giovedì 19 maggio 2016

Clayton Creed, di Pietro Gandolfi

Titolo: Clayton Creed
Autore: Pietro Gandolfi
Editore: Vincent books
Pagine: 158
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La trama: Chi sei, Clayton Creed? Chi si nasconde dietro una delle firme più rinomate della letteratura del terrore? Ouale enigma celi agli occhi del mondo? Sei stato capace di ammaliare l'immaginazione dei lettori, terrorizzandoli nel profondo, ma nessuno sa molto di te. Fino a oggi. Perché qualcuno ha scoperto il tuo segreto e sa dove trovarti. Non sei più al sicuro, nel tuo nascondiglio fra i boschi. Sta arrivando, non lo percepisci? Finora sei stato in grado solo di raccontarlo, da oggi lo vivrai sulla tua pelle. In fondo lo conosci bene, è un tuo vecchio compagno, un amante capace di accompagnare le tue giornate attraverso troppi anni. È l'orrore, Clayton, ma stavolta non sei stato tu a dargli forma. È vivo. E siede accanto a te.



La recensione

Un nuovo romanzo di Pietro Gandolfi vado a recensire, posso oramai considerarmi un esserino a tutti gli effetti a questo punto! Una lunga serie di suoi lavori comincia ad essere presente su queste pagine! Ma andiamo a cominciare.

Little Wood è il luogo dove queste nuove vicende si svolgono. Per tutti coloro che conoscono Gandolfi non sarà difficile ricollegare questa cittadina ad altri suoi libri. Qui avviene tutto, macabro scenario di una vita passata in solitudine.
La storia è quella di Frank, un uomo che ha deciso di votare la sua vita alla scrittura, desideroso di andare incontro ai bisogni del proprio pubblico di lettori, di isolarsi da tutto il resto per dare libero sfogo alla sua creatività sotto lo pseudonimo di Clayton Creed. Poi c'è Vera, la sua compagna, colei che ha deciso di seguirlo e vivere assieme a lui una vita tagliata fuori da tutto, dalla vita che faceva prima, dalle abitudini che aveva prima di conoscere anni addietro Frank. La sua è una vita di rinunce e presto la routine diventa devastante.
A scuotere il terreno ci pensa Alexandra, una giovane e attraente ragazza che ha in mente un piano ben preciso. il suo desiderio è quello di poter imparare dal sui maestro, dal suo idolo, dall'uomo che da sempre riempie i suoi sogni e le pagine che si esercita a scrivere: Clayton Creed.
Inizia così una strana e ambigua collaborazione tra Frank e Alex, qualcosa che rischia di mettere in ombra Vera, e questo a lei non va affatto bene. Alex è bella, attraente, è volenterosa e sembra catturare da subito le attenzioni del suo uomo. Ma il vero motivo per cui è giunta in quella casa sperduta in mezzo al nulla sarà solo quello di apprendere un mestiere oppure qualcosa di più sadico si cela dietro una scollatura provocante?

Uno stile unico quello che ormai contraddistingue i lavori di Gandolfi, adesso più che mai. Il livello che ha raggiunto l'ho apprezzato moltissimo. Discorsi previ e concisi, nessuna descrizione pesante, la giusta dose di dialoghi e prosa porta avanti la storia in maniera bilanciata dall'inizio alla fine. Niente da dire al riguardo quindi, il libro si legge alla perfezione.

Un thriller psicologico, come ci informa anche la quarta di copertina, in cui vediamo gli animi di una coppia forse non convenzionale prendere fuoco non appena si presenta una persona che minaccia di cambiare la loro vita. Un personaggio inaspettato, quello di Alex, che si insinua piano piano nella vita di Vera e Frank facendo germogliare in loro il forte dubbio che abbia qualcosa da nascondere. Ma cosa?
Vera e Frank hanno da tempo rinunciato ad avere una vita sociale, nonostante lei ne senta ancora il forte bisogno, hanno capito che l'unico modo di mantenere segreta la vera identità di Clayton Creed è quello di fuggire da tutto. Adesso che però qualcuno è riuscito a scoprire dove il famoso scrittore si nasconde sono in pericolo, i fan di tutto il onor potrebbero assalirli, potrebbero spuntare da ogni angolo anche solo per un autografo, facendo così incespicare il duro lavoro di Frank. Questo non possono permetterselo, tutto si regge sul suo lavoro e la sua credibilità. Se andasse perduta sarebbe la fine.
Alex però è determinata, e pericolosa proprio come una serpe in seno, che con poche mosse e qualche battuta di troppo riesce a prendere in mano le redini del gioco.

L'ambientazione mi ha colpito. Il trovarci in un posto sperduto in mezzo al bosco è il posto adatto per trasmettere il pericolo, l'ansia e claustrofobia di cui ha bisogno un racconto come questo. Il paese è lontano e per raggiungerlo occorre un mezzo a quattro ruote, gli unici rumori che si odono sono il canto degli uccelli e il soffio del vento. E le grida. Le grida delle vittime di un macabro disegno fatto di sesso e scrittura. Queste sono infatti le ossessioni su cui si basa Clayton Creed, due sfere che spesso vanno a braccetto e che si intersecano in maniera indissolubile. Qualcosa di fisico e qualcosa di intellettuale. La testa e il corpo. La mente e la mano dello scrittore che, come già in altri suoi lavori, calca parecchio la mano spingendo i suoi personaggi e i suoi lettori al limite...

Il mio giudizio: Una storia diversa dalle altre, che racconta un malessere interiore in maniera diversa da come eravamo abituati a leggere. In questo caso il classico spargimento di sangue che tutti si aspettavano giunge soltanto alla fine, nelle ultime pagine. Gandolfi ha pensato ad una storia come un vaso di Pandora, alimentato da un piccolo fuoco alla primissima pagina, ma che successivamente divampa fino a far saltare il tappo e far colare tutto il suo malsano contenuto.
Se siete curiosi di leggere un Gandolfi alle prese con i suoi incubi ma gestiti in maniera differente non vi resta che provare a capire chi sia davvero Creed...

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