giovedì 26 novembre 2015

E tu credi al destino?, di Kathrine J. Lee

Titolo: E tu credi al destino?
Autore: Kathrine J. Lee
Editore: Lettere Animate
Pagine: 142
Link per l'acquisto QUI 

La trama: L'inchiostro le rivelerà i segni del Destino. Una giovane donna, un pittore, un segno impresso sulla pelle e nelle stelle. Quando il Destino intreccia i percorsi accade sempre l'imprevedibile. Lo sa bene Allyson che ha deciso di serrare il cuore, delusa dal suo unico amore. Ma arriverà qualcuno a salvarla dall'abbraccio della solitudine, qualcuno che porta con sé il disegno del fato. Sotto il cielo di una San Francisco multicolore una giovane donna cercherà se stessa, ma verrà trovata dall'amore. E tu credi al Destino?

La recensione

La storia: Era un sacco di tempo che non mi gettavo tra le pagine di un romance, ecco perché quando l'autrice mi ha contattato sono stato felice di accettare la sua proposta. Cambiare genere ogni tanto mi fa bene per spezzare quella lunga catena di romanzi fatti di sangue e morte che a me piacciono tanto!

Questa è la storia di Allyson e dell'universo che la circonda. La vita di una ragazza che vive assieme alla madre e alla sorella a San Francisco ed è a caccia del vero amore. Il suo cuore da sempre batte per Lucas, un giovane coetaneo, un ragazzo con la passione per la musica. Una passione così grande da mettere spesso in crisi il rapporto con Allyson. Devastata e delusa continuamente dalle bugie del ragazzo Ally decide di chiudere con questo rapporto e gettarsi tra le braccia di un destino che avrà per lei delle sorprese inaspettate. L'amore per qualcuno che abbiamo conosciuto via internet può nascere davvero oppure è la certezza di una nuova e bruciante delusione? Seguire i consigli dell'amica del cuore sarà una cosa giusta oppure fare forza sulle nostre facoltà è la scelta migliore?

I personaggi: Per Allyson non è facile andare avanti. E' una ragazza che vorrebbe e potrebbe fare un sacco di cose ma non trova la forza. A suo sfavore giocano un carattere particolare, portato a fare del bene sempre e a mettersi al servizio degli altri. Ed è questa la sua rovina: è alla ricerca dell'amore, un amore vero e totale, quell'amore che tutti sognano. La sua esistenza però è minata da Lucas, il ragazzo di sempre, bello e dannato, che purtroppo sembra preferire altri tipi di intrattenimento, che la fanno soffrire e la mettono da parte. Il carattere semplice e amorevole di Allyson non ce la fa a sostenere quei ritmi, lei ha bisogno di altro, di qualcuno che le dia la forza di credere in lei, qualcuno he sia pronto a raccogliere i pezzi quando cade a pezzi. Lucas pur avendo un fascino tutto suo non è in grado di darle tutto questo.
La ragazza deve mettersi il cuore in pace, chiudere quella storia, e andare avanti. Trovare la voglia di gettarsi ancora una volta in qualcosa di ignoto è difficile, ma sarà qualcosa che fa parte del suo passato a farla rinascere. Complici una donna di China Town e l'amico del cuore, segretamente innamorato di lei, Ally riscoprirà il piacere per il disegno e la pittura e capirà che forse non tutto è perduto e che seguendo il dragone forse troverà la strada vero quel qualcosa che desidera da sempre.

Per quanto riguarda Lucas devo ammettere che ho provato non poco odio. Lucas è colui che fa battere il cuore alla protagonista, colui che la fa innamorare ogni giorno di più, che la illude, che la fa soffrire. Lucas è uno di quei personaggi che, proprio per il loro essere credibili e veri, suscitano nel lettore sensazioni strane perché a tutti è capitato di conoscere uno come lui. Svariate le situazioni che mi sono saltate alla mente mentre leggevo di come lui trattava Allyson, mi sono venute in mente tutte quelle volte in cui mi sono trovato a consolare un'amica in lacrime, alle volte in cui ho detto "lascialo perdere" ma nessuno mi ha mai ascoltato. Un rapporto carnale, fisico, mentale e devastante quello che abbiamo di fronte. Un personaggio negativo ma proprio per questo concreto e che sembra quasi voler uscire delle pagine. Fa quasi paura. Ero preoccupato per come poteva andare a finire con lui, mi auguravo che Ally capisse, che la smettesse di cercarlo al cellulare, ma questo non accadeva mai...
Chi di noi non ha incontrato un Lucas, uno che nonostante i nostri sforzi non riuscivamo mai a raggiungere?

Il tema del libro è chiaro. Chiarissimo. Dire però che questo è un libro che narra d'amore sarebbe riduttivo, perché al suo interno c'è molto di più. Il libro di Kathrine Lee è qualcosa che pur nella semplicità riesce ad andare oltre, ecco perché dentro c'è anche tutta una parte dedicata all'interiorità. Questa è la parte dominante, una parte dove viene dato libero sfogo ai sentimenti e ci vengono raccontati per quello che sono, senza fronzoli e senza quel modo troppo spesso abusato di raccontarli come se fossero parte di una favola. Se accettiamo l'amore dobbiamo accettare anche la sofferenza, perché solo in questo modo possiamo capire quanto sia tutto quanto reale.
Forse il tema sono proprio loro, i sentimenti in tutte le loro forme, narrati in una maniera soffice e delicata da sembrare quasi reali. Questo il punto di forza di questo romanzo, la capacità di permettere un immediato sdoppiamento del lettore e le pagine. Un modo di scrivere che poche volte mi è capitato di trovare.


Il mio giudizio è positivo. Questo è un libro che si legge con vero piacere perché è ben strutturato, c'è un prima e un dopo, partiamo da una situazione e arriviamo ad un altra assieme ai personaggi, c'è un'evoluzione. C'è un cambiamento. Coloro che non sono portati a leggere questo tipo di storie forse lo troveranno banale, ma sono dell'idea che tutti dovremmo dare spazio ad altro ogni tanto, giusto per distogliere l'attenzione dai soliti generi.
Un libro che può essere letto in ogni occasione. Un libro che farebbe bello regalare.
Tutti dobbiamo scoprire se crediamo al destino...

lunedì 23 novembre 2015

Format, di Fabrizio de Sanctis // Un thriller che sovverte la teoria ipodermica americana

Titolo: Format - Crimine in diretta tv
Autore: Fabrizio De Sanctis
Editore: Fratini editore
Pagine: 750
Link per l'acquisto QUI

La trama: Thriller ambientato a Firenze. Aspetti inquietanti dietro e davanti allo schermo televisivo vedranno coinvolti nelle indagini il commissario Siciliano e la sua squadra in un susseguirsi di omicidi con cui dovranno fare i conti anche i più affezionati telespettatori. Cover illustrata dal piccolo grafico "in erba" Pietro Macelloni.

La recensione

Un libro questo che farà molto piacere a tutti gli appassionati di thriller. Una storia vecchio stile con un po' di modernità al suo interno.

La storia: In Format di Fabrizio de Sanctis troviamo una storia ambientata a Firenze, città che da sempre esercita il suo fascino su qualsiasi cosa e su chiunque. Questo contribuisce a creare l'ambientazione giusta per questo thriller, ambientato negli studi di Klem tv, una piccola emittente televisiva. Salvo qualche screzio e dissapore le giornate lavorative sembrano procedere tranquille, una mattina però uno strano pacchetto viene recapitato sulla scrivania di Antonio Grandi ed ha inizio così il più sadico dei reality show che la tv italiana abbia mai visto.
Un killer dalle idee molto chiare propone il rapimento due vittime per volta ma solo il pubblico da casa, attraverso il televoto, potrò decidere le loro sorti. Uno verrà ucciso e la sua morte trasmessa in tv attraverso un filmato, l'altro sarà rimesso in libertà. Sembra un piano perfetto, ma ben presto le regole verranno infrante e a quel punto la pazienza e la bravura del commissario Siciliano e dei componenti della sua squadra verranno messe a dura prova...

I personaggi: Potrebbero essere schierati in due squadre. Da una parte ci sono i componenti degli studi televisivi, dall'altra il commissario Siciliano con il suo entourage di colleghi.
Del primo gruppo fa parte la famiglia Andrei, ricchi possidenti capitanati dal padre Ettore, che con maestria sembra gestire in modo sapiente la vita dei tre figli secondo il suo volere. La loro è una vita fatta di agi e confort, per loro non ci sono sacrifici da fare perchè tutto è dovuto. Gente senza scrupoli che non ci pensa su due volte per raggiungere i propri scopi. Tra loro c'è infatti Cremente Andrei, il più viziato dei tre figli, quello più arrogante, quello a cui è stata affidata la gestione dell'emittente televisiva Klem.
Nell'altra squadra i componenti della polizia al gran completo, i buoni insomma, coloro che si impegnano fino alla fine di ogni giornata (ma anche per gran parte della notte) a cercare quel dettaglio che servirà loro per incastrare l'Assassino del Reality. Il commissario Siciliano, come anche i sovrintendenti Alessi e Tommasi rispecchiano i classici personaggi del romanzo di genere, coloro per cui il lavoro viene prima di tutto il resto e per cui sarebbero capaci di sacrificare la vita a favore delle indagini, spesso a scapito della vita privata. Persone coraggiose e disponibili, ma spesso molto sole a causa del loro lavoro.
Il vero protagonista del romanzo è però, senza ombra di dubbio Format, l'assassino. Freddo, intelligente e calcolatore proprio come piace a me si è da subito conquistato il mio amore. E' lui che ha il più profondo approfondimento psicologico e una quasi totale immedesimazione con il pubblico di lettori. Prima che essere un assassino è una persona, qualcuno che ha subito qualcosa di molto grave nel suo passato e adesso deve sfogarsi e adesso ha deciso di farlo nel miglior modo possibile.
Il lettore non può non restare affascinato dal suo macabro piano, non può non provare interesse per lui, non può non unirsi alla polizia per cercare di capire che cosa passi nella sua testa e perchè abbia deciso di fare tutto questo. Ma soprattutto, chi è davvero Format?

Il tema: C'e un unico filo conduttore che lega tutto ciò che accade nel libro ovvero quello della critica sociale attraverso quel mezzo di comunicazione di massa che è la tv. L'autore critica fortemente la struttura televisiva, il modo in cui è gestita, i temi che propone, ma soprattuto l'impatto che ha sul pubblico. Un tema decisamente interessante visto il tempo in cui viviamo, un tempo in cui le persone sono sempre più prese da se stesse ma amano spiare gli altri attraverso una trasmissione dove dei perfetti sconosciuti (o presunti tali) vengono ripresi 24 ore su 24.
Nel caso di Fabrizio de Sanctis e del reality da lui concepito assistiamo alla totale sovversione della teoria ipodermica (meglio conosciuta come Teoria della pallottola) secondo la quale, essendo la tv una forte comunicatrice di massa, essa "spara" tutto ciò che trasmette verso i telespettatori che la guardano in modo passivo senza modo di potersi difendere. In Format abbiamo di fronte una tv che fa reagire gli spettatori, che li fa sentire padroni del gioco, padroni del destino e della vita di altre persone, con l'assassino che muove i fili come un macabro burattinaio.
Tutti quanti siamo degli assassini.

Le critiche: Il libro è molto lungo ma scorre benissimo ed è questo che mi ha aiutato molto nella lettura. L'impaginazione è quella di un libro di testo universitario, che differisce quindi dal comune formato di pubblicazione libresca a cui siamo abituati. Le pagine utilizzano un ottimo carattere e non si hanno da fare sforzi durante la lettura. Diventa un problema nel caso in cui (come spesso mi accade) si decida di leggerlo fuori casa, il numero delle pagine e il formato non propriamente tascabile rende un po' difficoltosa e "pesante" la lettura.
Ci sono un paio di cose, come ad esempio lo svelamento dell'identità dell'assassino che avviene decisamente troppo presto, oppure il gioco degli anagrammi che il lettore intuisce prima dei personaggi, che forse castrano un po' quelli che sono i colpi di scena della storia.
Il finale mi ha lasciato esterefatto, la storia subisce un'accelerazione improvvisa da lasciare il lettore letteralmente a bocca aperta...

Il mio giudizio: Una buona storia con delle ottime motivazioni. Format è il giusto mix di azione, scorribande poliziesche, e le malsane gesta un folle omicida. Una storia che tiene piacevolmente il lettore incollato alle pagine per sapere come il malato reality andrà a finire, chi saranno i prossimi in nomination, e chi sarà colui che il pubblico deciderà di far uccidere dal killer.
Consigliata la versione ebook.

giovedì 19 novembre 2015

Illustri vampiri, di Matteo Bertone edito da Nero Press edizioni

Titolo: Illustri vampiri
Autore/Disegnatore: Matteo Bertone
Editore: Nero Press edizioni
Pagine: 70
Link per l'acquisto QUI

La trama: Dal Conte Dracula a Edward Cullen, da Carmilla a Nosferatu, dalla Contessa Bathory a Barnabas Collins… chi sono i vampiri più illustri della storia? Per la prima volta un libro li raccoglie tutti, illustrati e raccontati attraverso le memorie di una falena. Perché proprio una falena? Perché le falene nutrono da sempre un debole per i vampiri, con cui condividono segrete di castelli, soffitte polverose o lugubri cripte cimiteriali. La falena Notturnia ha raccolto le memorie tramandate dai suoi antenati falenotteri, per narrare le gesta dei vampiri più illustri e spaventosi di sempre.

La recensione: Quello che abbiamo di fronte è forse quella cosa che tutti gli appassionati di vampiri come me hanno sempre desiderato: una bibbia. So bene che visto il tema può suonare strano ma è davvero così.
Matteo Bertone, già apparso su questo blog grazie a Diurno Imperfetto, stavolta decide di rivolgersi al suo pubblico riunendo in un booklet le storie dei più famosi vampiri di tutti i tempi. Ecco perchè prima ho parlato di bibbia! Sfogliando questo piccolo libro dalle dimensioni ridotte possiamo ritrovare le storie e gli avvenimenti principali della vita (e della morte) di ciascuno di loro.
Ciascuna storia è raccontata in prima persona (se di persona possiamo parlare!) da Notturnia, per gli amici Notty, che con un linguaggio ironico e tagliente ripercorre le gesta di Carmilla di LeFanu, Bill Compton del recentissimo True Blood, ma anche dell'affascinante Lord Ruthven della celebre novella di Polidori, oppure il Conte di Orlok che senza una parola riusciva a spaventare chiunque. Ammetto di essere parecchio affezionato a quest'ultimo per tutta una serie di motivi che qua non sto a spiegare, vi basti pensare che l'ho sempre collegato a un vecchio nonnetto incompreso e che non tanta voglia di amare! Lo so, lo so, il mio affetto per lui va oltre ogni limite.
Ad arricchire questa nuova pubblicazione Nero Press vi sono anche numerose illustrazioni, eseguite dallo stesso autore dei testi, per meglio aiutare l'immaginazione di coloro che potrebbero non conoscere o ricordare come sono fatti questi illustri succhiasangue. Tratti semplici ma esplicativi che vanno dritti al punto e fanno provare una simpatia senza limiti verso questi personaggi leggendari, giusti compagni delle parole che li accompagnano.
Un lavoro completo quindi, capace di far rivivere ai lettori più adulti quelle che sono state le storie del passato e della loro infanzia, ma anche qualcosa in grado di far avvicinare a questo genere i ragazzi più giovani, senz'altro incuriositi dalle immagini e attirati dalle storie che....hanno fatto la storia del genere vampirico.
Un libro dalle piccole dimensioni ma che rievoca storie senza tempo che, volente o nolente, fanno tornare la bruciante voglia di andarsi a rileggere ciascuna storia che ogni vampiro si porta dietro da secoli e secoli. Un libro piacevole e utile, capace di far sorridere e allietare, con paletti di frassino e sangue, anche le più grigie giornate...che sono perfettamente in tema!

Una chicca? Se tra voi lettori c'è qualcuno che vuole intraprendere la carriera dell'ammazza vampiri adesso può farlo! Matteo Bertone vi dice come fare... Fatevi avanti!

venerdì 6 novembre 2015

Cancellato, di Eleonora Della Gatta // Quarto volume del ciclo Cthulhu Apocalypse edito da Dunwich edizioni

Buongiorno affezionati lettori! Quando leggerete questo post probabilmente sarà ancora stordito dall'edizione 2015 di Lucca Comix & games e del Pisa Book Festival. La vita però va avanti e vanno avanti anche le mie recensioni quindi eccomi qua per farvi conoscere il lavoro di Eleonora Della Gatta: Cancellato, edito dalla casa editrice Dunwich.

Titolo: Cancellato
Serie: #4 Cthulhu Apocalypse
Autore: Eleonora Della Gatta
Editore: Dunwich edizioni
Pagine: 48
Link per l'acquisto QUI

La trama: Luca Muzi è un modesto bancario, un uomo pacato e senza grilli per la testa, sposato con la sua amata Elena. Una mattina come tante, uno sconosciuto lo sequestra, accusandolo di essere in possesso di una fantomatica mappa. Sotto la costante minaccia della pistola, Luca Muzi si ritroverà catapultato nei laboratori di un’assurda associazione: l’Ordine dei Custodi del Silenzio. Tra teche piene di esseri mostruosi, uomini che blaterano assurdità circa la vera identità di Luca e informazioni sulla fine del mondo per colpa dei Grandi Antichi, il bancario scoprirà una realtà ben diversa da quella a cui era abituato credere. Cos’è la Mappa? Quale segreto atroce nascondono i Custodi del Silenzio? Chi è in realtà Luca Muzi?

La recensione: Come intuiamo dal titolo questo Cancellato di Eleonora Della Gatta è il quarto volume di una serie di racconti autoconclusivi dedicati al mito di Cthulhu Lovecraftiano. Proprio come è accaduto per la serie di Infernal Beast abbiamo di fronte una medesima ambientazione, un filo conduttore che lega tra loro i racconti, ma con personaggi e accadimenti differenti.

Quella di Luca doveva essere una giornata come le altre, preso dalla vita di tutti i giorni, dal suo lavoro, dai piccoli screzi con la moglie Elena, le commissioni giornaliere. Questo fin quando uno sconosciuto gli punta una pistola addosso e gli suggerisce di seguirlo. Lo strano individuo lo accusa di essere in possesso della Mappa, proprio quella che l'Ordine dei Custodi del Silenzio stanno cercando da anni. Viene quindi trascinato nel loro quartier generale, un luogo sperduto in mezzo al nulla dove si fanno strani esperimenti su creature dalle fattezze raccapriccianti. Cos'è quel posto? Cosa succede al suo interno? Come mai individui che sembrano avere cattive intenzioni continuano a sostenere che Luca sia uno di loro, un traditore?
Quella Mappa è la chiave di tutto. Un percorso. Dei luoghi ben precisi che saranno teatro di rituali in grado di cambiare tutto quanto. Rituali che vanno fermati al più presto, in un modo o nell'altro.

Il protagonista di questa opera è una persona comune. Luca. Una persona portata a fare del bene senza pestare i piedi a nessuno. Almeno questo è quello che crede lui, prima che gli venga detto di far parte un certo gruppo con una missione ben precisa. Una persona come tante che si trova a dover affrontare una situazione d'urgenza per salvare se stesso, sua moglie, quello in cui crede.
L'immediatezza dell'azione che si sussegue a un ritmo vorticoso fa in modo che anche il lettore finisca preda degli eventi e venga spostato da un posto all'altro senza sapere il perché. Quando quello che sta succedendo viene poi spiegato dall'uomo con la mascherina (e qua non dico altro per non fare spoiler) il tempo quasi si cristallizza, per un breve attimo si ferma quasi a vuole far tirare il fiato, per poi riprendere la corsa che porta Luca e il fido lettore verso una conclusione che mette i brividi.
Cattiva. Cruda. Spietata.
Proprio come il destino dell'umanità.

Il mio giudizio: Ho letto Lovecraft anni e anni fa. Avrò avuto forse undici o dodici anni. Stregato da quelle cupe ambientazioni e dal fascino dei suoi folli personaggi. Questo racconto, anche se fa parte di una collana, deve esser preso come un qualcosa di unico e a parte. Coloro che come me hanno letto e amato l'universo dello scrittore statunitense subiranno una trasformazione. Secondo uno strano meccanismo torneranno indietro nel tempo, a quando scorrevano per la prima volta le pagine dedicate a Cthulhu. Cancellato ha la capacità di rievocare quel mondo pieno di fascino che mischiato alla mitologia riporta in vita un universo parallelo. Pochissime pagine che aprono una voragine su un mondo altro e che trascinano verso eventi crudi e luttuosi, verso quella fine già scritta e che sarà capace di ripulire l'umanità dai suoi errori.
Il libro di Eleonora Della Gatta è ottimo per riscoprire il piacere per la lettura di questo genere ma è anche un ottimo punto di partenza per tutti coloro che ne sono estranei. Con uno stile fluido l'autrice riesce sapientemente a unire tutti i pezzi di un puzzle vastissimo. In questo racconto c'è azione e mistero, vengono citati i punti salienti della poetica originale, ritroviamo l'antica cantilena che riecheggia ossessiva mente e che incita al risveglio di forze oscure e malefiche una volta che i pianeti si allineeranno nuovamente. Ritroviamo i Grandi Antichi, che come spettri mortali aleggiano sulle nostre teste in attesa di scatenare l'inferno.
A coloro che pensano servano milioni di pagine per scrivere qualcosa che vada oltre, qualcosa di originale ma che allo stesso tempo getti un occhio alle opere originarie, consiglio caldamente di ricredersi e passare all'acquisto di questo libro.

Scusate ma adesso corro a rileggermi tutto il ciclo!

lunedì 2 novembre 2015

Nulla si distrugge, di Simone Giraudi

Titolo: Nulla si distrugge
Autore: Simone Giraudi
Editore: Youcanprint
Pagine: 35
Link per l'acquisto QUI

La trama: Un’astronave in esplorazione della Galassia, un pianeta artificiale lontano non solo fisicamente dalla Terra, un apocalittico futuro prossimo: questi sono gli ingredienti di Nulla si distrugge, i sapori che aiutano a digerire il vero e proprio concetto trattato all’interno del racconto… quello della Morte. Attraverso i ricordi e le parole di una forma di vita sintetica inquietantemente simile a un essere umano, Nulla si distrugge esplora la Morte nella sua improvvisa ineluttabilità, nel suo superamento e nella sua accettazione; una favola fantascientifica in cui l’autore si trova a esprimere con analitica e fredda sincerità quelle che sono le sue profonde convinzioni in rapporto all’inizio e alla fine delle nostre esistenze. In sottofondo, le “5 fasi del lutto” e un leggero ma soffocante senso di ciclica malinconia.

La recensione: Esattamente come il libro precedente non sapevo che cosa aspettarmi. Anche stavolta la copertina non mi ha suggerito niente, così mi sono messo a leggere per cercare di scoprirne di più.
Il romanzo breve di Giraudi spiazza il lettore e ce ne accorgiamo subito. Nulla si distrugge è la storia di un droide, appartenente a una specie evoluta di robot, con l'incarico di spiegare a noi esseri umani come funziona la loro società come una sorta di eredità. La loro è un società evoluta dove la vita è scandita da serrati ritmi di lavoro. Tutto sembra uguale, tutto sembra avere un corso prestabilito. La vita sociale non esiste.
Una volta cominciata la storia veniamo sbattuti in un universo lontanissimo dal nostro, in un luogo lontano, con forme di vita differenti, ed è proprio per questo che sono rimasto sorpreso nei ritrovare un tema attualissimo, quello di cedere alle emozioni. Sorprende come anche un droide, solitamente escluso da questo tipo di comportamento, si trovi invece a provare molteplici emozioni nel giro di brevissimo tempo.
Un racconto che si presta a numerose interpretazioni su più fronti. Quello che più mi ha colpito, e che forse è il cardine di tutta la storia, è come i droide si trovi a provare un sentimento che non viene mai chiamato col proprio nome ma che molto si avvicina all'amore. Tema trattato in modo limpido e delicato, pochissime frasi che aprono un mondo nella mente del lettore in grado di sognare come tutto sia potuto nascere in un mondo come quello. Piccoli dettagli impreziosiscono il racconto del droide, quelle cose che esistono ma a cui nessuno fa più caso proprio perché considerate naturali, quello stato d'animo che turba il nostro essere, che ci fa fermare a riflettere per capire come mai nutriamo una sensazione come questa per qualcuno simile a noi. Non facciamo forse di tutto per stare insieme a quella persona che ci fa stare bene? Non siamo portati ad aprire il nostro cuore anche quando la situazione è difficile? Cosa succede quando una delle due parti viene a mancare?
Pochissime pagine ma con un grande significato. Un lavoro che porta a farci delle domande. Una storia adatta a coloro che sanno andare oltre le pagine stampate per cogliere il significato nascosto e non giudicare mai, nemmeno quando quello che abbiamo di fronte è diverso.
Consigliato.