venerdì 20 luglio 2018

Blogtour "Ulfhednar war - I figli di Cardea" di Alessio Del Debbio // Tappa recensione

Buon pomeriggio a tutti, cari lettori! Lo ammetto, il caldo mi sta letteralmente uccidendo ma come ben sapete lo preferisco di gran lunga alle temperature invernali!
Tema di oggi è l'ultima tappa dedicata al blogtour del secondo volume della serie Ulfhednar War di Alessio Del Debbio: I figli di Cardea.

Ecco qua un riassunto delle tappe precedenti.



Tutti coloro che vogliono infatti ripercorrere la strada che vi ha portati fino a qua possono farlo googlando i vari blog per avere un'idea più completa dell'opera.
Ma veniamo a noi e alla nostra recensione.

Titolo: I figli di Cardea
Serie: Ulfhednar war #2
Autore: Alessio Del Debbio
Editore: Il Ciliegio
Pagine: 415
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La trama: Dopo lo scontro alla Grande Quercia, gli ulfhednar del Vello d'Argento sono senza un Alfa e temono attacchi da parte dei Figli di Cardea. Daniel cerca di addestrare i nuovi membri del branco, la Dottoressa è tormentata dai fantasmi del suo passato, Dominic, infine, medita vendetta, incolpando Ascanio e Daniel della morte di sua madre. Quando un nuovo branco invade l'Appennino, i Figli di Cardea decidono di sferrare l'attacco finale, per cancellare lupi e stregoni dalla penisola. Nel frattempo, Ascanio è scomparso... "I figli di Cardea" e il secondo capitolo della trilogia "Ulfhednar War", iniziata con "La guerra dei lupi".


La recensione

E' passato del tempo da quando ho letto il primo volume, ma non appena ho aperto le pagine di questo nuovo capitolo mi sono ritrovato immediatamente immerso in quella storia. Come se i mesi non fossero affatto passati. C'è poco da fare, non so a cosa sia dovuto, ma Alessio Del Debbio, con la sua storia c'è riuscito. Ed è un bene... vista la rapidità con cui leggo e la miriade di storie che mi passano sotto gli occhi ogni giorno!

Come nel volume precedente la storia si dipana lungo una miriade di capitoli, che proprio ieri ho scoperto essere sempre lo stesso numero, un po' come la Commedia di Dante. Essi sono di due tipi proprio come la volta scorsa, il tempo della storia fa salti in avanti e in dietro, un prima e un oggi. Se di primo acchito questo può sembrare confusionario, c'è da dire che successivamente, quando le tessere del puzzle vanno al loro posto, tutto prende significato e la luce compare!
La struttura è quindi la medesima, cosa che gli affezionati e gli amanti della matematica apprezzeranno sicuramente.

Come sapere non amo molto dilungarmi sulla storia, ma qualcosa devo pur dire, no?
Il primo volume della saga ci aveva presentato numerosi personaggi, che con grande piacere ritroviamo anche adesso,  in particolare Ascanio l'officiante, e Daniel, il suo compagno. E' attorno a loro che accade tutto, da quando una tranquilla gita in montagna si trasformò in un incubo senza fine.
La supremazia, e la brama di potere getta scompiglio nel branco dei lupi di Alois e una forza oscura, Faust si fa vanti per detronizzare Ascanio...

In questo secondo libro troviamo uno scenario desolato perché tutti sono usciti devastati da quelle prime avvisaglie, prima della dichiarazione ufficiale della guerra. Ascanio e Daniel si sono divisi, ognuno sembra aver preso strade diverse. Ascanio è ferito e sta in disparte. Daniel e i suoi amici vorrebbero dargli una mano ma non sanno come fare...
La Dottoressa è in partenza per Cardiff, vuole mollare tutto e ricominciare.
Dominic, Aurora e Fabio sono ormai una famiglia.
Purtroppo per loro, ma per fortuna per il lettore, la quiete dura pochissimo. A due mesi dallo scontro che li ha divisi, qualcosa torna a smuovere le acque, perché ovviamente è sempre tutto in gioco. Il territorio dei lupi è vacante. Il branco di Alois cerca di gestire i nuovi arrivati come meglio può perché non sono capaci di difendersi. Qualcuno proveniente da un passato recente prende possesso di uno dei protagonisti (e non vi dico chi è!!) e poi ci sono loro I figli di Cardea che scendono in lizza per fare piazza pulita e liberare il mondo dai lupi e dagli stregoni...
Inizia così a vorticare una spirale che trascina di nuovo tutti quanti al centro e la cosa bellissima è che TUTTI sono costretti a combattere.
Tutti.

Bene, secondo me ho detto anche troppo.
Quello che invece voglio farvi sapere è che contrariamente al primo della saga questo secondo volume ha una andamento più sostenuto. Ho trovato spettacolari i numerosi colpi di scena che non mancano mai. L'autore ha infatti sparpagliato lungo tutte le pagine una serie infinita di accadimenti che mi hanno impedito di mollare il libro per ore. Mica puoi lasciare una scena di battaglia a metà! Mica puoi interrompere una incantesimo ormai lanciato! Eh, no! Ritmo, ecco che cos'ha.

I fili narrativi sono inizialmente separati. Durante questa prima fase infatti viene dedicata una piccola parte a ciascun personaggio. il lettore viene messo a parte del suo Io interiore, delle proprie paure, dei dubbi... di tutto ciò che ha fatto per salvare i propri amici ma di come sia stato costretto a lasciare tutto a causa di una qualcosa di ingestibile. Il destino è però un grandissimo bastardo e sbatte in faccia a tutti solo una realtà dura, i figli di Cardea, che rappresentano l'estinzione, la brutalità, l'omertà, il voler passare sopra tutto quanto.

Dire ogni cosa non sarebbe corretto. Mi verrebbe voglia di narrare dello scontro al Lago della Ninfa, il rivangare ciò che è accaduto al Ponte del Diavolo, o di come i figli di Cardea riescono in modo subdolo a insinuarsi nella vita di Dominic. Ma non dirò niente. Non più di questo. Non voglio volutamente scendere troppo nei particolari, perché quando ho iniziato a leggere questo libro non ne avevo manco io. Ed è stato un bene.

Sono affezionato a questa storia e sono affezionato all'autore. Ho visto crescere le vicende dei protagonisti di questa saga come fossero i miei vicini di casa e l'emozione e l'apprensione che mi hanno fatto provare supera tutte le mie aspettative. Un libro di ampio respiro, a cavallo del tempo, dove flash abbaglianti entravano e uscivano dal mio campo visivo, mi hanno tenuto compagnia e con il fiato sospeso per numerose serate... perché oh, questo volume va centellinato o finirà troppo presto.
Giungere alla fine, portare a compimento alcune delle cose messe in ballo, non aiuta per niente perché la voglia di sapere come tutto va andrà avanti è incontenibile.
Non riesco a trovare altre parole per descrivere I figli di Cardea. Mi senso solo di correre sul primo sito disponibile e comprarlo, perché è una storia che non ha nulla da invidiare ai più grandi bestseller. Questo a mio modesto parere. Si dice spesso che non c'è niente di avvincente in giro finendo per cadere sempre sui soliti autori e titoli.
ORA è il momento di cambiare. E' ora di leggere qualcosa di nostro, ambientato nei nostri luoghi e dare fiducia a storie nate dall'immaginazione di qualcuno di... raggiungibile.

Consigliatissimo.
Ma davvero.

3 commenti:

  1. Hai proprio ragione: bisogna "leggere qualcosa di nostro, ambientato nei nostri luoghi e dare fiducia a storie nate dall'immaginazione di qualcuno di... raggiungibile". Sono pienamente d'accordo con te, non sempre i bei libri sono quelli degli scrittori famosi! Non vedo l'ora di leggere questa piccola "perla"

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    1. Ciao Maria Grazia, grazie della visita.
      Ti consiglio caldamente la lettura di questa saga. Merita davvero un sacco.

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  2. Grazie mille per la bellissima recensione! Wow! :)

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