sabato 10 febbraio 2018

Recensione: Sleeping Beauties, di Stephen King e Owen King

Titolo: Sleeping Beauties
Autori: Stephen King & Owen King
Editore: Sperling&Kupfer
Pagine: 652
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La trama: Dooling è una piccola città fortunata del West Virginia, con una splendida vista sui monti Appalachi e lavoro per tutti. È a Dooling, infatti, che qualche anno fa è stato costruito un carcere all'avanguardia destinato solo alle donne, che siano prostitute o spacciatrici, ladre o assassine, o ancora tutte queste cose insieme. Ed è una di loro, in una notte agitata, ad annunciare l'arrivo della Regina Nera. Per il dottor Norcross, lo psichiatra della prigione, è routine, un sedativo dovrebbe sistemare tutto. Per sua moglie Lila, lo sceriffo di Dooling, poteva essere un presagio. Perché poche ore dopo, da una collina lì vicina, arriva una chiamata al 911, ed è una ragazza sconvolta a urlare nel telefono che una donna mai vista ha ammazzato i suoi due amici, con una forza sovrumana. Il suo nome è Evie Black. Intorno a lei svolazzano strane falene marroni e sembra venire da un altro mondo. Lo stesso, forse, dove le donne a poco a poco finiscono, addormentate da un'inquietante malattia del sonno che le sottrae agli uomini. Un sonno dal quale è meglio non svegliarle.


La recensione

A distanza di qualche giorno dalla conclusione di questo libro eccomi qua a scrivere le mie impressioni.
Sleeping beauties unisce il genio di Stephen King al talento del figlio Owen e racconta una storia che oltre al suo essere fantasy per buonissima parte strizza l'occhio al nostro presente in maniera agghiacciante.
Siamo a Dooling, una piccola cittadina coi suoi problemi e le le sue vicissitudini. Qualcosa però è in arrivo, qualcosa pronto a sconvolgere la quiete del mondo intero: l'Aurora.
L'Aurora è un'epidemia che colpisce le sole donne e quando cadono nel sonno vengono ricoperte da una strana membrana simile a un bozzolo. Guai a tutti quelli che cercano di svegliarle. E per gli uominiComincia un periodo buio. L'arrivo dell'Aurora coincide con l'arrivo in città di una donna molto particolare, Evie, che sembra essere la chiave per risolvere questo problema.
Inizialmente le cose sembrano andare per il meglio ma poi precipitano di botto. Gli uomini di Dooling, tra cui Clint il protagonista e suo figlio Jared, devono fare i conti con questa nuova realtà. Da ora in poi le cose non saranno più le stesse. Da ora in poi  dovranno vedersela per conto loro.
Come se non bastasse in città ci sono dei grossi cambiamenti in corso. Ognuno ha i suoi conti da pagare. La sua pena da scontare. Lo sanno bene le detenute del carcere. Donne che con la società non hanno ancora finito. Donne che hanno ancora qualcosa da dire, ma che però non vengono risparmiate dalla dilagante epidemia.
Cosa accade quando la donna venuta dal nulla finisce nel carcere della città? Cosa succede quando la Regina Nera chiama a raccolta i suoi emissari? Gli uomini devono trovare presto un rimedio, un rimedio veloce. Se la Regina Nera conosce le origini dell'epidemia deve anche conoscere il modo per farla cessare. E l'unico modo che hanno per scoprirlo è farla parlare, altrimenti le faranno fare la fine che hanno sempre fatto le streghe come lei...

Quello che come sempre accade nei libri di King è la prosa scorrevole, come le parole volino via alla velocità della luce. Un romanzo lungo che racconta un sacco di cose ma che sembra durare il tempo di un cerino che brucia. Gli eventi si legano l'uno all'altro e trascinano il lettore in un vortice di curiosità inarrestabile.

Detto questo la cosa che mi ha fatto un po' strano è stata la gestione dei personaggi e dei loro caratteri. Sono molti, tanti, come in ogni romanzo corale del Re, stavolta però per la fretta di narrare quello che ognuno di loro voleva dire non è stato approfondito a sufficienza. Clint e Lila poco prima che l'Aurora si diffonda capiscono che qualcosa nel loro rapporto sta cambiando, l'argomento però non viene mai sviscerato a dovere, liquidandolo invece con tre parole in croce. Jared, figlio di Clint e Lila, si trova costretto a dover trovare un rifugio alla fidanzata, ecco... anche in questo caso mi sarei aspettato qualcosa di un po' più struggente (passatemi il termine) visto che si tratta di un amore tra ragazzi giovani. Ma per non dilungarmi ulteriormente, specie su personaggi di minore importanza rispetto al filo conduttore principale, vorrei dire due parole su Evie, quella che viene marchiata come la cattiva.
Evie ricopre senza ombra di dubbio il ruolo più importante decisivo di tutto il romanzo. Si gioca tutto su di lei. Io volevo leggere di lei, mentre spesso i due King si son persi a descrivere situazioni che si potevano pure tralasciare, relegandola dentro al carcere assieme alle altre detenute. Evie è un personaggio leggendario, carismatico e magico, perché allora lo spazio che le viene dato è limitato? Perché prende parte all'azione solo alla fine? Lei è una specie di Messia, giunta per cambiare le sorti del mondo, una volta iniziate le danze però il resto viene fatto tutto da altri. Dagli uomini, dalla società.

Quello che invece ho apprezzato è il messaggio che questo libro vuol dare, che è un messaggio di speranza e amore, anche se all'inizio sembra tutt'altra cosa. L'arrivo dell'Aurora mette tutti in ginocchio. Ribadisco col chiedermi cosa succederebbe se per davvero tutte le donne della terra si addormentassero senza aspettare nessun bacio da parte del Principe Azzurro per potersi risvegliare.
Nell'immaginario di King e suo figlio il destino del mondo è in mano alle donne, è grazie a loro se la vita viene generata, è grazie a loro se siamo giunti fino a questo punto, ed è solo grazie a loro che le cose possono sistemarsi. Il libro inizialmente può sembrare dispregiativo nei confronti della categoria, come un po' Lisistrata di Aristofane, ma leggendo campiamo quanto siamo in errore. Gli autori del libro danno forza e potere a tutte le donne, le uniche che nonostante siano in pericolo non si arrendono e continuano a lottare per le cose che amano.

Tutti gli appassionati ritroveranno tutti gli snodi classici dei libri di King, lo stesso modo di pensare, lo stesso modo di scrivere e lo stesso linguaggio. Ci troviamo di fronte ad una storia originale, che mischia in modo particolare la modernità e una delle favole più famose al mondo. Viene proposto un modo di vivere alternativo dove le donne vengono messe con le spalle al muro e costrette a prendere una decisione. Creare una nuova società senza bisogno del genere maschile oppure tornare indietro alla vita che hanno sempre condotto? Inutile dire che la loro scelta si porterà dietro un cambiamento epocale dove usciranno vincitori e vinti.
Qualcosa cambia sempre... perché il destino è uno soltanto.

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