sabato 31 gennaio 2015

Recensione: Neve rossa, di Luigi De Conti // Un thriller a basse temperature

Titolo: Neve rossa
Autore: Luigi De Conti
Editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
Pagine: 142
Prezzo: 4.67 euro

La trama: Sembrava un giornata come tante, per Pamela J. Parker, unico membro della polizia di Troy, una piccola cittadina dell'Idaho: l'inverno ormai alle porte, e la prima nevicata della stagione. Quella stessa mattina, Marcus Sullivan, testimone sotto protezione, sta per essere trasferito dal carcere ad un rifugio sicuro, scortato da alcuni U.S.Marshals. Ma, durante il trasferimento, proprio nei pressi di Troy, qualche cosa va storto, anche a causa della tempesta di neve che ormai imperversa nella zona. Inizia così una sorta di caccia all'uomo, con Sullivan rimasto solo, in fuga in mezzo ai boschi e Pamela J. Parker, la poliziotta di Troy, che dovrà vedersela con i killers che vogliono Sullivan morto, a tutti i costi.

La recensione

La storia: Ci troviamo di fronte a Troy, una piccola cittadina americana dove il tempo scorre lento, tutti si conoscono e dove sembra non succedere mai niente. Stavolta però qualcosa è in agguato. Da un carcere è previsto il trasferimento in una casa sicura di un testimone oculare di un omicidio. Durante questo spostamento però il blindato della polizia è seguito da un Suv che sembra seguirne le tracce. Proprio mentre inizia ad abbattersi sulla città una tormenta di neve, il blindato ha un incidente stradale, e il testimone fugge tra i boschi inseguito da coloro che lo vogliono morto. A dover tirare le fila della storia è il capo della polizia di Troy, Pamela Parker, impegnata nel frattempo a gestire una complicata situazione familiare...Un ebook con una storia per niente male viste le premesse. L'idea di una città isolata dal resto del mondo e un fuggitivo nei boschi è quanto di più allettante si possa chiedere a un romanzo breve d'azione. Un ritmo incalzante che spinge a sfogliare le pagine una dopo l'altra, nonostante ci sono dei punti deboli. Una delle cose che più mi è dispiaciuto non trovare sono delle descrizioni. Sappiamo che ci troviamo a Troy, ma una descrizione quasi sempre sommaria dei luoghi della città e di quello che la circonda fa sembrare tutto come immerso nella nebbia. Mi sono sforzato di capire il contesto della città e l'idea che mi sono fatto è che sia composta da tre vie di numero, il City Hall, la stazione di polizia e la baracca nel bosco. Non ho avuto la sensazione di una città vera, seppur nella sua modesta dimensione.
Altra, forse piccola, cosa che ho notato è un ricorrere di nomi di auto, le stesse e delle stesse persone, dall'inizio alla fine.

Alcuni personaggi: I personaggi di questa storia sono strani. A parte la figliastra adolescente della protagonista, Rebecca, che ovviamente parla e si comporta come una della sua età, il resto dei personaggi adulti sembrano pensare con una testa che non è la loro.
Pamela. La protagonista della storia è una donna che si è fatta da sola, che si è sudata il suo posto di lavoro. Nonostante questo non ci capisce come abbia fatto a raggiungere un ruolo così di prestigio all'interno delle forze dell'ordine. Tralasciando il giustificato rapporto conflittuale con la figliastra, sembra avere altri problemi legati ai sentimenti. Negli ultimi tempi le cose non vanno molto con il marito che ha sposato solo qualche anno prima, qualche volta infatti sembra essersi lasciata andare alle avance di un collega. Più una ragazza in tempesta ormonale che un capo della polizia.Capisce voler stare vicino al marito solo quando viene a mancare l'uomo con cui si è intrattenuta in assenza del marito. Vero amore non c'è che dire.
James. Il marito di Pam e padre di Rebecca. Un padre pressochè assente, sempre impegnato con i suoi studi all'università, che torna a casa la sera dalla famiglia per sedare i battibecchi della moglie con la figlia. Confuso anche lui se sia il caso oppure no di continuare il matrimonio informa il lettore che sentendosi messo da parte vorrebbe dare una chance a una collega di lavoro. Decide poi di non dare seguito a questa scappatella e torna a casa durante la tempesta per stare con la famiglia. Solo trovandosi successivamente in pericolo di vita capisce quanto la moglie tenga a lui e si scopre innamorato ancora di più.
Sullivan. Il fuggitivo. Di lui che cosa sappiamo? Sappiamo che è di colore, che ha dei precedenti con la legge e che ha una moglie e un figlio che lo aspettano a casa. Poi trovandosi invischiato nell'incidente nel bel mezzo della tormenta e inseguito, fugge nel bosco. Chi sia lui veramente, quali siano i suoi sentimenti o il suo punto di vista riguardo all'omicidio che ha visto commettere, quali siano i suoi sogni o come pensa di affrontare la situazione che lo vede coinvolto in prima persona, non ci è dato di sapere. Mai. Com'è possibile che un uomo inseguito da della gente che vuole ucciderlo non si fermi un attimo a pensare a che cosa fare, che cosa dire?
Rebecca: Come già accennato è un vero peccato che nel romanzo non abbia avuto più spazio, sarebbe stato un ottimo diversivo.

Quello che mi è dispiaciuto moltissimo è il non essermi affezionato a nessuno di questi personaggi.

Il mio giudizio: Mi rendo conto di essere stato forse un po' troppo duro nei confronti di questo autore e della sua opera, penso però che una quantità tale di personaggi con alle spalle delle situazioni così complicate meritavano qualcosa di differente.
Il ritmo del romanzo è ottimo, scorre benissimo nonostante i troppi refusi che spesso fanno storcere la bocca, le descrizioni poco presenti però non fanno mai entrare definitivamente il lettore nella storia.
Le descrizioni servono a dare sfogo a tutto quanto, a mettere in evidenza i sentimenti, le emozioni, a far crescere la suspance. Nel romanzo di De Conti non è che non ci siano colpi di scena ma sono tirati via e liquidati in maniera sbrigativa. Peccato. Un editing più accurato e qualche consiglio in più non avrebbe guastato...

Coloro che fossero curiosi di leggersi il libro possono cliccare QUI. Sono curiosissimo di sapere anche le vostre impressioni.

martedì 27 gennaio 2015

Recensione: Raven Boys, di Maggie Stiefvater

Titolo: Raven Boys
Serie: #1 The Raven Cycle
Autore: Maggie Stiefvater
Editore: Rizzoli
Pagine: 462

La trama: È la vigilia di San Marco, la notte in cui le anime dei futuri morti si mostrano alle veggenti di Henrietta, Virginia. Blue, nata e cresciuta in una famiglia di sensitive, vede per la prima volta uno spirito e capisce che la profezia sta per compiersi: è lui il ragazzo di cui s'innamorerà e che è destinata a uccidere. Il suo nome è Gansey ed è uno dei ricchi studenti della Aglionby, prestigiosa scuola privata di Henrietta i cui studenti sono conosciuti come Raven Boys, i Ragazzi Corvo, per via dello stemma della scuola, e noti per essere portatori di guai. Blue si è sempre tenuta alla larga da loro, ma quando Gansey si presenta alla sua porta in cerca di aiuto, pur riconoscendolo come il ragazzo del destino non può voltargli le spalle. Insieme ad alcuni compagni, Gansey è da molto tempo sulle tracce della salma di Glendower, mitico re gallese il cui corpo è stato trafugato oltreoceano secoli prima e sepolto lungo la "linea di prateria" che attraversa Henrietta. La missione di Gansey non riguarda solo un'antica leggenda, ma è misteriosamente legata alla sua stessa vita. Blue decide di aiutare Gansey nella sua ricerca, lasciandosi coinvolgere in un'avventura che la porterà molto più lontano del previsto.

venerdì 23 gennaio 2015

Recensione: La regola del santo e del peccatore - Episodio 2, di Mirko Giacchetti edito da Dunwich Edizioni

Titolo: La regola del  santo e del peccatore
Serie: #2 Episodio
Autore: Mirko Giacchetti
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 48
Prezzo: 0.99

La trama: Come in una valanga, alcune vite vengono travolte dai primi effetti della Regola. Il giapponese Takeshi ha un incontro con un individuo proveniente dal futuro, mentre Uboro, una ragazza del villaggio dove opera padre Andrea, riesce a sopravvivere al massacro solo per finire preda del sergente Pepper, appena arrivato in Africa. Negli States, la polizia ha un indizio in più sul misterioso serial killer che continua a mietere vittime. Nel frattempo, il Diavolo è in gran forma e non rimane di certo a guardare...

La recensione: Eccomi di ritorno dopo aver concluso il primo episodio a parlarvi di questa seconda parte della vicenda. Con questo nuovo volume uscito in ebook la storia si complica e inizia a differire dal primo assumendo un genere nuovo. Presente e futuro iniziano a fondersi grazie ai poteri che John ha acquisito attraverso la lettura de La regola del santo e del peccatore.
Abbiamo di fronte un nuovo personaggio stavolta, Takeshi, un ragazzo giapponese che si trova invischiato nelle mani della Yakuza poco dopo aver visto la proiezione di John dal passato ed aver appreso la storia di Padre Andrea in Africa. Padre Andre è in pericolo...
Nel frattempo, in Africa, Padre Andrea e Uboro vengono prelevati dal villaggio da un gruppo di militari che li trascina su un elicottero diretto a New York. Durante il viaggio viene forzata la lettura de La regola del santo e del peccatore.
Mentre ll libro maledetto inizia ad esercitare il suo malefico potere la polizia inizia ad avere i primi identikit su quale sia il volto del serial killer ed inizia la caccia all'uomo. Una caccia destinata a durare e a lasciarci col fiato sospeso ancora una volta. Non c'è niente di più sapiente per uno scrittore che far capire che la polizia conosce chi sia il colpevole ma non riesce immediatamente a metterci le mani sopra, vero?

Ancora una volta Giacchetti gioca col lettore. Lo trastulla, lo tormenta e lo spinge in avanti. Con lo stile particolare che ha contraddistinto il primo episodio della serie, fatto di allusioni, crude descrizioni di una realtà che ci appartiene e macabri accadimenti orchestrati dal Diavolo, lo porta a spasso nel tempo stavolta, al punto che non sa più se il racconto sia sempre lo stesso.
La questione invece è un'altra. E' come trovarsi di fronte un racconto multisfaccettato, dove da diverse angolazioni possiamo vedere i medesimi scenari con differenti occhi, e questa è una cosa che non si trova spesso nelle letture a cui sono abituato. Spesso mi trovo di fronte storie astruse che non si sa bene dove vogliano andare a parare.
Quello che succede nella storia presentata da Giacchetti è una sospensione del ritmo narrativo che porta sempre più il lettore a chiedersi in quali meandri della psiche dei personaggi si sta addentrando. E resta coinvolto, cosa molto importante. La brevità con cui i paragrafi si susseguono ancora una volta creano un po' l'effetto del gatto che rincorre un filo abilmente trainato da un misterioso padrone. E il lettore non si stanca di correre ma anzi accelera il passo al fine di capire. Capire e scoprire.

Come ormai molti sapranno non sono solito dare troppi dettagli o scendere troppo nei particolari per spiegare come una storia sia scritta, ma amo (o almeno ci provo) provare a trasmettere quello che una lettura mi ha regalato. Bene, quello che sto ricevendo dalla lettura di questa storia, tutt'ora in corso di scrittura, è quella di trovarmi all'interno di un labirinto dove non vedo la strada ma semplicemente mi lascio trasportare dalle pagine, vittima anche io delle parole e dalle azioni del serial killer che miete le sue vittime. Per una volta è bello lasciarsi ghermire e farsi fare male da chi lo sa fare. Giacchetti il suo lavoro sa farlo bene, è una persona disponibile ad ascoltare dubbi e perplessità, ma soprattutto felice di poter condividere con il lettore la storia che sta costruendo...

Fammi ancora ancora del male. =)

Chi volesse passare all'acquisto di questo secondo episodio può cliccare QUI.

sabato 17 gennaio 2015

Recensione: Magisterium - L'anno di Ferro, di Cassandra Clare e Holly Black

Titolo: Magisterium - L'anno di ferro
Serie: #1 Magisterium
Autore: Cassandra Clare / Holly Black
Editore: Mondadori
Pagine: 319

La trama: Quando raggiunge la grotta in cima al ghiacciaio, Alastair capisce subito che il Nemico l'ha preceduto. Sua moglie Sarah è stata uccisa, come gli altri maghi lì rifugiati. Solo il debole vagito di un neonato lo rincuora: suo figlio Callum, seminascosto accanto al cadavere della madre, è ancora vivo. Ma quando Alastair lo prende fra le braccia, le terribili parole incise nel ghiaccio da Sarah prima di morire lo fanno inorridire… Dodici anni dopo, quando Call viene ammesso al Magisterium, la prestigiosa accademia riservata ai ragazzi dotati di talento magico, suo padre è contrario: sin dalla più tenera età ha insegnato al figlio a diffidare della magia. E ora Rufus, il magister più anziano della scuola, lo ha ammesso all'Anno di Ferro, il primo del Magisterium. Call non può sottrarsi al suo destino. La magia scorre, in certe famiglie. Ma sul destino di Call incombe fin dalla nascita l'artiglio del Nemico.

La recensione: Detto fra noi, in confidenza, sono rimasto sorpreso e sconcertato durante e dopo la lettura di questo primo romanzo che vede insieme Cassandra Clare e Holly Black. Non ci volevo credere.
Ciò che il lettore intuisce dalla trama è che in questa storia, come ci racconta anche la quarta di copertina, avremo a che fare con della magia. Una magia in grado di controllare i quattro elementi. Un neonato destinato a diventare un mago. Orfano di madre, il padre decide di proibire al bambino di praticare la magia per gli anni a venire anche quando, ormai raggiunti i dodici anni, viene scelto per frequentare il Magisterium, una prestigiosa scuola di magia...
Che avesse dei richiami e delle somiglianze ad Harry Potter era chiaramente intuibile, quello che non mi aspettavo era una sua esatta copia. Giuro che mentre leggevo mi veniva quasi voglia di piangere.

Le analogie con l'altro celebre maghetto sono così tante che non basterebbe un intero post per elencarle tutte, basti pensare che proprio come Harry che si ritrova invischiato nel mondo magico da quando il Signore Oscuro Voldemort scaglia una maledizione sulla madre Lily, anche Callum, il protagonista, subirà un destino simile rimanendo l'unico sopravvissuto di una guerra tra maghi.
Ammesso al primo anno del Magisterium, questa scuola magica spersa in mezzo ai boschi e circondata di creature del caos, il nostro Call si trova ad affrontare tutta una serie di situazioni che lo vedono quasi sempre come un emarginato, anche a causa della sua gamba che lo fa zoppicare, un piccolo regalo per essere un sopravvissuto.

Il libro risulta troppo spesso ripetitivo e con pochissimi colpi di scena. Sfortunatamente essendo così simile a qualcosa che ha già letto il lettore si trova così poco coinvolto da apprezzare poco anche quelle poche cose che accadono tra le mura del Magisterium. Basti pensare che per gran parte del tempo i protagonisti della storia (Call, Tamara e Aaron) passano il loro tempo a separare granelli di sabbia, ok il messaggio della pazienza e della costanza, ma per metà libro non accade altro!
Nel complesso è un buon libro, scritto bene, anche se non ai livelli di Shadowhunters, ma forse sono io qua ad aver avuto troppe aspettative. Questo è un libro dedicato prevalentemente a un pubblico giovane, vuoi per la tematica, vuoi per il modo in cui gli argomenti vengono affrontati, vuoi per la terminologia scelta dalle autrici e dalla traduttrice. Un linguaggio scorrevole adatto ad ogni tipo di lettore abbia voglia di immergersi un po' in un mondo fatto di magia.

Le analogie con Harry Potter: Oltre all'essere una bambino sopravvissuto come già detto prima a causa della sua discendenza c'è molto altro da dire:

  1. La figura del genitore è pressochè assente e non ha il polso giusto per domare l'agitazione di un ragazzino di dodici anni.
  2. La scuola di magia, il Magisterium, potrebbe benissimo chiamarsi Hogwarts e nessuno ci farebbe caso.
  3. A capo di questa scuola c'è un anziano professore, il Magister di grado più alto, che porta il nome di Magister North e che per il suo modo di agire somiglia in modo imbarazzante ad Albus Silente.
  4. La scuola di magia è composta da 5 anni di scuola proprio come Hohwarts era di sette, solo che nel nostro caso gli anni portano i nomi di metalli che vanno dal più povero al più pregiato (ferro, rame, bronzo, argento, oro).
  5. Ogni Magister ha tre apprendisti da portar avanti con gli studi, un po' come un HP avevamo I Serpeverde, i Corvo nero, i Grifondoro ecc.
  6. La scuola è circondata da un bosco popolato di creature malvagie. Nessuno si ricorda la Foresta Proibita di HP?
  7. La scuola è una sorta di labirinto che ricorda le scale che in HP si spostano di continuo confondendo gli alunni del primo anno.
  8. Call, il protagonista, è affiancato da due compagni di stanza: Tamara la secchiona e Aaron lo sfigato, simili in carattere e comportamenti a Hermione e Ron. C'è a che un "antagonista", Jasper, un ragazzino della stessa età il cui passatempo migliore sembra essere prendere in giro Call. Anche in questo caso un esperimento fallito se messo a paragone con Draco Malfoy.
  9. Il cattivo della situazione è il Nemico della Morte, che solo più tardi scopriamo portare un nome tutto suo, proprio come Voldemort inizialmente viene chiamato Colui-che-non-deve-essere-nominato.
  10. Proprio come in HP ci sono i Dissennatori, esseri senz'anima, nel nostro caso ci troviamo di fronte ai Divorati, coloro che non hanno saputo controllare la magia e sono stati sopraffatti.
  11. Gli studenti degli anni più avanzati possono partecipare a missioni all'esterno della scuola.
  12. Esiste nel Magisterium un refettorio dove gli studenti di magia mangiano tutti insieme.
  13. I cibi serviti, licheni e simili, hanno ogni volta sapori e gusti differenti. In HP c'erano le caramelle e i dolci ad avere questo ruolo.
  14. Call ad un certo punto della storia decide di portarsi nel dormitorio un animaletto domestico, un cucciolo di lupo del caos, Subbuglio. Harry Potter aveva Edvige la civetta.

Non so come altri abbiamo potuto definire questo libro "fresco e innovativo" oppure che accenna vagamente a Harry Potter. Spero sinceramente che scherzassero. E' stato scritto inoltre che differisce ad un certo punto dall'essere qualcosa di "già visto". A un certo punto?? Beh dopo quasi 400 pagine forse era il caso di iniziare a cambiare qualcosa no?
Spero che con i seguiti le due autrici mettano al fuoco qualcosa di meglio, di più accattivante e più dark, proprio come era stato promesso. Prendiamolo come un libro rodaggio dai...

sabato 10 gennaio 2015

Recensione: La regola del santo e del peccatore - Episodio 1, di Mirko Giacchetti edito da Dunwich Edizioni

Titolo: La regola del santo e del peccatore
Serie: #1 Episodio
Autore: Mirko Giacchetti
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 36
Prezzo: 0.99

La trama: Padre Andrea, missionario in Africa, e John, misterioso serial killer, vivono due esistenze distanti e parallele. Se il Diavolo ci mette lo zampino, ecco che la “regola” per diventare un santo o un peccatore sembra essere la stessa. Il ritrovamento di un libro all’inchiostro di zolfo, capace di conferire strani poteri a chi lo legge, cambia la vita dei due protagonisti. Usare quelle forze oscure, però, significa giocarsi la propria anima: nel bene e nel male.

La recensione: Quello che colpisce non appena si inizia a leggere questo primo episodio de La regola del santo e del peccatore è il linguaggio usato. Un linguaggio schietto, che punta subito a catturare l'attenzione del lettore.
Ci troviamo sbalzati in due parti del mondo differenti, in un ambiente ostile  in entrambi i casi. Da una parte ci troviamo in pieno giorno, in Africa, a morire di caldo assieme ai bambini soldato, con Padre Andrea a fare da capo spirituale e dove il cibo può essere motivo di morte. Dall'altra siamo nella Grande Mela, a New York, in compagnia di John, un serial killer a caccia di vittime. Niente di più opposto, opposto come i luoghi dove vivono, opposti come le esistenze che conducono.
Un uomo che tenta di fare del bene in un luogo inospitale. Un altro che devasta il corpo delle sue vittime per puro piacere. Ad un tratto però nelle loro vite compare un libro dal titolo La regola del santo e del peccatore. E tutto cambia. Entrambi iniziano ad acquisire dei poteri in grado di cambiare quello che sono sempre stati o pensavano di essere.
Dietro a tutto questo infatti c'è qualcun altro, il Diavolo in persona, che con l'aiuto del suo assistente personale cerca di passare il tempo in attesa dell'Armageddon.

L'alternarsi dei paragrafi, divisi come le scene di un film, ci trasporta da una parte all'altra del mondo assieme ai due protagonisti che si portano dietro un'amicizia di lunga data nata non proprio in circostanze piacevoli. Che cosa lega queste due persone? Come mai hanno iniziato a condurre vite così differenti? Perchè il Diavolo ha scelto proprio loro come pedine dei suoi passatempi?
Quello che rende particolare e piacevole questo primo episodio di Giacchetti è il ritmo con cui si succedono i paragrafi e gli avvenimenti narrati. Paragrafi delle dimensioni di pillole dal sapore forte e dagli effetti devastanti. E che creano una dipendenza immediata. L'avido lettore deve sapere come la storia procede, che cosa succede dopo.

Un ebook che si apprezza sotto più punti vista, primo fra tutti una storia raccontata in maniera particolare, diversa dalle altre. Un intreccio che confonde e sorprende. Diverso dal classico azione-reazione. Secondo un prezzo imbattibile, cosa che di questi tempi non guasta mai. Un piccolo prezzo per qualcosa che getta le basi per essere ricordato e che da il via a una saga destinata a tenere col fiato sospeso.
Non ci sono buoni o cattivi. Qui tutti, lettore compreso, possono sentirsi colpevoli, perchè tutti quanti siamo un po' santi e peccatori...

Vi aspetto a breve con il secondo episodio, eh?
Nel frattempo, chi volesse unirsi a me nella lettura della serie, può passare all'acquisto direttamente su Amazon.

giovedì 8 gennaio 2015

Recensione: Shadowhunters - Città degli angeli caduti, di Cassandra Clare // Quarto libro della serie The Mortal Instruments

Titolo: Shadowhunters - Città degli angeli caduti
Serie: #4 The Mortal Instruments
Autore: Cassandra Clare
Editore: Mondadori
Pagine: 476

La trama: La guerra è conclusa e Clary è tornata a New York, intenzionata a diventare una Cacciatrice di demoni a tutti gli effetti. E finalmente può dire al mondo che Jace è il suo ragazzo. Ma ogni cosa ha un prezzo. C'è qualcuno che si diverte a uccidere gli Shadowhunters, e ciò causa fra Nascosti e Cacciatori tensioni che potrebbero portare a una seconda, sanguinosa guerra. Simon, il migliore amico di Clary, non può aiutarla. Sua madre ha scoperto che è un vampiro e lui non ha più una casa. E come se non bastasse, esce con due ragazze bellissime e pericolose, nessuna delle quali sa dell'altra. Quando anche Jace si allontana senza darle spiegazioni, Clary si trova costretta a penetrare nel cuore di un mistero che teme di svelare fino in fondo: forse è stata lei a mettere in moto la terribile catena di eventi che potrebbe farle perdere tutto ciò che ama. Jace compreso. Amore. Sangue. Tradimento. Vendetta. La posta in gioco non è mai stata così alta per gli Shadowhunters...

La recensione: Chi segue questo sito ormai saprà benissimo quanto mi sono affezionato a questa serie. Appena concluso anche il quarto volume della storia non posso che dirmi soddisfatto.
Shadowhunters - Città degli angeli caduti difende la storia con le unghie e con i denti.

Il libro precedente, Shadowhunters  - Città di vetro,  conclude quella che è la prima parte della storia dei Cacciatori, ovvero quella dedicata a Valentine e al suo voler riunire gli Strumenti Mortali.
In questo quarto capitolo della serie ci troviamo di fronte a un futuro prossimo, qualche mese dopo la battaglia combattuta sulle rive del lago Lyn. Qualcosa però è cambiato. Qualcosa è mutato nell'animo dei personaggi, ed è questo il cadine di tutta quanta la storia.

C'è qualcuno che commette degli omicidi. Gli Shadowhunters che anni addietro facevano parte del clan di Valentine iniziano a sparire. Il colpevole è qualcuno di molto potente che ha in mente un piano molto ben architettato per compiere uno spietato rituale.
E' un episodio di passaggio quello che stimo leggendo, episodio che inizia a sbocciare sul finale, quando il lettore inizia ad unire i puntini in un crescendo di suspance e tensione. Stavolta facciamo la conoscenza di Camille, la capoclan dei vampiri di New York, che inizia ad avere uno strano interesse verso Simon, il Diurno. Nel frattempo quest'ultimo, ancora intento a capire qualcosa dei poteri che possiede, decide di chiarire le cose con sua madre rivelando la sua vera natura. Lei non la prenderà affatto bene.
Jace e Clary passano un momento particolare della loro storia, iniziano ad andare a fondo ai loro sentimenti, cercano e si sforzano di capire cosa provano l'uno per l'altra. Si amano ma nel frattempo si respingono.

Diversamente dal libro precedente gli adulti sono un po' esclusi dalla storia, lasciando ampio spazio ai teen. Sinceramente pensavo che questo avrebbe sciupato lo scorrere della trama facendo precipitare il libro nel classico teen drama, quello che sorprende invece è che succede tutto il contrario. Nonostante i molti protagonisti siano molto giovani e si trovino ad affrontare questioni legate alla loro età sorprende come la scrittrice abbia fatto reagire loro in modo adulto. Quello che pensano, quello che dicono e quello che fanno è il modo di fare di qualcuno di maturo. Non sono le classiche storielle young adult fatte di lacrime e batticuori, assolutamente no. E' bello vedere che con il procede della storia si hanno sempre più dettagli che contribuiscono a rendere appassionante la vicenda.
E poi ovviamente c'è l'azione che non manca mai da quattro libri a questa parte, anche se in maniera diluita ricopre comunque un ruolo determinante. Ci sono inseguimenti, pedinamenti, c'è magia, ci sono i buoni e i cattivissimi. C'è tutto il mondo degli Shadowhunters insomma. Tutto.

"Per quanto si possa amare una persona, lei può sempre scivolarti via dalle dita come acqua, senza che tu possa farci niente."
“Le cose più belle sono quelle che il mondo può rompere più facilmente."

C'è da spezzare una lancia in favore della Clare. Una scrittrice con del talento non c'è che dire. Se proprio vogliamo essere pignoli sulla storia, forse a volte un po' già vista, possiamo invece essergli grati per aver creato una trama che tiene sempre col fiato sospeso e non lascia cadere mai l'attenzione del lettore che viene risucchiato ogni volta nelle sue pagine, incapace di smettere di leggere e sempre più curioso di scoprire come procede e si conclude la vicenda.
Altra cosa a favore dell'autrice è la bravura nel tenere insieme tutti i fili della storia da un libro ad un altro. Capita spesso di leggere serie di libri, magari usciti in tempi differenti, e far una fatica boia per ricordarsi certi particolari o avvenimenti. E questo mi manda in bestia. La CLare invece con leggerezza e semplicità in poche frasi è capace di far riaffiorare alla mente i momenti salienti utili alla comprensione dell'incedere della storia. Questo da parecchia soddisfazione.
Di fronte a ciò mi inchino.

Cara Cassandra quando mi darai una percentuale sulle vendite dei tuoi libri, eh?

sabato 3 gennaio 2015

Recensione: On fire, di Sylvia Day

Titolo: On fire
Autore: Sylvia Day
Editore: Fanucci
Pagine: 160

La trama: Quando Lion's Bay, una tranquilla cittadina sul mare, è colpita dai ripetuti attacchi di un misterioso piromane, l'ispettore antincendi Darcy Michaels si vede costretta a chiedere l'aiuto dei federali. Non appena giunge sul luogo, l'agente Jared Cameron capisce con un solo sguardo che Darcy, con i suoi occhi verdi e quella sensualità che traspare da ogni gesto, è la donna di cui vuole soddisfare ogni desiderio. Anche lei avverte una bruciante, irresistibile attrazione, e in una sola notte scatta la scintilla. Tra i due presto esplode la passione, un reciproco desiderio che si rivelerà essere il fuoco più difficile da domare e che continua ad alimentare le fantasie dei due amanti, bramosi di conoscersi sempre più a fondo. Ma il caso su cui sono chiamati a indagare non può aspettare e riporta alla luce qualcosa che Darcy avrebbe voluto dimenticare, un doloroso segreto che ha scelto di tornare a turbare la sua vita proprio ora.

La recensione: Un libro come non ne leggevo ormai da qualche tempo. E adesso capisco perchè. Un libro, un libretto forse, che si legge senza essere mai troppo coinvolti. La storia è quella classica del genere porno-erotico che tanto sembra andare di moda negli ultimi tempi. Una lei e un lui presi da una passione irrefrenabile all'interno di una storia quasi credibile.
Stavolta i nostri protagonisti sono una agente del servizio antincendio e un conturbante agente federale chiamato in causa per risolvere il caso di un individuo che scorrazza in giro appiccando il fuoco a qualsiasi cosa veda.
Questo libro, leggendo le svariate recensioni, è piaciuto un sacco e molti hanno innalzato la scrittrice su un piedistallo enorme e luccicante. Sinceramente non capisco come mai. I personaggi hanno davvero pochissimo da dire. Darcy (che taaaaanto mi ricorda il mio amatissimo Mr Darcy della Austen) è una donna che recita la parte di quella che non ha bisogno di nessuno per vivere, una che dopo un passato burrascoso e pieno di delusioni decide di non essere tagliata per l'amore e gli affetti e fa (vorrebbe) fare sesso come un uomo. Lui, l'agente Jared Cameron, è il classico bello, dannato, tenebroso, fisicato, dotato, sensibile, disponibile. Non appena i loro occhi si incrociano si attraggono come le calamite del Mag.

La storia non sarebbe nemmeno male se l'autrice ci avesse dato più dettagli, preferendo chiaramente altri tipi di approfondimenti. Il racconto del piromane che ha in qualche modo un collegamento con il passato della protagonista è molto carino e rende la storia anche a tratti avvincente. Quello che ho trovato completamente fuori luogo, nonostante il genere lo preveda e nonostante sia adulto e con le mie esperienze alle spalle, è il linguaggio. Di rado mi è capitato di avere di fronte un linguaggio così crudo e scabroso, roba che farebbe vergognare pure il Marchese De Sade! Numeri da circo descritti in un modo così grossolano e schietto che mi chiedo come si possa pubblicare una roba simile e non relegare il libro tra i peggiori librett sconci. Meglio Youporn a questo punto, almeno non c'è la pretesa di farlo passare per qualcosa di raffinato. Chiedersi poi come facciano a piovere recensioni di gente estasiata di fronte a questo libro è un dogma insolubile. Un dogma che comprato in libreria costa pure caro per quello che offre.

Consiglio a tutti coloro che hanno voglia di qualcosa di piccante di passare alla lettura o rilettura di Cinquanta sfumature di grigio, che per quanto banale, resta qualcosa di meglio con cui intrattenersi.