giovedì 18 febbraio 2016

Adularia - La trafficante di storie, di Alessia Coppola edito da edizioni Imperium

Titolo: Adularia - La trafficante di storie
Autore: Alessia Coppola
Editore: Edizioni Imperium
Pagine: 58
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La trama: Una gondola bianca si aggira di notte per i canali di Venezia; a bordo Adularia, una bambina che ha un talento eccezionale: rubare le parole. La bimba si sposta di finestra in finestra e attende che si compia la magia e le parole dei poeti la raggiungano volteggiando. Ma un incantesimo la tiene prigioniera. Un piccolo poeta, sara la chiave per la sua liberta. Favola dedicata a giovani lettori.

La recensione

Preso dallo slancio di leggere ogni cosa che ha partorito Alessia Coppola ho deciso che ieri fosse giunto il momento di mettere mano al kindle e leggere Adularia edito dalla casa editrice Imperium.
Così mi sono steso a letto e immerso nelle pagine di questa storia, una famosa destinata ad un pubblico giovane.

Adularia è la storia di un Claude, un cantastorie vecchio stile abituato a girare il mondo raccontando mirabolanti storie a chiunque voglia sentirle. Giunto a una certa età però si rende conto che non può più viaggiare e desidera la compagnia di qualcuno a cui possa tramandare quello che ha appreso da anni di peregrinazioni. Ecco che incontra uno zingaro disposto ad esaudire il suo desiderio. Claude all'inizio scettico decide di accettare la proposta nonostante ci sia un altissimo prezzo da pagare.
Allo scoccare della mezzanotte, dopo una serata passata a scrive storie che parlano d'amore e solitudine, dall'inchiostro e dalla carta prende vita Adularia. Una bambina fatta di carta con un potenziale enorme, quello di carpire le parole e farle sue per creare sempre storie nuove...
Purtroppo però il destino è crudele e presto alla sua porta tornerò quel famoso zingaro che gli ha dato la vita e che ora vuole la sua parte...

Adularia è magia allo stato puro. Magia dalla primissima pagina. La sua storia e le sue vicende sono capaci di trascinare il mondo intero in una delle città più belle al mondo, Venezia, e avvolgere tutto quanto in un alone di mistero. Quello che però incanta di questa storia è la moltitudine di tematiche che l'autrice ha utilizzato. Il principale è quello della solitudine e dell'abbandono. Più di una volta infatti il lettore si trova di fronte a situazioni dove si è costretti a lasciare qualcosa che amiamo, sia una persona oppure un oggetto che ci è appartenuto.
A questo si aggiunge il desiderio di avere un figlio (sia naturale che adottivo), un tema particolare e molto dibattuto specie in questi giorni. Claude desidera fortemente qualcuno che gli faccia compagnia mentre percorre il sentiero del tramonto, desidera avere vicino qualcuno che a cui tramandare le sue storie, qualcuno che possa amarle e capirle. Vuole una figlia e scrive per lei, le sue storie sono sue ancora prima che venga alla luce perché sono dettate dall'amore. Quello vero.

E' stato bellissimo scivolare in questa storia senza porsi le domande di rito "Ma la mamma non ce l'ha?", "Come fa a vivere una bambina fatta di carta?", "Cosa diranno gli altri bambini di Adularia?". La storia di Adularia è, e deve essere, vissuta in totale armonia, senza freni, senza inibizioni, senza porsi tutte quelle stupide domande che la società di oggi impone a tutti noi.
Tornare a vedere con gli occhi dei bambini la nostra realtà farebbe acquistare molti punti. A tutti.

Ma i temi principali che pervadono l'intera vicenda sono la scrittura e l'amore per la lettura, molto cari alla Coppola. Tutti i personaggi della storia hanno a che fare con le parole e con gli strumenti che servono per crearle. Alcuni di loro utilizzano la voce per creare storie, altri invece affidano il compito all'inchiostro e alla carta. Le parole sono le vere protagoniste. Senza di loro questa storia non esisterebbe. Argomenti che il fido lettore non potrà che apprezzare e sentirsi pure lui parte di questa favola.
Parte della magia.

Era un sacco di tempo che non leggevo una favola, una favola come Dio comanda, ecco perché non sapevo che cosa pensare al riguardo. Ho cercato di svuotare la mente. Non pensare. Tornare a quei momenti magici di quando da piccolo mia madre mi leggeva la storia della buonanotte. E' incredibile come basti così poco per azzerare gli anni che ci hanno diviso dall'infanzia e tornare a emozionarsi di fronte a una storia come quella di Adularia.
Una piccola chicca che vale la pena di avere nel proprio lettore o nella nostra libreria, un po' come Il piccolo Principe, che riesce ad emozionare e insegnare ogni volta che apriamo le sue pagine.

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