Titolo: La regola del santo e del peccatore
Serie: #2 Episodio
Autore: Mirko Giacchetti
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 48
Prezzo: 0.99
La trama: Come in una valanga, alcune vite vengono travolte dai primi effetti della Regola. Il giapponese Takeshi ha un incontro con un individuo proveniente dal futuro, mentre Uboro, una ragazza del villaggio dove opera padre Andrea, riesce a sopravvivere al massacro solo per finire preda del sergente Pepper, appena arrivato in Africa. Negli States, la polizia ha un indizio in più sul misterioso serial killer che continua a mietere vittime.
Nel frattempo, il Diavolo è in gran forma e non rimane di certo a guardare...
La recensione: Eccomi di ritorno dopo aver concluso il primo episodio a parlarvi di questa seconda parte della vicenda. Con questo nuovo volume uscito in ebook la storia si complica e inizia a differire dal primo assumendo un genere nuovo. Presente e futuro iniziano a fondersi grazie ai poteri che John ha acquisito attraverso la lettura de La regola del santo e del peccatore.
Abbiamo di fronte un nuovo personaggio stavolta, Takeshi, un ragazzo giapponese che si trova invischiato nelle mani della Yakuza poco dopo aver visto la proiezione di John dal passato ed aver appreso la storia di Padre Andrea in Africa. Padre Andre è in pericolo...
Nel frattempo, in Africa, Padre Andrea e Uboro vengono prelevati dal villaggio da un gruppo di militari che li trascina su un elicottero diretto a New York. Durante il viaggio viene forzata la lettura de La regola del santo e del peccatore.
Mentre ll libro maledetto inizia ad esercitare il suo malefico potere la polizia inizia ad avere i primi identikit su quale sia il volto del serial killer ed inizia la caccia all'uomo. Una caccia destinata a durare e a lasciarci col fiato sospeso ancora una volta. Non c'è niente di più sapiente per uno scrittore che far capire che la polizia conosce chi sia il colpevole ma non riesce immediatamente a metterci le mani sopra, vero?
Ancora una volta Giacchetti gioca col lettore. Lo trastulla, lo tormenta e lo spinge in avanti. Con lo stile particolare che ha contraddistinto il primo episodio della serie, fatto di allusioni, crude descrizioni di una realtà che ci appartiene e macabri accadimenti orchestrati dal Diavolo, lo porta a spasso nel tempo stavolta, al punto che non sa più se il racconto sia sempre lo stesso.
La questione invece è un'altra. E' come trovarsi di fronte un racconto multisfaccettato, dove da diverse angolazioni possiamo vedere i medesimi scenari con differenti occhi, e questa è una cosa che non si trova spesso nelle letture a cui sono abituato. Spesso mi trovo di fronte storie astruse che non si sa bene dove vogliano andare a parare.
Quello che succede nella storia presentata da Giacchetti è una sospensione del ritmo narrativo che porta sempre più il lettore a chiedersi in quali meandri della psiche dei personaggi si sta addentrando. E resta coinvolto, cosa molto importante. La brevità con cui i paragrafi si susseguono ancora una volta creano un po' l'effetto del gatto che rincorre un filo abilmente trainato da un misterioso padrone. E il lettore non si stanca di correre ma anzi accelera il passo al fine di capire. Capire e scoprire.
Come ormai molti sapranno non sono solito dare troppi dettagli o scendere troppo nei particolari per spiegare come una storia sia scritta, ma amo (o almeno ci provo) provare a trasmettere quello che una lettura mi ha regalato. Bene, quello che sto ricevendo dalla lettura di questa storia, tutt'ora in corso di scrittura, è quella di trovarmi all'interno di un labirinto dove non vedo la strada ma semplicemente mi lascio trasportare dalle pagine, vittima anche io delle parole e dalle azioni del serial killer che miete le sue vittime. Per una volta è bello lasciarsi ghermire e farsi fare male da chi lo sa fare. Giacchetti il suo lavoro sa farlo bene, è una persona disponibile ad ascoltare dubbi e perplessità, ma soprattutto felice di poter condividere con il lettore la storia che sta costruendo...
Fammi ancora ancora del male. =)
Chi volesse passare all'acquisto di questo secondo episodio può cliccare QUI.
Abbiamo di fronte un nuovo personaggio stavolta, Takeshi, un ragazzo giapponese che si trova invischiato nelle mani della Yakuza poco dopo aver visto la proiezione di John dal passato ed aver appreso la storia di Padre Andrea in Africa. Padre Andre è in pericolo...
Nel frattempo, in Africa, Padre Andrea e Uboro vengono prelevati dal villaggio da un gruppo di militari che li trascina su un elicottero diretto a New York. Durante il viaggio viene forzata la lettura de La regola del santo e del peccatore.
Mentre ll libro maledetto inizia ad esercitare il suo malefico potere la polizia inizia ad avere i primi identikit su quale sia il volto del serial killer ed inizia la caccia all'uomo. Una caccia destinata a durare e a lasciarci col fiato sospeso ancora una volta. Non c'è niente di più sapiente per uno scrittore che far capire che la polizia conosce chi sia il colpevole ma non riesce immediatamente a metterci le mani sopra, vero?
Ancora una volta Giacchetti gioca col lettore. Lo trastulla, lo tormenta e lo spinge in avanti. Con lo stile particolare che ha contraddistinto il primo episodio della serie, fatto di allusioni, crude descrizioni di una realtà che ci appartiene e macabri accadimenti orchestrati dal Diavolo, lo porta a spasso nel tempo stavolta, al punto che non sa più se il racconto sia sempre lo stesso.
La questione invece è un'altra. E' come trovarsi di fronte un racconto multisfaccettato, dove da diverse angolazioni possiamo vedere i medesimi scenari con differenti occhi, e questa è una cosa che non si trova spesso nelle letture a cui sono abituato. Spesso mi trovo di fronte storie astruse che non si sa bene dove vogliano andare a parare.
Quello che succede nella storia presentata da Giacchetti è una sospensione del ritmo narrativo che porta sempre più il lettore a chiedersi in quali meandri della psiche dei personaggi si sta addentrando. E resta coinvolto, cosa molto importante. La brevità con cui i paragrafi si susseguono ancora una volta creano un po' l'effetto del gatto che rincorre un filo abilmente trainato da un misterioso padrone. E il lettore non si stanca di correre ma anzi accelera il passo al fine di capire. Capire e scoprire.
Come ormai molti sapranno non sono solito dare troppi dettagli o scendere troppo nei particolari per spiegare come una storia sia scritta, ma amo (o almeno ci provo) provare a trasmettere quello che una lettura mi ha regalato. Bene, quello che sto ricevendo dalla lettura di questa storia, tutt'ora in corso di scrittura, è quella di trovarmi all'interno di un labirinto dove non vedo la strada ma semplicemente mi lascio trasportare dalle pagine, vittima anche io delle parole e dalle azioni del serial killer che miete le sue vittime. Per una volta è bello lasciarsi ghermire e farsi fare male da chi lo sa fare. Giacchetti il suo lavoro sa farlo bene, è una persona disponibile ad ascoltare dubbi e perplessità, ma soprattutto felice di poter condividere con il lettore la storia che sta costruendo...
Fammi ancora ancora del male. =)
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