lunedì 23 marzo 2015

Recensione: Il Lupercale - Boia, di Giuseppe Chiodi

Titolo: Il Lupercale - Boia
Autore: Giuseppe Chiodi
Editore: (Autoprodotto)
Pagine: 261
Prezzo: 1.99 euro

La trama: Spielberg: gelido e spietato. Il tecnico. Nero: ardente e sadico. L’artista. Un’organizzazione segreta, estranea a ogni legge, agisce in Europa. In un paese dell’Est, Spielberg e Nero lavorano nell’ombra. Il dolore è il loro mestiere. La vittima viene torturata e uccisa, l’agonia viene filmata e consegnata al cliente. Una routine consolidata, un meccanismo di giustizia fai da te dietro compenso. Ma un incontro inaspettato, e un lavoro insolito, cambieranno tutto. Questa è la storia di Spielberg e Nero, i Boia del Lupercale. Una tragedia moderna, zuppa di sangue, violenza e colpi di scena.

La recensione: Aprendo questo libro ci troviamo di fronte a uno scenario raccapricciante. Una storia che poche altre volte mi è capitato di leggere. Una storia che forse non tutti sono pronti a leggere, perchè ci vuole fegato.

Il Lupercale è una società segreta che agisce per conto di coloro che detengono il potere, coloro che hanno soldi da spendere e qualche conto in sospeso. Il Lupercale è discreto, veloce e tremendamente spietato. Una società piramidale che vanta numerosi adepti in tutto il mondo.  Nero e Spielberg sono i nostri protagonisti, e portano il lettore a "lavoro" con loro, perchè sono loro i boia che fanno il lavoro sporco.
Assistiamo quindi all'esecuzione cruenta da parte dei nostri uomini ai danni svariati esponenti della società che hanno pestato i piedi a qualcuno più in gamba di loro, assistiamo a pedinamenti, sparatorie, ricatti e a delle torture che più cruenti non si può, il tutto condito con con un ritmo a cento all'ora.
Ma che cosa succede quando uno decide di voler tornare ad avere una vita normale e uscire dal Lupercale? Proprio come recita il vecchio detto "entrare è facile, difficile uscirne", assistiamo al pentimento di Nero nei confronti della società che fino quel momento gli ha permesso di vivere, assistiamo al suo cambiamento, alla sua voglia di tornare ad avere una vita che gli permetta di essere rispettato da tutti. Dalla sua presa di coscienza si ha un cambio della storia, che passa dai ritmi frenetici a quelli più narrativi e introspettivi, dove il lettore si addentra nella psiche del protagonista per cercare di capire quali siano i motivi (non sempre felici purtroppo) che lo hanno spinto ad entrare nel Lupercale e quali lo spingono a non volerne più sapere. La strada sembra quasi sgombra ma quando si inizia a risalire i gradini della piramide a caccia del boss spesso qualcosa accade...

Devo confessare che all'inizio ho fatto un po' fatica a calarmi dentro la storia. Gli eventi si susseguono in modo così rocambolesco che spesso non sapevo che cosa stavo leggendo di preciso. Dinamiche forse un po' troppo nette considerato che il romanzo inizia proprio con una delle torture filmate a video e il lettore deve ancora capire bene di che cosa si parla.
La trama rispetta il classico del suo genere, tuttavia spesso può risultare un po' meno digeribile a coloro che non sono avvezzi a certe scene, Giuseppe Chiodi mi aveva messo in guardia, poi io appassionato di horror da sempre ho apprezzato molto alcuni dei particolari e il modo così minuzioso di descrivere la violenza.

I personaggi pur non essendo inizialmente molto caratterizzati ma disegnati con contorni netti, rivelano poi una personalità multisfaccettata sul finale, quando entrambi prendono una decisione che potrebbe cambiare per sempre la loro vita. Apprezzabile quindi il gesto dell'autore di arricchire la storia rallentando il succedersi degli eventi per dare più spazio all'interiorità di Nero e Spielberg, personaggi che pur non essendo dei modelli da seguire finiscono per essere apprezzati dal lettore che è portato a simpatizzare per loro.

Un libro che "prende", il lettore resta invischiato nella trama quasi fosse una vittima anche lui di questa società segreta. Un libro non adatto a tutti, come ho accennato in precedenza, per le numerose scene di sangue e torture. Un libro che fa pensare a quante persone transitano attorno a noi ogni giorno, persone che non conosciamo nemmeno, ma che potrebbero essere potenziali sicari. un libro dal finale missilistico ed etereo, che trasporta altrove e fa prendere alla storia una piega davvero interessante, ma è meglio non svelare niente per non rovinare la sorpresa. Un libro di genere, dalle tinte forti, capace di regalare emozioni forti e adatto alla lettura in tutte le sue forme, si può leggerlo ovunque sia stando semplicemente stesi sul divano la sera, sia alla fermata dell'autobus...
L'autore ha accennato a questo libro come il primo della serie, vediamo quindi quando sarà capace di regalarci il secondo episodio...

Coloro che fossero interessati a leggersi il libro possono tranquillamente cliccare QUI.

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