giovedì 30 gennaio 2014

Recensione: Un giorno questo dolore ti sarà utile, di Peter Cameron

Ultimamente sembra un mio motivo ricorrente dire che sono felice e ansioso di parlare del libro protagonista del post che sto per scrivere. Dopo la recensione di Quella sera dorata, mi accingo adesso a recensire un'altro dei libri di Peter Cameron che, forse già l'ho scritto, ma rischia seriamente di diventare uno dei miei autori preferiti!
Ma veniamo a noi.

Titolo: Un giorno questo dolore ti sarà utile
Autore: Peter Cameron
Editore: Adelphi
Pagine: 206

La trama: James ha 18 anni e vive a New York. Finita la scuola, lavoricchia nella galleria d'arte della madre, dove non entra mai nessuno: sarebbe arduo, d'altra parte, suscitare clamore intorno a opere di tendenza come le pattumiere dell'artista giapponese che vuole restare Senza Nome. Per ingannare il tempo, e nella speranza di trovare un'alternativa all'università ("Ho passato tutta la vita con i miei coetanei e non mi piacciono granché"), James cerca in rete una casa nel Midwest dove coltivare in pace le sue attività preferite - la lettura e la solitudine -, ma per sua fortuna gli incauti agenti immobiliari gli riveleranno alcuni allarmanti inconvenienti della vita di provincia. Finché un giorno James entra in una chat di cuori solitari e, sotto falso nome, propone a John, il gestore della galleria che ne è un utente compulsivo, un appuntamento al buio...

La recnesione: Come nel libro che ho letto qualche tempo fa, Quella sera dorata, assistiamo con questo libro ad un affresco sconcertante del mondo che ci circonda visto dagli occhi di un diciottenne particolare. Un giorno questo dolore ti sarà utile è storia di un disagio. Un disagio però che non viene raccontato come "forma di disturbo" come spesso accade, ma un come disagio che tutti accomuna.
Jemes vive a New York con sua sorella e sua madre. Situazione difficile viste le sue incertezze nel volersi integrare con la società che lo circonda. Difficile anche perchè sua madre sembra voler per forza correre dietro a uomini che la deludono come il suo ultimo marito. Difficile perchè sua sorella ha una storia con uno più grande di lei e vuol scrivere le sue memorie in età precoce.
Jemes ci potra agli occhi situazioni della vita di tutti i giorni analizzate in modo ironico e cinico allo stesso tempo. La visione di occhi di un ragazzo di 18 anni alle prese con la scelta dell'università e tutti i dubbi che ne consegue. Sarà la scelta giusta? Mi piacerà passare del tempo lontano da casa? Sarò capace di passare le mie giornate in quelle aule affollate di gente?
L'amore. Che rapporto c'è tra James e John, l'assistendo alla galleria d'arte dove lavora la madre? Sono solo amici oppure il loro è l'inizio di un qualcosa che và oltre?
Le vicende di un ragazzo un po' asociale ma con un'intelligenza innata, che sà capire e vedere le cose per quello che sono. Che non si cura del giudizio degli altri, nemmeno quello della psicologa dove è costretto ad andare per far contenta la mamma.
Essere asociale come mezzo di difesa da un mondo che spaventa ma in cui siamo costretti a vivere.

Una storia forse come tante, ma raccontata in modo magistrale da Cameron. Le parole scorrono alla velocità della luce, in un linguaggio semplice ma specifico, pieno di citazioni e situazioni in cui è impossibile non rivedersi. E per tutti coloro che pensano che quello che accade a un ragazzo di 18 anni non possa interessargli, dico che si sbagliano di grosso.
Dentro tutti noi c'è un po' di James.

mercoledì 29 gennaio 2014

Recensione: Una pedina sulla scacchiera, di Irene Nemirovsky

Ben ritrovati colleghi lettori! Con grande piacere la recensione di oggi ce la regala ancora una volta Guchi-chan, stavolta con un'autrice classica che io adoro: Nemirovsky!

Titolo: Una pedina sulla scacchiera
Autore: Irene Nemirosvky
Editore: Adelphi
Pagine: 174

La trama: Christophe Bohun è il classico esempio di uomo senza qualità. Cresciuto tra gli agi della ricchezza, si ritrova a trascorrere gli anni della maturità nelle vesti di semplice impiegato, dopo che il padre ha dichiarato fallimento in seguito a un investimento sbagliato. Quel che è peggio è che il suo capo è l'ex-prestanome di suo padre. Christophe trascina le sue giornate tra un lavoro che detesta, una vita familiare piatta e pesante e i pochi vizi che si può concedere: sigarette, alcool, prostitute. È un uomo abbruttito che vede nella mancanza del denaro l'unica ragione della propria mediocrità, e che mal sopporta la moglie devota e perfetta, così come la cugina sfatta ancora innamorata di lui, il padre gravemente malato e il figlio insofferente ed estraneo. Alla morte del padre, si riaccende brevemente la speranza che la sua situazione possa cambiare.

La recensione: Malgrado questo romanzo sia stato scritto negli anni Trenta, suona incredibilmente attuale. C'è una crisi economica che ha causato un impoverimento generale nella società e che provoca, oltre agli ovvi danni pratici, anche uno stato di depressione generale poiché si tratta di un mondo in cui pare che solo il denaro possa comprare ciò che è necessario non solo a vivere dignitosamente, ma anche a soddisfare i bisogni dello spirito. Aleggia un senso di impotenza e di mancanza di speranza e di fiducia nel futuro, come una cappa greve che avvolge il protagonista e tutto ciò che egli incontra sul suo cammino. C'è dunque una sorta di contrasto tra lo stile scorrevole con cui è scritto il libro e questa latente disperazione. Leggendolo, ci si trova a condividere molti dei pensieri di Christophe ma, al comtempo, si vorrebbe poter intervenire per riscuoterlo dalla sua apatia.


L'autrice: Irène Némirovsky nacque nel 1903 a Kiev; di famiglia ricca, fu però costretta alla fuga (prima in Finlandia e poi in Svezia) a seguito della presa di potere da parte dei Soviet. Trasferitasi definitivamente a Parigi, Irène terminò gli studi e intraprese la sua prolifica attività come scrittrice. Di origini ebree, si convertì al cattolicesimo alla fine degli anni Trenta ma questo non impedì che nel 1942 venisse internata ad Auschwitz, dove morì di tifo.

lunedì 27 gennaio 2014

Recensione: Il cuore selvatico del ginepro, di Vanessa Roggeri

Titolo: Il cuore selvatico del ginepro
Autore: Vanessa Roggeri
Editore: Garzanti
Pagine: 216

La trama: È notte. La notte ha un cielo nero come inchiostro, e solo a tratti i fulmini illuminano l'orizzonte. È una notte di riti e credenze antiche, in cui la paura ha la forma della superstizione. In questa notte il rumore del tuono è di colpo spezzato da quello di un vagito: è nata una bambina. Ma non è innocente come lo sono tutti i piccoli alla nascita. Perché questa bambina ha una colpa non sua, che la segnerà come un marchio indelebile per tutta la vita. La sua colpa è di essere la settima figlia di sette figlie e per questo è maledetta. E nel piccolo paese dove è nata, in Sardegna, c'è un nome preciso per le bambine maledette, si chiamano cogas, che significa strega. Liberarsene quella stessa notte, abbandonarla in riva al fiume. Così ha deciso la famiglia Zara. Ma qualcuno non ci sta. Lucia, la primogenita, compie il primo atto ribelle dei suoi dieci anni di vita. Scappa fuori di casa, sotto la pioggia battente, per raccogliere quella sorella che non ha ancora un nome. Lucia la salva e decide di chiamarla Ianetta e la riporta a casa. Non c'è alternativa ora, per gli Zara. È sopravvissuta alla notte, devono tenerla. Ma il suo destino è già scritto. Giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, sarà emarginata. Odiata. Reietta. Da tutti, tranne che da Lucia. È lei l'unica a non averne paura. Lei l'unica a frapporsi tra la cieca superstizione e l'innocenza di Ianetta.

La recensione: Chi di voi ricorda l'ambientazione e le vicende della famiglia Malavoglia, classicissimo romanzo di Verga? Credo tutti quanti, anche se molti non l'avranno letto, almeno ne abbiano sentito parlare a scuola.
Ho letto Il cuore selvatico del ginepro tutto d'un fiato, in viaggio per Milano, comodamente sul mio kindle. Ed è proprio in viaggio verso una città caotica che ho avuto il piacere di essere trasportato in Sardegna, a Baghintos, un piccolo paesino che ricorda appunto parte delle vicende del romanzo di Verga: luoghi lussureggianti, personaggi incredibili, e una serie di vicende che ti trascinano.
Questa è la storia della famiglia Zara e delle loro 7 figlie. Lucia, la prima è l'esempio da imitare. Ianetta, la più piccola, è il demonio perchè nata ultima e considerata una strega di cui liberarsi secondo le credenze paesane.
Loro sono le protagoniste indiscusse di questo romanzo che è davvero un piacere leggere. La figura della donna messa sotto al microscopio e analizzata dal punto di vista familiare.I loro caratteri, le loro avventure vissute sempre in modo estremo. L'amore, l'odio. Le liti tra sorelle e le lotte per combattere le convinzioni vecchie di anni e le convenzioni di un piccolo paese di provincia di cui Lucia e Ianetta, per motivi differenti sono vittime.
Un romanzo che ci fa capire quanto il pregiudizio possa influire sulla vita di una persona e quanto questa può restarne vittima. Ianetta, bollata fina da piccola come elemento di disturbo che va allontanata ed esiliata per non attirare sventure, vive una vita selvaggia, solitaria. Aiutata spesso dalla sorella maggiore che tenta di farla avvicinare a quella famiglia e quella madre che l'ha partorita ma che così facilmente l'ha relegata a una vita da reietta. Lucia, elemento che unisce i due mondi, quello oscuro e pieno di mistero della sorella, e quello reale e più severo delle credenze familiari.
Un mondo fatto di profezie, antichi rituali e mistero. Foreste misteriose, un paese con una mentalità retrograda legato al passato, l'amore che nonostante sia presente in maniera dirompente spesso si scontra con il male tutto ciò che ne consegue.

Un libro godibile sotto molti punti di vista. Un libro da godersi sotto le coperte, di ritorno da una pesante giornata di lavoro. Oppure in qualche bar accompagnato da del thè verde con qualche biscottino al burro. Un mix travolgente di amore, invidia, mistero e magia. Un guardare a futuro con un occhio che proviene dal passato...

Consigliatissimo.

sabato 25 gennaio 2014

Anteprima: Io, Christiane F, di V. Christiane Felscherinow in uscita il 28 Febbraio 2014

Giuro che quando ho letto della sua uscita volevo morire! Non potevo credere che a distanza ormai di anni un libro, che ho amato leggere sotto l'ombrellone, come Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino potesse avere un seguito!

Titolo: Io, Christiane F.
Autore: V. Christiane Felscherinow
Editore: Rizzoli

La trama: Era il 1978 quando due giornalisti seguirono giorno e notte, per due mesi, Christiane e i suoi amici negli angoli più bui della metropolitana di Berlino. Fu un viaggio all’inferno, descritto in maniera cruda e sconvolgente in un libro che in Italia uscì nel 1981. Trentacinque anni dopo, Christiane ci impressiona e ci commuove come allora raccontandoci il “dopo”, e cioè un’intera vita di ricadute, solitudine e disperazione; i due aborti, gli amici morti di eroina, un patrimonio dissipato… perché per chi ha imboccato quella strada è difficile uscire dall’incubo una volta per tutte. Nel 2008, dopo una nuova ricaduta nella droga, le è stata sottratta la custodia del figlio: la molla che l’ha spinta a ricominciare davvero, a dimenticare per sempre un mondo che è lontano, ma forse non ancora abbastanza.

Detto fra noi non deve essere un libro facile, come non lo era il primo. Ricordo però momenti emozionanti e toccanti mentre leggevo il libro che da il via alla storia. A come Christiane inizia a fare uso di droga e tutta la serie di catastrofici esempi della sua vita. E trovo che anche questo seguito della vita di Christine non sia roba che si può leggere a cuor leggero perchè sarà una pedata nello stomaco come l'altro. Resta da trovare il momento adatto per leggerlo.
Libro normalmente succerito come lettura scolastica, forse con l'intento di mettere in guardia le giovani menti. Io l'ho letto quando ormai ero grande, ma la paura, la paranoia, lo spavento è stato il medesimo. Uno dei pochi libri che mi ha fatto davvero pensare alla vita e a quanto poco basti per buttarla nel cesso.

giovedì 23 gennaio 2014

Recensione: La fabbricante di vedove, di Maria Fagyas

Ciao a tutti quanti miei cari lettori. Con oggi sono felice di pubblicare la recensione scritta da Guchi-chan, una lettrice di questo blog che ha accettato la mia proposta di dare un suo personale contributo a queste pagine. Fate un bell'applauso a questa new entry!

Titolo: La fabbricante di vedove
Autore: Maria Fagyas
Editore: Bur

La trama: Alla fine della Prima Guerra Mondiale, non tutti i reduci vengono accolti a braccia aperte dalle proprie consorti. Chi abita nel villaggio ungherese di Ladany per esempio rischia di avere brutte sorprese, come di scoprire che la propria moglie è più preoccupata che si sporchi il copriletto che non di abbracciarlo e dargli il bentornato a casa. Il motivo è semplice: durante quegli anni di assenza, le donne si sono dovute fare carico della propria sussistenza, e così non solo è aumentata la loro autistima nel vedere che ce la possono fare benissimo da sole, ma hanno anche imparato ad apprezzare il gusto inebriante della libertà. Perchè dunque dovrebbero desiderare di tornare alla mercè dei mariti regredendo a uno stato molto simile alla servitù? Per fortuna esiste un rimedio, una “medicina” che viene fornita dalla levatrice del paese e che elimina il problema una volta per tutte, spedendo il malcapitato nella fossa. Ufficialmente la cosa non stupisce: si tratta pur sempre di uomini debilitati dai duri anni della guerra e, in molti casi, da successivi periodi di internamento in campi. Le statistiche però non mentono e insospettiscono un medico, il quale rivela le sue perplessità a un amico che lavora in polizia. Il giovane tenente Mikay decide allora di vederci chiaro, ma non sarà facile aprire il vaso di Pandora e lasciare che tutto venga alla luce.

La recensione: La storia che ha ispirato questo romanzo è veramente accaduta. Nell'Ungheria degli anni Venti all'incirca cinquanta uomini vennero avvelenati dalle proprie parenti. L'indagine portò alla condanna a morte di diverse donne e all'incarceramento di altre, ma ci fu anche chi la fece franca per mancanza di prove. La Fagyas plasma questi avvenimenti in una trama vagamente poliziesca, mettendovi al centro il giovane tenente che è parte della comunità in quanto vi è nato, ma insieme ne è estraneo perchè è di famiglia ricca. Egli è quindi sia osservatore che persona coinvolta, e lo diventa sempre più dal momento che s'innamora della moglie del suo migliore amico, anch'egli vittima del veleno. La fusione tra realtà e fantasia risulta molto ben riuscita, così come ben riuscito è il tratteggio psicologico dei personaggi che riesce a rendere perfettamente plausibile una vicenda cruda, al punto da farci provare empatia per alcune di queste assassine atipiche. Dunque un romanzo molto gradevole la cui lettura è altamente consigliata.

L'autrice: Scrittrice e sceneggiatrice, Maria Fagyas nacque in Ungheria nel 1905 e si trasferì prima a Berlino nel 1925 e quindi negli Stati Uniti nel 1937, insieme al marito anch'egli scrittore. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la coppia decise di rimanere e prese la cittadinanza americana. La Fagyas lavorò soprattutto come sceneggiatrice teatrale e da due suoi lavori furono tratti anche dei film. Morì nel 1985 a Palm Springs.

martedì 21 gennaio 2014

Recensione: The Selection, di Kiera Cass

Sono quasi emozionato per il fatto che anche per me sia giunto il momento di recensire questo libro! Pochi discorsi e buoni, iniziamo a buttar giù qualcosa riguardo a The Selection di Kiera Cass, primo della trilogia.

Titolo: The Selection
Serie: #1 The Selection
Autore: Kiera Cass
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 295

La trama:  Molti anni dopo la Quarta guerra mondiale, in un Paese lontano, devastato dalla miseria e dalla fame, l'erede al trono sceglie la propria moglie con un reality show. Spettacolare. Così, per trentacinque ragazze la Selezione diventa l'occasione di tutta una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di fatica e povertà. Di conquistare il cuore del bellissimo principe Maxon, e di sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America Singer è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa tra le mura di un palazzo che non conosce ed entrare a far parte di una gara crudele. In nome di una corona - e di un uomo - che non desidera. Niente e nessuno, infatti, potrà strapparle dal cuore il ragazzo che ama in gran segreto: il coraggioso e irrequieto Aspen, l'amico di sempre, che vorrebbe sposare più di ogni altra cosa al mondo. Poi, però, America incontra il principe Maxon, e la situazione si complica. Perché Maxon è tutto ciò che Aspen non sarà mai: affascinante, gentile, premuroso e immensamente ricco. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare? 

La recensione: Contrariamente a molti che hanno preso questo libro perchè attirati dalla copertina io sono invece stato attirato dalla trama, dal genere dispotico insomma. Affine come genere ad Hunger Games. Purtroppo con delle differenze.
Ci troviamo a Illea, una città dell'America devastata dalla Quarta guerra Mondiale. La società è divisa in caste che vanno dall'Uno che sono i regnanti, all'8 che sono i più poveri e senza lavoro. La sola opportunità che una ragazza ha di potersi "sistemare" è sposare qualcuno che sia di una casta superiore.
Il principe Maxon deve scegliere la sua sposa attraverso un reality show e 35 ragazze vengono selezionate per essere ospitate a Palazzo. America che inizialmente considera la Selezione una cosa stupida e frivola perchè già impegnata con Aspen ad un tratto cambia idea dopo che lui la lascia dicendogli che vuole arruolarsi nell'esercito e dopo che sua madre gli rompe l'anima dicendogli che se diventerà la sposa del principe tutti diventeranno ricchi.
Alla faccia dell'amore per una figlia eh! Della serie "Tesoro vai pure a sposare uno sconosciuto che se tutto fila liscio mamma si compra oro e gioielli e cucinerà meglio!".
Ma vabbè. America doveva pur partecipare no? E quindi decide di compilare il modulo di adesione che arriva per posta. E qua possiamo trovare un primo richiamo a Cenerentola al momento che arrivano gli inviti al ballo e tutto il resto.

I toni: I toni leggeri del libro fanno immediatamente capire che la storia è rivolta ad un pubblico femminile e giovane ok, ma sinceramente visto il genere e vista la trama mi aspettavo che una volta entrate a Palazzo queste 35 ragazze iniziassero a scannarsi l'una con l'altra per fare colpo sul principe Maxon. Purtroppo per noi si resta un po' delusi perchè le "prove" che le ragazze affrontano, se così si possono chiamare, avvengono in modo del tutto casuale e senza un briciolo di cattiveria. Un esempio? Il principe chiama a turno tutte le ragazze per un colloquio di cinque  minuti ciascuna. Arrivato al termine vengono spedite a casa metà delle selezionate. Cosa si dicono il principe e la selezionata? Boh.
Il resto sono tutte su questo stile. E sono poche. Quattro forse.

I personaggi: Di tutte e 35 le ragazze alla fine si parla sempre delle solite. Molte delle altre solo nominate. Ecco che tutto ciò rende inutile il numero delle Selezionate. Potevano essere cinque dall'inizio no? Di queste solite di cui si parla non si approfondisce mai il carattere e ci si affeziona difficilmente. Nel gruppo c'è pure quella che dovrebbe essere la "cattiva", Celeste, che però la cosa più cattiva che fa in tutto il libro è "guardare di traverso", "fulminare con lo sguardo", "guardare di sbieco". Coraggioso eh, per una che viene descritta come un'arrampicatrice sociale e pronta a tutto pur di avere il principe?
America incarna la ragazzina di 16 anni che vuole andare contro tutti e tutto e finisce per essere quella che si trova combattuta tra il sentimento che prova per il principe e l'amore che nutre per Aspen. Poco sincera con se stessa e un po' banale quando si tratta di prendere una decisione riguardo alla Selezione. Ok che la tua famiglia non ha soldi e tu vuoi restare a Palazzo per fargli avere dei soldi, ma sei così sicura di voler sacrificare l'amore per un pezzo di pane da portar via?
Maxon ha 19 anni e non è mai uscito con una ragazza. Non ha mai baciato nessuna. Si fa trattare nei peggio modi (da America in primis) non dice mai nulla ma perdona tutti. Sta per diventare il capo di tutta la baracca ma la famiglia non lo ascolta. Ci stupiamo quindi se per fargli trovare moglie c'è bisogno di un reality show e mettergli in casa 35 ragazze con abiti favolosi?
Aspen: Il ragazzotto che vuol fare l'uomo che comanda ma quando trova di fronte a se una ragazza che sembra avere più cervello di lui prende e scappa dicendo che lo fa per il suo bene.
I ribelli: Nel libro ci sono dei momenti in cui il Palazzo viene messo sotto assedio per l'attacco di due gruppi distinti, I Nordisti e Sudisti. Si dice che vogliono sovvertire il governo. Ma chi sono?

Il reality show: Dov'è il reality di cui stiamo parlando? Ditemelo vi prego perchè nel libro se ne accenna solo vagamente che sembra quasi che la cara Kiera Cass ce l'abbia infilato a forza dopo che già aveva finito la storia. Della serie "Sai che faccio? Ad un certo punto dico che ci sono delle telecamere che riprendono le Selezionate e mi invento il reality..."!
Le ragazze non vengono messe a disagio dalle telecamere. I telespettatori non hanno potere decisionale, se non ad un certo punto dove si accenna che una delle ragazze è la favorita del pubblico. Le regole di questo reality in cosa consistono?

Il mio giudizio: Ripeto che il libro non è certo per adulti, però a parer mio non basta accennare ad una società che va dal più ricco al più povero per etichettare un libro dispotico. Servono dettagli. The Selecton è forse un po' sbrigativo e ben lontano dalla suspance generata da Hunger Games. Le prove da superare non sono delle vere prove, io mi aspettavo delle vere gare, dei giochi psicologici magari, qualcosa che mettesse in difficoltà le partecipanti e soprattutto mi aspettavo un principe un po' cattivo e non un ragazzo bellobravobuonochetuttevorrebberosposare. Il libro ci racconta di come sono fatte le stanze del Palazzo e di come sono vestite le ragazze (che hanno ciascuna 3 cameriere personali che cuciono loro degli abiti come i topolini di Cenerentola) degli sguardi che si lanciano, ma non ci dicono che rapporti hanno con il principe.
In sostanza queste ragazze cosa dicono al principe Maxon per fare colpo su di lui durante i loro appuntamenti privati? Nessuno lo sa. Le ragazze vengono decimate a gruppi sostanziosi e noi ci ritroviamo in compagnia dell'Elite...le ultime che si contenderanno, vedremo come, il cuore, la corona e il regno di Maxon.

Nonostante questo il libro non mi è dispiaciuto. Mi dispiace che non sia stato un vero e proprio romanzo dispotico ma alla fine il linguaggio semplice e una trama leggera che alterna young adult (per la presenza del triangolo Maxon-America-Aspen) e fantasia non era male. Ci sono forse un po' troppi cambi di abito e pochi momenti accattivanti ma nel complesso è un libro che si lascia leggere senza troppe pretese.
Vediamo adesso cosa ci riserva The Elite, secondo volume delle trilogia in uscita il prossimo 28 Gennaio.

sabato 18 gennaio 2014

Anteprima: The Prince, di Kiera Cass in uscita il prossimo 21 Gennaio

Tutti coloro che hanno amato e stanno amando l'acclamata serie di Kiera Cass The Selection, non potranno che gioire di questa notizia. Il prossimo 21 Gennaio 2014 in tutti gli store on line sarà disponibile The Prince - A Selection novel, uno spin-off che aggiungerà altri dettagli alla storia centrale raccontata però stavolta da punto di vista del caro principino.

Titolo: The Prince - A Selection novel
Autore: Kiera Cass
Pagine: 55
Editore: Sperlinng & Kupfer
Prezzo ebook: 1.50 euro

La trama: È il giorno del suo diciannovesimo compleanno e il principe Maxon non fa che camminare nervosamente avanti e indietro per la stanza. Un reality show per trovare moglie? Quando era ancora un’eventualità remota gli era sembrata persino un’idea divertente, ma ora che la Selezione sta per iniziare la tensione è alle stelle. Mancano solo pochi giorni all’arrivo delle candidate a Palazzo, i preparativi fervono e l’eccitazione cresce. Insieme a mille dubbi. Perché prima che trentacinque ragazze venissero scelte per la Selezione, prima che Aspen, guardia a Palazzo, spezzasse il cuore di America, la favorita tra le aspiranti alla corona, c’era un’altra ragazza nella vita del principe Maxon…

Prima che 35 ragazze venissero scelte per la Selezione...
Prima che Aspen spezzasse il cuore di America...
C'era un'altra ragazza nella vita del Principe Maxon...

mercoledì 15 gennaio 2014

Recensione: Shopping da Prada e appuntamento da Tiffany, di Karen Swan

Titolo: Shopping da Prada e appuntamento da Tiffany
Autore: Karen Swan
Editore: Newton Campton Editore
Pagine: 475

La trama: Tor, Cress e Kate sono amiche del cuore. Si danno appuntamento da Tiffany e passano i weekend a fare shopping insieme e a prendere aperitivi nei locali più chic della città. Le loro vite sono intrecciate da anni, tutte hanno vissuto le difficoltà del matrimonio chiedendo consigli alle altre, cresciuto ed educato i figli sempre confrontandosi, fatto carriera ognuna nel proprio campo; tra di loro c’è un legame profondo e indissolubile. Harry Hunter è l’intrigante, diabolico scrittore più amato e famoso del momento, un vero fenomeno letterario. Il suo volto è ovunque: sui cartelloni pubblicitari, sugli autobus, in televisione, sulle copertine delle riviste più cool, e le donne impazziscono per lui. Cress, che dirige un’importante casa editrice e lo conosce personalmente, lo presenta alle amiche… Da quel momento l’affascinante Harry irrompe nelle loro vite e le cose cominciano a complicarsi: Tor, Cress e Kate entrano in competizione fino a mettere in seria discussione l’amicizia che era il loro dono più prezioso. Ma vale davvero la pena rinunciare le une alle altre per un volto angelico dietro al quale potrebbero nascondersi menzogne e falsità?

La recensione: Scandali. Ecco com'è possibile riassumere con una parola le quasi 500 pagine di questo libro. Un libro che può benissimo essere inserito nella categoria dei chick-lit.
Questo libro senza tanti pensieri fa scorrere le sue pagine raccontando le tante (forse troppe in questo caso) avventure di tre amiche: Cress, Tor, Kate. Tutte alle prese con i problemi di tutti i giorni.
Come classico del genere non troveremo nella storia nessun piccolo borghese, o qualcuno che non riesce a tirare avanti per arrivare alla fine del mese, ma troviamo chirurghi plastici, arredatori d'interni, attori di Hollywood, avvocati di grido ecc. ecc.
L'amicizia delle tre protagoniste viene messa in crisi quando Cress (la socia in affari di un'emergente casa editrice appunto) stipula un contratto con Harry Hunter, scrittore di successo del momento. Lui cosa fa? Flirta con tutte e tre mi pare ovvio...mettendo così in crisi i rapporti di coppia e familiari delle tre amiche.
La trama è quasi "indicibile" vista la miriade di eventi che si susseguono tra quelle pagine. Il filo conduttore di tutto è la nomination a gli Oscar di Harry Hunter, il suo libro è stato scelto come sceneggiatura per un film. Ma la sua condotta non è poi così impeccabile come potrebbe sembrare. Il famoso scrittore infatti è coinvolto in numerose "faccende" non proprio da Oscar....ecco che ci troviamo di fronte ad un seduttore con un passato burrascoso.
Quello che rende però pesante la lettura di questuo libro, e non sto parlando della traduzione che scorre anche fin troppo bene, è la quantità innumerevole di personaggi e la presenza di altrettanti intrecci fusi alla storia principale che spesso confonde e distrae il lettore.
Players vuole essere un po' troppo giallo rosa, un po' troppo 50 sfumature, un po' troppo Sex and the city e un po' troppo Diavolo veste Prada. Troppo. Il rischio di questo genere di libri è che ormai, come molti altri filoni tipo i Vampiri e mostri vari, è già stato detto tutto. Ci vuole quindi un'idea davvero originale che porti avanti la baracca, con personaggi si patitissimi e bellissimi ma che almeno abbiano un minimo di contatto con la realtà!
Tor ha un lutto (grosso) in famiglia e dopo poco è pronta per trasferirsi in campagna per fare l'arredatrice e giocare alla vecchia fattoria...Kate che ha "qualche" problema di concepimento salta quasi addosso a Harry non appena lui la tocca...e Cress per poco non grida "dagli all'untore" quando capisce che la tata dei suoi figli ha più carattere di lei...
Perchè Players? Perchè ad un certo punto anche i personaggi si chiedono "ma a che gioco giochiamo??".  Questo è quello che succede quando si mette troppa carne al fuoco, o quando si aspetta troppo a concludere un libro senza prima aver riletto quello che c'è stato prima. Perchè è un po' questa la sensazione che si ha procedendo con la lettura. Unico punto di forza, come già accennato, un'efficace traduzione che rende veloce e piacevole la lettura.

lunedì 13 gennaio 2014

Anteprime: The Elite di Kiera Cass e Doctor Sleep di Stephen King in uscita il 28 Gennaio

Ben ritrovati cari amanti della lettura! Quest'oggi sono qua per inaugurare una nuova sezione, che in un blog dedicato ai libri non poteva certo mancare: la sezione anteprime!
Il prossimo 28 Gennaio 2014 sarà per me, e spero anche per molti di voi, una data molto importante. Sono infatti in uscita due titoli che sono certo faranno parecchio parlare di loro:

Titolo: The Elite
Autore: Kiera Cass
Pagine: 312

La trama: Dopo le prime, durissime prove della Selezione, a Palazzo sono rimaste solo sei ragazze. Una di loro sposerà il principe Maxon e conquisterà la corona. America Singer è la favorita, eppure non è felice. Il suo cuore, infatti, è diviso tra l'amore per Maxon e quello per Aspen, l'amico di infanzia. Insieme al principe, America può vivere la favola che ha sempre sognato. Ma è davvero ciò che vuole? Confusa, chiede tempo per riflettere e si allontana da Maxon... Una decisione che potrebbe costarle molto cara. Perché nel frattempo la Selezione continua, più feroce che mai.


Questo libro è il secondo volume della trilogia dispotica scritta da Kiera Cass dal titolo "The selection".  Ho ricevuto come regalo di befana il primo volume che da il titolo alla trilogia e sono ansiosissimo di leggerlo...ho quindi per questo secondo molte aspettative.

Titolo: Doctor Sleep
Autore: Stephen King
Pagine: 516

La trama: Dopo le prime, durissime prove della Selezione, a Palazzo sono rimaste solo sei ragazze. Una di loro sposerà il principe Maxon e conquisterà la corona. America Singer è la favorita, eppure non è felice. Il suo cuore, infatti, è diviso tra l'amore per Maxon e quello per Aspen, l'amico di infanzia. Insieme al principe, America può vivere la favola che ha sempre sognato. Ma è davvero ciò che vuole? Confusa, chiede tempo per riflettere e si allontana da Maxon... Una decisione che potrebbe costarle molto cara. Perché nel frattempo la Selezione continua, più feroce che mai.



Su questo non si discute! Prima di tutto perchè stiamo parlando del Re del Brivido, secondo  perchè nonostante siano passati anni dalla pubblicazioni di Una stupenda festa di morte, successivamente chiamato Shining, sarà un vero piacere poter leggere come la vicenda procede quando l'Overlook Hotel inizia ad essere un ricordo sbiadito. Ma tutti gli appassionati del genere e affezionati al caro King, sono convinto non vedano l'ora di scoprire cosa Danny ha preparato per noi!

Facciamo un bel cerchio rosso sul calendario allora, no?

martedì 7 gennaio 2014

Recensione: Incontri proibiti // La passione, di Indigo Bloome

Titolo:  Incontri proibiti - La passione
Serie: #3 Avalon trilogy
Autore: Indigo Bloome
Editore: Newton Campton
Pagine: 286

La trama: Dopo essere stata rapita e sottoposta a esperimenti sessuali, la dottoressa Alexandra Blake sta cercando di tornare alla sua vita di sempre. Ma non è facile, perché ormai è troppo coinvolta nel gioco perverso che l'ha spinta a esplorare il lato oscuro del desiderio e l'ha lasciata preda di un inebriante miscuglio di sensazioni. Prigioniera di emozioni travolgenti cui non riesce più a rinunciare, Alexandra deve cercare di conciliare le decisioni del passato con le scelte del futuro. Sa che la chiave per accedere ai segreti che vorrebbero conoscere i suoi rapitori e il suo amante Jeremy è nascosta dentro di lei, ma l'unico modo per trovarla è lasciarsi condurre in un altro lungo viaggio alla scoperta di nuovi e sempre più sconvolgenti rituali erotici. Fino a scoprire a cosa sembra essere destinata... Si lascerà travolgere dalla passione?

La recensione: Via il dente via la paura, meglio prima che dopo. Dico questo perché non riesco a trovare le parole giuste per scrivere cosa penso di questo libro e della sua autrice.
Incontri proibiti - La passione è il terzo volume della trilogia di Avalon e dopo questo la storia finisce. Gli altri due volumi si intitolano La seduzione e La tentazione. Questo terzo volume è a dir poco inutile. Volendo dare retta al titolo e volendosi far suggestionare tu che leggi sei pronto a trovarti di fronte situazioni scabrose ai limiti della pornografia, o situazioni erotiche che questo genere impone. Invece di tutto questo c'è ben poco. Non c'è nessun incontro proibito.
Nel secondo volume abbiamo lasciato Alexa in balia della "tremenda" Madame de Jurilique dopo essere stata rapita e portata in Slovenia per essere sottoposta a stravaganti esperimenti sessuali. Alexa, che con l'aiuto di Jeremy, Leo e il dottor Joseph, riesce a fuggire dalla Xsade (una quanto mai insolita multinazionale farmaceutica alle prese con un nuovo farmaco per stimolare l'eccitazione femminile) adesso si trova ancora ad essere minacciata. La Strega cattiva minaccia di diffondere articoli e foto compromettenti in giro per il mondo e rovinare la sua reputazione se non avrà il suo sangue, che ha particolati caratteristiche.
Con queste premesse mi aspettavo colpi di scena, inseguimenti, liti e uno scontro tra Alexandra arrabbiata come una biscia e la conturbante Madame de Jurilique. E invece? Cosa succede?
Invece di fare qualcosa di concreto per fermare la cattiva di turno, viene spedita la guardia del corpo alla Xsade a rischiare le penne...mentre tutti gli altri Alexandra, Jeremy, Leo ecc. ecc partono per l'amazzonia! Capito? Prendono e mollano tutto per andare a fare un viaggio spirituale e dare modo a Alexandra di incontrare uno sciamano che le farà fare il "volo dell'anima", una specie di rito magico per esplorare le sue vite passate.
No. Non volevo crederci. Cioè...tu Alexandra, psicologa di fama mondiale, madre di due figli adesso minacciati da una pazza furiosa che ti ha rapito e che minaccia il resto della famiglia, invece di andare a tirargli il collo cosa fai? Fai i bagagli, molli i tuoi figli all'ex marito gay e te ne vai a fare passeggiate nella giungla e ingurgitare fango e altre schifezze simili?
Parti noiosissime di questo soggiorno in amazzonica rendono questo libro noioso all'inverosimile. Cosa c'entra un viaggio in amazzonica per cercare la tua vita passata quando il genere imporrebbe scene di tutt'altro tipo?
Dov'è la passione che fa il titolo italiano a questo terzo e conclusivo volume della serie? La passione c'è ma è qualcosa di decorativo che non serve ai fini della storia. La passione esce durante le visioni mistiche di Alexandra che scopre di essere una persona "speciale". Visioni che inizialmente acchiappano l'attenzione del lettore già annoiato, che spera in quel momento che la storia prenda una certa piega, ma resta deluso per la banalità del linguaggio e delle situazioni al limite dell'assurdo.
Vogliamo parlare del riferimento all'Uomo Vitruviano di Leonardo in relazione a una scena di sesso a tre? Non ci sono parole. Davvero.
Durate il viaggio in amazzonia si perde il contesto, sembra di leggere un altro libro. Cosa accade in contemporanea alla Xsade ci viene raccontato attraverso gli occhi di Martin e Salina (due agenti speciali amici di Jeremy) e viene descritto in modo così banale e sbrigativo che si intuisce parecchio la voglia della scrittrice di finire alla svelta questo romanzo, in cui pure lei non ha credito dall'inizio. Come possiamo quindi crederci noi?
Un romanzo che era bene evitare e che ho letto solo per curiosità e staccare un po' la spina. Un album da colorare sarebbe stato un investimento migliore.

giovedì 2 gennaio 2014

Recensione: Lo scudo di Talos, di Valerio Massimo Manfredi

Ciao a tutti quanti colleghi lettori! Avete passato bene questo Natale? Avete anche voi ricevuto tanti bei libri con cui rallegrare le vostre serate? Io si e piano piano lo scoprirete qua sul blog!
Oggi parliamo di storia, più precisamente di romanzi storici. Impossibile quindi al giorno d'oggi riscoprire questo genere senza fare il nome di Valerio Massimo Manfredi. Anni e anni fa mi fu regalato per il compleanno Alexandros, anch'esso romanzo storico con protagonista il grande Alessandro Magno e ne ho ancora un bel ricordo. Adesso quindi ho deciso di riprendere in mano uno dei suoi romanzi e gettarmi nella storia:

Titolo: Lo scudo di Talos
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Editore: Mondadori
Pagine: 331

La trama: Non c'è posto per un bambino storpio in una famiglia spartana, così Talos viene abbandonato in fasce e salvato da un vecchio pastore che gli insegnerà ad opporsi a un destino già assegnato. Il coraggio e l'ostinazione faranno di lui un arciere abile e possente, al servizio del prepotente ma intrepido Brithos. Senza sapere che un filo di sangue unisce il loro passato... e il loro futuro. Fino a quando Talos non scoprirà qual è davvero il sentiero del suo destino.

La recensione: L'eterna lotta tra Atene e Sparta, la presa delle Termopili e l'invasione persiana. Ecco gli argomenti che ci attendono leggendo questo romanzo storico. Io non sono un grandissimo amante della storia in generale, ma come tutti ho i miei punti deboli, e come si tocca Atene e Sparta oppure la Guerra di Troia ciao,  non posso fare a meno di interessarmi. Trattandosi di un romanzo ci troviamo di fronte a personaggi di fantasia inseriti all'interno di accadimenti storici veri, o presunti tali.

Questa è la storia di Talos lo storpio, abbandonato ai lupi dalla sua vera famiglia a causa di questo difetto fisico per dare retta alle leggi della città. Viene accolto e adottato da una famiglia di Iloti (che per fare un ripasso si tratta sempre di spartani...solo molto più poveri) e cresciuto come un contadino. Questo finché non giunge la notizia che gli invasori persiani sono alle porte della città accompagnati dalla loro minaccia. Ecco che i più forti Spartiati (cittadini si Sparta di nobile nascita) vengono chiamati alle armi coi loro servitori. E poteva forse il destino non affiancare Talos al fratello nato guerriero?
Da quel momento in poi iniziano tutta una serie di situazioni ovviamente legate alla guerra, raccontate però nel modo che piace a me, pieno di dettagli sui personaggi, sulla loro emotività e la loro psicologia. Trattandosi di un romanzo infatti le imprese eroiche non passano in secondo piano ma si mischiano alla perfezione con gli accadimenti della storia di Brithos e Talos.
Non mancano momenti d'amore e di tenerezza legati all'amore platonico per Antinea, la giovane figlia di Kritolaos, che insegna al giovane Talos a cavarsela nella vita e nel combattimento. E lo mette a parte di un tesoro nascosto, una antichissima armatura e una spada che solo il più valoroso dei guerrieri potrà un giorno tornare ad impugnare....
Come ogni storia di guerra ci sono un sacco di morti, e un sacco di personaggi che fanno da contorno alla storia centrale, molti dei quali facenti parte della mitologia greca che personalmente ho adorato da primo all'ultimo.

Uno stralcio del libro, ossia la guerra combattuta dagli spartani durante la primissima invasione dei persiani, lo ritroviamo nel film 300 di qualche anno fa, che vede Leonidas e i suoi 300 soldati sacrificarsi e combattere contro il perfido Re dei Re, Serse.

Lo scudo di Talos è uno di quei libri che viene (o veniva?) consigliato come lettura a scuola. Sfortunatamente per me non sono stato così fortunato quando andavo alle scuole medie, visto che la mia professoressa propinava libretti così stupidi da risultare imbarazzanti anche per un bimbetto di 12 anni.
Ho avuto però la possibilità di incontrarlo sul mio cammino adesso, e chissà come sono convinto che questo libro mi abbia donato un sacco di cose, e di rado capita di trovare libri dal sapore storico che riescano a farti immergere nella vicenda in questo modo, con così tanti avvenimenti importanti e con così tanti personaggi che come l'onda di un mare immaginario ci tornano alla memoria per aver sentito parlare di loro anni e anni fa...quando ancora eravamo piccoli.  Nonostante l'età però il libro è fruibilissimo da un pubblico di tutte le età. I più piccoli potranno cogliere le imprese eroiche e la spettacolarità dell'esercito Spartano, mentre i più grandicelli possono rivedersi nelle emozioni e nelle vicende umane che legano i personaggi.

Un po' di storia ogni tanto (romanzata eh) non fa poi così male!