lunedì 28 giugno 2021

Recensione: In sella col diavolo, di K. A. Merikan // Primo volume della serie "Sex & Mayhem"

Titolo: In sella col diavolo

Serie: #1 Sex & Mayhem

Autore: K. A. Merikan

Editore: Acerbi e Villani

Pagine: 322

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La trama: Dopo un’infanzia desolata e all’insegna degli abusi, seguita dal suicidio della madre, Lucifer si è ritrovato solo al mondo, costretto ad arrabattarsi per andare avanti giorno dopo giorno. Suo padre, presidente del Coffin Nails Motorcycle Club, non gli ha mai prestato né attenzioni né affetto. Per questo, quando i Nails si presentano al locale dove lavora come spogliarellista e tuttofare, l’ultima cosa che Lucifer si aspetta è di finire sotto la custodia di Denti, il vice presidente del club, famoso per i suoi spietati interrogatori. L’uomo è la bestia più sexy che il ragazzo abbia mai visto, ma è anche più vecchio ed eterosessuale – insomma, un prurito che Lucifer non ha speranze di grattare.

La vita di Denti è finita dodici anni fa, col brutale omicidio del suo ragazzo. La polizia non ha mai trovato i colpevoli, e tutte le piste si sono rivelate vicoli ciechi; ostinato nel perseguire la propria giustizia, e intenzionato a ritrovare la pace, l’uomo si è unito ai Coffin Nails. Peccato che ad anni di distanza, il caso rimanga aperto, e il fuoco della vendetta continui a consumarlo.
Finché di punto in bianco, Denti non si ritrova a fare da babysitter a un adolescente che nasconde ferite profonde e ha un talento per la fuga. Si è ripromesso di non affezionarsi mai più a nessuno, ma il ragazzino, così sfacciatamente gay, ha bisogno della sua protezione per sopravvivere nel club dei Nails. E ogni giorno che passa, Denti si sente più attratto da quegli occhioni blu… Ma è fuori questione andare a letto col figlio del presidente, anche quando diventa evidente che quella fra loro non è una semplice attrazione fisica.

Quello che Denti non sa è che Lucifer potrebbe anche essere la chiave per trovare la pace mentale che tanto disperatamente insegue.

La recensione

La trama: Non so come mi aspettavo grandissime cose da questo libro, da questa serie.
Un classicone della letteratura MM, già esplicitato nella quarta di copertina. Un ragazzo di diciannove anni e con l'ormone a palla che perde la testa per un centauro apparentemente rude e cattivo che è costretto dal capo a fargli da balia.

Altra cosa. Ma quante sono belli, profumati, setosi, luccicanti, arrapanti, morbidi, da accarezzare i capelli in questo romanzo?? Non si parla praticamente d'altro! Sembra che l'unica cosa in grado si scatenare una qualche emozione siamo i capelli! Ok, le autrici hanno voluto mettere l'accento su questo...ma bastava dirlo una volta sola no? Quando c'è Lucifer di mezzo non si parla che di capelli, spazzole, gel, e trattamenti. Non contente poi si comincia pure a parlare della barba e della chioma di Denti...
Anche meno.
Potevano chiamare il romanzo "Chioma bionda" e sarebbe stato lo stesso.

Ah...com'è che di punto in bianco Bell prende in simpatia Lucifer???

I personaggi: Lucifer ha diciannove anni, ha un disagio alle spalle enorme e non fa altro che parlare di capelli e di quanto vorrebbe portarsi a letto qualcuno. Questo per più di metà libro. Madonna santissma. Non ho provato per lui un briciolo di simpatia, non l'ho amato per nulla e non l'ho trovato "adorabile". Luci è uno stereotipo che cammina, con un linguaggio così forzatamente marcato che è assurdo pensare che uno possa esprimersi in quel modo.
Denti? Che dire. Uno dei motivi che spingerebbe alla lettura di questa storia è trovare un personaggio fedele al clan che appartiene. E invece? Grande, grosso e capellone e con un cuore enorme. Se da una parte è molto bello che abbia una certa sensibilità, dall'altra dispiace il fatto che sia il classico uomo che si scioglie di fronte alle nudità del ragazzino di turno. Uno come Denti non dovrebbe avere mille esperienze? Non dovrebbe essere uno il cui comportamento rispecchia il crudo del suo linguaggio? NO. Coccolone, tenerone. Ci mancava solo si facesse mettere i bigodini da Lucifer ed eravamo a posto.

Avvertenze: Nelle avvertenze alla lettura si mette in guardia il lettore sensibile che potrebbe trovarsi di fronte ad accadimenti piuttosto crudi, linguaggio esplicito, violenze di vario tipo, sesso peso.
Ok, mi sono detto, sono pronto, finalmente qualcosa di diverso.
Ma allora che libro ho letto?
Non ho trovato niente di così "pesante" da dover mettere in guardia qualcuno. Gli avvenimenti vengono raccontati in maniera così sommaria che spesso non ero neanche sicuro di aver capito bene cosa stesse accadendo. Un vero peccato perché ho sperato che con quelle premesse ci si allontanasse, almeno per un po', dalle solite manfrine adolescenziali. E invece.

Il mio giudizio: La copertina e le qualche recensione letta qua e là mi hanno fatto ben sperare. Mi hanno illuso. Speravo di leggere davvero qualcosa di più "adulto", qualcosa che avesse delle tematiche forti. Invece la storia è sempre quella del ragazzino disagiato, in piena tempesta ormonale, che sogna di andare a letto (nel nostro caso) col motociclista gay grande e grosso.
La prosa è lenta. Pagine su pagine dove succede poco e niente, ma dove si da sfogo a piagnistei lunghi chilometri quando forse era il caso di sfruttare meglio l'ambientazione. Tanti, troppi capitoli per allungare il brodo (insostenibile quello dove Denti porta Luci a fare le analisi, o quello dell'arrivo del gattino....)

Per dare spazio ai due personaggi si perde totalmente il contesto. Il dove e il come. Si parla di un club di motociclisti fuorilegge ma potrebbe trattarsi anche del supermercato all'angolo, non cambierebbe nulla. 
I fatti della trama più interessanti (il ritrovamento di Suzy e il suo interrogatorio...per dirne uno, o la cattura dei cattivoni) sono trattati in maniera superficiale e sbrigativa, quasi fossero stati aggiunti in un secondo momento giusto per scrivere qualcosa di serio. Raccontati in un lampo che manco ti rendi conto di quello che è successo. Ok, descrivere per bene le scene di sesso (anche quelle un po' fredde eh) ma valeva la pena spendere un po' di tempo anche sulle altre.

Si perde totalmente la dinamica di gruppo in favore di un buonismo assurdo, che speravo di non dover leggere dopo le avvertenze delle autrici. Invece ci ritroviamo per l'ennesima volta di fronte al ragazzino a tratti effemminato innamorato perso dell'uomo grande e grosso che lo tratta come una bambolina di porcellana.
L'epilogo. Ne vogliamo davvero parlare? No, dai. Inutile e scritto solo per non allungare ulteriormente la storia, tanto i cattivoni li hanno fatti sparire in 3 pagine e mezzo quindi...

Non so come abbia abbia fatto la gente a far nottata per leggerlo. Forse per finirlo prima. Io ho fatto così fatica a finirlo che non oso pensare come possano esserci altri 7 libri dopo questo...

Peccato.

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