lunedì 28 novembre 2016

Il richiamo delle Ragazze Grinta, di Paolo Monelli

Titolo: Il richiamo delle Ragazze Grinta
Autore: Paolo Monelli
Editore: Nulladie
Pagine: 222
Link per l'acquisto QUI

La trama: Chiara, Giulia e Laura, le Ragazze Grinta, sono tre quindicenni di Rivoli. Per via del loro carattere non hanno amici né fidanzati e finiscono per uscire esclusivamente tra loro. Il 1998 sta terminando e il 1999 si prospetta essere uguale all'anno prima. Un messaggio ritrovato casualmente conduce le tre ragazze in un'avventura nella quale i Ragazzi Immaginari, autori del messaggio, hanno fronteggiato i piani dei temibili Gran Maestri Fat Morris e ora chiedono aiuto alle Ragazze per la resa dei conti finale. I Fat Morris hanno il potere di controllare la quarta dimensione, che permette loro di spostarsi istantaneamente e di disporre di energia infinita. Come prova dell'esistenza della quarta dimensione, un ipercubo, un cubo quadrimensionale, transiterà per alcuni secondi in una villa disabitata e le Ragazze potrebbero essere le uniche testimoni di questo evento. Ma sarà vero? Cos'è realmente la quarta dimensione? Chi ha scritto i messaggi ritrovati? Perché tutta questa storia è così in risonanza con il mondo delle Ragazze Grinta?


La recensione

Ho cominciato a leggere questo libro di sera, steso sul mio letto in completo relax dopo una giornata da urlo. Quello che non sapevo è quello che avevo in mano, non sapevo che questo libro mi avrebbe tenuto sveglio oltre il limite ed essermi trovato a metà senza nemmeno accorgermene.

La storia di Laura, Chiara e Giulia comincia come un normale romanzo, descrivendo la vita di tre adolescenti. Loro però non sono come le altre ragazze di Rivoli, alle prese con le feste, gli amici, e i ragazzi, perché loro sono speciali. Loro amano stare per conto loro, condividere le loro vite insieme a scanso di divertimenti. Un giorno però le loro vite vengono colte di sorpresa da un messaggio, un disegno, che le porta a vivere un'avventura ai limiti del possibile. Si trovano così a dare la caccia a un'antica setta chiamata dei Serpenti e della Rosa, che come un intricato puzzle dissemina lungo il loro percorso enigmi e fa scaturire numerosi interrogativi. Questo le fa uscire di casa, porta le Ragazze Grinta a mettersi in gioco, a uscire dal guscio nel quale si erano rinchiuse e...vivere.
La scoperta di un passaggio quadrimensionale, una caccia per ritrovare messaggi con all'interno gli indizi per capire come arrivarci, pedinamenti, incursioni notturne in case abbandonate e forse la scoperta di un cadavere rendono la loro avventura qualcosa a metà tra fantascientifico e il romanzo di formazione...

Uno dei punti di forza di questo romanzo è senza dubbio il modo in cui è scritto, so che può sembrare strano perché lo dico ogni volta che succede, ma per me una buona riuscita deriva per il 70% da questo. Se una storia non scorre, niente, non c'è storia. Le protagoniste sono tre giovani ragazze che d'un tratto si trovano tra le mani un pezzo di carta che cambia le loro vite, il loro modo di esprimersi e di rapportarsi è quindi spontaneo, naturale, non hanno bisogno di grandi parole per comprendersi. Questo rende la narrazione semplice e discorsiva, piacevole e sorprendentemente veloce, che trasporta il lettore attraverso quella che è la trama principale, ma anche attraverso i numerosi ritrovamenti dedicati ai Fat Morris e ai racconti delle Ragazze Antipatiche. L'autore riesce, proprio grazie a questo, a costruire una storia che mixa la pura narrativa, legata alla vita delle ragazze, alle numerose descrizioni dei luoghi, a qualcosa di diverso che molto si avvicina al giallo e al thriller. Tutto questo senza perdere mai di fluidità. Mai.

Le protagoniste: Divise sono una forza, unite fanno scintille. Ecco quello che viene da pensare leggendo di loro. Il nome che si danno non è scelto a caso, loro sono le Ragazze Grinta perché è questo che si danno a vicenda, si sostengono, si raccontano, insieme si spingono oltre il limite. Loro si bastano, non hanno bisogno di nessuno che faccia loro compagnia, rifuggono ogni compagnia, rifuggono i luoghi chiassosi come le discoteche, le chiacchiere leziose. Loro amano le sfide e gli stimoli, amano l'ignoto e il mistero e non esitano un secondo a lanciarsi verso manoscritti rinvenuti chissà dove, a incursioni al cimitero per vagare tra le lapidi, e visite all'interno di ville abbandonate a caccia di un ponte qaudrimensionale. Loro sono così. Qualcuno potrebbe pensare di chiamarle asociali, ma chi l'ha detto che per essere considerati "normali" si debba per forza essere in tanti?

Nonostante possa sembrare che un tema portante non ci sia, visto che quasi immediatamente veniamo catapultati all'interno dell'intricata storia riguardante la Setta dei Serpenti e della Rosa e delle dimensioni parallele, esso esiste davvero ed è quello della sorellanza. Questo va oltre tutto quanto e fa da sfondo alla storia. Il rapporto e la sinergia che esiste tra le ragazze sono i veri protagonisti di questa storia, che la sostengono, che la alimentano, che ci porta verso le ultime pagine.

Il mio giudizio: Il richiamo delle Ragazze Grinta è un romanzo che trascina il lettore, come trascina le protagoniste all'interno di un'avventura che nessuna di loro si aspettava. E le cambia. I cambiamenti arrivano quando meno te lo aspetti e loro  ne sono la dimostrazione lampante. Questo libro è in grado di accontentare tutti coloro che sono a caccia di una storia che li riguardi e della pura narrativa, ma anche coloro che invece vogliono essere spiazzati da quello che leggono, il trovarsi tra le mani qualcosa di inaspettato come è stato per me. Questa storia è un autentico ipercubo, come quello che più volte viene citato nel libro, perché contiene narrazioni diverse, situazioni nascoste una dentro l'altra, con le Ragazze Antipatiche sembra quasi si leggere ancor qualcosa di nuovo. Un libro nel libro.
Il lettore prende parte all'inseguimento, al mistero, alla lettura e allo sviluppo di tutta una serie di forme geometriche inusuali, questo rende la storia interessante anche dal punto di vista matematico, che spinge ad andare in rete a cercare le proprie risposte per non perdere nemmeno uno dei dettagli.
Come ho già accennato all'inizio, questo è un libro che non solo intrattiene, ma insegna, sono pagine da cui si può comprendere che per quanto sia affascinante tagliarsi fuori dal mondo intero, è sempre bene cogliere ogni stimolo esterno per vivere a pieno la nostra vita.

Nessun commento:

Posta un commento