sabato 6 maggio 2017

Recensione: Nothing less - Ora e per sempre, di Anna Todd

Titolo: Nothing less - Ora e per sempre
Serie: Nothing more, nothing less #4
Autore: Anna Todd
Editore: Sperling and Kupfer
Pagine: 265
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La trama: Nora e Dakota sono determinate a conquistare il cuore di Landon, ma lui è stufo di dover stare sempre all'erta, nel vano tentativo di capire cosa sia vero e cosa no. Con Nora può essere quello che vuole, senza pressioni, senza timore di sembrare bravo o noioso, forte o debole. Eppure, l'idea di non conoscere fino in fondo la ragazza che ha accanto lo fa impazzire. E non sa che farsene di briciole di verità, se poi galleggiano in un lago di segreti e bugie. Vorrebbe credere di conoscerla meglio di così, che ci sia una spiegazione magica dietro tutto il mistero che la circonda. Landon non ci è abituato. Con Dakota era diverso: conosceva sempre i suoi segreti, perché ne era parte. E anche se lei ora è molto diversa dalla ragazza con cui ha condiviso tante lacrime e tanti bei ricordi, lasciarsi il passato alle spalle è difficile. Ma Landon non è disposto ad accontentarsi di un amore qualunque, vuole un amore infinito. Niente di più. Niente di meno. Per conquistarlo dovrà però trovare il coraggio di fare una scelta. Solo così potrà finalmente vivere il suo ora e per sempre.


La recensione

Inizio col dire FINALMENTE ci siamo arrivati, la storia di Landon e della tresca con Nora e Dakota si è conclusa. Grazie Dio. Il mio giudizio potrebbe risolversi in due righe, ma siccome voglio essere una persona seria, mi sforzo di scrivere qualcosa di sensato.
Come volevasi dimostrare la Todd ha deciso di fare un'imbuzzata stratosferica e inserire in questo ultimo volume ciò che avrebbe dovuto distribuire in maniera sapiente altrove. Ma vabbè, si sapeva. Alla fine si è trovata pure lei con l'acqua alla gola e a dover trovare un finale a quella fiera della banalità.

Ciò che di nuovo c'è in queste pagine è una nuova ondata di disagio, vero e profondo come l'oceano. Per quasi metà del libro esistono solo Landon e Nora, che prima fanno sesso e poi lei lo invita a cena da sua sorella (con un nome assurdo) per fargli capire quanto tenga che lui faccia parte della sua vita. Una di quelle cene così imbarazzanti che se fossi stato Landon prima mi sarei dato dell'idiota e poi sarei scappato. Ma nonostante il cognato di Nora (con un altro nome ancora più assurdo) alluda a strane carte da firmare, a una faida familiare, e allo stupore generale di vedere Nora di nuovo assieme a un ragazzo, i due finiscono ad amoreggiare sul tetto giocando al gioco delle domande. Tralascio i commenti sul ricordo della morte del fratello di Dakota che è meglio...
Dopo la cena i due hanno il famoso chiarimento tanto atteso dal lettore e...giuro era meglio non sapere nulla.
Tutti gli altri sembrano morti. Poi Anna si riprende e si ricorda che c'è anche Dakota e la sua proposta rimasta in sospeso di essere accompagnata da Landon a trovare suo padre che... sta morendo. Così Landon dopo aver appreso la mirabolante storia della vita precedente di Nora, parte per Saginaw assieme alla ex...
Due tragedie. Nora da una parte, Dakota dall'altra. Quante probabilità c'erano che Landon finisse con qualcuno sano di mente? Nessuna, visto e considerata anche la sua di famiglia.

I personaggi sono tre bugiardi, e sono di una noia assurda, mi chiedo come si faccia a sentirsi attratti da gente come questa. Landon è l'eterno indeciso fino alla fine, in balia perenne di queste due pazze che non fanno altro che prendersi gioco di lui. Dakota, pure lei, definita eccentrica e decisa, non si capisce se ancora gli vuole bene o mette i bastoni tra le ruote a Nora per vendetta. E Nora... è stata definita sexy e misteriosa, silenziosa e piena di fascino...è uno scherzo vero? Strusciarsi addosso a un uomo per evitare di discutere e tacere su una storia molto (ma moooolto) importante ancora in corso significa essere misteriosi al giorno d'oggi? Ditemelo perché allora sono io che non ho capito nulla.

Il finale, se passiamo sopra all'abuso dei vari due inverni dopo due estati dopo ancora due inverni dopo, esempio lampante di come l'autrice non sapeva come far passare il tempo, è quanto di più scontato ci si potesse aspettare da questa storia. Ok che dopo Amore infinito già sapevamo i risvolti, ma un po' di sforzo per rendere particolare il libro con qualche dettaglio in più, no?

Il mio giudizio: Nonostante, per forza di cose, qualcosa siamo venuti a sapere della vita di questa gente il tutto risulta esagerato e sopra le righe. La storia non regge affatto, quello che la Todd ha deciso di buttarci dentro è ai limiti del possibile, troppo tutto insieme e in un unico libro. I personaggi non sono accattivanti e i capitoli a loro dedicati sono uno la copia dell'altro e privi di mordente. Un happy end forzatissimo a causa della scarsità di idee già di per sé discutibili. Mi è dispiaciuto non poco vedere il personaggio di Landon, che in After mi aveva così tanto incuriosito per la sua arguzia e semplicità e per il suo essere un ragazzo comune, ridotto a uno con il fisico di un fustino di detersivo che pensa a quanto sarebbe bello se il mondo fosse un mondo migliore. Cosa ripetuta per quattro libri fino allo sfinimento. Il finale infatti è in linea con tutto il resto. Landon è il nuovo tappetino persiano della famiglia Gibson.
BOC-CIA-TO

After. After tutta la vita.

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