mercoledì 15 luglio 2015

Alice from Wonderland, uno steamfantasy di Alessia Coppola edito da Dunwich edizioni

Buongiorno a tutti! Quest'oggi parliamo di un'altra delle pubblicazioni della Dunwich edizioni. Un libro che sta avendo un successo quasi planetario! Sto parlando ovviamente di Alice from Wonderland di Alessia Coppola, che ha fatto il suo clamoroso debutto al Salone di Torino a cui ho partecipato pure io. Chi segue la pagina fb della Bancarella avrà certo avuto modo di leggere qualche citazione o vedere delle foto a tema Alicioso.
Adesso è la volta della recensione. Pronti?

Titolo: Alice from Wonderland
Autore: Alessia Coppola
Editore: Dunwich edizioni
Pagine: 279
Link per l'acquisto QUI
Blog del libro QUI
Blog dell'autrice QUI

La trama: Cosa accadrebbe se Alice varcasse la dimensione di Wonderland? Quanto labile diverrebbe il confine tra lucidità e follia? Una strega, un sortilegio e un libro sono il principio di tutto. Alice non è più la bambina sprovveduta che vagheggiava tra labirinti di carte. È una giovane innamorata, alla ricerca della propria identità. Per trovarla viaggerà nel tempo e oltre il tangibile. Scrittori, scienziati, circensi e matti sono i suoi compagni in uno straordinario viaggio verso una meta impossibile. Sottomondo non è mai stato così sopra. Che la magia abbia inizio, la tana del coniglio vi aspetta.



La recensione

La storia: Chi di noi non conosce Alice? Chi non si è  anche solo una volta lasciato trasportare in quel mondo di fantasia chiamato Wonderland? Scommetto tutti quanti. Quello che però Alessia Coppola ci propone è una storia del tutto nuova, il lettore non si trova più di fronte a una bambina che inavvertitamente scivola nella tana del Bianconiglio e scopre un altro mondo. Adesso ci troviamo di fronte qualcosa di completamente diverso.
È successo qualcosa. Quando un legame fortissimo si spezza qualcuno deve pagarne le conseguenze. È questo che Carroll lascia in eredità ai suoi personaggi dopo avergli dato vita. Alice, lo Stregatto, il Brucaliffo e il Cappellaio dovranno farsi forza per ritrovare la strada. La loro strada, quella che li porterà nuovamente a casa e fuggire dalla realtà.

I personaggi sono il motore che muove questo nuovo mondo fatto di scienza e fumo. Se nell'originale ci siamo imbattuti in eccentrici personaggi ed animali adesso dobbiamo fare i conti con il tempo che è passato. I personaggi sono adulti e si sono evoluti, sono gli stessi di sempre ma qualcosa dentro di loro li ha costretti a cambiare, ad adattarsi a una realtà che non è più quella a cui erano abituati. Wonderland era un mondo di meraviglie appunto, dove il tempo scorreva in un altro modo, dove i problemi erano qualcosa di marginale, dove non c'era distinzione tra nessuna specie. Adesso il dolore e la sofferenza hanno preso possesso dei loro animi, le loro vite sono state lacerate dalle delusioni, le loro vite hanno perso la spensieratezza dell'infanzia. Alessia Coppola li ha fatti maturare e crescere, donando loro nuova consapevolezza di sé, ed è questo che contribuisce a creare un legame col lettore. Il potersi rivedere in quello che fanno, in quello che dicono e fare un parallelismo con quello che sono adesso e quello che sono stati. Una mutazione che chi legge compie assieme a loro, un viaggio dal passato al presente, un tuffo nei ricordi per fare le proprie considerazioni.


La struttura, pur seguendo una linea costante, è costruita in modo particolare. Per coloro che hanno memoria dell'originale potranno certamente ricordare che, nonostante Wonderland presenti dei cambi di ritmo e di ambientazione piuttosto frequenti, la storia procede in modo lineare. La storia che stiamo leggendo invece ha un andamento che si biforca per poi ricollegarsi più e più volte. In primo luogo la narrazione avviene per mezzo di Alice che ci racconta di come si senta sola e sia invasa dall'ansia per non sapere più che cosa le è successo, della sua permanenza a casa dei Richardson dove la adottano facendole credere di essere figlia loro. In secondo luogo c'è la storia di Algar e del suo amore per lei. Questa è forse una delle parti più accattivanti del libro. Con Algar il ritmo narrativo spesso si interrompe per dare spazio all'interiorità, a tutto quel mondo invisibile e pieno di elucubrazioni. Algar è autentico e più di una volta mi è capitato di stare sulla sua lunghezza d'onda pur non essendo un personaggio positivo.
A queste due strade si aggiungono momenti in cui si compie un salto nel passato, a quando Wonderland era ancora quel luogo inesplorato e fantastico privo di corruzione e sofferenza, dove il lettore potrà ritrovare la sua fanciullezza assieme a tutti i personaggi.

I temi sono variegati, proprio come variegato era il paese delle Meraviglie. Vedendo questo libro non si ha la percezione di quello che in realtà contiene. Sarebbe un errore troppo grande associare a questa nuova Alice qualcosa di adatto solo ai bambini. Alice from Wonderland è una storia matura, per menti mature, capaci di cogliere ogni singola sfumatura all'interno delle battute.
Il tema principale è quello dello smarrimento. I personaggi perdono loro stessi e non sanno più chi sono, non conoscono più il loro passato, sono curiosi di affrontare il futuro prossimo, ma vivono nell'incertezza, timorosi di vivere la realtà attuale.
L'amore è poi, come ci insegna il caro Shakespeare, quello che muove ogni cosa. Tutto quanto. Alessia Coppola disegna un quadro multicolore e multisfaccettato per raccontarci le varie forme l'amore. Quella più classica è quella che ci mostra Alice nei confronti di Edmund, il Cappellaio, un amore che varca i confini della realtà, capace di affrontare le avversità della vita. Un modo, questo, di vivere il sentimento nella maniera più spontanea e sincera.
Ma c'è anche un altro sentimento sempre legato all'amore, ed è la gelosia, provata dal personaggio di Algar, il Brucaliffo, invaghito anche lui di Alice. Uno dei personaggi maggiormente riusciti all'interno di questo libro. Autentico, vero, carismatico, fragile, capace di provare un amore così bruciante per la persona che ama al punto da sacrificare tutto quello che gli sta vicino senza guardare in faccia nessuno. Se Edmund rappresenta, in termini letterari, il giovane cavaliere che salta sul cavallo e corre verso la sua amata che lo attende al castello, Algar incarna l'uomo ottocentesco corroso dall'amore per una donna che ha deciso di non appartenergli. Il lettore vive assieme a lui questo stato di desolazione e di abbandono  che lo accompagnerà, sul finale, alla deriva. Algar ci espone il suo punto di vista in modo così crudo e sincero da far scendere le lacrime per la commozione.
Immancabili i temi dell'unione e dell'amicizia. Quando un gruppo di persone, di amici, si ritrova dopo lungo tempo è inevitabile che torni ad esserci quel legame che da sempre l'ha contraddistinto, e quello che più colpisce è che tutto questo si percepisce come fosse reale...
Altro tema importantissimo è quello della maturità, del tempo che inesorabile scorre. Tutti quanti noi, come anche i personaggi della storia, ad un certo punto della vita dobbiamo crescere e iniziare a prendere quel tipo di decisioni che cambieranno la nostra vita per sempre. Un viaggio introspettivo quindi, di cui il Paese delle Meraviglie è il portavoce. Fare i conti con la vita vera, abbandonare il mondo della fantasia, lasciare i propri amici e la propria casa, crescere.
E tutto questo comporta spesso un cambiamento doloroso. Sarà pronta Alice a ricominciare da zero? Il Cappellaio saprà gestire nuovamente la sua mattitudine? La Regina e il Bianconiglio sapranno andare oltre i loro dissapori oppure continueranno a portarsi dietro un ambiguo rapporto?
Fino a che punto Wonderland li ha influenzati?


Le chicche: Ce ne sono parecchie e questo mi è piaciuto moltissimo. Chi ha letto il libro già lo sa quindi cerco di essere chiaro per le new entry senza svelare niente. Cominciato il libro ci troviamo di fronte ad una Alice che non è Alice. Il lettore spera che sia lei. Un personaggio confuso e che vaga per una Gilford caotica e fatta di stradine e pertugi. Per queste stradine si fanno i più disparati incontri, ed è proprio qui che i vari personaggi della storia originale sono disseminati sotto mentite spoglie. Frasi, parole e piccoli dettagli svelano la loro vera natura. Ecco che comincia una vera e propria caccia al personaggio...per vedere se ci sono tutti quanti. E vi posso assicurare che ci sono...persino la Regina rossa colpita da una tremenda legge del contrappasso!
Con piacere ho trovato citato anche Dorian Gray, il celebre personaggio affascinante e carismatico creato da Wilde, che non a caso Algar incontra in una delle sue peregrinazioni.
Abbiamo poi Nikola Tesla, fautore della macchina che permetterà di viaggiare oltre il tempo e oltre le dimensioni.
Potevano poi mancare delle incursioni di Lewis Carroll all'interno della storia? Ovvio che no. Veniamo messi a parte di attimi della sua vita, dei suoi pensieri, della sua tremenda solitudine e del suo amore incondizionato per il mondo che ha saputo creare e che lentamente gli sta sfuggendo di mano...

Il mio giudizio, sempre se ancora non fosse chiaro, è quello di un libro che ha tutte le carte in regola per il successo. Mi guardo attorno e vedo vagonate di libri che costano un'ira di Dio per una storia che non dice assolutamente niente. Tutto questo mi ha stancato parecchio. Ecco perchè quando mi trovo di fronte romanzi come quello di Alessia Coppola sono più che felice di far sapere come la penso e spenderci qualche parola in più. L'autrice è Italiana, a conferma del fatto (più volte ribadito su questo blog) che non si deve per forza andare a cercare chissà chi all'estero per leggere qualcosa di buono. Il prezzo del libro cartaceo e dell'ebook, grazie alla casa editrice Dunwich, è accessibilissimo. La storia, pur rifacendosi a un classico, è accattivante e con l'incedere delle pagine spinge il lettore ad andare avanti e non fermarsi mai, tanto che io stesso ho dovuto centellinarle per farlo durare di più...
Un libro per il  vasto pubblico e questa torrida estate.

Coraggio! Leggetelo, assaporatelo, vivetelo!

2 commenti:

  1. Grazie tante, sono felice che ti sia piaciuto e che abbia fatto una così attenta analisi. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il merito è tutto tuo che hai dato vita a questa storia.
      Grazie grazie grazie.

      Elimina