Titolo: Morte a 666 giri
Autore: Vari
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 339
Prezzo ebook: 2.99 euro
Prezzo ebook: 2.99 euro
La trama: Horror e musica si mescolano e fondono in un connubio di note e terrore. Protagonisti dei diciotto racconti sono ora i grandi miti del rock, ora persone comuni: tutti alle prese con fenomeni paranormali e spaventosi. Morte a 666 Giri è un viaggio nel lato oscuro e misterioso del mondo musicale, nelle cui pieghe si celano oscuri e insidiosi segreti.
La recensione: Eccomi di nuovo tornare per recensire una delle raccolte di racconti editi dalla Dunwich Edizioni. Come si intuisce facilmente dal titolo ci troviamo ancora una volta di fronte a un'accoppiata vincente. Come accaduto per La notte che uccisi Jim Morrison/Scommessa a Memphis e William killed the Radio Star è ancora la musica, accompagnata da una buona dose di horror, a pervadere le pagine di questo libro.
Requiem di Giuliana Ricci
Un racconto a metà tra il passato e il presente. Ci troviamo nel 1700 quando un'ormai indebitato e perseguitato Mozart si accinge ad abbandonare questo mondo in compagnia di un losco figuro... Di colpo sbalzati nella vita di tutti i giorni facciamo la conoscenza di Gabriele, un giovane ragazzo alle prese con la tesi di laurea in musicoterapia, che si appresta a far visita al suo relatore per la valutazione del materiale. Ben presto Gabriele si trova a vagare per i calli veneziani a caccia di informazioni per soddisfare le bizzarre richieste del professore. Presto però scoprirà che qualcosa di inquietante si nasconde tra le pagine delle sue ricerche e che la persona per cui sta lavorando non è chi dice di essere...
Un racconto veramente ben scritto e avvincente, che dimostra la grandissima passione dell'autrice per la musica, che ha saputo dosare in modo ragguardevole una trama originale a nozioni di storia della musica occidentale. Un ottimo trampolino di lancio per coloro che non si sono ancora avvicinati alla musica strumentale. Un racconto che, purtroppo per il lettore appassionato, finisce troppo presto e lascia una tremenda voglia di averne ancora...
Le note di Alicia di Paolo Perlini
Tutti coloro che amano i gatti (me compreso) sorrideranno parecchio alla lettura di questo racconto che mischia il mondo animale e la musica.
Qua ci troviamo di fronte a un personaggio parecchio particolare. Una signora, un'insegnante di pianoforte che vive assieme ai suoi gatti. Che cos'hanno di particolare questi gatti e come mai l'anziana signora è così affezionata? I gatti sono tanti quante sono le note musicali e dei colori dei tasti di un pianoforte! Semplicemente geniale.
Gli animali però, come del resto gli uomini, non hanno vita eterna e spesso devono essere sostituiti con un eccentrico metodo, che per evitare di rovinare la sorpresa, non dirò a voi lettori. Che cosa accade però quando è un giovane ragazzo, anche lui appassionato di musica, a prendere il posto di uno dei gatti nella scala musicale?
Non resta che scoprirlo nel racconto di Perlini che, con ironia e leggerezza (quasi con il sorriso sulle labbra), ci narra la storia di un omicidio quasi perfetto con dei complici dalla pelliccia liscia e vellutata.
Il giorno in cui finì la musica di Gabriele Galletti
Futuro. Un futuro molto lontano è quello che ci viene presentato dall'autore di questo romanzo. Un futuro dove ogni cosa è sovvertita e la società è costretta a vivere alle strette e sotto il massimo controllo perchè ogni cosa è registrata. Ogni divertimento è bandito e la musica è finita. Tutto è già strato detto, scritto e salvato su un computer. E' in questo clima che un gruppo di amici, che compongono una band, costretto a provare di nascosto, decide di impegnarsi al massimo per riuscire a scovare l'1% di musica originale che ancora nessuno è stato capace di scrivere. La cosa però non è così semplice e anche se ci riuscissero ci sono sempre i seeker, robot superevoluti con il compito di far rispettare le regole e la legge anche usando le maniere forti...
Un racconto lungo, ambientato in un atmosfera claustrofobica e irreale, che tiene il lettore incollato alle sue pagine, lo appassiona, lo coinvolte e lo trascina in una corsa a perdifiato per sfuggire alla legge e mettere così in salvo gli ultimi accordi di una musica che rischia davvero di scomparire.
Un racconto bello e sorprendente, che presenta numerosi spunti di riflessione e che, come dico sempre quando qualcosa mi colpisce, finisce troppo presto...
Speriamo che l'autore tragga spunto dalla storia per dare vita a qualcosa di più corposo di un racconto.
Mary & Alex di Fabio Tacchi
Una villa isolata è lo scenario di questo racconto sovrannaturale. Mary e Alex erano una giovane coppia trasferitasi in questa grande villa per permettere a lui di comporre musica in santa pace. Erano perchè adesso Alex non c'è più e a Mary non resta che guardarsi indietro e rivivere coi ricordi i momenti passati insieme all'amore della sua vita. Un giorno però, costantemente accompagnata dal bicchiere con dell'alcool, Mary comincia a rovistare nello studio di Alex e trova un cd con un messaggio riguardante la sua sua pubblicazione. Mary presa dalla disperazione e dal dolore non è capace di resistere alla tentazione di inserire il disco nel lettore. Non appena lo fa e la voce di Alex torna a risuonare nelle sue orecchie accade qualcosa di particolare. Una presenza, forse Alex stesso, inizia ad albergare nella casa. Fino a che la sua musica risuonerà in quella casa Mary potrà sempre avere vicino il suo amato. Ma lui è tornato per un motivo ben preciso, qualcosa che va ben oltre l'amore, qualcosa che va oltre la vita terrena...
Un racconto questo che per certi versi mi ha suggerito Ultimi raggi di luna di Ai Yazawa, autrice di manga giapponesi. Una storia dove passato e presente si fondono, dove due persone che prima si amavano sono poi costrette a convivere in una situazione difficile, proprio come nel racconto di Tacchi. Un racconto che narra di amore, morte e dolore. Un dolore che sembra tagliare come la lama di un coltello affilatissimo. Una delusione d'amore che si tramuta in incubo e che coinvolge il lettore fino all'inaspettato finale...
La recensione: Eccomi di nuovo tornare per recensire una delle raccolte di racconti editi dalla Dunwich Edizioni. Come si intuisce facilmente dal titolo ci troviamo ancora una volta di fronte a un'accoppiata vincente. Come accaduto per La notte che uccisi Jim Morrison/Scommessa a Memphis e William killed the Radio Star è ancora la musica, accompagnata da una buona dose di horror, a pervadere le pagine di questo libro.
Requiem di Giuliana Ricci
Un racconto a metà tra il passato e il presente. Ci troviamo nel 1700 quando un'ormai indebitato e perseguitato Mozart si accinge ad abbandonare questo mondo in compagnia di un losco figuro... Di colpo sbalzati nella vita di tutti i giorni facciamo la conoscenza di Gabriele, un giovane ragazzo alle prese con la tesi di laurea in musicoterapia, che si appresta a far visita al suo relatore per la valutazione del materiale. Ben presto Gabriele si trova a vagare per i calli veneziani a caccia di informazioni per soddisfare le bizzarre richieste del professore. Presto però scoprirà che qualcosa di inquietante si nasconde tra le pagine delle sue ricerche e che la persona per cui sta lavorando non è chi dice di essere...
Un racconto veramente ben scritto e avvincente, che dimostra la grandissima passione dell'autrice per la musica, che ha saputo dosare in modo ragguardevole una trama originale a nozioni di storia della musica occidentale. Un ottimo trampolino di lancio per coloro che non si sono ancora avvicinati alla musica strumentale. Un racconto che, purtroppo per il lettore appassionato, finisce troppo presto e lascia una tremenda voglia di averne ancora...
Le note di Alicia di Paolo Perlini
Tutti coloro che amano i gatti (me compreso) sorrideranno parecchio alla lettura di questo racconto che mischia il mondo animale e la musica.
Qua ci troviamo di fronte a un personaggio parecchio particolare. Una signora, un'insegnante di pianoforte che vive assieme ai suoi gatti. Che cos'hanno di particolare questi gatti e come mai l'anziana signora è così affezionata? I gatti sono tanti quante sono le note musicali e dei colori dei tasti di un pianoforte! Semplicemente geniale.
Gli animali però, come del resto gli uomini, non hanno vita eterna e spesso devono essere sostituiti con un eccentrico metodo, che per evitare di rovinare la sorpresa, non dirò a voi lettori. Che cosa accade però quando è un giovane ragazzo, anche lui appassionato di musica, a prendere il posto di uno dei gatti nella scala musicale?
Non resta che scoprirlo nel racconto di Perlini che, con ironia e leggerezza (quasi con il sorriso sulle labbra), ci narra la storia di un omicidio quasi perfetto con dei complici dalla pelliccia liscia e vellutata.
Il giorno in cui finì la musica di Gabriele Galletti
Futuro. Un futuro molto lontano è quello che ci viene presentato dall'autore di questo romanzo. Un futuro dove ogni cosa è sovvertita e la società è costretta a vivere alle strette e sotto il massimo controllo perchè ogni cosa è registrata. Ogni divertimento è bandito e la musica è finita. Tutto è già strato detto, scritto e salvato su un computer. E' in questo clima che un gruppo di amici, che compongono una band, costretto a provare di nascosto, decide di impegnarsi al massimo per riuscire a scovare l'1% di musica originale che ancora nessuno è stato capace di scrivere. La cosa però non è così semplice e anche se ci riuscissero ci sono sempre i seeker, robot superevoluti con il compito di far rispettare le regole e la legge anche usando le maniere forti...
Un racconto lungo, ambientato in un atmosfera claustrofobica e irreale, che tiene il lettore incollato alle sue pagine, lo appassiona, lo coinvolte e lo trascina in una corsa a perdifiato per sfuggire alla legge e mettere così in salvo gli ultimi accordi di una musica che rischia davvero di scomparire.
Un racconto bello e sorprendente, che presenta numerosi spunti di riflessione e che, come dico sempre quando qualcosa mi colpisce, finisce troppo presto...
Speriamo che l'autore tragga spunto dalla storia per dare vita a qualcosa di più corposo di un racconto.
Mary & Alex di Fabio Tacchi
Una villa isolata è lo scenario di questo racconto sovrannaturale. Mary e Alex erano una giovane coppia trasferitasi in questa grande villa per permettere a lui di comporre musica in santa pace. Erano perchè adesso Alex non c'è più e a Mary non resta che guardarsi indietro e rivivere coi ricordi i momenti passati insieme all'amore della sua vita. Un giorno però, costantemente accompagnata dal bicchiere con dell'alcool, Mary comincia a rovistare nello studio di Alex e trova un cd con un messaggio riguardante la sua sua pubblicazione. Mary presa dalla disperazione e dal dolore non è capace di resistere alla tentazione di inserire il disco nel lettore. Non appena lo fa e la voce di Alex torna a risuonare nelle sue orecchie accade qualcosa di particolare. Una presenza, forse Alex stesso, inizia ad albergare nella casa. Fino a che la sua musica risuonerà in quella casa Mary potrà sempre avere vicino il suo amato. Ma lui è tornato per un motivo ben preciso, qualcosa che va ben oltre l'amore, qualcosa che va oltre la vita terrena...
Un racconto questo che per certi versi mi ha suggerito Ultimi raggi di luna di Ai Yazawa, autrice di manga giapponesi. Una storia dove passato e presente si fondono, dove due persone che prima si amavano sono poi costrette a convivere in una situazione difficile, proprio come nel racconto di Tacchi. Un racconto che narra di amore, morte e dolore. Un dolore che sembra tagliare come la lama di un coltello affilatissimo. Una delusione d'amore che si tramuta in incubo e che coinvolge il lettore fino all'inaspettato finale...
La follia è nell'etere di Alessandro Fieschi
Una musica che uccide. Ecco cosa troviamo in questo racconto. Un giallo. Pane per i denti di sfortunati detective a cui tocca risolvere il mistero. Un gruppo di persone finisce preda di una musica maledetta che sfinge ad uccidere. Le vittime della musica non ricordano niente dopo aver commesso l'omicidio. Qual'è la fonte? Chi è che trasmette questa musica demoniaca?
Un'ottima idea, un buonissimo racconto. L'unico inconveniente è la brevità. Il lettore si appassiona fin da subito alla vicenda perchè viene sbattuto subito all'interno dell'azione, ma sfortunatamente resta a bocca asciutta troppo presto. Una trama ben costruita, personaggi (in particolare i poliziotti) ben caratterizzati e con tutte le carte in regola per essere ottimi compagni di lettura. Come già annunciato per l'altro racconto, incrocio le dita perchè tutto questo possa avere presto un seguito.
Macchina per viaggiare nel presente di Marco Candida
Il protagonista di questo racconto è un ragazzo come tutti noi. Un ragazzo normale. Disoccupato. Un giorno però, stanco di condurre una vita che lo delude di continuo e lasciato dalla ragazza che sostiene di aver sviluppato una strana forma allergica nei suoi confronti, fa la conoscenza di un eccentrico inventore suo concittadino.
Il ragazzo per sfuggire alla routine di tutti i giorni, che lo sta trascinando nel baratro della depressione, decide di fare visita all'inventore che pare abbia una macchina in grado di viaggiare nel presente. Una macchina per ritrovare il proprio tempo e la voglia di vivere.
Un racconto che sembra dividersi in due. Da una parte c'è la storia del protagonista con la fidanzata e il discorso dello strano contagio che sembra trasformarlo in un insetto. Dall'altra tutta la storia dell'invenzione della macchina per viaggiare nel tempo. Due cose distinte che forse andavano separate per godere fino in fondo di quei due episodi. Sembrano quasi due racconti in uno. Molto interessante la prima parte con la fidanzata, crea il giusto ritmo e la giusta suspance ma a livello di messaggio lascia poco o niente. Decisamente migliore la seconda dove, al di là del viaggio temporale, il lettore si trova pienamente coinvolto dalla critica sociale, una società che non punta sui giovani, dei genitori che spesso non incoraggiano i figli nel giusto modo e si lamentano per quello che fanno ecc.
Mi è dispiaciuto molto che il finale sia un po' tirato via.
Nel complesso un buon racconto.
The Lizard King di Simone Censi
E' con grande piacere che ho letto questo racconto, vedendomi riproporre qualcosa che narra di Jim Morrison, il Re Lucertola. Sembra quasi destino.
Siamo quasi sul finire della carriera del Re. Siamo a quando oramai non ha più niente da perdere, quando Pam ormai si è staccata da lui, quando ormai i debiti e l'alcool hanno preso il sopravvento.
Jim è in compagnia di Max, un losco individuo che gli propone una via di fuga, una soluzione che lo allontani dallo star system che l'ha letteralmente divorato: trovare qualcuno che gli somigli e che prenda il suo posto. Ecco che per qualcuno di molto insolito e che fino a quel momento non sapeva niente è il momento di cambiare vita. Di punto in bianco.
Una storia breve per una grande star che ha fatto sognare una generazione intera e lo fa tutt'ora. Come resistere al fascino maledetto di Jim e della sua vita sregolata? Questo racconto di Censi ci fa capire fino a che punto ci siamo spinti per raggiungere il successo e come siamo pronti a rinunciarci non appena veniamo minacciati. Ma non solo questo, The Lizard King, è anche un monito per tutti quanti.
Dietro lo scintillante mondo della musica, fatto di suoni e colori, si nasconde pure un mondo dalle tinte oscure e minacciose, popolato di squali senza scrupoli disposti a tutto pur di soddisfare le richieste del Dio denaro...
La leggenda esoterica degli Jacula di Cesare Buttaboni
E' un attimo che la passione diventa ossessione. Ecco di che cosa parla questo racconto. Un racconto che ha molto da far capire a tutti coloro che pensano che la musica possa nascondere qualcosa di malvagio. Siamo alle prese stavolta con un ragazzo appassionato di musica non propriamente commerciale, appassionato di tutto quel sottogenere di gruppi di nicchia che hanno a che vedere con l'occulto. Una ricerca, una caccia a un cd che sembra introvabile, e che solo dei frati sembrano custodire in un antichissimo monastero, perchè quella melodia porta con sè la devastazione più totale.
Un racconto che ha dell'incredibile e che mette "agitazione" ma che allo stesso tempo appassiona il lettore, preso anche lui da questa rocambolesca ricerca. Un racconto "malato", che fa capire davvero quanto sia difficile poter unire una passione sana con qualcosa che travalica l'umana conoscenza.
Una musica così particolare che vien quasi la voglia di ascoltarla...
Body Count di Federico Tadolini
Una commistione inusuale quella che troviamo in questo racconto: musica e sport.
Lo scontro tra due squadre. Una che da anni è vincitrice della League, gli Skulls, e la rivale di turno.
Gli Skulls sono potentissimi, agguerriti, bestiali. Gli altri una squadra con la voglia di giocare. Alla vigilia della partita gli Skulls hanno un incidente autostradale e il loro mezzo finisce giù da un dirupo. Una tragedia. Non uno è rimasto in vita. Ma se è vero che i morti sono in grado di tornare in vita, i Teschi ce ne danno la prova, tornando da morti a camminare sulla terra per combattere in ogni caso la loro partita...
Un racconto questo che potrebbe essere classificato tra i migliori horror della storia. Una storia che ha il giusto mix di azione, sentimento e ritmo. I più pignoli apprezzeranno la costruzione di un intreccio ben articolato. Gli appassionati di splatter troveranno pane per i loro denti. Un racconto che ha al suo interno qualcosa per accontentare tutti quanti, non delude, e lascia quella voglia irrefrenabile di saperne di più.
L'ultima sinfonia di Davide Stocovaz
Questa è la storia di un ritrovamento. Un disco di grammofono trovato seppellito in giardino.
I protagonisti di questa storia rimarranno sorpresi da quello che hanno scatenato a loro insaputa standosene seduti comodamente ad ascoltare quel disco. Una sinfonia che diventa una persecuzione e che risveglia qualcosa di oscuro con sete di vendetta e morte. Non c'è scampo per nessuno. Tutti coloro che ascoltano quella musica dovranno fare i conti con qualcosa che viene dagli inferi e semina morte.
Una trama ben costruita e scorrevole accompagna un linguaggio diretto e senza fronzoli. Pollici alzati anche per quanto riguarda la costruzione dei periodi e dei paragrafi. I personaggi sono credibili e il lettore, che timidamente si è avvicinato da poco al racconto, non tarderà ad affezionarsi al protagonista del vecchio professore e al suo cane. Affezioniamoci ma non troppo mi raccomando perchè, come in ogni horror che si rispetti, c'è sempre un momento in cui c'è bisogno di sacrificarsi per qualcuno o qualcosa. Mi è seriamente dispiaciuto finirlo.
Hothell di Roberto Miller
Ecco un racconto di sacrificio. Di sacrificio per la musica, dove un gruppo di amici e componenti di una band emergente decidono di sbarazzarsi di uno di loro. Il malcapitato, dopo essere stato aggredito da coloro che considerava suoi amici e compagni, si risveglia in un luogo che ha dell'incredibile. Viene accolto da uno strano portinaio e gli vengono consegnate le chiavi della sua stanza. Si trova dunque in un albergo, un albergo da cui è impossibile fuggire, al cui interno sono confinati alcuni dei più grandi musicisti di tutti i tempi, ormai deceduti... L'unica soluzione per il nostro protagonista è quello di fare i conti con le leggende del rock, una di queste Jim Morrison, e parlare con i direttore dell'albergo, il Re dei Re... Elvis Presley.
Geniale l'idea di Jim Morrison con il corpo di un'enorme lucertola, che conferisce al personaggio un significato tutto particolare. L'intramontabile Elvis nei panni di Satana è spettacolare, sembra quasi di vederlo mentre di alza da quel trono in tutta la sua regalità.
Un racconto tutto sommato piacevole, che scorre abbastanza, nonostante il linguaggio sia un po' forzato e scabroso e forse, proprio per questo, adatto a un pubblico più giovane.
Una lieve dissonanza di Vittorio Sossi
La storia di una band, delle loro prove e il loro restare vittima di strani esseri provenienti dal pavimento dopo aver suonato. Ecco la storia di chi sopravvive a quel dramma, a come cerca di andare avanti e come cerca di fuggire da quello stato mentale ormai degenerato.
Un racconto lungo, che permette quindi al lettore di trovarsi di fronte a svariate situazioni. Nonostante però di cose ne succedano il racconto sembra non decollare mai, divagando spesso e allontanando sia la storia che il suo protagonista da tutta l'atmosfera creata all'inizio. Un vero peccato per tutto lo spazio a disposizione dell'autore.
Quando Therese suona il violino di Davide Camparsi
Una storia anomala questa. La storia di una piccola zingara che "lavora" a un incrocio e di un gatto suo amico. Insieme combattono le creature della notte grazie alla magia che Therese, la zingara, riesce a far scaturire da un violino. Il racconto ci porta tra i vicoli di una città quasi desolata, dove le persone sono sempre troppo prese da loro stesse.
Un racconto molto ben descritto con un un ottimo messaggio sociale, spesso però risulta essere un po' confuso e specie nella parte che precede il finale il lettore perde di vista quella che era l'ambientazione iniziale e l'atmosfera che era venuta a crearsi. Una storia d'amore tormentata tra una giovane donna e un animale che darebbe la sua stessa vita pur di difendere quello che prova verso di lei.
Il demone prigioniero di Sergio Di Girolamo
Questo racconto mi è piaciuto particolarmente, sarà perchè c'è un demone , sarà perchè accosta alla figura del cantante metal la figura del bello impossibile e dannato, non lo so.
Il protagonista è appunto un cantante metal molto famoso che deve però la sua fama al demone che è riuscito a imprigionare anni addietro e a cui sacrifica vite umane. I rapporti tra loro però sono tesi. Il cantante non sta portando fede ai patti e il demone vorrebbe fuggire via invece di restarsene incatenata all'interno del camper privato della band.
Adesso siamo a qualche istante prima della fine di un concerto e una timida ragazzina è disposta a tutto pur di conoscere il suo idolo e gettarsi tra le sue braccia. Non appena però riesce a intrufolarsi all'interno del camper del suo cantante del cuore lo scenario che si trova di fronte è ben diverso da come si aspettava...
Il mix musica e horror è spettacolare in questo racconto. Sembra quasi di tornare indietro nel tempo e vedersi passare davanti a gli occhi il celebre film Lost Boys, anche se qua di vampiri non ce ne sono. Un racconto che scorre e che non lascia delusi mai.E' interessante capire come questo cantante sia passato dall'essere una nullità ad essere quasi una leggenda del panorama musicale. L'idea del demone con le fattezze di una conturbante donna ammaliatrice e letale si porta dietro un ottimo messaggio, quello della donna che deve solo soddisfare gli appetiti sessuali dell'uomo e che invece dentro di sè porta tutto un mondo e una vita da vivere. Stessa cosa vale per gli uomini, capaci solo di vedere l'aspetto materiale e fisico della donna e incapaci di andare oltre.
Una buona storia davvero. Sotto tutti i punti di vista.
L'odio di Orfeo per Euridice di Alessandro Colombo
Qua ci troviamo di fronte a un colosso della musica strumentale: Orfeo e Euridice. Un racconto tutto particolare questo e proprio per questo parecchio efficace. Tutti coloro che hanno una piccola infarinatura di storia della radio e della tv e delle primissime sperimentazioni video ameranno alla follia questa storia. Traendo spunto da tutto questo, dagli studi di John Cage, dagli happening in corso negli anni '70 e '80, e forse dall'Orfeo ed Euridice di Gluck, Alessandro Colombo sbatte il lettore di fronte a una tv e lo "costringe" ad assistere alla visione di una serie di video, tanti quanti sono i paragrafi del racconto.
Con sapiente maestria assistiamo a una sperimentazione musicale. Di fronte al lettore le pagine scorrono come immagini, descritte in modo così dettagliato dal punto di vista visivo e tecnico che sembra quasi di vedere seriamente un video e non di leggere un racconto. Una sperimentazione di una musica che ha dell'incredibile, una musica che sembra avere degli effetti particolari di chi la ascolta e proprio per questo capace di attirare l'attenzione dei media e dei giornali.
Orfeo ed Euridice raccontano una storia ben precisa, un viaggio all'inferno e un letale sacrificio d'amore. Un viaggio senza ritorno. Ed è proprio questo che succede all'interno del racconto. Le cavie dell'esperimento si perdono nell'etere e il lettore viene sbalzato continuamente dentro e fuori lo schermo.
Un racconto psichedelico che esercita un fascino tutto particolare su tutto e su tutti, e fa venir la voglia di conoscere meglio quel mondo fatto di nebbie, fade out, e scariche elettristatiche.
Le mani del pianista di Fabio Scaranari
Questa è la storia di una persona disturbata. Il ragazzo protagonista di questo racconto ha problemi di socializzazione, è un sociopatico, la notte viene assalito da strane visioni che non gli permettono di prendere sonno. Per uscire da questo stato e cercare di migliorare la sua posizione ha bisogno di staccare la spina e andare altrove, lontano da casa. Ecco che si ritrova ad abitare una casa di fianco a quella di un pianista. Un pianista che nessuno vede perchè passa le sue giornate a suonare.
Presto però i suoi provenienti da quella casa inizieranno ad avere lo stesso effetto sconvolgente delle visioni notturne del nostro protagonista. Si deve agire al più presto e porre fine a quella musica. In qualunque modo.
Un bel racconto. La giusta atmosfera e le giuste situazioni per renderlo qualcosa di particolare. Una storia non certo originale, ma interessante il modo in cui l'autore ha saputo mettere su carta i suoi pensieri e raccontarci una duplice storia e due stati d'animo completamente diversi.
Ammetto di essermi seriamente spaventato in un paio di occasioni...
Il lato C di Cristiano Fighera
Trasferirsi in una nuova casa non sempre è sintomo di felicità. Lo sa benissimo la moglie del protagonista di questo racconto, perennemente sola ad aspettare il suo uomo a casa. Un bel giorno però curiosando tra i resti della casa viene rinvenuto un antico disco contenente la registrazione di quando un lontano zio suonava in una piccola orchestra. Da quel momento le cose cambiano e la casa sembra essere sempre pervasa dalle note di quell'orchestra, al punto che non si capisce se sia reale oppure no. La coppia di giovani sposi viene messa a dura prova da quello che è il passato di quella casa e dai suoi antichi abitanti.
Una storia questa che fa capire quanto lo stare insieme sia importante, quando importante è l'ascoltare i bisogni della persona che abbiamo accanto senza celargli nulla. Una trama interessante per delle pagine dense di significato. Un horror sofisticato e immediato. Un linguaggio semplice e scandito a ritmo di banda....
Merope al pianoforte di Dalila Forni
Un racconto dal sapore di altri tempi. Una storia che racconta di amore ormai finito, un signore ormai anziano destinato a vivere in solitudine dopo che l'amata compagna l'ha lasciato per sempre.
Vivere in un antichissimo maniero non fa cerro bene al cuore e il protagonista di questo racconto si ritrova a vivere con i suoi umili servitori, unica sua compagnia da anni ormai. Una sera però qualcuno inizia a suonare il pianoforte in un'ala della casa che era stata bandita. E' forse qualcuno dei servi che inavvertitamente si è intrufolato nella stanza della musica oppure è qualcuno di molto caro al protagonista che è tornato per un ultimo saluto?
Il racconto qui presentato dimostra come sia possibile creare atmosfera con pochissimi elementi e trascinare il lettore all'interno della storia in brevissimo tempo. Una storia dal sapore della polvere, dell'amore e della rinuncia, ma anche dei possibili modi in cui si possa restare legati alla persona che ci ha toccato il cuore e che è capace di emozionarci ora come lo faceva un tempo.
Bello.
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Grazie della pazienza.
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