lunedì 4 aprile 2016

Mior, di Simon Rowd

Titolo: Mior
Serie: Drow saga #2
Autore: Simon Rowd
Editore: ElectaYoung
Pagine: 465
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La trama: Eric Arden è morto. Lo è nei ricordi degli abitanti di Skittburg e agli occhi dei drowhunter, che hanno smesso di dargli la caccia. Per sopravvivere si nasconde nella solitudine degradante dei bassifondi di Estrielle, dove il suo lato oscuro lo consuma ogni giorno, trascinandolo in un abisso di rancore e violenza. Neppure a Sophie, che conosce la verità, è concesso avvicinarlo. Quando lei, però, decide di rompere il muro alzato tra loro e di riconquistarlo, una verità tenuta nascosta a entrambi emerge a minacciare il loro legame. Eric fugge sconvolto tra le braccia di Dana, ma nemmeno lei può cancellare il dolore che lo corrode. Solo due occhi violacei, incrociati una notte nel cimitero di Skittburg, riaccenderanno in lui la speranza. Una parte del suo passato, che credeva perduta per sempre, esiste ancora: sua madre, Arline, è viva. Costretto a chiedere l'aiuto di Sophie per ritrovarla, nella ricerca Eric scoprirà che la lotta tra elfi e drow nasconde ancora altri segreti: fantasmi del passato si aggirano in luoghi sepolti da tempo ed efferate creature sembrano tornate per completare un cerchio di sangue che qualcuno ha voluto insabbiare. Ancora una volta Eric si troverà a combattere per i drow, conteso dall'amore delle due ragazze al suo fianco ma, quando crederà di essere a un passo dalla verità, dovrà accettare che la vita, a volte, è in grado di riservare oscure sorprese.



La recensione

La storia: I drow sono fuggiti da Prehensis dove erano tenuti prigionieri e nessuno riesce a trovarli. Eric creduto morto decide di nascondersi dalla luce dei riflettori rifugiandosi a Estrielle, un quartiere della periferia di Skittburg, ferito dalla perdita dei suoi genitori durante l'ultimo scontro armato. Una sera però accade qualcosa, al cimitero vede di sfuggita una donna che sembra assomigliare in modo impressionante a sua madre. Che sia davvero lei? Ma perché sta scappando?
Sophie scopre di essere sempre legata a Eric, nonostante una scomoda verità che colpisce come un'arma a doppio taglio, e il fascino dirompente di Dana non aiuta. Eric si trova tra due fuochi, è costretto a scegliere fra le due ragazze, una tutta sensualità e carisma, l'altra sentimento e razionalità.
Un passato oscuro però sta per tornare a galla e riaprire antiche ferite che molti pensavo essere rimarginate. Esiste qualcuno che è disposto a tutto pur di mantenere il posto di potere che con l'inganno e la guerra si è duramente guadagnato. Qualcuno che millanta la pace tra elfi e drow ma in realtà vuole tutt'altro...

I personaggi: Ciò che mi ha fatto molto piacere vedere in questo romanzo è che è stato dato il giusto spazio a ciascun personaggio. Il protagonista indiscusso è Eric e il suo passato che torna per chiudere i conti, ma assieme a lui ci sono anche gli altri personaggi che contribuiscono allo svolgimento della trama in modo bilanciato. Ciascuno di loro affronta un aspetto differente della vicenda raccontando il proprio vissuto, i propri bisogni e le proprie paure. Mior si rivela un romanzo corale, che affronta i propri temi a 360°. Interessante infatti è la presenza di personaggi adulti e non, tutti alle prese coi rispettivi mostri interiori. Qualcosa insomma di non prettamente adolescenziale, ed è questo che rende la storia godibile anche ad un lettore che ha passato da qualche anno la ventina.

Il tema: Non è da prendere sotto gamba il tema che Simon Rowd ci propone, ed è quello della diversità, il sentirsi diversi dal mondo e dalle persone con cui viviamo. In Mior si narra di razze e della loro lotta per la sopravvivenza sulla terra. Le loro lotte sono millenarie e nascono nella notte dei tempi. Come accade spesso però il desiderio e la brama di potere offuscano la vista ed ecco che una razza vuol prevalere sull'altra mostrando di essere la più forte. In che modo? Beh, screditandola. Come nel libro precedente, anche in questo si ripropone il tema del diverso, di quella persona che sente improvvisamente qualcosa nascergli dentro e non capisce inizialmente cosa sia. Tutti coloro che sono diversi devono essere emarginati, studiati, fatti sentire inferiori. Mior afferma l'esatto contrario, gettando benzina sul fuoco. In questo nuovo capitolo non solo Eric viene investito da questo tornado ma anche tutti i suoi compagni d'avventura. Quello che lui è adesso deriva da qualcosa che fa parte del suo passato, le sue origini avevano già stabilito chi sarebbe diventato. Una lotta per la sopravvivenza, una lotta per affermare chi siamo anche se tutti affermano il contrario, anche se ci fa paura. Essere se stessi sempre.
Altro tema, strettamente legato al principale, è quello della speranza. Se c'è un qualcosa che può farci capire che stiamo andando nella giusta direzione è questa, la fiducia in qualcosa di migliore della realtà che stiamo vivendo. Senza quella i drow non avrebbero avuto scampo. Se qualcuno non avesse creduto fortemente nella loro causa la storia sarebbe andata diversamente. Ciascuno dei personaggi ha una diversa speranza. Sophie ha la speranza che Eric finalmente prenda una decisione, Luther che il suo lavoro non metta e repentaglio la sua vita, Dana e Jimmy che le due razze di elfi possano convivere. Perfino gli orchi ne hanno una, quella di redimersi per non finire nuovamente esiliati e vivere come reietti sotto il controllo del Wazir.
Due temi che fanno da portavoce del popolo degli elfi oscuri, perché nonostante la loro diversità e i poteri che li rendono particolari, come signori del buio, ciò che vogliono è quello che ognuno di noi vuole: essere accettati.

Il mio giudizio: Un ottimo libro per passare il tempo e svagarsi nel giusto modo. Nonostante il numero di pagine non sia basso è una storia che si lascia leggere nel miglior modo possibile. Un intreccio per niente scontato che mischia nel giusto modo azione e narrazione. Una saga rivolta principalmente ai giovani, che instaura con loro un rapporto di dipendenza e invoglia alla lettura. Un volume che dispiace quasi di finire da quanto le sue pagine scorrano veloci sotto gli occhi del lettore vorace.
Spezzo ancora una volta una lancia in favore del messaggio che l'autore vuole lanciare. In un mondo dove le guerre sono all'ordine del giorno, e dove sono sempre troppi i pretesti per darsi addosso, non fa male avere qualcosa in cui credere, un fine comune per cui lottare senza paura delle conseguenze. Combattere nel mondo reale per il mondo di domani.

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