mercoledì 27 febbraio 2019

Blogtour " Virginia Hayley", di Alessio Filisdeo


Buongiorno a tutti, amati lettori! Eccoci qua ritrovati per un nuovissimo blogtour, stavolta dedicato al lavoro di Alessio Filisdeo "Il mistero di Virginia Hayley".
La tappa che la sorte mi ha donato è quella dedicata alle ambientazioni del romanzo, ma prima di rendervi partecipi delle notizie... qualche info sul romanzo.



Titolo: Il mistero di Virginia Hayley
Autore: Alessio Filisdeo
Editore: NPS Edizioni
Genere: urban fantasy / gotico
Pagine: 194
Formato: cartaceo e digitale
Prezzo: 14 euro (cartaceo) / 2,99 euro (digitale)
ISBN: 978-88-31910-118 (cartaceo) / 978-88-31910- 125 (digitale)
Uscita ufficiale: 1 marzo 2019 (ebook), 15 marzo 2019 (cartaceo).

Disponibile su tutti gli store di ebook Disponibile su tutti gli store di libri, in libreria (distribuzione Libro.co) e sul sito NPS Edizioni.

La trama: Londra. Autunno 1892. Una serie di efferati delitti a sfondo rituale sconvolge la città e l’opinione pubblica. Un investigatore oppiomane, un’elegante dama straniera, un americano dai modi spicci e un vecchio cacciatore aristocratico si ritrovano a indagare sull’omicidio della giovane Virginia Hayley, che Scotland Yard cerca pervicacemente di nascondere. In una corsa contro il tempo, tra bassifondi degradati, sontuose sale da ballo e magioni infestate da antiche presenze, i quattro riluttanti compagni si ritroveranno invischiati loro malgrado in un inquietante complotto interno all’Impero Britannico, cercando al contempo di scongiurare il Crepuscolo di Ra e l’avvento del caos.

Tappa seconda
Le ambientazioni


Durante l’epoca vittoriana (1837 – 1901) la città di Londra era, se non il centro del mondo, certamente il centro dell’Europa. Una metropoli dalla doppia anima, quintessenza dello spirito umano del XIX secolo. Tra i suoi quartieri, a seconda del caso e della collocazione geografica, si aggiravano borghesi e miserabili, inglesi e stranieri, giusti e malvagi. Era la terra del domani, fatta di illuminazione a gas e progresso scientifico, patria di illustri personalità (artisti, romanzieri, poeti e uomini d’intelletto) e sovrani illuminati. Ma era anche l’oscuro riflesso di una decadenza morale senza eguali, dove spietati criminali, famigerati assassini e donne di malaffare sfruttavano impunemente i vizi della società da bene per trarre il loro tornaconto. Un affresco caotico, vibrante e spiazzante, lieto e meno lieto, opaco e sfavillante: questa era Londra. 

 “Quando un uomo è stanco di Londra allora è stanco della vita, perché a Londra c’è tutto ciò che questa vita possa offrire.” -Samuel Johnson (1709 – 1784)

Covent Garden


Situato nel distretto di Westminster, Covent Garden è uno dei quartieri più famosi di Londra. Fondato nel 1540 come luogo di mercato, divenne col passare dei secoli una vera e propria attrazione, grazie all’edificazione di teatri, caffè e locali notturni (bettole poco raccomandabili, all’epoca). Il suo declino si manifestò nel XVIII secolo, quando il boom urbano della città spostò l’interesse dei londinesi verso mete più “moderne”. Molte attività vennero chiuse o trasferite altrove, e Covent Garden sopravvisse unicamente come mercato ortofrutticolo, guadagnando l’infelice nomea di “Piazza di Venere”, dove tutto era consentito, e ogni tipo di affare, lecito o meno, veniva trattato alla luce del sole. La rinascita avvenne nella prima metà del XIX secolo. La “vecchia Covent Garden” fu spazzata via, abbattuta e ripulita. Al suo posto sorse la caratteristica struttura al coperto di stile neoclassico, simbolo, tra gli altri, della Londra vittoriana popolare che spesso viene proposta nei film in costume o nelle opere di genere. 

Ne “Il mistero di Virginia Hayley” Covent Garden farà da sfondo a una delle tappe dei protagonisti, desiderosi di risposte e di nuovi alleati.

Spitalfields


“Le case basse, ammassate le une alle altre in strette e buie viuzze, danno a prima vista un'apparenza di abbandono. Non ci sono porte, o finestre, e in ogni stanza di questi tuguri, intere famiglie, genitori, bambini e vecchi nonni sciamano insieme. La cruda indigenza di Spitalfields è forse la macchia più grande sulla reputazione della nostra città.” Parole forti quelle che il quotidiano londinese The Poor Man's Guardian riservò al quartiere di Spitalfields il 18 febbraio 1832. Era questa, nel XIX secolo, l’area dell’East End più povera e disperata di Londra, sprofondata nel degrado a causa del declino dell’industria tessile. Sul finire dell’Ottocento Spitalfields vantava il più alto tasso di criminalità, soprattutto omicidi e prostituzione, della città, e nel 1881 la stessa forza di polizia la denunciò come “area più pericolosa della metropoli". La lentissima ripresa cominciò appena durante il XX secolo, e tutt’oggi rimane uno dei quartieri meno sviluppati di Londra.

Ne “Il mistero di Virginia Hayley” Spitalfields, e in particolare i quartieri limitrofi, sarà teatro di inquietanti indagini investigative.

West End

Il West End è una delle tre grandi aree principali che compongono Londra. Durante il periodo vittoriano, come importanza, era considerato il vero cuore della città. Al suo interno figuravano gli storici palazzi governativi, le abitazioni più lussuose, i negozi più esclusivi e i locali più alla moda. Era, in breve, la parte borghese (e aristocratica) della metropoli, pulita, ordinata ed elegante, patria di club per gentiluomini ed eventi mondani della società da bene. Nella cultura di massa il West End si pone in diretta contrapposizione all’East End, dove il primo è simbolo di progresso e il secondo di arretratezza.

Ne “Il mistero di Virginia Hayley” il West End sarà spesso associato ad intrighi politici e importanti rivelazioni.


Per il momento è tutto da La bancarella del libro e mi raccomando... continuate a seguire il tour!!

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