare e mostrare interesse verso chi abbiamo di fronte. Noi siamo abituati a un normalissimo cenno della mano, nella storia di Beauty and the Cyborg tutto ruota intorno a al numero di baci che si scambiano sulla fronte. Per quanto possa sembrare strano questo può far guadagnare parecchi punti, o peggio, compromettere quel rapporto in grado di rovinarci la vita. Cosa succede quando qualcuno si rifiuta di ricambiare? Leggete il libro e lo scoprirete...

Altro aspetto che l'autrice ha incluso nel libro come importante fenomeno di costume e specchio della società è la moda. Anche il modo di vestire e prepararsi per una serata particolare è motivo di vanto, ed è per questo che Miriam Circolo ha pensato a tutto quanto. Abiti all'ultima moda fusi all'elettricità in modo da far risaltare il corpo perfetto di coloro che li indossano e sottolineare ancora una volta quanto sia importante risplendere. In certe circostanze potrebbe sembrare qualcosa di cattivo gusto, ma la scelta di utilizzare tessuti pregiati e cristalli luminescenti risulta comunque azzeccata al punto che adesso pure io voglio partecipare a una festa in questo stile!

Il tema è la cosa già importante, ed è quello che trascina tutto il romanzo, dall'inizio alla fine. Un tema che non mi aspettavo di trovare in una storia di questo tipo. Parliamo ovviamente di amore, ma non l'amore classico che tutti i romanzetti da due lire potrebbero raccontarci. Facile è cadere nel tranello (magari creato apposta dall'autrice) di pensare che trattandosi di un retelling avremo di fronte la medesima storia solo condita in modo diverso. Mai errore fu più abominevole. Beauty and the Cyborg è una storia che narra di quell'amore profondo e viscerale che c'è tra genitori e figli. Chi l'ha detto che l'amore nei libri debba essere solo quello del tipo lei-ama-lui? Nessuno, e il fatto che emerga da queste pagine fa assumere alla storia una valenza del tutto nuova e originale.
Bellatrice, la protagonista è costretta a fuggire, a scappare per salvare la sua vita ma ancora di più per salvare quella delle persone che ama più al mondo: la sua famiglia. Sua madre non c'è più. L'ha lasciata quando ancora avevano un sacco da dirsi. Un vuoto incolmabile la tormenta, la distrugge. Sua madre avrebbe accettato le sue scelte? Sua madre le sarebbe stata vicina anche nella lotta contro i Cyborg oppure per pura sfida nei loro confronti le ha insegnato a scrivere e a utilizzare l'elettricità? Un rapporto che non ha avuto modo di svilupparsi come avrebbe dovuto. Un rapporto troncato a metà, che lascia l'amaro in bocca.
Lulabelle e Aston sono entrambi vittime delle ferree leggi che vigono a palazzo. Due caratteri opposti ma oppressi dallo stesso senso di abbandono che, col tempo, ha contribuito a formare due personalità distanti. La prima è costretta ad indossare una maschera per nascondere le proprie debolezze, mostrando una sensibilità d'acciaio per non soccombere. L'amore per Lulabelle è qualcosa che deve rimanere celato, nascosto, privo di sfogo. In lotta perenne con la personalità della madre, per essere come lei, per essere saggia e sensibile allo stesso modo. Ma qualcosa la blocca.
Aston incarna il personaggio di colui abituato a vivere nel lusso, a cui non è mai stato negato niente e nessuno. Arrogante, presuntuoso, prepotente. A lui nessuno deve dire niente. E' lui che comanda. E' lui che è destinato a salire sul trono. Ma se è così sicuro di se come mai ha sempre la pura che qualcuno gli tolga il tappeto da sotto i piedi? Come mai esercita sempre il suo potere sugli altri se è così convinto di meritarselo? E' forse il senso profondo di inadeguatezza che che lo rende così audace? Un segreto non ancora svelato lo tormenta...ed ha un peso enorme.
E poi c'è Alec ma, non certo per timore, non dirò niente. Giuro che mi ringrazierete. Penso vi basti pensare che non è chi sembra...

Una piccola chicca? Non vi spunta il sorriso al solo pensiero di un armadio parlante? Vi ricorda qualcosa? =) Mi espongo dicendo che è una delle parti più toccanti del libro dal punto di vista psicologico...

Il mio giudizio: Quello che mi ha stupito di questo libro è principalmente l'autrice. Con una semplicità di linguaggio disarmante è stata capace di tessere la trama di una storia complessa. Un'autrice giovane che mette sul piatto le sue capacità di scrittrice in modo schietto e pulito. Questo fa di lei una delle pochissime da dover tenere in considerazione. Ho già assaggiato il suo stile narrativo grazie a Chemical Games, quindi ero preparato, stavolta però c'è stata un'evoluzione, una crescita, una capacità di gestire la storia in maniera matura, più fluida, totalmente padrona.
Questo fa di Beauty and the Cyborg un bel libro, che prende. Le più di 300 pagine che lo compongono viaggiano alla velocità della luce, purtroppo. Uno di quei libri che dispiace finire, che fa venir voglia di ripartire d'accapo dopo l'ultima pagina. Offendo qualcuno se affermo che ho apprezzato più questo che la serie di Divergent della Roth?
Il lavoro di Miriam Ciraolo è adatto a tutti quanti, ma proprio a tutti. Adatto ai ragazzi che rimarranno affascinati dalla storia e dall'ambientazione, e adatto agli adulti che con la maturità giusta sapranno andare oltre la storia, a caccia di tutti i significati nascosti. Un'ambientazione originale mai vista prima, una prosa scorrevole e piacevole, capitoli che si macinano come aria.
Il problema è attendere il seguito!
Ma...

...le notizie non sono finite qua. Prevista per Maggio è l'uscita di uno spin-off incentrato sul personaggio di Alec dal titolo Robotic heart. In rete c'è già molta attesa e la Bancarella si unisce a quel già nutrito gruppo...

Allora vi ho convinto? Siete pronti per il blackout eterno?