Autore: Alessio Del Debbio
Editore: Il Ciliegio
Pagine: 411
Link per l'acquisto QUI
La trama: Amici da anni, Ascanio, Daniel, Marina e la loro compagnia di Viareggio non desiderano altro che trascorrere una tranquilla vacanza insieme, ma il destino ha altro in serbo per tutti loro. Gli ulfhednar di Odino sono tornati e la Garfagnana non è più un posto sicuro da quando Raul ha preso il comando del branco del Vello d'Argento. Spetta ad Ascanio, ultimo discendente di una stirpe di officianti della Madre Terra, contrastare i suoi progetti di dominio, aiutato dal suo compagno Daniel, un ulfhedinn fuggiasco che ha imparato ad apprezzare la vita tra gli uomini. Ma dietro le mire espansionistiche del violento e indegno Alfa si nasconde un'ombra antica, disposta a tutto pur di aggrapparsi alla vita.
La recensione
Ebbene sì! Finalmente è arrivato il momento di parlare di questo libro ricevuto allo scorso Salone del libro di Torino: Ulfhednar War - La Guerra dei lupi di Alessio Del Debbio.
Come spesso accade non mi sono riletto la quarta di copertina e mi sono buttato subito nella storia.
Questa è la storia di Ascanio e Daniel, uniti da un destino particolare. Il primo è un giovane stregone che ha appreso l'arte della magia da antichi libri ritrovati in casa, l'altro è un mutaforma il cui rito di trasformazione ha cambiato per sempre la sua vita.
Durante una gita con gli amici sui monti Lucchesi finiscono preda di un'imboscata, vengono aggrediti da un branco di lupi che sembrano avere le idee molto chiare. Per salvare il gruppo Daniel e Ascanio sono costretti a scendere in campo e mostrare agli altri le loro capacità... lasciando tutti a bocca aperta.
Qualcosa sta minacciando il territorio. Il branco del Vello d'Argento adesso ha un nuovo leader, più ostile e voglioso di sangue del precedente, e cerca di espandere il suo potere. Dopo l'attacco ad Ascanio e i suoi amici qualcosa è cambiato. Durante quella gita è successo qualcosa che da ora in poi metterà tutti quanti di fronte a una scelta. Cos'ha in mente Raul? Come mai al passato che Ascanio e Daniel si portano dietro torna a farsi sentire in modo prepotente? Chi o cos'è l'ombra minacciosa che sembra seguirlo ovunque?
Quello che immediatamente colpisce di Ulfhednar War è la struttura. I capitoli che si alternano nelle pagine oscillano tra un prima e un dopo. Le vicende che abbiamo sotto gli occhi si svolgono nel presente, Ascanio e i suoi amici decidono di godersi una gita sulle montagne lucchesi ai giorni nostri, ma ciò che accade in quei boschi fa pensare subito a qualcosa legato anni addietro. Ecco che il lettore comincia a viaggiare avanti e indietro apprendendo gli snodi fondamentali della storia un poco alla volta, fino ad arrivare al momento in cui i due binari tornano a incrociarsi dando vita al finale.
Siamo inizialmente un po' spiazzati da questo andamento, chiedendoci dove l'autore vorrà portarci, ma vi assicuro che non appena il meccanismo comincia a muoversi è impossibile distogliere gli occhi dalle pagine!
I personaggi di questa storia sono tanti e tutti hanno un loro carattere, delle idee da portare avanti, una lotta a cui prendere parte. Ascanio e Daniel sono i principali, due ragazzi che non potrebbero essere più diversi ma che, proprio per questa particolarità, danno vita alla storia. Il primo è una ragazzo semplice, solitario e amante dello studio, che si trova tra le mani i libri antichi riguardanti i suoi antenati. Ciò che lo rende speciale è la sua disponibilità verso gli altri, perché Ascanio si fa in quattro per i suoi amici e le persone che ama, Daniel in particolare.
Daniel è allo stesso modo un solitario ma ha alle spalle un passato ben diverso da quello del compagno. La sua vita è dovuta cambiare, ha dovuto per forza di cose entrare a far parte di un branco di lupi che ha plasmato il suo essere metà uomo e metà lupo. Daniel è uno che si sacrifica, che si getta nella mischia, che segue l'istinto.
I temi del libro abbracciano il vasto pubblico. Uno di questi è quello dell'amicizia, chiaro nella sua semplicità. Impossibile non notare come Ascanio e i suoi amici si vogliano bene e decidano, nonostante le difficoltà che si susseguono, di restare uniti per affrontare la minaccia che incombe su di loro.
L'autore del libro propone una storia tra due ragazzi, descritta in una maniera semplice e spontanea, senza pregiudizi o senza le banalità che spesso possono cogliere situazioni di questo tipo. Vi pare poco?
Inevitabile il tema della magia e della forza. Numerose forse oscure si scontrano tra queste pagine. Se da una parte abbiamo il branco dei mutaforma che cerca di estendere il suo dominio, dall'altra abbiamo Faust, uno stregone potentissimo che ha in mente un piano per sottomettere tutti quanti. Se sarà in grado di farlo oppure no, questo non ve lo dirò mai perché dovete leggervi assolutamente il libro.
Il mio giudizio: Ho iniziato a apprezzare Ulfhednar War dopo qualche pagina. Prima ho dovuto fare mente locale. Nuova storia e nuovi personaggi sono per me sempre un mistero. Presa confidenza con loro però tutto è cambiato. Mi è quasi sembrato di far parte di quella cerchia di amici che lottava per la sopravvivenza. Alessio Del Debbio utilizzando una struttura particolare per tutta la durata della storia è riuscito a far coesistere diversi mondi e diverse realtà senza annoiare mai e far stagnare la storia. Un libro con molte pagine che però non deve spaventare perché lo stile è scorrevole e le pagine volano letteralmente.
Una vicenda che in un certo senso si conclude, ma che lascia in sospeso alcune questioni che saranno poi sviluppate nel secondo volume. Il mio invito è quindi quello di leggersi il libro senza l'ansia di un secondo volume, perché la storia è comunque godibile.
Un libro adatto ad ogni età, un libro che riesce ad accontentare i giovani per le tematiche e le azioni, e quelli più grandicelli per la serietà dei temi affrontati. Da portare in vacanza... o anche semplicemente da leggere stando sdraiati in terrazza a frescheggiare.
Pronti ad entrare a far parte del Vello d'Argento?
La recensione
Ebbene sì! Finalmente è arrivato il momento di parlare di questo libro ricevuto allo scorso Salone del libro di Torino: Ulfhednar War - La Guerra dei lupi di Alessio Del Debbio.
Come spesso accade non mi sono riletto la quarta di copertina e mi sono buttato subito nella storia.
Questa è la storia di Ascanio e Daniel, uniti da un destino particolare. Il primo è un giovane stregone che ha appreso l'arte della magia da antichi libri ritrovati in casa, l'altro è un mutaforma il cui rito di trasformazione ha cambiato per sempre la sua vita.
Durante una gita con gli amici sui monti Lucchesi finiscono preda di un'imboscata, vengono aggrediti da un branco di lupi che sembrano avere le idee molto chiare. Per salvare il gruppo Daniel e Ascanio sono costretti a scendere in campo e mostrare agli altri le loro capacità... lasciando tutti a bocca aperta.
Qualcosa sta minacciando il territorio. Il branco del Vello d'Argento adesso ha un nuovo leader, più ostile e voglioso di sangue del precedente, e cerca di espandere il suo potere. Dopo l'attacco ad Ascanio e i suoi amici qualcosa è cambiato. Durante quella gita è successo qualcosa che da ora in poi metterà tutti quanti di fronte a una scelta. Cos'ha in mente Raul? Come mai al passato che Ascanio e Daniel si portano dietro torna a farsi sentire in modo prepotente? Chi o cos'è l'ombra minacciosa che sembra seguirlo ovunque?
Quello che immediatamente colpisce di Ulfhednar War è la struttura. I capitoli che si alternano nelle pagine oscillano tra un prima e un dopo. Le vicende che abbiamo sotto gli occhi si svolgono nel presente, Ascanio e i suoi amici decidono di godersi una gita sulle montagne lucchesi ai giorni nostri, ma ciò che accade in quei boschi fa pensare subito a qualcosa legato anni addietro. Ecco che il lettore comincia a viaggiare avanti e indietro apprendendo gli snodi fondamentali della storia un poco alla volta, fino ad arrivare al momento in cui i due binari tornano a incrociarsi dando vita al finale.
Siamo inizialmente un po' spiazzati da questo andamento, chiedendoci dove l'autore vorrà portarci, ma vi assicuro che non appena il meccanismo comincia a muoversi è impossibile distogliere gli occhi dalle pagine!
I personaggi di questa storia sono tanti e tutti hanno un loro carattere, delle idee da portare avanti, una lotta a cui prendere parte. Ascanio e Daniel sono i principali, due ragazzi che non potrebbero essere più diversi ma che, proprio per questa particolarità, danno vita alla storia. Il primo è una ragazzo semplice, solitario e amante dello studio, che si trova tra le mani i libri antichi riguardanti i suoi antenati. Ciò che lo rende speciale è la sua disponibilità verso gli altri, perché Ascanio si fa in quattro per i suoi amici e le persone che ama, Daniel in particolare.
Daniel è allo stesso modo un solitario ma ha alle spalle un passato ben diverso da quello del compagno. La sua vita è dovuta cambiare, ha dovuto per forza di cose entrare a far parte di un branco di lupi che ha plasmato il suo essere metà uomo e metà lupo. Daniel è uno che si sacrifica, che si getta nella mischia, che segue l'istinto.
I temi del libro abbracciano il vasto pubblico. Uno di questi è quello dell'amicizia, chiaro nella sua semplicità. Impossibile non notare come Ascanio e i suoi amici si vogliano bene e decidano, nonostante le difficoltà che si susseguono, di restare uniti per affrontare la minaccia che incombe su di loro.
L'autore del libro propone una storia tra due ragazzi, descritta in una maniera semplice e spontanea, senza pregiudizi o senza le banalità che spesso possono cogliere situazioni di questo tipo. Vi pare poco?
Inevitabile il tema della magia e della forza. Numerose forse oscure si scontrano tra queste pagine. Se da una parte abbiamo il branco dei mutaforma che cerca di estendere il suo dominio, dall'altra abbiamo Faust, uno stregone potentissimo che ha in mente un piano per sottomettere tutti quanti. Se sarà in grado di farlo oppure no, questo non ve lo dirò mai perché dovete leggervi assolutamente il libro.
Il mio giudizio: Ho iniziato a apprezzare Ulfhednar War dopo qualche pagina. Prima ho dovuto fare mente locale. Nuova storia e nuovi personaggi sono per me sempre un mistero. Presa confidenza con loro però tutto è cambiato. Mi è quasi sembrato di far parte di quella cerchia di amici che lottava per la sopravvivenza. Alessio Del Debbio utilizzando una struttura particolare per tutta la durata della storia è riuscito a far coesistere diversi mondi e diverse realtà senza annoiare mai e far stagnare la storia. Un libro con molte pagine che però non deve spaventare perché lo stile è scorrevole e le pagine volano letteralmente.
Una vicenda che in un certo senso si conclude, ma che lascia in sospeso alcune questioni che saranno poi sviluppate nel secondo volume. Il mio invito è quindi quello di leggersi il libro senza l'ansia di un secondo volume, perché la storia è comunque godibile.
Un libro adatto ad ogni età, un libro che riesce ad accontentare i giovani per le tematiche e le azioni, e quelli più grandicelli per la serietà dei temi affrontati. Da portare in vacanza... o anche semplicemente da leggere stando sdraiati in terrazza a frescheggiare.
Pronti ad entrare a far parte del Vello d'Argento?
Grazie mille! Woof! :)
RispondiElimina