Titolo: Format - Crimine in diretta tv
Autore: Fabrizio De Sanctis
Editore: Fratini editore
Pagine: 750
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La trama: Thriller ambientato a Firenze. Aspetti inquietanti dietro e davanti allo schermo televisivo vedranno coinvolti nelle indagini il commissario Siciliano e la sua squadra in un susseguirsi di omicidi con cui dovranno fare i conti anche i più affezionati telespettatori. Cover illustrata dal piccolo grafico "in erba" Pietro Macelloni.
La recensione
Un libro questo che farà molto piacere a tutti gli appassionati di thriller. Una storia vecchio stile con un po' di modernità al suo interno.
La storia: In Format di Fabrizio de Sanctis troviamo una storia ambientata a Firenze, città che da sempre esercita il suo fascino su qualsiasi cosa e su chiunque. Questo contribuisce a creare l'ambientazione giusta per questo thriller, ambientato negli studi di Klem tv, una piccola emittente televisiva. Salvo qualche screzio e dissapore le giornate lavorative sembrano procedere tranquille, una mattina però uno strano pacchetto viene recapitato sulla scrivania di Antonio Grandi ed ha inizio così il più sadico dei reality show che la tv italiana abbia mai visto.
Un killer dalle idee molto chiare propone il rapimento due vittime per volta ma solo il pubblico da casa, attraverso il televoto, potrò decidere le loro sorti. Uno verrà ucciso e la sua morte trasmessa in tv attraverso un filmato, l'altro sarà rimesso in libertà. Sembra un piano perfetto, ma ben presto le regole verranno infrante e a quel punto la pazienza e la bravura del commissario Siciliano e dei componenti della sua squadra verranno messe a dura prova...
I personaggi: Potrebbero essere schierati in due squadre. Da una parte ci sono i componenti degli studi televisivi, dall'altra il commissario Siciliano con il suo entourage di colleghi.
Del primo gruppo fa parte la famiglia Andrei, ricchi possidenti capitanati dal padre Ettore, che con maestria sembra gestire in modo sapiente la vita dei tre figli secondo il suo volere. La loro è una vita fatta di agi e confort, per loro non ci sono sacrifici da fare perchè tutto è dovuto. Gente senza scrupoli che non ci pensa su due volte per raggiungere i propri scopi. Tra loro c'è infatti Cremente Andrei, il più viziato dei tre figli, quello più arrogante, quello a cui è stata affidata la gestione dell'emittente televisiva Klem.
Nell'altra squadra i componenti della polizia al gran completo, i buoni insomma, coloro che si impegnano fino alla fine di ogni giornata (ma anche per gran parte della notte) a cercare quel dettaglio che servirà loro per incastrare l'Assassino del Reality. Il commissario Siciliano, come anche i sovrintendenti Alessi e Tommasi rispecchiano i classici personaggi del romanzo di genere, coloro per cui il lavoro viene prima di tutto il resto e per cui sarebbero capaci di sacrificare la vita a favore delle indagini, spesso a scapito della vita privata. Persone coraggiose e disponibili, ma spesso molto sole a causa del loro lavoro.
Il vero protagonista del romanzo è però, senza ombra di dubbio Format, l'assassino. Freddo, intelligente e calcolatore proprio come piace a me si è da subito conquistato il mio amore. E' lui che ha il più profondo approfondimento psicologico e una quasi totale immedesimazione con il pubblico di lettori. Prima che essere un assassino è una persona, qualcuno che ha subito qualcosa di molto grave nel suo passato e adesso deve sfogarsi e adesso ha deciso di farlo nel miglior modo possibile.
Il lettore non può non restare affascinato dal suo macabro piano, non può non provare interesse per lui, non può non unirsi alla polizia per cercare di capire che cosa passi nella sua testa e perchè abbia deciso di fare tutto questo. Ma soprattutto, chi è davvero Format?
Il tema: C'e un unico filo conduttore che lega tutto ciò che accade nel libro ovvero quello della critica sociale attraverso quel mezzo di comunicazione di massa che è la tv. L'autore critica fortemente la struttura televisiva, il modo in cui è gestita, i temi che propone, ma soprattuto l'impatto che ha sul pubblico. Un tema decisamente interessante visto il tempo in cui viviamo, un tempo in cui le persone sono sempre più prese da se stesse ma amano spiare gli altri attraverso una trasmissione dove dei perfetti sconosciuti (o presunti tali) vengono ripresi 24 ore su 24.
Nel caso di Fabrizio de Sanctis e del reality da lui concepito assistiamo alla totale sovversione della teoria ipodermica (meglio conosciuta come Teoria della pallottola) secondo la quale, essendo la tv una forte comunicatrice di massa, essa "spara" tutto ciò che trasmette verso i telespettatori che la guardano in modo passivo senza modo di potersi difendere. In Format abbiamo di fronte una tv che fa reagire gli spettatori, che li fa sentire padroni del gioco, padroni del destino e della vita di altre persone, con l'assassino che muove i fili come un macabro burattinaio.
Tutti quanti siamo degli assassini.
Le critiche: Il libro è molto lungo ma scorre benissimo ed è questo che mi ha aiutato molto nella lettura. L'impaginazione è quella di un libro di testo universitario, che differisce quindi dal comune formato di pubblicazione libresca a cui siamo abituati. Le pagine utilizzano un ottimo carattere e non si hanno da fare sforzi durante la lettura. Diventa un problema nel caso in cui (come spesso mi accade) si decida di leggerlo fuori casa, il numero delle pagine e il formato non propriamente tascabile rende un po' difficoltosa e "pesante" la lettura.
Ci sono un paio di cose, come ad esempio lo svelamento dell'identità dell'assassino che avviene decisamente troppo presto, oppure il gioco degli anagrammi che il lettore intuisce prima dei personaggi, che forse castrano un po' quelli che sono i colpi di scena della storia.
Il finale mi ha lasciato esterefatto, la storia subisce un'accelerazione improvvisa da lasciare il lettore letteralmente a bocca aperta...
Il mio giudizio: Una buona storia con delle ottime motivazioni. Format è il giusto mix di azione, scorribande poliziesche, e le malsane gesta un folle omicida. Una storia che tiene piacevolmente il lettore incollato alle pagine per sapere come il malato reality andrà a finire, chi saranno i prossimi in nomination, e chi sarà colui che il pubblico deciderà di far uccidere dal killer.
Consigliata la versione ebook.
La recensione
Un libro questo che farà molto piacere a tutti gli appassionati di thriller. Una storia vecchio stile con un po' di modernità al suo interno.
La storia: In Format di Fabrizio de Sanctis troviamo una storia ambientata a Firenze, città che da sempre esercita il suo fascino su qualsiasi cosa e su chiunque. Questo contribuisce a creare l'ambientazione giusta per questo thriller, ambientato negli studi di Klem tv, una piccola emittente televisiva. Salvo qualche screzio e dissapore le giornate lavorative sembrano procedere tranquille, una mattina però uno strano pacchetto viene recapitato sulla scrivania di Antonio Grandi ed ha inizio così il più sadico dei reality show che la tv italiana abbia mai visto.
Un killer dalle idee molto chiare propone il rapimento due vittime per volta ma solo il pubblico da casa, attraverso il televoto, potrò decidere le loro sorti. Uno verrà ucciso e la sua morte trasmessa in tv attraverso un filmato, l'altro sarà rimesso in libertà. Sembra un piano perfetto, ma ben presto le regole verranno infrante e a quel punto la pazienza e la bravura del commissario Siciliano e dei componenti della sua squadra verranno messe a dura prova...
I personaggi: Potrebbero essere schierati in due squadre. Da una parte ci sono i componenti degli studi televisivi, dall'altra il commissario Siciliano con il suo entourage di colleghi.
Del primo gruppo fa parte la famiglia Andrei, ricchi possidenti capitanati dal padre Ettore, che con maestria sembra gestire in modo sapiente la vita dei tre figli secondo il suo volere. La loro è una vita fatta di agi e confort, per loro non ci sono sacrifici da fare perchè tutto è dovuto. Gente senza scrupoli che non ci pensa su due volte per raggiungere i propri scopi. Tra loro c'è infatti Cremente Andrei, il più viziato dei tre figli, quello più arrogante, quello a cui è stata affidata la gestione dell'emittente televisiva Klem.
Nell'altra squadra i componenti della polizia al gran completo, i buoni insomma, coloro che si impegnano fino alla fine di ogni giornata (ma anche per gran parte della notte) a cercare quel dettaglio che servirà loro per incastrare l'Assassino del Reality. Il commissario Siciliano, come anche i sovrintendenti Alessi e Tommasi rispecchiano i classici personaggi del romanzo di genere, coloro per cui il lavoro viene prima di tutto il resto e per cui sarebbero capaci di sacrificare la vita a favore delle indagini, spesso a scapito della vita privata. Persone coraggiose e disponibili, ma spesso molto sole a causa del loro lavoro.
Il vero protagonista del romanzo è però, senza ombra di dubbio Format, l'assassino. Freddo, intelligente e calcolatore proprio come piace a me si è da subito conquistato il mio amore. E' lui che ha il più profondo approfondimento psicologico e una quasi totale immedesimazione con il pubblico di lettori. Prima che essere un assassino è una persona, qualcuno che ha subito qualcosa di molto grave nel suo passato e adesso deve sfogarsi e adesso ha deciso di farlo nel miglior modo possibile.
Il lettore non può non restare affascinato dal suo macabro piano, non può non provare interesse per lui, non può non unirsi alla polizia per cercare di capire che cosa passi nella sua testa e perchè abbia deciso di fare tutto questo. Ma soprattutto, chi è davvero Format?
Il tema: C'e un unico filo conduttore che lega tutto ciò che accade nel libro ovvero quello della critica sociale attraverso quel mezzo di comunicazione di massa che è la tv. L'autore critica fortemente la struttura televisiva, il modo in cui è gestita, i temi che propone, ma soprattuto l'impatto che ha sul pubblico. Un tema decisamente interessante visto il tempo in cui viviamo, un tempo in cui le persone sono sempre più prese da se stesse ma amano spiare gli altri attraverso una trasmissione dove dei perfetti sconosciuti (o presunti tali) vengono ripresi 24 ore su 24.
Nel caso di Fabrizio de Sanctis e del reality da lui concepito assistiamo alla totale sovversione della teoria ipodermica (meglio conosciuta come Teoria della pallottola) secondo la quale, essendo la tv una forte comunicatrice di massa, essa "spara" tutto ciò che trasmette verso i telespettatori che la guardano in modo passivo senza modo di potersi difendere. In Format abbiamo di fronte una tv che fa reagire gli spettatori, che li fa sentire padroni del gioco, padroni del destino e della vita di altre persone, con l'assassino che muove i fili come un macabro burattinaio.
Tutti quanti siamo degli assassini.
Le critiche: Il libro è molto lungo ma scorre benissimo ed è questo che mi ha aiutato molto nella lettura. L'impaginazione è quella di un libro di testo universitario, che differisce quindi dal comune formato di pubblicazione libresca a cui siamo abituati. Le pagine utilizzano un ottimo carattere e non si hanno da fare sforzi durante la lettura. Diventa un problema nel caso in cui (come spesso mi accade) si decida di leggerlo fuori casa, il numero delle pagine e il formato non propriamente tascabile rende un po' difficoltosa e "pesante" la lettura.
Ci sono un paio di cose, come ad esempio lo svelamento dell'identità dell'assassino che avviene decisamente troppo presto, oppure il gioco degli anagrammi che il lettore intuisce prima dei personaggi, che forse castrano un po' quelli che sono i colpi di scena della storia.
Il finale mi ha lasciato esterefatto, la storia subisce un'accelerazione improvvisa da lasciare il lettore letteralmente a bocca aperta...
Il mio giudizio: Una buona storia con delle ottime motivazioni. Format è il giusto mix di azione, scorribande poliziesche, e le malsane gesta un folle omicida. Una storia che tiene piacevolmente il lettore incollato alle pagine per sapere come il malato reality andrà a finire, chi saranno i prossimi in nomination, e chi sarà colui che il pubblico deciderà di far uccidere dal killer.
Consigliata la versione ebook.
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