giovedì 18 maggio 2017

Recensione: Strisciano sull'asfalto // Un'antologia di racconti nella ridente Never City

Titolo: Strisciano sull'asfalto
Autori: Stefano Rossi, Davide Camparsi, Simone Giusti, Federico Tadolini, Miriam Palombi, Ivo Gazzarrini, Lorenzo Lepori, Filippo Santaniello, Mirko Giacchetti, Elena Ciurli, Luca Ruocco.
Editore: Carmignani editore
Pagine:
Link per l'acquisto QUI

La trama: Doveva succedere prima o poi, e alla fine è successo: Stefano Rossi ha aperto le porte di Never City. Il creatore di questa Las Vegas della follia umana si è messo in combutta con il famigerato illustratore di Oltretomba e una piccola schiera di fetenti scrittori subculturali, dando vita a una serie di racconti che strisciano sull’asfalto come rivoli di sangue, come luridi vermi in procinto a morire. Un’antologia che non ha alcun scopo di esistere, se non quello di farvi perdere il senno, il sonno, il senso nonsense della morte. Allora? Che cosa state aspettando? Fatevi sotto! O sarà Never City a mettervi sotto... terra!



La recensione

Con mio estremo piacere confesso di aver provato un briciolo di nostalgia nell'esser stato via da Never City per così tanto tempo. Ecco che preso dallo slancio mi sono gettato a capofitto in quest'antologia curata da Stefano Rossi che ha unito alcuni dei più influenti scrittori di horror nostrano e li ha sbattuti nel suo mondo.

Never City non è una città per tutti. Quella è una città difficile, fittizia. Never City è quello che una città non dovrebbe mai essere. Tra le sue strade ci sono criminali della peggior specie, i loro bisogni vanno oltre ogni limite pensabile, le sue vie sono intrise del sangue delle vittime.
Il lettore che si accinge alla lettura di questi racconti deve mettersi in testa che sta per cominciare un percorso. Un percorso che forse lo cambierà, per sempre. Dopo i primi passi subito ci imbattiamo in situazioni aberranti, così splatter da far rizzare i peli sulle braccia, ma di un'efficacia tremenda.
Gli autori dei racconti si cimentano ogni volta con personaggi divenenti. Le loro storie hanno per protagonisti persone appartenenti ai più svariati ceti sociali, che forse dalla vita non pretendono niente, ma si limitano a viverla nel migliore dei modi, sguazzando in quel letamaio di città. Ci sono poliziotti, padri di famiglia, tenere ragazze in cerca di compagnia, c'è perfino un locale che ha stretto un patto particolare con il suo gestore.
Gli altri grandi coprotagonisti sono il sangue e la violenza che con una forza inaudita riempiono le pagine di questa antologia. Banale, forse stupido, ma in questo mix sapientemente capitanato da Rossi esce fuori qualcosa di unico. Gli amanti del genere, e tra loro mi ci infilo pure io in punta di piedi, non potranno fare a meno di divertirsi un mondo.
L'utilizzo di un linguaggio nudo e crudo, la presenza di nonsense in una Las Vegas degradata e malsana, trascinano tutti quanti noi dalla prima pagina all'ultima.Ho fulminato questo libro in un giorno e mezzo, dovevo sapere come andava a finire e se c'era spazio per ulteriori storie future.

Il tema: Anche se è facile lasciarsi distrarre da ciò che accade, c'è un unico grande tema che pervade i racconti, ed è quello a sfondo sessuale. Quello che leggiamo però non è un sesso classico, come possiamo trovare nei romanzetti rosa, no, questo è un sesso malato, un sesso spinto, un sesso volgare ma che a Never City non poteva essere altrimenti. Ho pensato fosse un caso, all'inizio, una coincidenza che legava i primi racconti, andando avanti però uno si rende conto che tutto quanto si gioca su quello e, stano a dirlo, ne vuoi sempre di più. Forse sono malato anche io, forse sono deviato, ma mi ha divertito moltissimo leggere tutto ciò e gli autori, nessuno escluso, ci ha sguazzato dentro a piene mani creando qualcosa di unico, come nei più classici racconti splatter punk di sempre.

Il mio giudizio: Anche se come sempre il mio giudizio è personale, sono sempre d'accordo col darlo con tutta sincerità. Nonostante i racconti non siano il mio forte, ho apprezzato moltissimo quelli di questa antologia. Sono per l'horror più velato, questo è decisamente più gore, questo spesso fa storcere il naso e fa sperare di non trovarsi mai in robe del genere, ma lo fa in una maniera a cui non è facile resistere.
Gli autori tutti, anche quelli più scettici, hanno finito col trovare un loro personale stile narrativo che si è sposato perfettamente con l'ambientazione.
Se amate le storie forti e con sangue (e non sono quello, eh, eh, eh!) a secchiate queste cucite addosso a voi, perché niente mi ha mai fatto accapponare la pelle in quel modo. Consiglio caldissimamente la lettura di questo libro. Se tutti si lamentano che non c'è  mai qualcosa di nuovo adesso dovranno ricredersi e prepararsi a notti insonni.

Nessun commento:

Posta un commento