venerdì 8 maggio 2015

Recensione: Il braccio mutante della legge, di Samuele Fabbrizzi // Quarto volume della serie "Infernal Beast" edito da Dunwich edizioni

Ciao a tutti cari compagni di letture! Con un po' di ritardo, me ne rendo conto, torno per pubblicare la recensione dedicata al quarto volume delle serie Infernal Beast edita dalla casa editrice Dunwich edizioni: Il braccio mutante della legge di Samuele Fabbrizzi.

Titolo: Il braccio mutante della legge
Serie: #4 Infernal Beast
Autore: Samuele Fabbrizzi
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 92
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La trama: Anno 34 dopo Pioggia. Il Texas sta cercando di riprendersi dalla catastrofe. Alcune città sono riuscite a far fronte ai danni, altre sono state evacuate e abbandonate allo stato selvaggio. Non esiste più un governo centrale. Il dollaro è stato sostituito da una nuova valuta, il Tony Romo (ex giocatore dei Dallas Cowboys). La tecnologia moderna si basa per lo più sul vapore. In tutte le città si respira un clima dittatoriale in cui l’aristocrazia, in particolar modo i sindaci, hanno pieno potere sulla plebe. In seguito alla pioggia di meteoriti, agenti cancerogeni e ancora sconosciuti hanno inquinato l’aria e mutato un gran numero di animali fuori dai centri urbani. Le cause restano ancora un mistero. I cittadini sono costretti a indossare maschere antigas nei luoghi aperti. Particolari generatori a vapore si occupano delle sterilizzazioni. Un fenomeno diffuso fra i ricchi gentiluomini texani è il collezionismo dei mutanti da esporre e far combattere nelle arene. I giochi sono divenuti sinonimo di potere.

La recensione: Un nuovo capitolo dell'avvincente serie di racconti che ha per protagonisti dei mutanti che combattono nelle arene, e devo ammettere che questo nuovo capitolo mi ha davvero tenuto col fiato sospeso. Non mi aspettavo una roba del genere. Solitamente quando gli episodi di una serie iniziano a essere molti spesso il rischio è quello di perdersi un po' per strada, col fatto però che gli autori di queste storie sono sempre differenti la storia subisce quasi sempre delle forti impennate.

Se nei precedenti episodi abbiamo avuto una vaga idea di che cosa volesse dire vivere in un mondo post-pioggia e che cosa volesse dire scontrarsi nell'arena, stavolta veniamo coinvolti in modo più massiccio. Chi segue questo blog sa bene che non amo affatto raccontare la trama, se non qualche accenno, e che non sono nemmeno come quelli che per si annotato tutto quanto per poi finire col ricopiare pagante di roba su internet. mi limito però a dire che due dei più grandi sindaci del Texas decidono di affrontarsi e far combattere le proprie bestie infernali, come siamo ormai abituati a leggere.
A differenza di altri capitoli della serie, che spesso glissavano su quelli che erano gli aspetti più cruenti della storia, questo scende fin nelle profondità della violenza e del sangue, le scene di lotta tra mutanti vengono descritte in modo realistico tanto da far quasi accapponare la pelle. Se si è giunti fino al quarto episodio è proprio perchè la storia e l'ambientazione ci piace, è giusto quindi che si dia sfogo anche al suo genere.
Samuele Fabbrizzi ha costruito l'intreccio della sua storia in modo sapiente, ha saputo mixare più al suo interno più situazioni. Da una parte abbiamo la narrazione dello scurivo della città, che a causa della mutazione, è costretto a convivere con un braccio meccanico che nasconde al suo interno delle lame letali e  una scarpa non indifferente di pallottole, in più deve preoccuparsi di far rispettare la legge in un mondo che di regole non ha più. Dall'altra abbiamo i sindaci di due città pronti a fronteggiarsi, a mettere in tavola i loro possedimenti, le loro ricchezze e far scendere in lizza le peggiori creature mai esistite solo per soddisfare la loro sete di potere. E' in uno scenario simile che si scontrano due mondi teoricamente contrapposti. La legge che deve essere rispettata ad ogni costo e i corrotti con cui si deve venire a patti per la pace comune.
Due punti di vista nettamente differenti ma che non potrebbero vivere l'uno senza l'altro. Il potere e la giustizia. Un tema che, purtroppo per noi, ci appartiene e fa parte della vita di tutti i giorni.

Un genere questo che troppo spesso viene snobbato per il fatto che si parla di mostri che combattono e questo può far storcere il naso me ne rendo conto. Ma che cosa può esserci di più reale di un mondo che sprofonda sempre più nell'abisso perchè senza regole e in mano a persone che non tengono conto di coloro che non hanno mezzi? Non è forse questo un mondo che rispecchia il nostro?
Chiedo a tutti coloro che volessero riflettere su questo tema di leggersi il libro di Fabbrizzi, di immergersi nella storia e andare oltre ad essa per lasciarsi emozionare e per capire quali sono le dinamiche che muovo certi ambiti. Per capire che, volendo, le cose possono cambiare e si cambia solo con la lotta, col sacrificio e col sangue. Questo è il messaggio.
Niente riferimenti espliciti alle pagine di questo quarto volume, personalmente preferisco invogliare alla lettura in altro modo e far nascere la curiosità per vie traverse.
Fossi in voi inizierei a leggermi questa serie...

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