Autore: Alessia Coppola
Editore: Dunwich edizioni
Pagine: 260
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La trama: C’è un mondo alla rovescia oltre lo specchio, un luogo oscuro in cui dimorano le ombre e una regina dal cuore nero: Mechanicland, il Regno di Ferro. Alice è la sola che può sconfiggerlo, la sola a possedere la chiave. In una lotta a cavallo tra le due dimensioni, scoprirà il coraggio e il valore. Ma ci sarà qualcuno ad aiutarla, un principe misterioso e la sua corte di fate.
La superficie dello specchio ha iniziato a incrinarsi, preparatevi a valicare il confine. Lucidate le lame, impavidi lettori: la battaglia nel Regno di Ferro ha inizio.
La recensione
Ebbene il momento tanto atteso è arrivato, la recensione del seguito di Alice from Wonderland è tra noi! Sono mesi che dovevo leggerlo, ma ho atteso di averlo cartaceo come l'altro per essere nuovamente in compagnia di Alice e i suoi matti. Adesso però che l'ho finito sono libero di parlarne.
Cominciamo.
La storia: Come è facile immaginare ci ritroviamo nello stesso punto della fine del precedente. Alice e la banda di Matti solcano i cieli alla ricerca del punto giusto, decisi più che mai a tornare a Wonderland. Il mondo reale non è un posto per loro, non è un posto dove loro possano essere apprezzati come dovrebbero. Da quando Edmund ha salvato Alice dall'essere intrappolata nello specchio però qualcosa è cambiato. Una strana voce risuona nella testa di Alice informandola che non c'è più tempo, che deve fare qualcosa. Qualcosa dentro di lei è diverso, è in corso una mutazione e lei deve fare qualcosa.
Non appena cade nel sonno viene trasportata da un'altra parte, in un mondo totalmente differente, una Wonderland alla rovescia fatta di fumo e di metallo che propone una realtà distorta di quel mondo, dove i luoghi e le persone non sono più quelli di prima. Mechanicland è il mondo dei sogni che si alterna a quello della vita reale. A Mechanicland solo Alice può accedervi e può farlo mentre dorme, da sola, senza l'aiuto di Edmund. In questo Regno di Ferro è Picche a comandare, una despota regina Nera che ha deciso di prendersi tutto quanto relegando ciò che c'era di bello sotto una coltre nera di fumo.
Un' entrare e uscire dal mondo dei sogni incalzante prima che la guerra infuri nel mondo alla rovescia, prima che Alice scivoli definitivamente nell'oblio e non gli sia più permesso di tornare da Edmund, spingerà i Matti a collaborare per un fine comune chiedendo aiuto all'unica persona che ormai pensavano fosse uscita per sempre dalla loro vita.
La struttura: Nonostante ormai sono mesi e mesi che ho letto Alice from Wonderland posso dirmi soddisfatto di come l'autrice abbia permesso al lettore di ritrovare un passo per volta ciascuno dei personaggi presenti nel precedente. La mia paura era quella di non ritrovarmi più in quello che leggevo e perdermi così il bello di questa nuova storia. Beh, fortunatamente per me, non è stato così e dopo solo tre pagine ero nuovamente immerso nella storia e il precedente episodio mi è balzato in mente come se l'avessi letto fino a poco prima. Tranquilli quindi...anche se siete tipi come me che leggere mille libri l'anno Alice through the looking glass è ugualmente godibile.
I personaggi: Detto fra noi (e qui forse parlo a nome della cerchia di fan di Alessia Coppola in crescita esponenziale) ciò che rende particolare questo libro sono i suoi personaggi. Per me adesso è quasi impossibile pensare ad Alice se non a quella descritta da questa autrice, dico davvero. Da sempre ho presente il romanzo originale e il film Disney, ora però è tutto cambiato perché ho conosciuto una nuova Alice ben già interessante.
Alice nel giro di poco tempo cambia, gli avvenimenti del passato l'hanno profondamente segnata, ma adesso c'è Edmund il Cappellaio Matto al suo fianco e niente potrebbe andare storto. La vicenda di Algar l'ha ferita, la fatta soffrire, ma proprio per questo ha creato con lei un legame particolare che mai cesserà di esistere. Adesso Alice deve far fronte ad una nuova minaccia, qualcosa che rischia di mandare in frantumi quello che ha costruito. La paura risiede in lei, l'amore per i suoi amici è così grande che non potrebbe vivere senza di loro, la paura la attanaglia. La stesso sentimento che è rimasto all'interno di un frammento dello specchio che la imprigionava, lo stesso che ha gettato le fondamenta di Mechanincland.
Adesso deve farsi forza e guardarsi dentro per non soccombere, per capire cosa le stia succedendo. Capire qual'è la sua più grande paura le darà il coraggio giusto per affrontare Picche salvare così quella parte del Paese delle Meraviglie che rischia di scomparire per sempre.
Edmund stavolta è in balia delle sue emozioni e ne veniamo messi a parte da lui in prima persona, perché l'autrice ha volutamente deciso di dargli spazio. Ecco che entriamo nella sua mente e assistiamo alla presa di posizione e consapevolezza che lui non può far nulla per salvare Alice, se non sperare che Iriudius, Algar nel Regno di Ferro, non giochi un brutto scherzo nuovamente per tenerla con sé. Tutto quello che può fare è cercare di comprendere cosa stia passando nel poco tempo che hanno a disposizione quando è sveglia. L'amore che Edmund prova per lei è messo a durissima prova perché sono in gioco il loro futuro, il loro mondo, quello che stanno vivendo.
Algar: Ebbene si!! Morivo dalla voglia di sapere se Alessia Coppola avrebbe inserito anche lui in questa storia anche se gli è stato dedicato lo spin-off Blue Dream. Quando ho letto il primo volume della serie di Alice pensavo di essere l'unico a cui era rimasto nel cuore questo inusuale Brucaliffo, col tempo ho notato che è un personaggio che ha saputo farsi amare per quello che è. Ho amato e amo tutt'ora Algar per la sua autenticità e anche se in questo nuovo capitolo compare solo sul finale come personaggio risolutore, mostra ancora una volta come sia necessario sacrificarsi per le persone che amiamo, nel suo caso Alice su tutti quanti. Algar/Iridius non si può descrivere, sia nel mondo della realtà che in quello del Regno di Ferro è una personalità forte che non si lascia piegare da niente ma va dritto per la sua strada incurante delle conseguenze.
Wade, lo Stregato, è stata una riscoperta, ritrovandolo qua in una nuova veste. Nel breve racconto spin-off Freak Show erano emersi lati del suo carattere che adesso abbiamo modo di approfondire. Io ho amato quel brevissimo racconto che avrei voluto decisamente più ampio, dove i personaggi erano in una sorta di limbo, incapaci di ogni reazione. Mirea, la donna che Wade ama da sempre e che ha sempre cercato, adesso appare. Appare in mezzo al mare, prima che un tremendo nubifragio devasti la nave di Rupert. Lei ha la coda e un orribile patto non le permette di poter stare con Wade... Pochi sono le parole che i due si scambiano, pochi i genti che vediamo compiere, essi però sono così densi di significato che è praticamente impossibile non lasciarsi intenerire dal loro amore.
C'è pure un personaggio curioso che non mi aspettavo di trovare! Ricordate Nikola Tesla del primo? Beh questa volta, strettamente legato alla tematica del libro, troviamo Sigmund Freud il padre della psicanalisi. Un uomo scienza che fa la sua comparsa quando i Matti decidono di portare Alice al suo cospetto affinché vaghi nei suoi sogni e capisca che cosa le sta prendendo. Questo che viene fuori è una cosa inaspettata...
Il tema: Questo è il punto focale di tutta la faccenda. Se Wonderland era il vero Paese delle Meraviglie, il mondo creato da un autore per dare vita ai personaggi di un romanzo, Il Regno di Ferro è invece il mondo creato dalla psiche umana, quella di Alice.
Il Regno di Ferro è quella parte interiore di noi che ci fa paura e che ci costringe ad affrontare le nostre paure più profonde. È l'inconscio che riporta alla luce lontani timori e ce li sbatte in faccia per farci comprendere qualcosa che potrebbe cambiare la nostra vita per sempre.
Alice cade nel sonno e si risveglia in un mondo che sembra non appartenerle più, un mondo fatto di persone che le sono sempre state vicino ma che sembrano aver preso una strada diversa, la strada delle ombre. Alice è reticente, non vuole andare, vorrebbe stare sempre al fianco di Edmund adesso che hanno trovato il modo di vivere insieme, ma qualcosa la spinge (o la costringe) ad andare, e colui che permette tutto questo è il Principe Iridius, la versione oscura di Algar. Proprio colui che le ha inferto i dolori più grandi e che l'ha ingannata è colui che le darà la chiave per comprendere quello che potrebbe succedere. Algar è risolutivo, la spinge e la sprona ad andare avanti e tirare fuori la guerriera che è in lei per combattere contro la malvagia regina dei cuori alla rovescia.
La psiche è da sempre un luogo affascinante (il dottor Freud lo sa bene!) e Alessia Coppola costruisce una storia a cavallo tra due mondi rendendoli sublimi e accattivanti, uno pieno di speranza e di emozione, l'altro decisamente dark e ricco di pathos. Oltre all'amore e all'amicizia, temi a noi già noti, troviamo la psicanalisi inversa, quella che non viene analizzata ma scaturisce in maniera naturale da quello che siamo. Alice non sa a che cosa va incontro ma c'è chi la sostiene, solo andando a fondo nel suo dolore potrà risalire e salvare quello che ama. Un valore aggiunto a quello che già c'era che aiuta a comprendere meglio dei personaggi che pensavamo avessero già detto tutto, ma invece non è affatto così...e questo non può che far piacere a tutti i fan. Me compreso.
Alice è la protagonista, tutto quanto si regge su di lei. Sottomondo è stato creato per lei e lei deve salvarlo per salvare se stessa.
Il mio giudizio: Ho amato il primo volume della storia. Ho regalato il primo volume della storia a persone care e ne sono rimaste ammaliate come me. Se Lewis ha creato Sottomondo, Alessia Coppola ha saputo reinventarlo....pure meglio delle trasposizioni cinematografiche che mi sono sembrate di una noia pazzesca, specie il secondo. Non sapevo cosa aspettarmi da questo libro che ho atteso per mesi e mesi prima ti tornare ad assaporare le sue pagine. Più breve del primo, con un intreccio forse più semplice rispetto all'altro, ma godibile proprio perché riprende le fila di ciò che era rimasto in sospeso. Una nuova avventura che si conclude con un finale aperto che lascia libera la fantasia di vagare e la speranza di vedere presto Alice e i Matti coinvolti in nuovi rocamboleschi viaggi.
Troviamo tematiche interessanti, personaggi che hanno un cuore enorme, ci sono battaglie interiori, pericoli, dubbi e insicurezze, un mix stratosferico da godere in qualunque posto ci troviamo, sia al mare che in montagna, sia a casa che a lavoro.
l Paese delle Meraviglie esiste davvero. È questo.
Alessia Coppola ha fatto centro nuovamente, non a caso la Harper Collins ha appena pubblicato per la collana eLit il suo Il filo rosso, che spero di poter leggere e valutare quanto prima.
Grazie Alessia per quello che fai, per quello che pensi e per la gentilezza che mostri sempre a chi ormai ti segue ovunque vai.
La recensione
Ebbene il momento tanto atteso è arrivato, la recensione del seguito di Alice from Wonderland è tra noi! Sono mesi che dovevo leggerlo, ma ho atteso di averlo cartaceo come l'altro per essere nuovamente in compagnia di Alice e i suoi matti. Adesso però che l'ho finito sono libero di parlarne.
Cominciamo.
La storia: Come è facile immaginare ci ritroviamo nello stesso punto della fine del precedente. Alice e la banda di Matti solcano i cieli alla ricerca del punto giusto, decisi più che mai a tornare a Wonderland. Il mondo reale non è un posto per loro, non è un posto dove loro possano essere apprezzati come dovrebbero. Da quando Edmund ha salvato Alice dall'essere intrappolata nello specchio però qualcosa è cambiato. Una strana voce risuona nella testa di Alice informandola che non c'è più tempo, che deve fare qualcosa. Qualcosa dentro di lei è diverso, è in corso una mutazione e lei deve fare qualcosa.
Non appena cade nel sonno viene trasportata da un'altra parte, in un mondo totalmente differente, una Wonderland alla rovescia fatta di fumo e di metallo che propone una realtà distorta di quel mondo, dove i luoghi e le persone non sono più quelli di prima. Mechanicland è il mondo dei sogni che si alterna a quello della vita reale. A Mechanicland solo Alice può accedervi e può farlo mentre dorme, da sola, senza l'aiuto di Edmund. In questo Regno di Ferro è Picche a comandare, una despota regina Nera che ha deciso di prendersi tutto quanto relegando ciò che c'era di bello sotto una coltre nera di fumo.
Un' entrare e uscire dal mondo dei sogni incalzante prima che la guerra infuri nel mondo alla rovescia, prima che Alice scivoli definitivamente nell'oblio e non gli sia più permesso di tornare da Edmund, spingerà i Matti a collaborare per un fine comune chiedendo aiuto all'unica persona che ormai pensavano fosse uscita per sempre dalla loro vita.
La struttura: Nonostante ormai sono mesi e mesi che ho letto Alice from Wonderland posso dirmi soddisfatto di come l'autrice abbia permesso al lettore di ritrovare un passo per volta ciascuno dei personaggi presenti nel precedente. La mia paura era quella di non ritrovarmi più in quello che leggevo e perdermi così il bello di questa nuova storia. Beh, fortunatamente per me, non è stato così e dopo solo tre pagine ero nuovamente immerso nella storia e il precedente episodio mi è balzato in mente come se l'avessi letto fino a poco prima. Tranquilli quindi...anche se siete tipi come me che leggere mille libri l'anno Alice through the looking glass è ugualmente godibile.
I personaggi: Detto fra noi (e qui forse parlo a nome della cerchia di fan di Alessia Coppola in crescita esponenziale) ciò che rende particolare questo libro sono i suoi personaggi. Per me adesso è quasi impossibile pensare ad Alice se non a quella descritta da questa autrice, dico davvero. Da sempre ho presente il romanzo originale e il film Disney, ora però è tutto cambiato perché ho conosciuto una nuova Alice ben già interessante.
Alice nel giro di poco tempo cambia, gli avvenimenti del passato l'hanno profondamente segnata, ma adesso c'è Edmund il Cappellaio Matto al suo fianco e niente potrebbe andare storto. La vicenda di Algar l'ha ferita, la fatta soffrire, ma proprio per questo ha creato con lei un legame particolare che mai cesserà di esistere. Adesso Alice deve far fronte ad una nuova minaccia, qualcosa che rischia di mandare in frantumi quello che ha costruito. La paura risiede in lei, l'amore per i suoi amici è così grande che non potrebbe vivere senza di loro, la paura la attanaglia. La stesso sentimento che è rimasto all'interno di un frammento dello specchio che la imprigionava, lo stesso che ha gettato le fondamenta di Mechanincland.
Adesso deve farsi forza e guardarsi dentro per non soccombere, per capire cosa le stia succedendo. Capire qual'è la sua più grande paura le darà il coraggio giusto per affrontare Picche salvare così quella parte del Paese delle Meraviglie che rischia di scomparire per sempre.
Edmund stavolta è in balia delle sue emozioni e ne veniamo messi a parte da lui in prima persona, perché l'autrice ha volutamente deciso di dargli spazio. Ecco che entriamo nella sua mente e assistiamo alla presa di posizione e consapevolezza che lui non può far nulla per salvare Alice, se non sperare che Iriudius, Algar nel Regno di Ferro, non giochi un brutto scherzo nuovamente per tenerla con sé. Tutto quello che può fare è cercare di comprendere cosa stia passando nel poco tempo che hanno a disposizione quando è sveglia. L'amore che Edmund prova per lei è messo a durissima prova perché sono in gioco il loro futuro, il loro mondo, quello che stanno vivendo.
Algar: Ebbene si!! Morivo dalla voglia di sapere se Alessia Coppola avrebbe inserito anche lui in questa storia anche se gli è stato dedicato lo spin-off Blue Dream. Quando ho letto il primo volume della serie di Alice pensavo di essere l'unico a cui era rimasto nel cuore questo inusuale Brucaliffo, col tempo ho notato che è un personaggio che ha saputo farsi amare per quello che è. Ho amato e amo tutt'ora Algar per la sua autenticità e anche se in questo nuovo capitolo compare solo sul finale come personaggio risolutore, mostra ancora una volta come sia necessario sacrificarsi per le persone che amiamo, nel suo caso Alice su tutti quanti. Algar/Iridius non si può descrivere, sia nel mondo della realtà che in quello del Regno di Ferro è una personalità forte che non si lascia piegare da niente ma va dritto per la sua strada incurante delle conseguenze.
Wade, lo Stregato, è stata una riscoperta, ritrovandolo qua in una nuova veste. Nel breve racconto spin-off Freak Show erano emersi lati del suo carattere che adesso abbiamo modo di approfondire. Io ho amato quel brevissimo racconto che avrei voluto decisamente più ampio, dove i personaggi erano in una sorta di limbo, incapaci di ogni reazione. Mirea, la donna che Wade ama da sempre e che ha sempre cercato, adesso appare. Appare in mezzo al mare, prima che un tremendo nubifragio devasti la nave di Rupert. Lei ha la coda e un orribile patto non le permette di poter stare con Wade... Pochi sono le parole che i due si scambiano, pochi i genti che vediamo compiere, essi però sono così densi di significato che è praticamente impossibile non lasciarsi intenerire dal loro amore.
C'è pure un personaggio curioso che non mi aspettavo di trovare! Ricordate Nikola Tesla del primo? Beh questa volta, strettamente legato alla tematica del libro, troviamo Sigmund Freud il padre della psicanalisi. Un uomo scienza che fa la sua comparsa quando i Matti decidono di portare Alice al suo cospetto affinché vaghi nei suoi sogni e capisca che cosa le sta prendendo. Questo che viene fuori è una cosa inaspettata...
Il tema: Questo è il punto focale di tutta la faccenda. Se Wonderland era il vero Paese delle Meraviglie, il mondo creato da un autore per dare vita ai personaggi di un romanzo, Il Regno di Ferro è invece il mondo creato dalla psiche umana, quella di Alice.
Il Regno di Ferro è quella parte interiore di noi che ci fa paura e che ci costringe ad affrontare le nostre paure più profonde. È l'inconscio che riporta alla luce lontani timori e ce li sbatte in faccia per farci comprendere qualcosa che potrebbe cambiare la nostra vita per sempre.
Alice cade nel sonno e si risveglia in un mondo che sembra non appartenerle più, un mondo fatto di persone che le sono sempre state vicino ma che sembrano aver preso una strada diversa, la strada delle ombre. Alice è reticente, non vuole andare, vorrebbe stare sempre al fianco di Edmund adesso che hanno trovato il modo di vivere insieme, ma qualcosa la spinge (o la costringe) ad andare, e colui che permette tutto questo è il Principe Iridius, la versione oscura di Algar. Proprio colui che le ha inferto i dolori più grandi e che l'ha ingannata è colui che le darà la chiave per comprendere quello che potrebbe succedere. Algar è risolutivo, la spinge e la sprona ad andare avanti e tirare fuori la guerriera che è in lei per combattere contro la malvagia regina dei cuori alla rovescia.
La psiche è da sempre un luogo affascinante (il dottor Freud lo sa bene!) e Alessia Coppola costruisce una storia a cavallo tra due mondi rendendoli sublimi e accattivanti, uno pieno di speranza e di emozione, l'altro decisamente dark e ricco di pathos. Oltre all'amore e all'amicizia, temi a noi già noti, troviamo la psicanalisi inversa, quella che non viene analizzata ma scaturisce in maniera naturale da quello che siamo. Alice non sa a che cosa va incontro ma c'è chi la sostiene, solo andando a fondo nel suo dolore potrà risalire e salvare quello che ama. Un valore aggiunto a quello che già c'era che aiuta a comprendere meglio dei personaggi che pensavamo avessero già detto tutto, ma invece non è affatto così...e questo non può che far piacere a tutti i fan. Me compreso.
Alice è la protagonista, tutto quanto si regge su di lei. Sottomondo è stato creato per lei e lei deve salvarlo per salvare se stessa.
Il mio giudizio: Ho amato il primo volume della storia. Ho regalato il primo volume della storia a persone care e ne sono rimaste ammaliate come me. Se Lewis ha creato Sottomondo, Alessia Coppola ha saputo reinventarlo....pure meglio delle trasposizioni cinematografiche che mi sono sembrate di una noia pazzesca, specie il secondo. Non sapevo cosa aspettarmi da questo libro che ho atteso per mesi e mesi prima ti tornare ad assaporare le sue pagine. Più breve del primo, con un intreccio forse più semplice rispetto all'altro, ma godibile proprio perché riprende le fila di ciò che era rimasto in sospeso. Una nuova avventura che si conclude con un finale aperto che lascia libera la fantasia di vagare e la speranza di vedere presto Alice e i Matti coinvolti in nuovi rocamboleschi viaggi.
Troviamo tematiche interessanti, personaggi che hanno un cuore enorme, ci sono battaglie interiori, pericoli, dubbi e insicurezze, un mix stratosferico da godere in qualunque posto ci troviamo, sia al mare che in montagna, sia a casa che a lavoro.
l Paese delle Meraviglie esiste davvero. È questo.
Alessia Coppola ha fatto centro nuovamente, non a caso la Harper Collins ha appena pubblicato per la collana eLit il suo Il filo rosso, che spero di poter leggere e valutare quanto prima.
Grazie Alessia per quello che fai, per quello che pensi e per la gentilezza che mostri sempre a chi ormai ti segue ovunque vai.
Non posso che essere grata a chi mi segue, perché è grazie a voi che continuo a scrivere. Come sempre, un'attenta e approfondita recensione, che scava nel profondo e mette in luce i punti chiave della storia.
RispondiEliminaGrazie tante, Francesco. Mi hai fatto un regalo. ^_^
Felice che ti sia piaciuta. È sempre un grande piacere leggerti.
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