lunedì 24 ottobre 2016

Tracce, un'antologia di racconti tra Viareggio e la Versilia e intervista all'autrice Luciana Volante

Ciao a tutti lettori! Post importante quello di oggi!
L'Associazione culturale Nati per scrivere è lieta di annunciare la pubblicazione della raccolta di racconti Tracce, ambientati tra Viareggio e la Versilia, luoghi che conosco molto bene e dove vado spesso per staccare il cervello dalla pressione della vita di tutti i giorni.

Titolo: Tracce
Autori: Luciana Volante, Alessio Del Debbio, Leandra Cazzola, Elena Covani, Maria Pia Michelini.
Foto di copertina: Ilaria Regruto.
Editore: Nati per scrivere
Pagine: 88
Link per l'acquisto QUI

La trama: Viareggio, città di sole, mare e Carnevale. Ma anche città di scrittori, che sul suo molo hanno trovato ispirazione per tante storie, mostrando angoli diversi di una città che ha ancora molto da offrire, anche se forse non lo sa. "Tracce" contiene cinque racconti, accomunati dall'ambientazione, che si uniscono a formare una storia che nasce dal mare, come una sirena, si forma sulla spiaggia, modellandosi come una statua grezza, e poi scavalca il molo e si inoltra in città, camminando tra i bei palazzi liberty, allietata da artisti di strada e dall'allegria delle maschere. Perciò, mettetevi comodi, su una sdraio, sul divano o sul muretto del molo, e preparatevi per un viaggio tra sogno e realtà. Viareggio vi aspetta, e anche noi.

Ospite oggi di questo mio blog è Luciana Volante, con un'intervista fatta da Alessio del Debbio, dedicata al suo modo di essere e al suo rapporto con la scrittura e la lettura. Eccola qua, pronta da leggere!



Ciao Luciana, parlaci un po’ di te. Cosa fai, quali sono le tue passioni, i tuoi libri preferiti?
In effetti sono un po' in imbarazzo a parlare di me, non so mai cosa dire! In realtà sono una persona normale, faccio un normale lavoro di ufficio e mi occupo di contabilità, nello specifico di contabilità nel mondo del Turismo. I viaggi sono sempre stati la mia passione fin da adolescente! Ho viaggiato, ma non moltissimo, ho una grande famiglia e non sempre è facile conciliare tutto, soldi compresi! Insieme ai viaggi altra passione è leggere. Non ho un genere preferito, mi piace spaziare e leggere secondo l'umore del momento. Ho cominciato a leggere da ragazzina andando nella biblioteca del quartiere, rubando i libri di avventura di Salgari a mio fratello e viaggiando con la fantasia. Dal quel momento non ho mai smesso di leggere! Il libro che ho nel cuore è senz'altro Il gabbiano Jonathan Livingston, io e la mia compagna di banco abbiamo anche scritto una lettera all'autore Richard Bach, ai tempi del liceo.

Come è nato il tuo amore/approccio verso la scrittura? Ti senti orientata verso qualche genere particolare?
In realtà io ho sempre scritto! Fin da bambina avevo il classico diario, che poi nel tempo si è trasformato in quaderno. Adesso ho una quantità enorme di quaderni ovunque, sul comodino, in borsa, nello studio. Uno per ogni momento! Scrivere mi ha salvato, dico sempre, ho avuto un'infanzia non facile e mettere i pensieri su carta era un modo per trovarmi, per capire cosa mi succedeva. Da adulta ho capito che forse potevo incanalare questo “vizio” che avevo e conoscere gli strumenti dei veri scrittori, ecco perché ho cominciato a frequentare corsi di scrittura. Sicuramente il genere nel quale mi sento meglio è quello introspettivo, ma adoro anche le favole, mi divertono tantissimo. Ne ho raccontate tante alle mie figlie!

Quando scrivi? Hai qualche aneddoto da raccontare legato alle tue esperienze di scrittura?
Non ho un momento particolare, la mia giornata è sempre molto piena! Devo dire che ci penso molto e quando ho un'idea che mi piace la scrivo (ho sempre un quaderno o un’agendina nella borsa!). Così ho tanto materiale da mettere insieme e quando l'idea è nata, c'è qualcosa che mi spinge a finirla. L'aneddoto più simpatico riguarda la favola che ho scritto “Il pastore di alberi”, mi è venuto il panico quando ho pensato che dovevo scrivere una favola per bambini, per un concorso al quale dovevamo partecipare all'interno di un laboratorio di scrittura. Poi invece i personaggi sono nati da sé e la storia si è srotolata davanti a me una domenica mattina appena sveglia, ho preso il mio quaderno sul comodino e ancora sotto le coperte ho scritto tutta la scaletta con la trama.

Parliamo adesso del tuo racconto “Ago e Filo”, come è nato? Cosa volevi raccontare?
Il racconto è tratto da una storia vera che mi hanno raccontato di una sarta nata a Viareggio alla fine dell'Ottocento, alcuni personaggi sono veri con i nomi originali, altri ovviamente sono cambiati. Mi piaceva pensare che la storia si srotolasse sul filo dei suoi ricordi, proprio come il filo da cucire che aveva usato nella sua vita e mi piaceva che questo filo unisse le generazioni della sua famiglia in qualche modo. La memoria dei nostri avi è dentro di noi e fa parte del nostro essere, non dobbiamo perderla.

Come ti sei trovata a collaborare con altri scrittori, lavorando assieme sul proprio testo?
Nei giudizi scolastici scrivevano sempre che ero brava a lavorare in gruppo, ed è vero! Mi trovo a mio agio a lavorare con altre persone che scrivono perché mi posso fidare della loro capacità di valutare e criticare quello che scrivo, inoltre è molto stimolante ascoltare altre persone che hanno la mia stessa passione.

Progetti per il futuro?
Penso che scriverò un'altra favola. Ho scritto la scaletta e ho già i personaggi, lo trovo molto divertente. A presto!

Biografia dell’autrice Luciana Volante: Un'infanzia sempre con la valigia pronta, in continua trasferta tra la capitale, la Sicilia e la Lombardia, per poi stabilirsi in Toscana, sulle colline versiliesi. Cresciuta in compagnia di un fratello maggiore, diligente e esigente, soprattutto in grammatica e temi d'italiano. Il risultato non poteva che essere quello di un'agente di viaggio, con il romanzo nascosto nel cassetto, pronto a saltar fuori a ogni pausa. Momenti liberi che diventano sempre più rari, essendo mamma a tempo pieno. Condizioni tuttavia stimolanti per la fantasia, che trovano il tempo di farsi ritagliare in piccoli racconti. Il suo libro d’esordio è Il pastore di alberi, una fiaba illustrata, per bambini e anche per adulti sognatori, dal forte messaggio ecologista. Il pastore Sabatino dovrà affrontare un pericoloso viaggio per liberare le fate degli alberi, prigioniere della terribile strega Griselda, e restaurare l'equilibrio della natura.

La pagina fb del suo libro Il pastore di alberi.

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