L'argomento della recensione di oggi mi rende molto orgoglioso. Parecchio direi.
Come avrete certamente notato io mi presto a leggere davvero di tutto, perchè mi piace e mi rilassa. Penso che la lettura sia un momento di svago e di relax dopo una dura giornata, ma è anche un momento di arricchimento personale e di cultura. Qualcosa su cui riflettere.
E' per questo che ho accettato la proposta di Sofia e Rebecca Domino, due giovani scrittrici che in occasione della Giornata della memoria del 27 gennaio hanno pubblicato due libri in formato ebook dall'argomento piuttosto interessante. Qua di seguito vado a recensire il primo di questi due libri, quello di Sofia Domino.
E' per questo che ho accettato la proposta di Sofia e Rebecca Domino, due giovani scrittrici che in occasione della Giornata della memoria del 27 gennaio hanno pubblicato due libri in formato ebook dall'argomento piuttosto interessante. Qua di seguito vado a recensire il primo di questi due libri, quello di Sofia Domino.
Titolo: Quando dal cielo cadevano le stelle
Autore: Sofia Domino
Editore: Lulu
Pagine: 496
Prezzo: 1.99 euro
Prezzo: 1.99 euro
La trama: Lia ha tredici anni. È una ragazzina italiana piena di sogni e di allegria, con l’unica colpa di essere ebrea durante la Seconda Guerra Mondiale. Dallo scoppio delle leggi razziali la sua vita cambia, e con la sua famiglia è costretta a rifugiarsi in numerosi nascondigli, a sparire dal mondo. Da quel mondo di cui vuole fare disperatamente parte. Passano gli anni, conditi da giornate piene di vicende, di primi amori, di paure e di speranze, come quella più grande, la speranza che presto la guerra finirà. Ma nessuno ha preparato Lia alla rabbia dei nazisti. Il 16 ottobre 1943, la comunità ebraica del ghetto di Roma viene rastrellata dalla Gestapo e i nazisti le ricorderanno che una ragazzina ebrea non ha il diritto di sognare, di sperare, di amare. Di vivere. Lia sarà deportata ad Auschwitz con la sua famiglia, e da quel giorno avrà inizio il suo incubo. Terrore, lavoro, malattie, camere a gas, morti. E determinazione. Quella che Lia non vuole abbandonare. Quella determinazione che vorrà usare per gridare al mondo di non dimenticare. Quella determinazione che brillerà nei suoi occhi quando il freddo sarà troppo pungente, quando la fame sarà lancinante, quando la morte sarà troppo vicina e quando sarà deportata in altri campi di concentramento.
Quella determinazione che le farà amare la vita, e che le ricorderà che anche le ragazzine ebree hanno il diritto di sognare. Perché non esistano mai più le casacche a righe, perché nessuno sia più costretto a vivere in base a un numero tatuato su un braccio o in base a una stella cucita sulla veste.
Perché dal cielo non cadano più le stelle.
La recensione: Tutti sanno che cosa sia l'olocausto. Quello che però spesso si dimentica è di "ricordare" quello che è accaduto davvero nei campi di sterminio.
La trama di questo libro, la storia che racconta, forse la conosciamo tutti o possiamo immaginarla, magari anche solo per averne sentito parlare sui banchi di scuola. E' la storia di Lia e della sua famiglia e di come scappando da un rifugio ad un altro riescono a "sfuggire" ai nazisti prima di venire catturati per essere deportati nei campi di prigionia.
Quante volte abbiamo sentito storie simili?
Devo ammettere però che trovarmi a leggere le pagine di questo libro in un momento particolare della mia vita, mi abbia dato parecchio da pensare. E ne darà a tutti coloro che vorranno cimentarsi.
C'è ben poco da aggiungere a quello che già viene spiegato all'interno del libro.
Numerosi punti di forza sono presenti tra queste pagine. Primo fra tutti, e non è da sottovalutare è il linguaggio scorrevole, che rende piacevole la lettura delle quasi 500 pagine del libro. Quello che resta comunque difficile da digerire è l'argomento, non perchè non sia interessante, quanto al fatto che sia qualcosa di cui noi uomini (inteso come genere umano) dobbiamo tutt'ora vergognarci.
Vergognarci. Per aver pensato e aver permesso l'attuazione di un tale piano per sterminare un popolo.
Durante la lettura, a cui mi dedicavo prevalentemente la sera, mi sono chiesto spesso come fosse stato possibile tutto ciò. Strappare famiglie, persone, dalla vita di tutti i giorni, vietargli una normale vita sociale, costringerli a nascondersi e infine privarli della libertà facendo subire loro ogni sorta di brutalità e cattiveria.
Tutt'ora non lo so e non ce la faccio. Purtroppo per noi fa parte della nostra storia e possiamo farci ben poco adesso.
Nonostante si tratti di un libro che ha un fondamento profondo non cessa quasi mai di affascinare, nel bene o nel male. La prima parte, dove viene descritta prevalentemente la vita della famiglia Urovitz nella cantina della famiglia Parisi, che può risultare a volte un po' ripetitiva, viene del tutto movimentata (e sconvolta) dalla seconda parte del libro, quando i tedeschi irrompono nella vita di quelle persone. Ecco che ci si presenta a gli occhi tutta un'altra storia. Decisamente più spietata.
La cattiveria, la crudeltà, il cinismo, la brutalità e la totale indifferenza del popolo tedesco nei confronti degli ebrei è palpabile. Sconvolge, deprime, intristisce e incupisce il lettore, anche lui scortato nei campi di sterminio assieme a Lia e ai membri della sua famiglia.
Vengono descritte ogni sorta di torture e di offese. Percosse, maltrattamenti. Quando dal cielo cadevano le stelle si presenta spesso come un libro che non è facile "digerire" per la presenza di numerosi episodi storici che sbattono in faccia al lettore un mondo a cui era bene non appartenere. Questo però non è certo un punto a sfavore. Tutt'altro. Se da una parte il nostro Io ci suggerisce di posare per un attimo il libro per riprenderci, dall'altro c'è la voglia di continuare la letture, per cercare di capire fino a che punto è possibile spingersi. Fino a che punto di può essere stupidi a tal punto da accanirsi con tutte quelle persone che una volta deportate nei campi di Birkenau o simili, sono state private delle persone che amavano, della loro dignità, dell'amore, dell'essere una persona come tutte le altre e potersi godere la vita senza vivere nel terrore che un tedesco di sparasse in testa.
Il messaggio: Un bellissimo messaggio lancia questo libro. Davvero. Quando dal cielo cadevano le stelle allude alla presenza delle stelle di David cucite sulle casacche a strisce dei prigionieri nei campi di sterminio. Ma non solo. Lia, la protagonista, è solita ammirare l'immensità del cielo per sentirsi libera, per sperare. Sperare che prima o poi tutto quell'orrore finisca e possa riunirsi ai suoi amici e ai suoi familiari. Perchè la vita, nonostante tutto è meravigliosa e vale la pena di essere vissuta.
Oltre il filo spinato.
A proposito dell'autore: "Sono nata nel 1987 e sin da quando ero piccola mi piaceva scrivere temi e racconti. Adesso la scrittura è la mia passione principale. Oltre a scrivere adoro leggere e sognare. Inoltre, viaggio non appena posso. "Quando dal cielo cadevano le stelle" è il mio primo romanzo".
Per tutti coloro che fossero interessati all'acquisto cliccate qui.
Il blog di Sofia Domino.
La recensione: Tutti sanno che cosa sia l'olocausto. Quello che però spesso si dimentica è di "ricordare" quello che è accaduto davvero nei campi di sterminio.
La trama di questo libro, la storia che racconta, forse la conosciamo tutti o possiamo immaginarla, magari anche solo per averne sentito parlare sui banchi di scuola. E' la storia di Lia e della sua famiglia e di come scappando da un rifugio ad un altro riescono a "sfuggire" ai nazisti prima di venire catturati per essere deportati nei campi di prigionia.
Quante volte abbiamo sentito storie simili?
Devo ammettere però che trovarmi a leggere le pagine di questo libro in un momento particolare della mia vita, mi abbia dato parecchio da pensare. E ne darà a tutti coloro che vorranno cimentarsi.
C'è ben poco da aggiungere a quello che già viene spiegato all'interno del libro.
Numerosi punti di forza sono presenti tra queste pagine. Primo fra tutti, e non è da sottovalutare è il linguaggio scorrevole, che rende piacevole la lettura delle quasi 500 pagine del libro. Quello che resta comunque difficile da digerire è l'argomento, non perchè non sia interessante, quanto al fatto che sia qualcosa di cui noi uomini (inteso come genere umano) dobbiamo tutt'ora vergognarci.
Vergognarci. Per aver pensato e aver permesso l'attuazione di un tale piano per sterminare un popolo.
Durante la lettura, a cui mi dedicavo prevalentemente la sera, mi sono chiesto spesso come fosse stato possibile tutto ciò. Strappare famiglie, persone, dalla vita di tutti i giorni, vietargli una normale vita sociale, costringerli a nascondersi e infine privarli della libertà facendo subire loro ogni sorta di brutalità e cattiveria.
Tutt'ora non lo so e non ce la faccio. Purtroppo per noi fa parte della nostra storia e possiamo farci ben poco adesso.
Nonostante si tratti di un libro che ha un fondamento profondo non cessa quasi mai di affascinare, nel bene o nel male. La prima parte, dove viene descritta prevalentemente la vita della famiglia Urovitz nella cantina della famiglia Parisi, che può risultare a volte un po' ripetitiva, viene del tutto movimentata (e sconvolta) dalla seconda parte del libro, quando i tedeschi irrompono nella vita di quelle persone. Ecco che ci si presenta a gli occhi tutta un'altra storia. Decisamente più spietata.
La cattiveria, la crudeltà, il cinismo, la brutalità e la totale indifferenza del popolo tedesco nei confronti degli ebrei è palpabile. Sconvolge, deprime, intristisce e incupisce il lettore, anche lui scortato nei campi di sterminio assieme a Lia e ai membri della sua famiglia.
Vengono descritte ogni sorta di torture e di offese. Percosse, maltrattamenti. Quando dal cielo cadevano le stelle si presenta spesso come un libro che non è facile "digerire" per la presenza di numerosi episodi storici che sbattono in faccia al lettore un mondo a cui era bene non appartenere. Questo però non è certo un punto a sfavore. Tutt'altro. Se da una parte il nostro Io ci suggerisce di posare per un attimo il libro per riprenderci, dall'altro c'è la voglia di continuare la letture, per cercare di capire fino a che punto è possibile spingersi. Fino a che punto di può essere stupidi a tal punto da accanirsi con tutte quelle persone che una volta deportate nei campi di Birkenau o simili, sono state private delle persone che amavano, della loro dignità, dell'amore, dell'essere una persona come tutte le altre e potersi godere la vita senza vivere nel terrore che un tedesco di sparasse in testa.
Il messaggio: Un bellissimo messaggio lancia questo libro. Davvero. Quando dal cielo cadevano le stelle allude alla presenza delle stelle di David cucite sulle casacche a strisce dei prigionieri nei campi di sterminio. Ma non solo. Lia, la protagonista, è solita ammirare l'immensità del cielo per sentirsi libera, per sperare. Sperare che prima o poi tutto quell'orrore finisca e possa riunirsi ai suoi amici e ai suoi familiari. Perchè la vita, nonostante tutto è meravigliosa e vale la pena di essere vissuta.
Oltre il filo spinato.
A proposito dell'autore: "Sono nata nel 1987 e sin da quando ero piccola mi piaceva scrivere temi e racconti. Adesso la scrittura è la mia passione principale. Oltre a scrivere adoro leggere e sognare. Inoltre, viaggio non appena posso. "Quando dal cielo cadevano le stelle" è il mio primo romanzo".
Per tutti coloro che fossero interessati all'acquisto cliccate qui.
Il blog di Sofia Domino.