mercoledì 29 luglio 2015

Sfida al Canyon infernale //I racconti western di Robert E. Howard il creatore di Conan il barbaro edito da Fratini editore

Titolo: Sfida al canyon infernale
Autore: Robert E. Howard
Editore: Fratini editore
Pagine: 384
Link per l'acquisto QUI

La trama: Raccolta di otto racconti inediti in cui - tra sparatorie, rulli di tamburi indiani nella notte, canyon scoscesi, cavalli al galoppo, pistoleros e sceriffi, saloon affollati, fanciulle in pericolo - si erge la figura del tipico personaggio howardiano: l'eroe solitario, l'Eroe senza tempo.

La recensione: Nella mia lunghissima carriera di lettore sono poche le volte in cui mi sono imbattuto in pubblicazioni di questo genere. per quanto possa averlo visto parecchie volte in tv, di rado mi è capitato di leggere storie Western. Mea culpa! Ecco perchè questa volta ho deciso di recuperare il tempo perso e riprendere i sentieri delle colline, tanto per rimanere in tema, scegliendo in libro di Robert E. Howard, lo scrittore del famoso e acclamato Conan il barbaro.

I racconti che Howard sottopone alla nostra attenzione raccontano la vita del West con le sue usanze e i suoi personaggi leggendari, con tutto quello che ne consegue. Al loro interno troviamo pistoleri, fanciulle da salvare, scorribande notturne e assalti alla banca. Gli ingredienti per creare la giusta ambientazione con paesaggi sperduti nel deserto battuti dal sole, saloon affollatissimi dove basta poco per accendere il fuoco e tesori seppelliti che non aspettano altro che di essere trovati.

Questa silloge può essere presa come un qualcosa di unico e compatto oppure può essere goduta un racconto per volta. Per coloro che non sono molto avvezzi al genere consiglio la seconda opzione, in questo modo avranno la possibilità di assaporare tutto il fascino che queste storie evocano e memorizzare le situazioni che si presentano volta volta. Quello che però in entrambi i casi è un viaggio su binari differenti che tendono però ad incontrarsi alla fine, contrariamente alle leggi matematiche. Giungendo alla fine del libro si ha un chiarissimo affresco di genere, quell'affresco che ha fatto innamorare generazioni intere per le sue storie e i suoi eroi. Nel preludio ai racconti vengono tracciate le linee guida di quello che è il West e il suo contorno, quali sono i personaggi cardine che si susseguono e il perchè della loro ciclicità, il ruolo della donna che sembra quasi un idolo, il perchè questa famosa caccia all'oro faccia tanta gola e vada così di moda, ma soprattuto l'importanza delle promesse che venivano fatte per quelle strade e quei saloon.

Non sono presenti particolari approfondimenti psicologici, pochissime sono le cose che il lettore viene a sapere dei personaggi che ha di fronte, e devo ammettere che spesso questo mi è dispiaciuto parecchio, questo però ha contribuito a rendere particolarmente movimentate le storie, mai statiche.
Quello che forse salta più all'occhio sul finale del libro è una sorta di motivo ricorrente che li pervade rendendoli molto simili tra loro e questo può piacere oppure no. Il lettore affezionato troverà appagante questa capacità dello scrittore dell'aver creato storie similari ma mai uguali, mentre il lettore profano potrà trovarle banali e scontate. De gustibus.

"E se il western di oggi è un'altra cosa, se gli Indiani non sono più considerati come i cattivi, se le fanciulle assurgono al ruolo di eroine, se persino i cowboy possono esser gay, allora rituffiamoci in atmosfere genuinamente, romanticamente, e classicamente western".

Questa una parte dell'introduzione che non condivido e che mi ha fatto storcere il naso. In questa parte, che precede l'inizio dei racconti, viene spiegato al lettore quello che andrà a leggere ripercorrendo quello che western è stato dagli albori. Nessuno quindi dovrebbe stupirsi se alcune delle figure eroiche sono cambiate e mutate nel tempo per adattarsi ai nuovi gusti letterari. Se prima erano i Pellerossa ad incarnare la figura dei cattivi perchè erano gli stranieri, adesso il "diverso" può risiedere dentro di noi, qualcosa di interiore quindi. Se le donne prima avevano quel tipo ci comportamento, sempre attaccate al padre e timorose di mettere il piede fuori casa, e quindi ammirate e idolatrate come un qualcosa di "inarrivabile" è prima di tutto una scelta espressiva quella di dipingere il ruolo in quel modo, secondo perchè il western è un genere più maschile e la figura del pistolero doveva essere messa in risalto.
Se poi in principio i cowboy erano uomini rudi con la pelle cotta dal sole, nati per vivere a cavallo e correre dietro le mandrie di bisonti, dobbiamo pensare che anche ai tempi di Howard (e quindi nelle sue storie) qualche uomo a cui forse piaceva un bel bandito doveva pur esserci, anche se non era detto in modo esplicito. L'omosessualità non è certo nata ieri. 

Una lancia va spezzata però in favore questa dell'edizione. Essa si presenta in un formato comodissimo, non è tascabile, ma le pagine sono molto resistenti, il carattere con cui è stampata è gradevole e la rilegatura regge la ripetuta apertura e chiusura del libro.
Vale la pena di dargli una chance, no?

lunedì 27 luglio 2015

Tempus est gladium condere, di Alessandro M. Colombo // Penultimo episodio della serie "Infernal Beast" edito da Dunwich edizioni

Ciao a tutti carissimi lettori! Questa estate ci sta letteralmente uccidendo, la notte non si dorme e di giorno spostarsi è un vero incubo! Non ci resta quindi che evadere dalla realtà con un buon libro, sempre pronto a tenerci compagnia quando ne abbiamo bisogno!

Questa è la volta del quinto volume di Infernal Beast, serie di romanzi brevi e autoconclusivi editi dalla Dunwich edizioni, che hanno per protagonisti enormi bestie mutanti. L'episodio che mi accingo a recensire è di Alessandro M. Colombo è porta il titolo Tempus est gladium condere.
Ci avviciniamo così alla conclusione della saga, c'è infatti un ultimo capitolo dal titolo Megafauna  partorito dalla penna di Andrea Berneschi in uscita il prossimo 4 agosto Pare che ad attenderci avremo delle belle sorprese in fatto di dimensioni e io sono pronto a parlarvene in anteprima.

Titolo: Tempus est gladium condere
Serie: #5 Infernal Beast
Autore: Alessandro M. Colombo
Editore: Dunwich edizioni
Pagine: 115
Link per l'acquisto QUI

La trama: Sono trascorsi circa vent’anni da quando uno sciame meteorico ha investito la Terra, provocando la distruzione della civiltà e lasciando in cambio un’entità aliena che ha trasformato in bizzarri mutanti parte delle creature sopravvissute. Tra lotte nell’arena e la difficile convivenza con gli Umani, un Gladiatore cerca una via di fuga che non sia quella facile offerta dalla Droga e che gli consenta di mantenere accesa l’ultima fiammella di speranza nel futuro della Terra.

La recensione: Come sempre in questi casi mi sento di ribadire quello che dico sempre, ovvero quanto mi sia affezionato a questa serie in continuo crescendo.
L'episodio di cui mi occupo questa volta ci fa entrare subito nel vivo della storia con la stessa brutalità e crudezza che ha contraddistinto anche gli altri episodi. Il protagonista questa volta è un gladiatore, un mutante, una di quelle creature colpite da quel virus alieno proveniente dalla pioggia meteoritica che ha dato il via alla mutazione. Un combattente abituato a guadagnarsi da vivere massacrando altri della sua specie per il divertimento di altri. Per lenire il dolore delle ferite ottenebra la mente con l'uso smodato di droga e si rifugia nella capanna a lui destinata, bandita dal villaggio degli Umani che lo guardano con timore e sospetto.
Da qualche tempo però il villaggio è sconvolto dal ritrovamento di cadaveri di bambini, corpi dilaniati e martoriati, le cui morti sembrano essere attribuiti a quei mutanti che tanto fanno scalpore nell'arena. Ecco che Re Eduardo indice dei giochi straordinari per distogliere l'attenzione dalla tragedia...ma questa volta, quando le grida assordanti del pubblico assetato di sangue giunge all'apice, accade qualcosa che va ben oltre il mero spettacolo...

Quello che si nota quasi subito appena iniziata la lettura di questo quinto episodio, è lo spazio che viene concesso alla narrazione dell'interiorità del protagonista. Le vicende vengono raccontate in prima persona, le parole del gladiatore descrivono in modo quasi minuzioso la devastazione in cui verte il pianeta, un pianeta destinato all'estinzione, all'implosione, alla deriva. Tutto questo crea un'atmosfera malsana, claustrofobica, da cui sarebbe bene fuggire. Il lettore però ci sprofonda ed è costretto a condividere questo stato di allerta, sempre troppo vicino alla fuga, ma sempre troppo lontano dalla libertà.
Coloro che combattono sono descritti come i reietti della società, creature che non hanno posto nel mondo civilizzato in quanto i loro geni sono stati modificati tanto da renderli mostruosi e letali. Questo però non spaventa il pubblico pagante, disposto a tutto pur di vedere il sangue che si sparge nell'arena.

Un parallelismo azzimatissimo creato da Alessandro Colombo, una società che per non vedere la catastrofe imminente, che probabilmente porterà all'estinzione la razza umana, preferisce farsi distrarre da argomenti futili e macabri giochi proprio come accadeva nell'antica Roma (non a caso il titolo di questo episodio è in latino).
L'episodio ha una struttura netta. Se la prima parte è più descrittiva per rendere palpabile al lettore un mondo dove sguazzano i gladiatori, la seconda è decisamente più narrativa e ricca di azione, elemento su cui si concentra l'intera serie di episodi, come del resto la loro durata. L'autore infatti concentra sul finale, in maniera efficace, tutto ciò che viene ad accumularsi nella parte introspettiva, quando il lettore si chiede a che cosa porteranno tutti i timori, le paure e le ansie del protagonista.
Perchè il suo corpo continua a mutare? Come mai le sue notti sono tormentate dalle uccisioni di cuoi cuccioli di Umani? A che cosa sono dovuti quei casi di alienazione che si fanno sempre più frequenti?
L'emarginazione sociale, le problematiche legate alla droga e una società che non è più in grado do governare, non sono gli unici tempi che riempiono queste pagine. Al loro interno troviamo anche l'amicizia e il cameratismo che il nostro eroe divide col compagno di arena, Orso. Con lui scaturisce il lato umano della vicenda, il loro rapporto mette in chiaro la condivisione di un qualcosa di "non detto", un legame fatto di sangue, qualcosa d forte che va oltre l'essere colleghi in un lavoro che porta solo morte. Orso è un personaggio fantastico. Rude e cattivo ma anche sensibile e disposto al confronto, il fratello maggiore che tutti vorrebbero, la spalla su cui piangere.
Oltre Orso c'è anche un'altro personaggio che avrà un ruolo rilevante ed è Lince, una mutante donna dai tratti felici che incarna il mito del fascino inarrivabile ed elegante, colei che tutti vogliono ma che solo pochi possono avere e assaporare.
Un trio che avrà i suoi alti e bassi ma che saprà farsi forza forza fino alla rivelazione finale costruita in modo che il lettore capisca per conto suo leggendo piano piano quale sia la verità e proprio per questo ancora più inquietante.

Un perfetto connubio tra azione e  riflessione. Un ulteriore tassello della serie, un altro autore che si cimenta in maniera  ammirevole all'interno di questa ambientazione.
Un episodio che prelude un grande finale di saga.

Ci vediamo il 4 agosto che ne dite?

martedì 21 luglio 2015

Novità in pubblicazione dalla Dunwich Edizioni

Buongiorno a tutti! La settimana è appena iniziata e il caldo ci sta letteralmente uccidendo ma noi la cominciamo alla grande. La Dunwich edizioni sta sfornando altre novità da proporre ai suoi lettori, tutte da non perdere. Vediamo quali sono:

Titolo: Un Assaggio di Dunwich 4
Autore: Anita Book / Alessia Coppola / Giulia Anna Gallo / Davide Camparsi
Genere: Urban Fantasy/Young Adult
Pagine: 120
Prezzo: 0,99 ebook
Data di uscita: 7/7/2015
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L'antologia contiene quattro racconti completi:
- Suzie Moore - Genesis di Anita Book
- Freak Love di Alessia Coppola
- Origini di Giulia Anna Gallo
- Respirare l'Ambra di Davide Camparsi


Titolo: Delirium
Autore: Ivo Gazzarrini
Genere: Horror
Pagine: 98
Prezzo: 0,99 ebook 9,90 cartaceo
Data di uscita: 7/7/2015
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La trama: Luce è una giovane pittrice, perseguitata da un passato offuscato e doloroso, e dal ricordo sbiadito della madre. Decisa a porre fine ai suoi tormenti, aiutata da due amiche, Rita e Mary, intraprenderà un lungo viaggio attraverso il deserto, in cerca della madre. Ma il tragitto non sarà privo di pericoli e fra motel e stazioni di servi-zio apparentemente silenziosi aleggia una creatura metà donna e metà falena che segue e terrorizza le ragazze in un vortice di violen-za, sangue e orrore.


Titolo: La Serra Trema 2
Autore: Autori Vari
Genere: Horror
Pagine: 120
Prezzo: 2,99 ebook 9,90 cartaceo
Data di uscita: 7/7/2015
Link per l'acquisto ebook QUI
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Sinossi: Seconda avventura nel territorio oscuro de "La Serra Trema". Venticinque nuovi racconti che trascineranno il lettore in un universo da Incubo.



Titolo: Devil Inside
Autore: Pietro Gandolfi
Genere: Horror
Pagine: 103
Prezzo: 0,99 ebook 9,90 cartaceo
 Data di uscita: 7/7/2015
Link per l'acquisto QUI


La trama: Helena è una ragazza affascinata dal lato oscuro della vita e conduce un’esistenza al limite, fra alcol, droga e sesso, attratta senza via di scampo in una spirale discendente di autolesionismo. Quando sul suo cammino incontra Stuart, sembra riuscire a trovare nuove espressioni per i suoi desideri estremi. Viene a contatto con gente pericolosa, all’improvviso impossibilitata a comprendere dove finisca la finzione e cominci l’orrore, quello vero. Helena è convinta di non temere nulla, ma scoprirà di avere commes-so un errore, di avere fatto un passo troppo in là. Benvenuti allo show, il grande spettacolo di Devil Inside.

Ma non è tutto! In occasione di questa torridissima estate la casa editrice mette a disposizione il proprio catalogo con uno sconto del 40%! Un'occitana occasione per fare scorta di libri da portarsi in vacanza, no?
 Per vedere i titoli basta cliccare sull'immagine qua sotto:

mercoledì 15 luglio 2015

Alice from Wonderland, uno steamfantasy di Alessia Coppola edito da Dunwich edizioni

Buongiorno a tutti! Quest'oggi parliamo di un'altra delle pubblicazioni della Dunwich edizioni. Un libro che sta avendo un successo quasi planetario! Sto parlando ovviamente di Alice from Wonderland di Alessia Coppola, che ha fatto il suo clamoroso debutto al Salone di Torino a cui ho partecipato pure io. Chi segue la pagina fb della Bancarella avrà certo avuto modo di leggere qualche citazione o vedere delle foto a tema Alicioso.
Adesso è la volta della recensione. Pronti?

Titolo: Alice from Wonderland
Autore: Alessia Coppola
Editore: Dunwich edizioni
Pagine: 279
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Blog del libro QUI
Blog dell'autrice QUI

La trama: Cosa accadrebbe se Alice varcasse la dimensione di Wonderland? Quanto labile diverrebbe il confine tra lucidità e follia? Una strega, un sortilegio e un libro sono il principio di tutto. Alice non è più la bambina sprovveduta che vagheggiava tra labirinti di carte. È una giovane innamorata, alla ricerca della propria identità. Per trovarla viaggerà nel tempo e oltre il tangibile. Scrittori, scienziati, circensi e matti sono i suoi compagni in uno straordinario viaggio verso una meta impossibile. Sottomondo non è mai stato così sopra. Che la magia abbia inizio, la tana del coniglio vi aspetta.

giovedì 9 luglio 2015

Revival, di Stephen King

Titolo: Revival
Autore: Stephen King
Editore: Sperling&Kupfer
Pagine: 469

La trama: Più di cinquant'anni fa, in una placida cittadina del New England, un'ombra si allunga sui giochi di un bambino di sei anni. Quando il piccolo Jamie alza lo sguardo, sopra di lui si staglia la figura rassicurante del nuovo reverendo, appena arrivato per dare linfa alla vita spirituale della congregazione. Intelligente, giovane e simpatico, Charles Jacobs conquista la fiducia dei suoi parrocchiani e l'amicizia incondizionata del bambino: per lui il pastore è un eroe, soprattutto dopo che gli ha "salvato" il fratello con una delle sue strepitose invenzioni elettriche. Ma l'idillio dura solo tre anni: la tragedia si abbatte come un fulmine su Jacobs, tutto il suo mondo è ridotto in cenere e a lui rimane solo l'urlo disperato contro il Dio che lo ha tradito. E il bando dal piccolo Eden che credeva di avere trovato. Trent'anni dopo, quando Jamie avrà attraversato l'America in compagnia dell'inseparabile chitarra che l'ha reso famoso, e dei demoni artificiali che ha incontrato lungo il cammino, l'ombra di Charles Jacobs lo avvolgerà ancora: questa volta per suggellare un patto terribile e definitivo. "Revival" è il racconto di due vite, quella che King ha vissuto e quella che avrebbe potuto vivere, attraverso due personaggi formidabili per potenza e fragilità, due uomini ai quali accade di incontrare il demonio e di affondare nel suo cuore di tenebra.

La recensione: Un doveroso commento penso vada fatto alla copertina. Facendo una piccola ricerca mi sono reso conto che in Italia ci siamo aggiudicati la peggiore che potesse esserci. Le altre decisamente migliori della nostra, purtroppo: 



Non mi esprimo sulla nostra cover perchè sono un gentiluomo e l'educazione viene prima di tutto.
Allora...questo romanzo pare essere piaciuto parecchio in giro e nonostante l'abbia preso appena uscito ho aspettato a leggerlo. Ho aspettato che mi chiamasse

La storia: Questo nuovo bimbo partorito dal caro vecchio zio Stephen è la storia di Jamie che all'età di sei anni vive ad Harlow assieme ai suoi genitori e ai suoi fratelli al principiare degli anni '60. La vita scorre tranquilla, gioie e dolori della vita di tutti giorni, anche per il nuovo reverendo Jacobs che ha accettato il nuovo incarico e si è trasferito assieme alla famiglia e che sembra nutrire un interesse particolare verso il piccolo Jamie.
Il tempo passa e proprio come una moda o una corrente musicale, un revival appunto, i loro destini continuano a incrociarsi portando ogni volta qualche cambiamento, in bene o un male.

I personaggi principalmente sono due, quelli su cui maggiormente si concentra l'attenzione del lettore: Jamie e Jacobs. Jamie è inizialmente un ragazzino timido, assetato di sapere e curioso nei confronti del mondo, nella sua vita però le cose non andranno sempre come dovrebbero e più di una volta gli capiterà di fare i conti con dei grossi errori, uno tra questi l'uso massiccio di droga. Un personaggio niente male che perfettamente si adatta al ruolo di spalla, benché sia lui a raccontare la storia. Assieme a lui assistiamo allo scorrere del tempo, a com'era la vita negli anni '60, assistiamo all'evoluzione delle musica e al nascere di nuovi generi. Viaggiamo in lungo e in largo per l'America come dei veri grupie sempre accompagnati da buona musica rock...
Jacobs è perfetto. Il perfetto personaggio misterioso ed enigmatico che si porta sempre dietro un alone di qualcosa di diverso e che incuriosisce parecchio, devastato anche lui da un brutto incidente che colpisce sua moglie e suo figlio. E' lui il vero fulcro della storia, è lui a portare avanti la baracca, coi suoi discorsi, le sue azioni e le sue sporadiche apparizioni. Quello che però mi è dispiaciuto è il non avere modo di capire a cosa servono. Si ok succedono delle cose ma la domanda che mi potevo frequentemente durante la lettura era perchè? Perchè? Perchè? 
King poteva sfruttare in modo migliore la presenza di questo suo personaggio così ben strutturato che vagamente ricorda Leland Gaunt di Cose Preziose, un personaggio sfuggente che nasconde un'anima oscura e malefica. In quel caso però l'intreccio era molto più ampio e corposo e il sovrannaturale molto più presente che nel nostro caso.

Il finale l'ho trovato piuttosto strano. A parte le vicende che accadono...mi riferisco proprio a tutto il processo che ad un tratto si innesca e che porta alle pagine conclusive del romanzo, a quando Jamie viene reclutato da Charles per assolvere l'ultimo compito. Il lettore affronta le quattrocento e rotte pagine per arrivare al gran finale. Affronta tutte le pagine chiedendosi dove si vada a parare, cosa che si intuisce solo arrivati a fine. Ecco che spesso, proprio perchè durante la storia non vengono fornite info di nessun tipo ne tantomeno gettata qualche esca che possa incuriosire il lettore da spingerlo ad andare avanti, il romanzo risulta lento e procedere a singhiozzi.
Gli ultimi accadimenti non sono più ricordi, ma è quello che accade ai giorni nostri. Vengono inseriti nella storia personaggi appartenenti al passato del protagonista, primo fra tutti Astrid, la ragazzina con cui Jamie se la spassa da giovane. Quello che mi chiedo io adesso è come mai proprio lei! Capisco benissimo che il Rev per convincere Jamie a dargli una mano col suo ultimo esperimento elettrico utilizzi una persona che ha avuto un ruolo importante nella vita del protagonista...ma a lui, Jamie, dopo tutto quel tempo e quegli anni chi glielo fa fare di accettare un accordo con uno che si è rivelato un ciarlatano con manie di grandezza? Perchè Astrid era la sua fidanzatina? Perchè una volta ha fatto tornare ala voce al fratello durante una riunione in chiesa? O forse perchè una delle volte che si sono rivisti nel corso degli anni gli ha detto "smetti di drogarti" e lui l'ha fatto? Si poteva fare di meglio.
Non dirò come ho avuto paura di trovarmi di fronte al nuovo esperimento del Dottor Frankenstein non appena ho collegato il pilone metallico attira fulmini di Skytop con il paziente zero del reverendo Jacobs...
Zio King ti pereeeeego questo non me lo dovevi fare!

Il messaggio: Quale direte voi. La voglia di capire che cosa ci sia al di là della morte, capire che cosa ci sia oltre quella porta che si spalanca dopo che i nostri occhi si sono chiusi. Un argomento che vagamente richiama alla vita dopo la morte degli antichi Egizi...solo senza fulmini e giochetti da baraccone da fiera... Detto fra noi, vista la carriera decennale di King e i numerosi libri che lo hanno reso famoso, mi aspettavo un messaggio un po' più universale de la verità è là fuori tanto cara agli agenti Mulder e Scully...
Che il Re del brivido si stia opacizzando? Vedremo cosa accadrà col secondo volume della triogia dedicata a Hodges di cui Mr Mercedes è l'incipit.

mercoledì 1 luglio 2015

Costellazione di brufoli, di Mauro Colarieti

Titolo: Costellazione di brufoli
Autore: Mauro Colarieti
Editore: Lettere Animate
Pagine: 418
Link Amazon QUI

La trama: “Costellazione di brufoli” enfatizza una società moderna, dove gli atteggiamenti omofobici si stanno estinguendo e dove l’orientamento sessuale è un’etichetta sociale soltanto apparente. Nel testo compaiono, in modo equilibrato, alcuni versi di canzoni collegate alla storia, di artisti musicali che spaziano da Mina ai Cage the Elephant. Tra delusioni e soddisfazioni, i nostri protagonisti continuano a percorrere le loro vite, nascondendo segreti e ambizioni che nemmeno loro riescono a inquadrare e comprendere al meglio. È una serie di situazioni narrate da ragazzi che dispongono di tanto ma che non si sentono mai abbastanza, membri tipici di una generazione che è propensa a sapere tutto, ma che, forse, capisce ben poco.

La recensione

Aprendo Costellazione di brufoli il lettore può già immaginarsi lo scenario che avrà di fronte e soprattutto i personaggi con cui avrà a che fare. La storia che ci troviamo di fronte è quella di Fabrizio e Lohn, due ragazzi adolescenti alle prese con i rispettivi problemi, come la scuola, i primi amori e le immancabili amicizie.
Due ragazzi e due modi di vivere la propria omosessualità. Il libro infatti è strutturato in modo da dare voce ai due protagonisti principali nella prima parte, che si alternano i capitoli e raccontano il proprio vissuto, cosa che invece non accade nella seconda, dove il punto di vista diventa più corale e a Lohn e Fabrizio si aggiungono anche gli altri amici.

I personaggi rispecchiamo la gioventù odierna. Da una parte troviamo Fabrizio, adolescente ribelle, a caccia della sua libertà ed emancipazione, deciso a difendere quello che è il suo orientamento sessuale nonostante la famiglia abbia delle riserve. Dall'altra abbiamo Lohn, un ragazzo riservato, che vive con gli zii perchè rimasto orfano, che ogni giorno combatte con la bilancia e contro mostri immaginari alla Playstation.
Le due storie inizialmente divergenti si incontreranno dando vita a una storia d'amore messa a dura prova dagli imprevisti amorosi della vita...

Fabrizio è sfrontato,  giovane e può permettersi tutti i ragazzi che vuole. Incarna la figura del ragazzo bello e dannato, che  nonostante millanti sani principi fa sfoggio della sua ricchezza. Il suo cuore però viene stregato da Luca, un coetaneo dalle spalle così larghe e possenti da far scatenare gli ormoni. Il primo amore, le prime esperienze, contribuiscono a far perdere la testa a Fabrizio per questo ragazzo, che si rivelerà uno che non guarda in faccia nessuno, ma pensa solo a una cosa.
Fabrizio è uno a cui piace riflettere, il libro infatti (come per tutti gli altri personaggi che avranno voce in capitolo) è pieno di elucubrazioni, giri di parole, congetture, che vengono quasi sempre smentite alle azioni reali. Più di una volta viene espresso il concetto di non voler essere come tutti gli altri, che vuole distinguersi dalla massa, ma poi sono ben poche le occasioni in cui decide di non omologarsi. Mi è dispiaciuto vedere come è pronto a "farsi scopare" da Luca in giardino durante una festa. Per cosa? Da chi? Solo perchè uno è un latin lover, ha le spalle larghe e gli amici ti hanno suggerito di spassartela? Caro Fabrizio, chi si concede troppo facilmente poi non si lamenti se il suo cuore viene spezzato. Detto questo non sembri farti troppi problemi successivamente, vero? Staccare la spina è quello che vi vuole...

Lohn è l'inverso di Fabrizio. E' timido, riservato, cerca sempre di non disturbare gli altri così nessuno disturba lui. E' un tipo che preferisce starsene per conto suo, a casa, a mangiare Kebab e giocare al computer senza esporsi al giudizio degli altri. Un bel giorno però è costretto a trovarsi un lavoro per dare una mano a gli zii che lo ospitano dopo la morte dei suoi genitori. Finisce così per fare il modello di taglie forti presso un negozio d'abbigliamento locale. La sua autostima subisce così un'impennata che decide di farsi trascinare a un concerto da Dan, che sembra nutrire interesse nei suoi confronti... La serata però si conclude in modo differente da come Lohn l'aveva pensata e i suoi zii decidono di prendere dei provvedimenti in previsione dell'estate e allontanarlo da Dan...
Lohn è senza dubbio il personaggio più riuscito. E' credibile, intelligente e sembra provare vere emozioni e in grado di pensare con la testa sulle spalle. Peccato però che nella seconda parte del romanzo, quando ha modo di passare più tempo assieme a Fabrizio e i suoi amici, sembra cambiare totalmente e da riflessivo e giudizioso diventa nervoso, agitato, e inizia ad assomigliare a una di quelle fidanzate troppo gelose che non riescono ad allontanarsi dal ragazzo, dando il via a un tira e molla che coinvolge tutti quanti, lettore compreso. Perchè?

Gli altri personaggi hanno anche loro le proprie storie, anche se fondamentalmente sono altri punti di vista del libro che stiamo leggendo, un modo per allungare il brodo forse, visto che poi di molti di loro non veniamo a sapere altro. Il repentino e frequente cambio di personaggio crea confusione e distoglie l'attenzione dai personaggi principali.

Il linguaggio risulta essere scorrevole, senza particolari digressioni e senza l'uso di particolari paroloni. Il racconto è costellato di versi musicali che, come molti hanno sostenuto, dovrebbero fare un po' da colonna sonora alla storia. Quello che mi è dispiaciuto è che non conoscendo molte delle canzoni citate non ho potuto goderne a piene mani.
Utilizzando un linguaggio prettamente giovanile, l'autore, spesso ricorre ad espressioni dialettali e a un gergo che appartiene ai ragazzi della sua età e della comunità lgbt. Spesso però ci troviamo di fronte ad espressioni non propriamente consone alle situazioni, a volte anche volgari, che sembrano messe lì giusto per dare un certo colorito ai dialoghi. Espressioni che, se fanno sorridere quando si pronunciano nella vita reale e a persone con cui abbiamo confidenza, risultano invece un po' inappropriate se stampate sulla carta.

Il finale lascia un po' a bocca aperta, letteralmente. Senza svelare nessun particolare, il lettore si imbatte in un grave accadimento che porta a un grande cambio di ritmo nella narrazione della storia. Da questo momento in poi tutto cambia, tanto che sembra quasi si leggere un'altra storia. La storia principale si biforca ancora una volta e prende strade totalmente differenti. Di Fabrizio e di parte dei suoi amici non si sente più parlare e il lettore non viene informato sulla loro sorte, bella o brutta che sia. Lohn torna a fare la vita che faceva prima, cancellando con un colpo di spazzola il grande primo amore vissuto assieme a Fabrizio, per riprendere la compagnia di Dan che per i tre quarti del libro, nonostante inizialmente sembrava dovesse avere un ruolo importante, era sparito.

Il mio giudizio è neutro. Senza dubbio il libro di Mauro Colarieti è un libro semplice che si legge senza troppi pensieri. Una storia adolescenziale rivolta ai giovanissimi che possono apprezzare le situazioni narrate nel libro. Se i giovani potranno forse trovare questo libro accattivante per quello che racconta, per le numerose situazioni equivoche, l'uso di un gergo prettamente giovanile, le numerosissime (forse troppe) paranoie interiori,  e le allusioni sessuali, un ragazzo più grande vedrà tutto questo sorpassato e sarà difficile per lui creare una catarsi coi personaggi e la storia.
Nonostante si parli principalmente di adolescenti e del loro, del tutto giustificato, scenario fatto di amori non corrisposti, si parla anche del mondo lgbt e mi dispiace davvero parecchio vedere che l'immagine che viene dipinta sia sempre la medesima. Un mondo stereotipato, dove gli omosessuali sono quasi sempre alla moda, hanno soldi e pensano di essere così fighi al punto tale da aver addirittura creato una "mafia gay", che sono pronti a mandare a quel paese i buoni  propositi di fronte a un paio di spalle da nuotatore, e pensino unicamente a divertirsi. Oppure, di contro, hanno quasi sempre problemi con la famiglia, hanno un cattivo rapporto con il loro corpo, tendono a nascondersi per il giudizio degli altri...
Non è certo una critica all'autore la mia, la sua è pur sempre una storia di fantasia, ma finché l'immagine data del mondo gay è questa, la strada sarà sempre più lunga, e dovremo smetterla di stupirci...