martedì 7 gennaio 2014

Recensione: Incontri proibiti // La passione, di Indigo Bloome

Titolo:  Incontri proibiti - La passione
Serie: #3 Avalon trilogy
Autore: Indigo Bloome
Editore: Newton Campton
Pagine: 286

La trama: Dopo essere stata rapita e sottoposta a esperimenti sessuali, la dottoressa Alexandra Blake sta cercando di tornare alla sua vita di sempre. Ma non è facile, perché ormai è troppo coinvolta nel gioco perverso che l'ha spinta a esplorare il lato oscuro del desiderio e l'ha lasciata preda di un inebriante miscuglio di sensazioni. Prigioniera di emozioni travolgenti cui non riesce più a rinunciare, Alexandra deve cercare di conciliare le decisioni del passato con le scelte del futuro. Sa che la chiave per accedere ai segreti che vorrebbero conoscere i suoi rapitori e il suo amante Jeremy è nascosta dentro di lei, ma l'unico modo per trovarla è lasciarsi condurre in un altro lungo viaggio alla scoperta di nuovi e sempre più sconvolgenti rituali erotici. Fino a scoprire a cosa sembra essere destinata... Si lascerà travolgere dalla passione?

La recensione: Via il dente via la paura, meglio prima che dopo. Dico questo perché non riesco a trovare le parole giuste per scrivere cosa penso di questo libro e della sua autrice.
Incontri proibiti - La passione è il terzo volume della trilogia di Avalon e dopo questo la storia finisce. Gli altri due volumi si intitolano La seduzione e La tentazione. Questo terzo volume è a dir poco inutile. Volendo dare retta al titolo e volendosi far suggestionare tu che leggi sei pronto a trovarti di fronte situazioni scabrose ai limiti della pornografia, o situazioni erotiche che questo genere impone. Invece di tutto questo c'è ben poco. Non c'è nessun incontro proibito.
Nel secondo volume abbiamo lasciato Alexa in balia della "tremenda" Madame de Jurilique dopo essere stata rapita e portata in Slovenia per essere sottoposta a stravaganti esperimenti sessuali. Alexa, che con l'aiuto di Jeremy, Leo e il dottor Joseph, riesce a fuggire dalla Xsade (una quanto mai insolita multinazionale farmaceutica alle prese con un nuovo farmaco per stimolare l'eccitazione femminile) adesso si trova ancora ad essere minacciata. La Strega cattiva minaccia di diffondere articoli e foto compromettenti in giro per il mondo e rovinare la sua reputazione se non avrà il suo sangue, che ha particolati caratteristiche.
Con queste premesse mi aspettavo colpi di scena, inseguimenti, liti e uno scontro tra Alexandra arrabbiata come una biscia e la conturbante Madame de Jurilique. E invece? Cosa succede?
Invece di fare qualcosa di concreto per fermare la cattiva di turno, viene spedita la guardia del corpo alla Xsade a rischiare le penne...mentre tutti gli altri Alexandra, Jeremy, Leo ecc. ecc partono per l'amazzonia! Capito? Prendono e mollano tutto per andare a fare un viaggio spirituale e dare modo a Alexandra di incontrare uno sciamano che le farà fare il "volo dell'anima", una specie di rito magico per esplorare le sue vite passate.
No. Non volevo crederci. Cioè...tu Alexandra, psicologa di fama mondiale, madre di due figli adesso minacciati da una pazza furiosa che ti ha rapito e che minaccia il resto della famiglia, invece di andare a tirargli il collo cosa fai? Fai i bagagli, molli i tuoi figli all'ex marito gay e te ne vai a fare passeggiate nella giungla e ingurgitare fango e altre schifezze simili?
Parti noiosissime di questo soggiorno in amazzonica rendono questo libro noioso all'inverosimile. Cosa c'entra un viaggio in amazzonica per cercare la tua vita passata quando il genere imporrebbe scene di tutt'altro tipo?
Dov'è la passione che fa il titolo italiano a questo terzo e conclusivo volume della serie? La passione c'è ma è qualcosa di decorativo che non serve ai fini della storia. La passione esce durante le visioni mistiche di Alexandra che scopre di essere una persona "speciale". Visioni che inizialmente acchiappano l'attenzione del lettore già annoiato, che spera in quel momento che la storia prenda una certa piega, ma resta deluso per la banalità del linguaggio e delle situazioni al limite dell'assurdo.
Vogliamo parlare del riferimento all'Uomo Vitruviano di Leonardo in relazione a una scena di sesso a tre? Non ci sono parole. Davvero.
Durate il viaggio in amazzonia si perde il contesto, sembra di leggere un altro libro. Cosa accade in contemporanea alla Xsade ci viene raccontato attraverso gli occhi di Martin e Salina (due agenti speciali amici di Jeremy) e viene descritto in modo così banale e sbrigativo che si intuisce parecchio la voglia della scrittrice di finire alla svelta questo romanzo, in cui pure lei non ha credito dall'inizio. Come possiamo quindi crederci noi?
Un romanzo che era bene evitare e che ho letto solo per curiosità e staccare un po' la spina. Un album da colorare sarebbe stato un investimento migliore.

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