giovedì 2 gennaio 2014

Recensione: Lo scudo di Talos, di Valerio Massimo Manfredi

Ciao a tutti quanti colleghi lettori! Avete passato bene questo Natale? Avete anche voi ricevuto tanti bei libri con cui rallegrare le vostre serate? Io si e piano piano lo scoprirete qua sul blog!
Oggi parliamo di storia, più precisamente di romanzi storici. Impossibile quindi al giorno d'oggi riscoprire questo genere senza fare il nome di Valerio Massimo Manfredi. Anni e anni fa mi fu regalato per il compleanno Alexandros, anch'esso romanzo storico con protagonista il grande Alessandro Magno e ne ho ancora un bel ricordo. Adesso quindi ho deciso di riprendere in mano uno dei suoi romanzi e gettarmi nella storia:

Titolo: Lo scudo di Talos
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Editore: Mondadori
Pagine: 331

La trama: Non c'è posto per un bambino storpio in una famiglia spartana, così Talos viene abbandonato in fasce e salvato da un vecchio pastore che gli insegnerà ad opporsi a un destino già assegnato. Il coraggio e l'ostinazione faranno di lui un arciere abile e possente, al servizio del prepotente ma intrepido Brithos. Senza sapere che un filo di sangue unisce il loro passato... e il loro futuro. Fino a quando Talos non scoprirà qual è davvero il sentiero del suo destino.

La recensione: L'eterna lotta tra Atene e Sparta, la presa delle Termopili e l'invasione persiana. Ecco gli argomenti che ci attendono leggendo questo romanzo storico. Io non sono un grandissimo amante della storia in generale, ma come tutti ho i miei punti deboli, e come si tocca Atene e Sparta oppure la Guerra di Troia ciao,  non posso fare a meno di interessarmi. Trattandosi di un romanzo ci troviamo di fronte a personaggi di fantasia inseriti all'interno di accadimenti storici veri, o presunti tali.

Questa è la storia di Talos lo storpio, abbandonato ai lupi dalla sua vera famiglia a causa di questo difetto fisico per dare retta alle leggi della città. Viene accolto e adottato da una famiglia di Iloti (che per fare un ripasso si tratta sempre di spartani...solo molto più poveri) e cresciuto come un contadino. Questo finché non giunge la notizia che gli invasori persiani sono alle porte della città accompagnati dalla loro minaccia. Ecco che i più forti Spartiati (cittadini si Sparta di nobile nascita) vengono chiamati alle armi coi loro servitori. E poteva forse il destino non affiancare Talos al fratello nato guerriero?
Da quel momento in poi iniziano tutta una serie di situazioni ovviamente legate alla guerra, raccontate però nel modo che piace a me, pieno di dettagli sui personaggi, sulla loro emotività e la loro psicologia. Trattandosi di un romanzo infatti le imprese eroiche non passano in secondo piano ma si mischiano alla perfezione con gli accadimenti della storia di Brithos e Talos.
Non mancano momenti d'amore e di tenerezza legati all'amore platonico per Antinea, la giovane figlia di Kritolaos, che insegna al giovane Talos a cavarsela nella vita e nel combattimento. E lo mette a parte di un tesoro nascosto, una antichissima armatura e una spada che solo il più valoroso dei guerrieri potrà un giorno tornare ad impugnare....
Come ogni storia di guerra ci sono un sacco di morti, e un sacco di personaggi che fanno da contorno alla storia centrale, molti dei quali facenti parte della mitologia greca che personalmente ho adorato da primo all'ultimo.

Uno stralcio del libro, ossia la guerra combattuta dagli spartani durante la primissima invasione dei persiani, lo ritroviamo nel film 300 di qualche anno fa, che vede Leonidas e i suoi 300 soldati sacrificarsi e combattere contro il perfido Re dei Re, Serse.

Lo scudo di Talos è uno di quei libri che viene (o veniva?) consigliato come lettura a scuola. Sfortunatamente per me non sono stato così fortunato quando andavo alle scuole medie, visto che la mia professoressa propinava libretti così stupidi da risultare imbarazzanti anche per un bimbetto di 12 anni.
Ho avuto però la possibilità di incontrarlo sul mio cammino adesso, e chissà come sono convinto che questo libro mi abbia donato un sacco di cose, e di rado capita di trovare libri dal sapore storico che riescano a farti immergere nella vicenda in questo modo, con così tanti avvenimenti importanti e con così tanti personaggi che come l'onda di un mare immaginario ci tornano alla memoria per aver sentito parlare di loro anni e anni fa...quando ancora eravamo piccoli.  Nonostante l'età però il libro è fruibilissimo da un pubblico di tutte le età. I più piccoli potranno cogliere le imprese eroiche e la spettacolarità dell'esercito Spartano, mentre i più grandicelli possono rivedersi nelle emozioni e nelle vicende umane che legano i personaggi.

Un po' di storia ogni tanto (romanzata eh) non fa poi così male! 

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