Ciao a tutti quanti! Quest'oggi vi parlo di un genere che sta tornando in auge negli ultimi tempi: gli zombie. Benchè siano famosi da anni e anni, in quest'ultimo periodo vediamo sempre più spesso in libreria spazi dedicati appositamente a questo genere. Uno spazio dedicato ai non-morti, tutta quella schiera di gente che si rifiuta di morire nonostante sia colpita da un virus letale e che continua a vagare per le città seminando il caos cibandosi di carne umana. Fantastico.
Protagonista della recensione di oggi è il libro di Igor Zanchelli: Come sopravvivere agli zombie.
Titolo: Sopravvivere agli zombie
Autore: Igor Zanchelli
Editore: Lulu
Pagine: 142
Prezzo: 3.76 euro
Prezzo: 3.76 euro
La trama: Come ci comporteremmo in una Apocalisse Z? Come l'umanità si comporterebbe? Saremmo uniti o come sempre divisi e campanilisti? Saremo in grado di superare il nostro ego, ed avere una coscienza globale? I nostri protagonisti, dovranno vedersela solo con gli zombie, o con altro di ben più pericoloso e famigliare? Ivan e Max, due poliziotti dai modi rudi, ma dal cuore tenero, si troveranno catapultati in piena Apocalisse Z. Loro malgrado scopriranno che non sono solo gli zombie a portare morte e caos. Una lenta ed inesorabile discesa verso l'inferno.
La recensione: In casi come questo si può solo dire “breve e intenso”. Leggere il libro di Igor Zanchelli mi ha sbalzato indietro nel tempo, quando più piccolo passavo pomeriggi a friggermi il cervello ai videogames sugli zombie. E ovviamente non potranno fare altro tutti coloro che conoscono la famosa saga di film di Resindent Evil (parlando dei più giovani).
La storia è quella di Max e Ivan, due poliziotti grandi e grossi che passano il loro tempo a prendersi in giro come ci si aspetterebbe dalla categoria, e della loro lotta per la sopravvivenza in un mondo che non è più lo stesso. Un virus letale, un'arma batteriologica, ha infatti infestato il paese e in giro ci sono mostri che si cibano di carne umana. E' l'apocalisse. Il romanzo, per quanto breve, è ricco di azione e non delude le aspettative degli afecionados. C'è infatti azione a non finire. Da una storia come questa ci si aspetta un certo tipo di personaggio, delle determinate situazioni, dei buoni e dei cattivi e, ovviamente, zombie a palate. Qua troviamo tutto questo e qualcosa di più. Il punto di forza sono i personaggi e il ruolo che giocano all'interno dell'azione. Ivan e Max eseguono gli ordini del loro capo senza quasi fiatare, ma entrambi si portano dietro un passato particolare. Ivan, è l'uomo tutto d'un pezzo che non esita a buttarsi nella mischia ma allo stesso tempo è tormentato da strani incubi che sembrano mutare di paripasso con la natura di soldato e civile. Max è l'amico di sempre, pronto a dare una mano al prossimo a costo di mettere a repentaglio la sua stessa vita. Entrambi combattono i mostri per restare vivi. Presto però scopriamo che quelli che noi chiamiamo zombie non sono i soli da poter essere così classificati. Un gruppo di fanatici, capitanati da un misterioso personaggio che si fa chiamare “il Messia”, semina il panico tra i pochi sopravvissuti di questa Apocalisse, mettendo in atto degli “strani” metodi di purificazione.
Qui è il fulcro di tutta la storia. La domanda che dobbiamo porci è: chi sono i veri cattivi? Sono gli uomini con la carne marcescente che si spostano per sfamarsi di carne umana, oppure gli uomini reali, quelli che vittime di ciò che li circonda si sono lasciati trascinare dal degrado e tramutati loro stessi in crudeli aguzzini?
Numerose nel libro sono le scene di violenza e più volte ci viene ricordato il nostro stato di civili impotenti di fronte alla voracità dei mostri, ma ben peggiore è l'atteggiamento dell'essere umano, in quanto razza, e questo fa passare tutto in secondo piano. Leggere quanto l'uomo, dotato di intelligenza, possa scadere in comportamenti così bassi e crudeli verso persone a lui simili, è disarmante. Zanchelli nel suo libro ci sottopone a quesiti troppo spesso ignorati, la cui risposta, per quanto ovvia, non sempre è così facile. Ci mette di fronte a una duplice lotta. Quella per la sopravvivenza e quella interiore. Un piacevole risvolto quindi troviamo tra le pagine di questo libro.
Molti pensano che gli zombie portino solo sangue e morte. Gli zombie di Zanchelli, combattuti con onore da Max e Ivan Zamorano, portano invece riflessione. Una riflessione sui pregiudizi che immancabilmente abbiamo di fronte a situazioni che pretendono delle scelte difficili, tra la vita e la morte. Siamo davvero così estranei alla morte? Siamo così sicuri che di fronte a una situazione di emergenza non saremo i primi ad estrarre la pistola e sparare?
Al di là della storia che comunque è avvincente, ed è inevitabile non simpatizzare per quei due ragazzacci che fanno i poliziotti, c'è ben altro. Altro ben diverso dalla classica storiella spara-tu-che-sparo-io o dove i superstiti si barricano da qualche parte e aspettano la manna dal cielo.
Ma come già annunciato c'è anche parecchia azione che non starò qua a spiegare per non rovinare un inatteso e sorprendente finale che fa davvero restare con la voglia di saperne ancora di più, imbracciare le armi e partire in missione assieme a tutto il gruppo alla conquista (o disfatta?) del mondo!
L'autore Igor Zanchelli cura anche un survival blog, il cui protagonista è sempre Ivan Zamorano, che quasi in tempo reale ci tiene aggiornati sulle sue avventure zombesche e dove recentemente ha annunciato l'inizio di una nuovissima avventura...
Occasione in più per restare in sua compagnia quindi.
Per chi fosse interessato il libro è disponibile sia in formato ebook che in formato cartaceo al seguente link di Amazon.it
La recensione: In casi come questo si può solo dire “breve e intenso”. Leggere il libro di Igor Zanchelli mi ha sbalzato indietro nel tempo, quando più piccolo passavo pomeriggi a friggermi il cervello ai videogames sugli zombie. E ovviamente non potranno fare altro tutti coloro che conoscono la famosa saga di film di Resindent Evil (parlando dei più giovani).
La storia è quella di Max e Ivan, due poliziotti grandi e grossi che passano il loro tempo a prendersi in giro come ci si aspetterebbe dalla categoria, e della loro lotta per la sopravvivenza in un mondo che non è più lo stesso. Un virus letale, un'arma batteriologica, ha infatti infestato il paese e in giro ci sono mostri che si cibano di carne umana. E' l'apocalisse. Il romanzo, per quanto breve, è ricco di azione e non delude le aspettative degli afecionados. C'è infatti azione a non finire. Da una storia come questa ci si aspetta un certo tipo di personaggio, delle determinate situazioni, dei buoni e dei cattivi e, ovviamente, zombie a palate. Qua troviamo tutto questo e qualcosa di più. Il punto di forza sono i personaggi e il ruolo che giocano all'interno dell'azione. Ivan e Max eseguono gli ordini del loro capo senza quasi fiatare, ma entrambi si portano dietro un passato particolare. Ivan, è l'uomo tutto d'un pezzo che non esita a buttarsi nella mischia ma allo stesso tempo è tormentato da strani incubi che sembrano mutare di paripasso con la natura di soldato e civile. Max è l'amico di sempre, pronto a dare una mano al prossimo a costo di mettere a repentaglio la sua stessa vita. Entrambi combattono i mostri per restare vivi. Presto però scopriamo che quelli che noi chiamiamo zombie non sono i soli da poter essere così classificati. Un gruppo di fanatici, capitanati da un misterioso personaggio che si fa chiamare “il Messia”, semina il panico tra i pochi sopravvissuti di questa Apocalisse, mettendo in atto degli “strani” metodi di purificazione.
Qui è il fulcro di tutta la storia. La domanda che dobbiamo porci è: chi sono i veri cattivi? Sono gli uomini con la carne marcescente che si spostano per sfamarsi di carne umana, oppure gli uomini reali, quelli che vittime di ciò che li circonda si sono lasciati trascinare dal degrado e tramutati loro stessi in crudeli aguzzini?
Numerose nel libro sono le scene di violenza e più volte ci viene ricordato il nostro stato di civili impotenti di fronte alla voracità dei mostri, ma ben peggiore è l'atteggiamento dell'essere umano, in quanto razza, e questo fa passare tutto in secondo piano. Leggere quanto l'uomo, dotato di intelligenza, possa scadere in comportamenti così bassi e crudeli verso persone a lui simili, è disarmante. Zanchelli nel suo libro ci sottopone a quesiti troppo spesso ignorati, la cui risposta, per quanto ovvia, non sempre è così facile. Ci mette di fronte a una duplice lotta. Quella per la sopravvivenza e quella interiore. Un piacevole risvolto quindi troviamo tra le pagine di questo libro.
Molti pensano che gli zombie portino solo sangue e morte. Gli zombie di Zanchelli, combattuti con onore da Max e Ivan Zamorano, portano invece riflessione. Una riflessione sui pregiudizi che immancabilmente abbiamo di fronte a situazioni che pretendono delle scelte difficili, tra la vita e la morte. Siamo davvero così estranei alla morte? Siamo così sicuri che di fronte a una situazione di emergenza non saremo i primi ad estrarre la pistola e sparare?
Al di là della storia che comunque è avvincente, ed è inevitabile non simpatizzare per quei due ragazzacci che fanno i poliziotti, c'è ben altro. Altro ben diverso dalla classica storiella spara-tu-che-sparo-io o dove i superstiti si barricano da qualche parte e aspettano la manna dal cielo.
Ma come già annunciato c'è anche parecchia azione che non starò qua a spiegare per non rovinare un inatteso e sorprendente finale che fa davvero restare con la voglia di saperne ancora di più, imbracciare le armi e partire in missione assieme a tutto il gruppo alla conquista (o disfatta?) del mondo!
L'autore Igor Zanchelli cura anche un survival blog, il cui protagonista è sempre Ivan Zamorano, che quasi in tempo reale ci tiene aggiornati sulle sue avventure zombesche e dove recentemente ha annunciato l'inizio di una nuovissima avventura...
Occasione in più per restare in sua compagnia quindi.
Per chi fosse interessato il libro è disponibile sia in formato ebook che in formato cartaceo al seguente link di Amazon.it
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