venerdì 6 maggio 2016

Wolf, di Ryan Graudin

Titolo: Wolf
Autore: Ryan Graudin
Editore: DeAgostini
Pagine: 310
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La trama: È il 1956 e l’alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni anno, per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere organizzano il Tour dell’Asse, una spericolata e avvincente corsa motociclistica che attraversa i continenti collegando le due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio? Un incontro con il supersorvegliato Führer, al Ballo del Vincitore.
Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per rimanere ancora ferma a guardare, e i cinque lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state strappate via. Ora la Resistenza le ha dato un’occasione unica: vincere la gara, avvicinare Hitler… e ucciderlo davanti a milioni di spettatori. Una missione apparentemente impossibile che solo Yael può portare a termine. Perché, grazie ai crudeli esperimenti a cui è stata sottoposta, è in grado di assumere le sembianze di chiunque voglia. Anche quelle di Adele Wolfe, la Vincitrice dell’anno precedente. Le cose però si complicano quando alla gara si uniscono Felix, il sospettoso gemello di Adele, e Luka, un avversario dal fascino irresistibile…



La recensione

Questo libro mi ha dato da pensare. Quello che inizialmente mi ha incuriosito è la pettinatura della ragazza che vediamo. Il fatto che la vediamo di spalle induce subito a pensare che ci sia qualcosa da nascondere. Eccome se c'è. Poi ovviamente c'è la storia, la trama, che mi ha fatto capire che forse avrei letto qualcosa di interessante.

La storia: Wolf narra non una storia ma la storia per eccellenza. Parliamo di ebrei e del potere incontrastato di Hitler su tutto quanto. Questo però è il libro dei se, o meglio, del cosa sarebbe successo se... Cosa sarebbe successo che tutto ciò che abbiamo sempre saputo non fosse andato nello stesso modo? Cosa sarebbe successo se il Giappone e la Germania si fossero alleate e avessero dato vita a un impero completamente diverso? Hitler sarebbe ancora vivo e avrebbe portato avanti la Soluzione Finale contro il popolo non eletto. La sua fama di potere esisterebbe ancora e la sua potenza sarebbe ancora più vasta.
Come sempre però qualcuno non sarebbe stato d'accordo. La Resistenza avrebbe comunque tramato nell'ombra per cercare di sovvertire le cose. Ed ecco che in occasione del Tour dell'Asse, una folle e spericolata corsa in motocicletta da  Germania a Tokio, l'occasione si presenta. Yael, una giovane ragazza resa una mutaforma a causa degli esperimenti che sono stati fatti su di lei nei campi di sterminio, ha il compito di impersonare la vincitrice dell'anno precedente, partecipare alla gara e uccidere il Hitler davanti a milioni di telespettatori.
Una gara spietata costellata di pericoli, sensi di colpa, la paura di perdere per sempre se stessa.
Yael però non è sola in questa corsa, con lei ci sono Luka il ragazzo che sembra avere un debole per la vera Adele Wolf, e Felix suo fratello. Per Yael, ebrea e con una missione sembrata da portare a termine non sarà una passeggiata, attraversare i continenti macinando km a stretto contatto con coloro che, se sapessero la verità, vorrebbero la sua morte...

Il linguaggio e la struttura: Trattandosi principalmente di un romanzo per ragazzi il linguaggio è semplice e scorrevole. Non vi sono particolari periodi dalla sintassi complicata, le frasi sono brevi e concise. Un uso reiterato delle parole, voluto dall'autrice, permette di puntualizzare alcune parti della storia, sottolineare momenti catartici, far comprendere meglio quale parte della frase è bene tenere presente.
Il libro è diviso in capitoli, ciascuno dei quali corrisponde a una tappa della gara in motocicletta. Il lettore quindi si trova di fronte il paesaggio circostante tipico del paese che i personaggi stanno attraversando, i vari check point che permettono di riposare, e metterci a parte di quanti km sono stati percorsi e che ci dividono dallo scontro finale con Hitler, che noi tutti aspettiamo.
Vi sono però anche altri tipi di capitoli che raccontano la vita prima che Yael  entrasse a far parte della Resistenza, prima che scoprisse le sue capacità, prima che il poter essere qualcun altro diventasse un problema. Quando ancora le persone a cui voleva bene erano vive. Dettagli di una vita che non esiste più ma che continua ad albergare nella mente della ragazza, momenti che l'hanno resa quella che è adesso, che le hanno insegnato a serbare rancore, odio e rabbia, in attesa che arrivi il momento giusto per sfogare tutto quanto.

I personaggi: Come accade spesso anche in altri libri simili a questo ci troviamo davanti un sacco di personaggi. Mi viene sempre da pensare all'ormai accaldatissimo Hunger Games, dove un nutrito gruppo di ragazzi viene sbattuto nell'arena per combattere l'uno contro l'altro. Nel nostro caso i personaggi sono i partecipanti alla gara in moto che attraversa i continenti. Molti di loro purtroppo vengono solo nominati e nel corso della storia non viene dato loro abbastanza spazio per capire che tipo di persone siano e quale sia la motivazione che li ha portati a partecipare, se non quella di avere un riconoscimento particolare.
L'attenzione del lettore quindi si concentra sui tre concorrenti più influenti.
Yael è una ragazza semplice ma che porta dentro di se l'odio verso colui che ha dato il via alla sofferenza del suo popolo, una ragazza a cui è stata strappata l'infanzia per andare a lavorare nei campi di sterminio ed essere sottoposta a strani esperimenti di pigmentazione della pelle da un dottore con pretese scientifiche. E' forte, come il ferro, non si lascia piegare nonostante non sappia dove la porterà tutto questo, si lascia guidare solo dal suo obbiettivo: uccidere Hitler. Solo questo basta.
Luka è colui che mette a dura prova la resistenza di Yael. Segretamente innamorato di Adele, la ragazza che Yael è costretta a essere, instaura con lei un rapporto ambiguo fatto di amore e odio. Un personaggio impossibile da decifrare fino alla fine. Se da una parte vediamo sbocciare in lui un sentimento nei confronti della ragazza, dall'altro notiamo la sua voglia di primeggiare, di arrivare primo, di aggiudicarsi la seconda Croce della Vittoria. Luka è quel tipo di personaggio che serve per smuovere le acque, che mette il sale sulla coda della protagonista riuscendoci alla perfezione.
Felix è il fratello di Adele Wolfe. un personaggio buono il suo, che fin dal principio tenta di dissuadere Yael/Adele dal partecipare alla gara perché potrebbe essergli fatale. Mosso dal buon cuore decide di partecipare alla gara per stare alle costole di sua sorella. Nessun particolare scossone da parte sua. Felix è fedele a se stesso, anche quando scopre che Adele non è proprio quella che tutti si aspettavano, perché ha qualcosa da nascondere.

Molto interessanti invece sono i personaggi che fanno parte del passato di Yael, tutta quella sfera di persone che hanno condiviso con lei il campo di sterminio, dove la sofferenza, il dolore, la paura di morire da un momento all'altro, regnano sovrani. La madre di Yael, la Babushka, Miriam e tutti quelli che per colpa di un folle sono stati costretti ad annullare la propria vita e la propria identità.

I temi: Questo libro parla del senso d'identità. Ci troviamo al centro di una guerra che si è combattuta sul serio, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Parliamo di morti e di campi di concentramento, non c'è quindi bisogno di ricordare cosa debbano aver passato quelle persone in quei campi di lavoro. Lavorare per mandare avanti una macchina da guerra e semplicemente assurdo. La scuola e lo studio ci hanno insegnato che quello che è stato è bene non si presenti mai più, ma sempre più ci troviamo di fronte a situazioni simili. Purtroppo.
Yael cambiando forma e avendo la possibilità di cambiare aspetto decide di incarnare proprio quell'ideale che disprezza, si trasforma in una perfetta ariana al servizio di un uomo che per la sete di potere ha distrutto il mondo. Una missione da portare a termine la carica di una responsabilità enorme, la Resistenza fa affidamento su di lei, l'ha resa quello che è, incurante che abbia sentimenti veri e che forse avrebbe voluto un'esistenza differente. Non da fuggitiva, nonostante la sete di vendetta.
Per se stessa, per loro, per noi, per il mondo intero.

Il mio giudizio: Un libro molto, ma molto piacevole e innovativo. Ottima l'idea di ambientare un distopico nell'era del Terzo Reich. Quale spunto migliore di questo, qualcosa che davvero è esistito e di cui abbiamo le prove. Quello che però mi avrebbe fatto più piacere sarebbe stato leggere qualche informazione storica in più. Capisco benissimo che i fatti narrati sono diversi da quelli dei libri di storia, ma qualche dettaglio in più su come siamo arrivati a costituire questo nuovo Asse Territoriale, l'esito dell'operazione Leone Marino, e di come il  Führer sia sfuggito al cappio che sempre più si stringeva al suo collo, avrebbe reso la lettura ancora più godibile. L'autrice infatti inserisce in fondo al libro una sorta di vademecum dove spiega come sia giunta a concepire una storia come questa, fatta di se e di ma.
Come già accennato è un libro per ragazzi, che mischia avvenimenti storici e azione senza rendere pesante la storia. Giustamente se uno cerca un libro con date e accadimenti per come sono andati realmente deve cercare altro.
Interessante la questione del mutaforma che conferisce alla storia quella particolarità che fa entrare questo libro in un genere ben preciso, un genere di narrazione e di intreccio che ben si sposa con le ultime pubblicazioni di successo.

Wolf è il primo di una duologia in corso di scrittura. Il titolo originale è Wolf by Wolf, seguirà Iron to Iron, titolo che fa riferimento alle ultime caratteristiche caratteriali della protagonista, caratteristiche fisiche ma più che altro mentali. Un finale che forse qualcuno si sarà aspettato ma che getta le basi per un dignitoso seguito della storia.

3 commenti:

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    1. Come al solito resto sempre piacevolmente colpita dalle tue recensioni! Questo libro sembra meritare davvero, soprattutto perché il tema non è affatto banale. La scrittrice è da lodare per il coraggio di portare in scena un'idea difficile e con molti precedenti storici da cui attingere. Sembra molto interessante, sei stato molto bravo a spiegarlo!

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    2. Buongiorno Miriam! Grazie infinite, sono molto contento che sei passata a leggere. Beh adesso non ti resta che leggerlo anche tu e farmi sapere!

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