venerdì 26 settembre 2014

Recensione: Linea 429, un racconto di Salvatore Scalisi

Titolo: Linea 429
Autore: Salvatore Scalisi
Editore: Demian Edizioni
Pagine: 160

La trama: Un autobus di una qualsiasi linea urbana, in una città congestionata dal traffico; una qualsiasi giornata, stramaledettamente uguale ad ogni altra. Ma sarà veramente così? Un nubifragio di eccezionale entità, metterà in ginocchio l’intera comunità cittadina. Le strade si trasformeranno in trappole piene d’acque e di veicoli condannati all’immobilità. Il 429 si riempie, all’inverosimile, ed accoglie sempre più gente che vuole evitare la pioggia e la bufera che si abbatte sulla città. Le lunghe ore di permanenza nella vettura, mettono a nudo le caratteristiche di ciascun utente dell’automezzo che, inevitabilmente, è paralizzato in mezzo ad un traffico bloccato da un evento atmosferico di immani proporzioni. Che succederà all’interno del 429?

La recensione: Ho letto con piacere questo racconto. Comodamente seduto sul divano accompagnato dallo schermo del mio mac. Stranamente in quei giorni la storia sembrava proprio rispecchiare la situazione meteorologica: brutto tempo.
Linea 429 di Salvatore Scalisi racconta questo, una comunissima giornata all'interno di un mezzo di trasporto che tutti noi conosciamo, un bus di linea appunto, che trasforma le sue corse in una sorta di tragedia.
Ci troviamo di fronte a una storia verosimile, una situazione che tutti noi incontriamo più o meno nella vita di tutti i giorni. Un gruppo di persone di diverse età ed estrazione sociale, come ogni mattina si trova in vari punti della città, sotto alle pensiline in attesa di salire sul tram che li porterà a svolgere le proprie commissioni. C'è la mamma con il figlioletto piccolo, una coppia di giovani innamorati, un simpatico vecchietto ecc. ecc. Quel giorno però il tempo sembra non essere dei più favorevoli e chi per un motivo chi per un altro decide di prendere il mezzo pubblico per non bagnarsi.
Ben presto però verranno sommersi letteralmente da un rovescio d'acqua che pietrifica la città e li costringe tutti quanti ad una convivenza forzata.
Si mettono in moto quasi istantaneamente le varie dinamiche di gruppo. C'è chi inizia ad essere insofferente, chi si spaventa, chi decide di rimandare i propri impegni, e chi invece riesce a mantenere una calma sospetta forse per nascondere qualcosa... Ognuno dei vari personaggi, presentati con stralci di discorsi proprio come se assistessimo a una conversazione su un mezzo pubblico, ha qualcosa da dire, una vita da raccontare e una situazione da portare avanti nella speranza che il nubifragio che si sta abbattendo su di loro finisca quanto prima.

A questo romanzo breve è stato criticato il fatto di avere al suo interno troppi dialoghi. Ok e allora cosa dovremmo dire del teatro dove l'azione viene portata avanti solo da essi?  Io non la penso così. A me i dialoghi sono piaciuti perchè danno ritmo e scandiscono in modo rapido lo scorrere del tempo. Com'è normale che sia i dialoghi presentati trascinano la storia in un certo modo, non come ci aspetteremo solitamente in un'opera di fantasia, perchè ci troviamo su un autobus di linea e avere conversazioni dotte ed elaborate sarebbe fuori luogo. Quello che mi ha lasciato un po' sconcertato è l'azione. Nonostante fuori dal mezzo si stia scatenando l'inferno, all'interno ciò che succede procede un po' a singhiozzi. Un climax in crescendo che viene però fatto sfogare in modo forse troppo sbrigativo solo alla fine. Questa è forse la piccola pecca di questa storia. I fatti narrati sono relegati ad un'unica parte dopo diverse pagine dove il lettore "aspetta che succeda qualcosa di grosso", vista la quantità numerica dei personaggi. Qualcosa succede è ovvio, ma viene descritto in modo forse troppo breve. Durante il nubifragio ci sono diversi incidenti, ma molti dei personaggi sembrano restare indifferenti, nonostante siano anche gravi. Colui che nasconde sotto al giubbotto un'arma da fuoco ha ad esempio un tempo interminabile per decidere come utilizzarla. I due fidanzati che ad un tratto sembrano mettere in discussione il loro rapporto idilliaco, escono illesi e per niente cambiati da questa esperienza. La madre col figlioletto piccolo mantiene una calma innaturale per la durata della vicenda e il bimbo non sembra minimamente spaventato dai tragici accadimenti che lo circondano a parte forse lo stupirsi di avere le scarpe bagnate...
L'autore, che ha deciso di coinvolgere chi legge in modo corale, non approfondisce mai fino in fondo le vite di nessuno dei personaggi citati, cosa che un po' mi è dispiaciuta...
Nel complesso un buon lavoro di narrativa, che svolge il proprio ruolo di intrattenere il lettore per la durata della storia dall'inizio alla fine. Sarei curioso di vedere cosa succederebbe se questa storia avesse avuto più ambio respiro...

Chi fosse interessato a salire su quel tram e scoprire a quali disavventure corre incontro può cliccare QUI.

martedì 16 settembre 2014

Recensione: Utopia morbida, di Fabio Lastrucci

Titolo: Utopia morbida
Serie: #1 Shift
Autore: Fabio Lastrucci
Editore: Asterisk edizioni
Pagine: 46
Prezzo ebook: 5 euro

La trama: In un Italia devastata e ridotta in miseria da un conflitto mondiale, un gruppo di idealisti stretti nel pugno di una dittatura militare sta tentando una rivolta senza armi nè violenza. L'esodo dei sovversivi verso i mondi "di là" sembra l'unica via d'uscita a una realtà inaccettabile, le tesi di Huxley e le sue pratiche di derivazione orientale sono lo strumento di un progetto in apparenza suicida. Ma, si chiede il dottor Mati, aggregato medico del governo, basterà chiudere gli occhi per sfuggire alla reazione del potere capace di penetrare persino nelle colonie libere degli "obiettori di veglia". Tutto dipende dalla missione dei Cercatori e dal loro vero obiettivo finale: entrare in contatto con "La Pietra”. Se questo dovesse mai avvenire, ogni regola conosciuta potrebbe perdere per sempre di significato.

La recensione: Non poteva uscire in un periodo migliore di questo Utopia Morbida di Fabio Lastrucci. In un momento in cui spopolano gli Hunger Games e i vari Divergent (e della stessa serie Insurgent e Allegiant) ecco l'uscita di questo racconto che scende in lizza per conquistarsi il titolo d'onore. Utopia Morbida è un racconto dispotico in piena regola, della lunghezza di una cinquantina di pagine più o meno, ma al proprio interno concentra un intero mondo e forse qualcosa di più. 

Leggendo le pagine della storia veniamo proiettati dentro un mondo devastato dalla guerra e da ogni sorta di errore umano. Uno scenario raccapricciante a cui gli uomini sopravvissuti devono far fronte come meno possono. Dopo danni irreparabili si sono creati degli schieramenti. Da una parte ci sono coloro che con la forza cercano di riprendersi il potere. Dall'altra ci sono i “sovversivi” ossia tutte quelle persone che stanno cercando di reagire al sistema per non finire ancora una volta preda dei propri sbagli. L'unica speranza che i sovversivi hanno di salvarsi è quella di trovare un modo per fuggire da quel luogo che li ha generati. La soluzione c'è: la Pietra.
Che cosa sia la Pietra nessuno lo sa con certezza, ma traendo spunto da Heaven and Hell di Huxley, opera che tratta pratiche di derivazione orientale, forse la speranza esiste davvero. La Pietra è qualcosa di ideale, di immaginario, qualcosa di impalpabile ma con un potere inenarrabile e in grado di salvaguardare il futuro. Ed ecco l'esodo verso un mondo “di là” cercando di concretizzare le teorie dell'autore inglese, un mondo raggiungibile solo attraverso il sonno, anch'esso non privo di minacce...

Lastrucci è la dimostrazione vivente e letteraria che con servono milioni pagine o dover sottostare per forza a una trilogia per accattivarsi il pubblico o creare qualcosa che allo stesso tempo sia originale e dia da pensare. Utopia Morbida è tutto questo. Si tratta di un'opera fuori dal normale, articolata in modo sapiente particolare con un ritmo fluido, inarrestabile e incalzante. La vicenda viene raccontata attraverso paragrafi che riportano l'ora e il luogo, quasi fossero bollettini di guerra, brevi e densi di significato e movimento. La brevità è appunto uno dei punti di forza dello scritto dell'autore. Se da una parte può esserci la brevità che impedisce al lettore di comprendere in modo più esplicito la teoria esplicata nelle pagine della storia, dall'altra viene gettato un amo (bello grosso direi) per tutti coloro che vogliono approfondire l'argomento. Io per primo. Penso che alla fine sia proprio questo che deve fare un libro , spingere chi legge ad andare oltre, proprio come i protagonisti di Utopia Morbida. Per capire fino in fondo cosa sto dicendo c'è bisogno di leggerlo. Questo è un consiglio.
Lastrucci ha fatto un buon lavoro secondo me. Chissà che cosa riuscirebbe a combinare con un lavoro a tema di più ampio respiro...è il caso di chiederglielo?

Il book trailer:


Coloro che fossero interessati a buttarci un'occhio QUI il lin di Amazon e QUI il link della casa editrice Asterisk.

lunedì 15 settembre 2014

Recensione: The One, di Kiera Cass terzo e ultimo capitolo della serie The Selection

Titolo: The One
Serie: #3 The Selection
Autore: Kiera Cass
Editore: Sperling&Kupfer
Pagine: 324

La trama: La Selezione che ha cambiato per sempre la vita di trentacinque ragazze sta per concludersi. E l’emozione e la confusione del primo giorno, quando America Singer ha percorso la scalinata del Palazzo, sono ormai solo un ricordo. Di certo America non avrebbe mai immaginato di arrivare così vicino alla corona, o al cuore del principe Maxon. Eppure per lei non è stato facile. Divisa tra i suoi sentimenti per Aspen, guardia a Palazzo e suo primo amore, e la crescente attrazione per Maxon, ha dovuto lottare con tutta se stessa per essere dov’è ora. A un passo dalla fine della Selezione, America però non può più permettersi incertezze. Deve scegliere. Prima che qualcuno lo faccia per lei.

La recensione: Ci siamo! La selezione sta volgendo al termine, il principe Maxon sta per prendere la sua decisione e le ragazze dell'elite sono pronte ad afferrare la corona!
Sono stato piacevolmente sorpreso da questo terzo capitolo della storia, devo dirlo. The Selection, quello che ha dato il via alla storia mi ha lasciato un po' deluso visto il modo in cui questo libro era stato presentato, un dispotico dai contorni più smussati. Con The Elite già sapevo a che cosa andavo incontro, ero preparato, ma già rispetto al primo è stato più “noioso”, vedere sempre più il delinearsi del triangolo amoroso America-Aspen-Maxon è stato faticoso, visto e considerato che in questo secondo volume succede poco o niente a parte un finale creato appositamente perchè tu non abbandoni la storia e spingendoti a leggere anche il seguito.
The One è diverso. Pur nello stile ormai classico degli altri due volumi che lo precedono la storia ha però tutto un altro ritmo. Succedono cose. Siamo all'ultimo round della selezione, il principe Maxon sta per scegliere colei che diventerà la regina di Illea e non vediamo l'ora di scoprirlo.
A questo giro ci è risparmiato ogni singolo ripensamento, dubbio, paura o paranoia di America, indecisa se gettarsi, come le altre partecipanti, tra le braccia di Maxon e lottare con le unghie e con i denti per avere la corona, oppure guardare al passato e decidere per una vita al fianco di Aspen, guardia reale e amico di sempre. Stavolta America, sin dalle prime pagine, è decisa. Sa che cosa vuole. Finalmente oserei dire. Un altro libro sulle pene d'amore non so se l'avrei retto.
La storia stavolta ruota intorno a tutto il resto. Ci sono diversi assalti dei ribelli a Palazzo che stavolta creano decisamente più scompiglio e mettono in serio pericolo la vita di tutti quanti. Ci sono si anche momenti di romanticismo, dove i protagonisti dimostrano di avere un cervello oltre che un cuore, ma il tutto messo a repentaglio da guerre, minacce, provocazioni e, sfortunatamente, anche la perdita di alcune persone care.
Assistiamo quindi a diversi cambiamenti. Il primo a livello di personaggi. In The One i personaggi crescono e maturano, anche se il periodo di svolgimento della storia resta il medesimo. Si ha un più preciso approfondimento psicologico da parte di tutti, sia dei personaggi principali, sia delle altre ragazze partecipanti alla selezione. Molto bello uno dei capitoli centrali del libro, dove trovandosi una di fronte all'altra, America, Elise, Kriss e Celeste, decidono di scoprire le loro carte ed essere sincere con le altre confessando il motivo per cui sono lì a Palazzo a lottare per la corona. Chi di loro ama davvero il principe Maxon? Ed ecco che anche coloro che sembravano semplici personaggi fantoccio si trasformano in esseri umani, con veri sentimenti e vere paura. Perfino Celeste, fin'ora descritta come una ragazzina viziata che non ha saputo fare altro che indossare abiti in passerella.

Secondo cambiamento è il vivacizzarsi notevole della storia. C'è azione finalmente! Non siamo sempre e solo dentro al Palazzo reale dove la cosa più pericolosa che poteva succedere era rompere una tazzina o strapparsi il vestito. Stavolta ci sono incursioni fuori dal palazzo. Ci sono scontri armati coi ribelli. Ci sono personaggi nuovi e importanti che hanno un ruolo determinante ai fini della storia. America e Maxon, pur non sapendolo, lottano per fine comune, hanno un progetto più grande di loro, che va ben oltre il concorso per diventare la nuova regina. Ci sono delle vite da salvare, delle decisioni importanti da prendere per non mandare tutto a rotoli. C'è la lotta interiore per non lasciarsi trascinare dagli eventi e far precipitare il paese nell'oblio più assoluto per colpa di una stupida selezione...

Torno a dire che The One mi ha stupito. Pur nella leggerezza narrativa devo dire che a sto giro l'autrice ha fatto centro. E qua sorge spontanea la domanda. Caaaara Kiera...ma perchè ci hai messo così tanto a smuovere le acque come si deve? Alla fine al dunque ci siamo arrivati ok, ma questa selezione ce l'hai fatta sudare sette camicie, quando potevi regalarci molti altri momenti densi di azione come hai fatto in questo ultimo capitolo conclusivo!
Un libro che ho letto con parecchio piacere, visto quanto l'ho atteso e tutte le volte che in rete andavo a cercare notizie della sua imminente uscita che veniva puntualmente rimandata. Un libro che mi è dispiaciuto finire, perchè alla fin fine mi sono affezionato alle ragazze dell'elite, al principe Maxon e alle guardie del Palazzo...
L'intera saga alla fine può essere vista sotto un'ottica non solo narrativa. La Selezione non è soltanto un prestigioso concorso dove vince colei che cattura le attenzioni del principe, è anche una sorta di consapevolezza, una crescita, un rito di passaggio all'età adulta. Un momento importante dove dobbiamo scegliere, selezionare appunto, che cosa fare della nostra vita e chi vogliamo essere. Non importa se siamo in cima o in fondo alla classifica, conta essere noi stessi. Sempre.

Buona Selezione a tutti!



E non è tutto! All'interno dell'edizione italiana del libro troviamo in regalo un segnalibro a tema (sorpresa tra l'altro moooolto gradita) che ci informa che il prossimo 21 ottobre uscirà nelle librerie un quarto volume dedicato alla serie dal titolo The Selection stories: The Prince & The Guard.
Queste storie sono già apparse all'estero in entrambi i formati, è stata quindi una piacevole sorpresa scoprire che anche nel nostro paese verranno pubblicate in versione cartacea...
Beh che dire? Facciamo una X sul calendario, no?

martedì 9 settembre 2014

Recensione: L'estate segreta di Babe Hardy, di Fabio Lastrucci edito da Dunwich Edizioni

Ciao a tutti carissimi lettori! Ancora una volta con grande piacere torno a parlarvi del lavoro di un autore emergente, un lavoro edito dalla Dunwich Edizioni con cui ho già avuto modo di collaborare: Fabio Lastrucci.

Titolo: L'estate segreta di Babe Hardy
Autore: Fabio Lastrucci
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 230
Prezzo ebook: 3.99 euro

La trama: La favolosa Hollywood degli anni ’30 si tinge di horror per un contagio ripugnante che si propaga grazie alla promiscuità dell’ambiente cinematografico. Le vittime mostrano un crescente bisogno di sangue, insieme a disturbi della personalità e bizzarri effetti collaterali. Potrebbe mai trattarsi di vampirismo? Lo sperimenteranno loro malgrado Oliver Hardy e Stan Laurel, trascinati in un incubo che coinvolge illustri colleghi – la “fidanzata d’America” Mary Pickford, l’atletico Douglas Fairbanks Sr. e Bela Lugosi – in una doppia vita da tenere nascosta alla legge, ai giornali e soprattutto al sinistro dottor Rainer Von Herb. Tra pedinamenti notturni, profanazioni di tombe, sparizioni e ricatti sventati, le disavventure di Laurel e Hardy attireranno le indagini di un cocciuto tenente di polizia. Il duo incrocerà occultisti dispeptici e truffaldini, criminali di mezza tacca, cacciatori di vampiri e il terribile patriarca Arthur Jefferson, venuto dall’Inghilterra per restituire Stan Laurel al teatro. L’azione si mescola all’umorismo nero in una black comedy che omaggia i miti del cinema attraverso una narrazione rapida e vivida. Come la finzione del grande schermo, tutto si rivelerà molto diverso da ciò che appare. La spiegazione di ogni cosa giungerà in un convulso faccia a faccia con l’unico uomo a Los Angeles che conosce la vera natura del clan dei “notturni”.

La recensione: Questo libro mi è stato spedito qualche tempo fa e lessi la trama che mi ha subito incuriosito. Adesso a distanza di tempo ho preso in mano il mio fidato kindle e mi sono dato alla lettura dell'opera di Fabio Lastrucci.
Detto fra noi non sapevo proprio cosa aspettarmi. Sono solito non rileggere la trama prima di cominciare un libro che non venire a sapere cose che mi piace scoprire da me. Tutti coloro che seguono questo sito quindi potranno capire come mi sono sentito nel ritrovarmi a leggere una storia di vampiri.
Il libro di Lastrucci ci apre come un film di altri tempi, perchè alla fine di quello si parla. Ci troviamo negli anni '30 in pieno spopolamento del cinema, quando la macchina da presa iniziava a fare a botte col palcoscenico. Ci troviamo nella Hollywood post cinema muto, quando i locali alla moda iniziavano a prendere piede e il divismo iniziava a dare del filo da torcere. E' in questo preciso momento, in questo momento di cambiamento, che si muovono i nostri protagonisti: Stan Laurel e Oliver Hardy, meglio conosciuti in Italia come Stanlio e Ollio.
A loro è dedicata questa eccentrica avventura, una situazione in cui mai mi sarei immaginato di vedere il duo di comici.
Nonostante il tema prevalentemente a tematica horror, la storia si mischia al noir portando il lettore a spasso per gli studi di presa della città d'oro del cinema, lo porta con se a far combriccola con i più famosi attori, lo scorrazza in giro per bische clandestine dove si mettono in palio le vite degli altri e gli ha scorrere l'adrenalina con corse mozzafiato durante la notte, il tutto sapientemente raccontato dalla penna dell'autore.
Un libro poliedrico, che mette in scena più situazioni nello stesso momento senza far perdere il filo al lettore impegnato a tenere insieme i pezzi. La storia infatti abbraccia un arco di tempo piuttosto breve e concentra numerossisimi personaggi e varie altre storie all'interno dei paragrafi in cui è suddiviso il libro, non per questo però cala mai di tono o rischia di annoiare, anzi, tutte le varie ambientazioni che cambiano di continuo e a un ritmo incalzante, non fanno altro che accrescere la voglia di procedere in questa storia fatta di scorribande notturne e sangue cinematografico.
La storia ci scorre davanti come la pellicola di un film, lasciandoci vicino il sapore dei sigari fumati in compagnia di una diva del cinema, il profumo dell'acqua di colonia, nelle orecchie il suono della musica trasmessa alla radio. Principalmente si narra di sangue, vampiri e sparizioni varie, ma il libro di Lastrucci è principalmente un'ode all'arte del cinema e ai suoi indiscussi protagonisti, nel nostro caso Stan e Oliver. Con una narrazione scorrevole dal sapore di altri tempi l'autore crea uno scenario particolareggiato a cui non fa mancare niente. Un libro con una storia che si macina in brevissimo e che lascia con la voglia di tornare indietro nel tempo per unirsi all'allegra combriccola di comici alle prese con i loro strani sintomi e la loro sete insaziabile...
Tutti coloro che amano i vampiri e i nomi famosi non potranno che apprezzare.

Per passare all'acquisto direttamente dal sito della Dunwich Edizioni cliccare QUI.

venerdì 5 settembre 2014

Recensione: Anche se le stelle camminano all'indietro, di Francesca Bersani

Titolo: Anche se le stelle camminano all'indietro
Autore: Francesca Bersani
Editore: Booksprint
Pagine: 238
Prezzo ebook: 4.99

La trama: Isola di Wolf Wail, al largo delle coste Norvegesi. è qui che Perla vive gestendo assieme al padre una piccola Locanda ed è qui che in un giorno come tanti arriva Jamie, un misterioso ragazzo che cattura subito la sua attenzione. Nella tranquillità dell’isola dove tutto pare essere così lontano dalla realtà la speranza di Perla s’intreccia alla speranza di Jamie, tra segreti taciuti e mezze verità sussurrate al chiaro di luna un giovane, ma profondo amore potrà sopravvivere anche se le stelle camminano all’indietro?

La recensione: C'è da dire una cosa di questo libro. Fa sognare. Una storia semplice e lineare ma capace di trasportare il lettore da un'altra parte per vivere un sogno, meglio una favola, assieme ai protagonisti. Veniamo immediatamente catapultati sulle coste Norvegesi, dove la nostra Perla gestisce assieme alla famiglia una piccola locanda. Wolf Wail, un piccolo paesotto su un'isola dove spesso le giornate passano una uguale all'altra e dove sembra non succedere mai nulla.
A sconvolgere la vita di Perla ci pensa però Jamie con il suo passato burrascoso. Ci pensa lui a portare la tempesta nella vita della ragazza, una ragazza che da tempo ha perso le speranze nell'amore. L'amore può tutto...anche se le stelle camminano all'indietro!
Una storia d'amore semplice e pura, che va oltre le barriere e oltre ogni tipo di pregiudizio. In questa piccola isola, dove il tempo sembra essersi fermato, il lettore può ritrovare il piacere di leggere pagine legate all'innocenza e ai sentimenti, a vivere un sogno nonostante le difficoltà e le minacce che sono sempre dietro l'angolo.
Nel libro della Bersani c'è amore prima di tutto, verso una persona specifica, verso la famiglia, verso gli amici e anche verso gli animali, ma c'è anche paura, dubbio, incertezza e tutte quelle situazioni che anche se non si è innamorati è facile comprendere.
Un libro fuori dalla realtà e dalla norma. Simile, ma allo stesso tempo diverso, da quelli che siamo abituati a trovare in libreria a un prezzo esagerato. E con questo ho detto tutto.
Ci sono stati momenti in cui ho sperato che la trama subisse una certa evoluzione, oppure che i personaggi, in particolare gli adulti (il padre e la nonna della protagonista), prendessero delle decisioni particolari, cosa che ovviamente non potevo certo io cambiare. Questo a volte mi è dispiaciuto pensando, forse per questione di una mia particolare visione del mondo attuale, che certe cose nella realtà si svolgono in modo del tutto differente, in modo più drastico, più duro, più crudele. Poi però mi sono reso conto che nella vita non ci sono solo cattiverie e questioni irrisolte e che ci sono anche persone buone disposte a darci una mano, anche se sono rarissime. Forse è proprio questo che l'autrice del libro vuole insegnare a tutti coloro che si avvicinano al suo libro. Continuare a sperare. Sempre. Andare avanti anche quando tutto il mondo ti rema contro. Dare spazio all'amore che c'è dentro di noi e non arrendersi in nessun caso, seguire solo la voce che ci suggerisce di stare bene. Dare fiducia alle persone.
Un libro che per la sua modalità di scrittura vola, vola verso le pagine finali che manco ce ne rendiamo conto. E il finale scoppia come un bolla di sapone facendoci tornare bruscamente alla realtà di tutti i giorni con tremendo dispiacere, lontano dalle coste Norvegesi che fanno da contorno alla storia.
Un libro che consiglio a tutti coloro che amano le storie d'amore con la A maiusola. A tutti coloro che amano sognare e per qualche tempo vogliono allontanarsi dalla routine della vita quotidiana vivendo un'estate differente, quasi d'altri tempi...
Consigliato.

QUI il link per tutti coloro volessero conoscere l'amore di Perla e Jamie.