Giuro che quando ho letto della sua uscita volevo morire! Non potevo credere che a distanza ormai di anni un libro, che ho amato leggere sotto l'ombrellone, come Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino potesse avere un seguito!
Titolo: Io, Christiane F.
Autore: V. Christiane Felscherinow
Editore: Rizzoli
La trama: Era il 1978 quando due giornalisti seguirono giorno e notte, per due mesi, Christiane e i suoi amici negli angoli più bui della metropolitana di Berlino. Fu un viaggio all’inferno, descritto in maniera cruda e sconvolgente in un libro che in Italia uscì nel 1981. Trentacinque anni dopo, Christiane ci impressiona e ci commuove come allora raccontandoci il “dopo”, e cioè un’intera vita di ricadute, solitudine e disperazione; i due aborti, gli amici morti di eroina, un patrimonio dissipato… perché per chi ha imboccato quella strada è difficile uscire dall’incubo una volta per tutte. Nel 2008, dopo una nuova ricaduta nella droga, le è stata sottratta la custodia del figlio: la molla che l’ha spinta a ricominciare davvero, a dimenticare per sempre un mondo che è lontano, ma forse non ancora abbastanza.
Detto fra noi non deve essere un libro facile, come non lo era il primo. Ricordo però momenti emozionanti e toccanti mentre leggevo il libro che da il via alla storia. A come Christiane inizia a fare uso di droga e tutta la serie di catastrofici esempi della sua vita. E trovo che anche questo seguito della vita di Christine non sia roba che si può leggere a cuor leggero perchè sarà una pedata nello stomaco come l'altro. Resta da trovare il momento adatto per leggerlo.
Libro normalmente succerito come lettura scolastica, forse con l'intento di mettere in guardia le giovani menti. Io l'ho letto quando ormai ero grande, ma la paura, la paranoia, lo spavento è stato il medesimo. Uno dei pochi libri che mi ha fatto davvero pensare alla vita e a quanto poco basti per buttarla nel cesso.
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