domenica 13 giugno 2021

Recensione: Il Principe delle fiabe, di David Mars

Titolo: Il Principe delle fiabe

Autore: David Mars

Editore: Self

Pagine: 351

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La trama: Jonas Dailey interpreta il ruolo del “Principe delle fiabe” in un programma radiofonico per bambini. Quando la stazione radiofonica indice un concorso a cui partecipano Blake e Jack Walker, non si sarebbe mai aspettato di affezionarsi ai due piccoli Walker al punto di diventare una figura importante nella loro vita. Michael Walker, il padre dei bambini, non vede di buon occhio l’amicizia tra il Principe e i suoi figli, dato il suo passato mal sopporta chi vive sotto le luci della ribalta, anche se è innegabile l’attrazione che prova per il giovane. Riuscirà una convivenza forzata ad avvicinare i due uomini e a far comprendere a Michael che in Jonas c’è molto di più del personaggio creato dai mass media? E il Principe delle Fiabe avrà il suo “e vissero felici e contenti”?

La recensione

La trama: Come da copertina. La storia è quella di Jonas, Principe delle fiabe di un programma radiofonico famoso in tutto il paese con al seguito milioni di appassionati bambini.
Viene indetto un concorso con un palio un pomeriggio da passare in proprio in compagnia del loro idolo, ed ecco che le letterine di bambini adoranti cominciano a piovere dal cielo. I fortunati fratellini Walker, Blake e Jack, riescono infatti con una piccola bigia a fin di bene ad aggiudicarsi il premio...e per loro è come lo spalancarsi le porte del Paradiso! Hanno finalmente l'occasione di conoscere il Principe delle fiabe!
Senbra non esserci nessun ostacolo alla felicità dei due fratellini, se non fosse per il dott. Walker, loro padre, che considera l'intera faccenda un'enorme assurdità, capace solo di riportare a galla antiche sofferenze...per tutti quanti.

I temi: Come in Un'occasione perfetta, uno dei temi principali è l'incontro tra il mondo degli adulti e quello dei bambini. Da una parte c'è il mondo dei sogni e dell'infanzia, capitanato da Jonas, che grazie al suo lavoro trasporta il lettore indietro nel tempo, a quanto era bambino, assieme a Blake e Jack. Dall'altra il dott. Walker, uomo tutto d'un pezzo che nonostante viva per i suoi figli è restio a lasciarsi il passato alle spalle a scapito del suo presente. Walker è buono, disponibile, ma si corazza dentro un'armatura inossidabile che non gli permette di notare l'amore anche quando gli sfila davanti.
L'altro grande tema è l'amore, ma un amore diverso dal classico, si parla dell'amore per noi stesi e per quello che facciamo, l'amore per un lavoro che per quanto ci piaccia può mettere a repentaglio la nostra vita. E ovviamente l'amore per qualcosa che desideriamo tutti ardentemente, avere qualcuno vicino.

Scene di sesso non ce ne sono, o almeno non con la frequenza che uno si aspetterebbe da un libro di questo genere. Mars utilizza il sesso a coronamento di qualcosa, al raggiungimento di un obiettivo.  E per il lettore è un'emozione grandissima giungere alla scoperta di quanto due persone possano volersi.

I personaggi: Nonostante il personaggio principale sia Jonas, il Principe, il mio preferito in assoluto è stato Walker. Di rato mi è capitato di veder delineato così un carattere come nel suo caso. Finalmente un autore che non lascia alla sola descrizione l'intento di far capire a chi legge com'è un suo personaggio. Mars tratteggia il carattere del dottore con un chiarissimo discorso diretto, con frasi taglienti, ad effetto, reali. Appena apre bocca già sappiamo cosa dirà e qual è il suo punto di vista. Com'è giusto che sia, come se fosse una persona in carne ed ossa che conosciamo da una vita.

Jonas? Beh, inutile dire che è perfettamente nel suolo. Buono, gentile e disponibile verso gli altri. Una persona che si affeziona ai bambini di Walker con un solo sguardo ed è pronto per fare di tutto per farli stare bene. Di quante persone possiamo dire lo stesso, specie quanto parliamo di affrontare i pregiudizi e ci si innamora di un uomo che ha dei figli e diverse tragedie che costellano il suo passato?

Il mio giudizio: 351 pagine non sono poche, ma ho letto questo romanzo alla velocità della luce per la sua scorrevolezza. Le pagine volano, gente! La storia è semplice e lineare e forse nella parte centrale, quando ormai abbiamo intuito dove l'autore vuole andare a parare,  un'intreccio più elaborato non avrebbe guastato, ma non sono forse le storie come queste quelle che sentiamo più vicino a noi e che ci fanno immedesimare? Ovvio che sì.

Un MM con i fiocchi. Adatto anche a un pubblico più giovane, per mostrare quanto possano essere naturali e veri i rapporti fra persone, anche quando ci sono di mezzo bambini e un passato turbolento.
E come dico sempre...più gente dovrebbe leggere libri così, perché nonostante il mondo sia spesso un luogo difficile da vivere, con storie come questa tutto diventa più magico.

Consigliatissimo.

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