martedì 15 luglio 2014

Recensione: La porta dei Cieli, di Stefano Dipino edito da Dunwich Edizioni

Titolo: La porta dei Cieli
Autore: Stefano Dipino
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 217

La trama: È una semplice porta ornamentale. Eppure custodisce un segreto che affonda le sue radici nella nascita della Città eterna. In una torrida estate romana Alessandro Altieri, professore di Antropologia Culturale, viene avvicinato da Roberto Guerrini, uno studente la cui fidanzata, Sveva, è scomparsa. Qualche giorno dopo anche Paolo Altieri, padre del professore, svanisce insieme a una stele fenicia da poco entrata in suo possesso. Cosa collega la stele alla Porta dei Cieli? Il misterioso monumento costruito nel XVII secolo dal marchese Palombara affiora nella memoria di Alessandro, ricordandogli qualcosa del suo passato. È l’inizio di un incubo per l’insegnante, che viene proiettato in una Roma oscura e onirica, fatta di leggende, borghi sepolti, laghi e templi sotterranei. Dietro le due sparizioni c’è l’ombra di una sanguinaria società che annovera tra i suoi membri personaggi che hanno fatto la storia di Roma nell’arco di quasi tre millenni. Per scoprire la verità, Alessandro dovrà aprire la mente e abbandonare tutto quello in cui ha sempre creduto. Solo così potrà svelare i segreti della sua famiglia e far luce sull’intricata trama di misteri che si tesse attorno a lui.

La recensione: Una sera di mezza estate come quelle di adesso è il momento ideale per iniziare la lettura de La porta dei cieli e lasciarsi trascinare con piacere nell'antica Roma e nei suoi intrighi. La storia narrata dal libro di Dipino inizia in sordina ma è capace, dopo pochissime righe, di inchiodarti a quelle pagine, pronto anche tu a correre dietro i protagonisti a spasso per la città eterna. La storia narra di Roma, città splendida e piena di mistero da sempre, una storia che intreccia l'antico con il moderno in un susseguirsi di colpi si scena e di cambi di situazione che accompagnano il lettore dall'inizio alla fine. Si parla di un'antica porta che permette a chi varca la sua soglia di aprire la propria mente e conoscere i segreti dell'universo. Tale prodigio però comporta delle azioni non propriamente contemplate alla luce del sole da parte di una segretissima setta che affonda le sue radici nelle antiche casate nobiliari dell'antica Roma: la NNR. Paolo Altieri, famoso professore di Antropologia, viene infatti rapito da un manipolo di uomini in completo elegante che indossa una lucida maschera di porcellana che cela loro il volto, e tocca al figlio, Alessandro Altieri, scoprire che cosa vogliono da lui e dalle sue recenti scoperte riguardanti un'antica stele fenicia...
Alessandro Altieri però non è solo in quest'avventura. Assieme a lui si schierano personaggi che prenderanno parte attiva nella caccia a questa antica setta che minaccia la città al fine di riportare in vita l'antica nobiltà imperiale e controllare il mondo...

Un vortice, ecco a cosa si può paragonare questo libro. Un ciclone che intrappola il lettore e non lo lascia fino alla fine. Sono particolarmente affascinato da questo tipo di scrittura perchè è capace di non farti sentire lo scorrere del tempo, così ti ritrovi a leggere fino a notte fonda (come è davvero successo) senza che tu te ne renda conto. Ed è bellissimo quando succede. Il libro di Dipino è, a mio modesto parere, un piccola perla all'interno della nostra letteratura italiana. Dipino, come si evince sin dalle prime pagine, è totalmente calato all'interno della storia che ha scritto. Presenta i suoi personaggi in un modo così chiaro e credibile, con i loro problemi, le loro paure, i loro dubbi, che sembra quasi di conoscerli da sempre. Gli accadimenti sono descritti in modo del tutto particolare, seguendo più strade per stare dietro ai molteplici personaggi (buoni o cattivi) del romanzo. 
Un opera che ha il raggio d'azione breve, che brucia come un cerino, con una fiamma talmente brillante e così distruttiva da lasciar senza fiato, ma orgogliosi di aver dedicato del tempo prezioso alla lettura di queste pagine, di aver assaporato l'adrenalina nello scendere in sotterranei bui, di aver sofferto per aver perso delle certezze, ma aver gioito per aver fatto trionfare l'autenticità e la verità. La nostra verità.

Un vero piacere è leggere l'opera di Dipino, che non ha nulla da invidiare ad autori di fama mondiale a cui, secondo me, spesso viene data fin troppa importanza e competenza. No, non dirò i loro nomi. Primo perchè non hanno certo bisogno di altra pubblicità, secondo perchè c'è solo da essere orgogliosi che un autore italiano (quindi senza andare troppo lontano) sia in grado di mostrare la propria bravura come nel nostro caso...

Coloro che avessero voglia di addentrarsi assieme ad Alessandro Altieri nei meandri della Città eterna può cliccare QUI.

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