Titolo originale: Take my picture
Autore: Giselle Ellis
Editore: Triskell rainbow
Pagine: 150
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La trama: Aaron non ha la più pallida idea di cosa aspettarsi quando si presenta a un provino per fare da modello a un noto – e notoriamente scorbutico – fotografo. Di sicuro non immagina di finire a lavorare per Jake come assistente per cinque frustranti, folli e frenetici anni.
Tutto funziona a meraviglia, finché Jake non si rende conto che Aaron è diventato il fulcro della sua esistenza, un’esistenza che rischia di sgretolarsi quando Aaron decide di cominciare una relazione con un altro ragazzo. Nonostante il suo cuore minacci di spezzarsi, Jake si renderà conto di dover lasciar andare la sua musa, se davvero vuole una chance di riconquistare Aaron.
La recensione
Prima di cominciare vorrei ringraziare Luisa D. per avermi regalato questo libro, l'ho divorato e mi sono pure divertito, uno diverso dal classico di genere.
La storia: Come da trama la storia è quella di Aaron un artista quasi squattrinato che per fare qualche soldarello in più decide di presentarsi per un colloquio di lavoro come assistente di Jake, un importante fotografo. Dall'istante in cui i due si vedono scatta una scintilla che li vedrà uniti in maniera particolare. Nessuno dei due se lo sarebbe mai aspettato, due caratteri come i loro difficilmente sarebbero andati d'accordo, invece il miracolo avviene. Aaron trova lavoro come assistente e nel frattempo può dedicarsi alla creazione di vasi, sua grande aspirazione. Iniziano così una convivenza fuori dall'ordinario, aprendosi l'uno all'altro ma anche litigare e prendersi in giro.
Entrambi iniziano a provare una sorta di attaccamento, un sentimento forte ma latente, che nessuno dei due riesce ad esternare.
A interrompere quell'idilliaco vivere è Matt, che innamorato di Aaron, gli chiede di andare a vivere con lui e allontanarsi così dallo studio di Jake. Quello che succede dopo manda tutto in frantumi e se Aaron e Jake non voglio perdere quello che hanno costruito con fatica in cinque anni uno dei due deve darsi una mossa.
Uno deve farsi forza e lasciare andare l'altro. Uno deve continuare a lottare per quello in cui crede. Riusciranno ad andare d'accordo e venirsi incontro?
La struttura e il linguaggio: È incredibile ma questo libro scorre che è una favola, dico davvero. Appena cominciato pensavo di trovarmi di fronte a uno spettacolo teatrale, vista la densa presenza di battute che si susseguivano su quelle pagine. Dialoghi serratissimi, botta e risposta, che mettono immediatamente in chiara luce il carattere di entrambi i protagonisti. Poi subentrano le parti introspettive, dove ciascuno di loro mette in evidenza il proprio sentire. Sono parti queste che fanno riflettere, scritte alla stessa maniera di un dialogo ma con la capacità di non appesantire quanto viene detto, permettendo così al lettore di rivedersi in quelle pagine perché parlano di noi stessi.
I personaggi: Devo premettere che entrambi mi sono piaciuti e che ho avuto un debole per Jake in quanto condivido con lui molti lati del suo carattere.
Aaron adora creare ma ha bisogno di un lavoro ecco che senza nemmeno accorgersene si ritrova nello studio di un fotografo a fronteggiare a colpi di battute taglienti il carattere spinoso di Jake. È giovane, ha voglia di esperienze, ma ha ben chiare in testa le sue scelte. Vuole andare avanti con la sua vita ma ha bisogno dei suoi spazi. Trova il giusto compromesso col suo nuovo amico e quasi coinquilino Jake. Lui è l'unico che gli permette di lavorare senza essere disturbato. Non passa però molto tempo che Aaron, a piccole dosi, cominci a prendersi cura del fotografo, non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche da quello umano. Inizia a preferire lo stare vicino a lui alle uscite fuori, preferisce guardar fuori dalla finestra piuttosto che correre dietro ai ragazzi come faceva prima. Piano piano inizia a sentire quello spazio, che è di Jake, come casa sua.
Jake vive della sua arte, la fotografia, e passa le giornate ad immortalare cose e persone per dare vita a magnifiche mostre. Il suo essere un artista a tutto tondo lo porta però ad avere un carattere ostico e riservato, una di quelle persone che vogliono sempre avere l'ultima parola e che hanno strane abitudini in fatto di cibo. Non sopporta che qualcuno tocchi le sue cose, spesso è intrattabile, ma se c'è una cosa che sa fare quella è osservare e cominciare a vedere Aaron che gira per il suo studio lo fa cambiare. Inizia ad ascoltare quello che gli viene detto con più attenzione, inizia a percepire la sua vicinanza sentendosi meno solo e più appagato, Aaron inizia a diventare per lui una figura di riferimento, qualcuno di importante e che non può lasciar andar via. Insieme a lui iniziano a pensare al concetto di casa.
Ovviamente c'è un crisi, come già accennato. Jake e Aaron si separano. Uno dei due decide di andare a vivere altrove, il bello di questo libro però è vedere come affrontano la situazione. Non è la classica litigata tra due ex amanti, non è niente di adolescenziale, non c'è niente di insensato. I protagonisti affrontano la cosa in maniera matura e per niente stupida. E detto questo non c'è da dire altro. L'errore quando si parla di romance è spesso quello di veder descrivere sentimenti come se facessero sempre parte di un romanzetto da due soldi, ed è bello però vedere che spesso c'è anche chi cambia rotta.
Il tema: Quello su cui si concentra e si regge l'intera storia sono i rapporti interpersonali. Jake e Aaron sono apparentemente due persone diverse e con interessi diversi tra loro. Quello che però stupisce è come i loro caratteri, benché diversi e difficili da gestire, trovino una perfetta armonia. Nessuno dei due rinuncia a essere quello che è, si limita solo a essere se stesso con tutta la sincerità possibile. Alla base di questo c'è ovviamente una sottile (almeno all'inizio) attrazione reciproca, un'interesse nei confronti dell'altro che travalica piccole discussioni e diverbi.
In una società come la nostra, che sempre più invoglia l'individuo a isolarsi, è stato bello poter leggere di due persone che invece corrono l'una verso l'altra pur non sapendolo. Sono poche le persone che oggi sarebbero disposte ad affrontare un rapporto a due di questa levatura, con tutti i pro e i contro, con le difficoltà ok, ma con estrema intelligenza, pensando sempre al prossimo, a chi ci sta vicino.
Sembra riduttivo come tematica ma non è per niente scontata. Ogni pagina è il fotogramma di un film che troppo spesso ci scordiamo di vivere, ci scordiamo che ogni lasciato è perso, che è giusto che le persone sappiano che cosa proviamo per loro. Sempre.
Niente di più semplice.
Il mio giudizio: Oltre a ringraziare nuovamente Luisa per avermi fatto conoscere questo libro colgo adesso l'occasione per consigliarlo a tutti voi. A tutti, davvero. A prescindere che si sia mai letto il genere m/m, trovo che questo libro ben si possa adattare a qualsiasi lettore che abbia voglia di qualcosa di vero. Le scene intime presenti sono il coronamento di un qualcosa che va ben oltre, non è solo sesso. Piccoli gesti, piccole azioni della vita di tutti i giorni, quelle cose insomma che rendono speciali le giornate che viviamo. Ecco perché il messaggio che viene suggerito è quello di seguire sempre il proprio cuore in modo per niente banale.
Un libro che mi è piaciuto parecchio, breve ma intenso, che racconta di due persone che potremmo essere tutti noi, alle prese con le nostre insicurezze e le nostre paure, che spesso ci comportiamo in maniera irresponsabile solo perché non troviamo la forza di fare la prima mossa.
Scattami una foto è un libro semplice ma anche le favole lo sono, ma non sono forse queste che nella loro semplicità sanno dare i più grandi insegnamenti che ci portiamo dentro tutta la vita?
Consigliassimo.
La recensione
Prima di cominciare vorrei ringraziare Luisa D. per avermi regalato questo libro, l'ho divorato e mi sono pure divertito, uno diverso dal classico di genere.
La storia: Come da trama la storia è quella di Aaron un artista quasi squattrinato che per fare qualche soldarello in più decide di presentarsi per un colloquio di lavoro come assistente di Jake, un importante fotografo. Dall'istante in cui i due si vedono scatta una scintilla che li vedrà uniti in maniera particolare. Nessuno dei due se lo sarebbe mai aspettato, due caratteri come i loro difficilmente sarebbero andati d'accordo, invece il miracolo avviene. Aaron trova lavoro come assistente e nel frattempo può dedicarsi alla creazione di vasi, sua grande aspirazione. Iniziano così una convivenza fuori dall'ordinario, aprendosi l'uno all'altro ma anche litigare e prendersi in giro.
Entrambi iniziano a provare una sorta di attaccamento, un sentimento forte ma latente, che nessuno dei due riesce ad esternare.
A interrompere quell'idilliaco vivere è Matt, che innamorato di Aaron, gli chiede di andare a vivere con lui e allontanarsi così dallo studio di Jake. Quello che succede dopo manda tutto in frantumi e se Aaron e Jake non voglio perdere quello che hanno costruito con fatica in cinque anni uno dei due deve darsi una mossa.
Uno deve farsi forza e lasciare andare l'altro. Uno deve continuare a lottare per quello in cui crede. Riusciranno ad andare d'accordo e venirsi incontro?
La struttura e il linguaggio: È incredibile ma questo libro scorre che è una favola, dico davvero. Appena cominciato pensavo di trovarmi di fronte a uno spettacolo teatrale, vista la densa presenza di battute che si susseguivano su quelle pagine. Dialoghi serratissimi, botta e risposta, che mettono immediatamente in chiara luce il carattere di entrambi i protagonisti. Poi subentrano le parti introspettive, dove ciascuno di loro mette in evidenza il proprio sentire. Sono parti queste che fanno riflettere, scritte alla stessa maniera di un dialogo ma con la capacità di non appesantire quanto viene detto, permettendo così al lettore di rivedersi in quelle pagine perché parlano di noi stessi.
I personaggi: Devo premettere che entrambi mi sono piaciuti e che ho avuto un debole per Jake in quanto condivido con lui molti lati del suo carattere.
Aaron adora creare ma ha bisogno di un lavoro ecco che senza nemmeno accorgersene si ritrova nello studio di un fotografo a fronteggiare a colpi di battute taglienti il carattere spinoso di Jake. È giovane, ha voglia di esperienze, ma ha ben chiare in testa le sue scelte. Vuole andare avanti con la sua vita ma ha bisogno dei suoi spazi. Trova il giusto compromesso col suo nuovo amico e quasi coinquilino Jake. Lui è l'unico che gli permette di lavorare senza essere disturbato. Non passa però molto tempo che Aaron, a piccole dosi, cominci a prendersi cura del fotografo, non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche da quello umano. Inizia a preferire lo stare vicino a lui alle uscite fuori, preferisce guardar fuori dalla finestra piuttosto che correre dietro ai ragazzi come faceva prima. Piano piano inizia a sentire quello spazio, che è di Jake, come casa sua.
Jake vive della sua arte, la fotografia, e passa le giornate ad immortalare cose e persone per dare vita a magnifiche mostre. Il suo essere un artista a tutto tondo lo porta però ad avere un carattere ostico e riservato, una di quelle persone che vogliono sempre avere l'ultima parola e che hanno strane abitudini in fatto di cibo. Non sopporta che qualcuno tocchi le sue cose, spesso è intrattabile, ma se c'è una cosa che sa fare quella è osservare e cominciare a vedere Aaron che gira per il suo studio lo fa cambiare. Inizia ad ascoltare quello che gli viene detto con più attenzione, inizia a percepire la sua vicinanza sentendosi meno solo e più appagato, Aaron inizia a diventare per lui una figura di riferimento, qualcuno di importante e che non può lasciar andar via. Insieme a lui iniziano a pensare al concetto di casa.
Ovviamente c'è un crisi, come già accennato. Jake e Aaron si separano. Uno dei due decide di andare a vivere altrove, il bello di questo libro però è vedere come affrontano la situazione. Non è la classica litigata tra due ex amanti, non è niente di adolescenziale, non c'è niente di insensato. I protagonisti affrontano la cosa in maniera matura e per niente stupida. E detto questo non c'è da dire altro. L'errore quando si parla di romance è spesso quello di veder descrivere sentimenti come se facessero sempre parte di un romanzetto da due soldi, ed è bello però vedere che spesso c'è anche chi cambia rotta.
Il tema: Quello su cui si concentra e si regge l'intera storia sono i rapporti interpersonali. Jake e Aaron sono apparentemente due persone diverse e con interessi diversi tra loro. Quello che però stupisce è come i loro caratteri, benché diversi e difficili da gestire, trovino una perfetta armonia. Nessuno dei due rinuncia a essere quello che è, si limita solo a essere se stesso con tutta la sincerità possibile. Alla base di questo c'è ovviamente una sottile (almeno all'inizio) attrazione reciproca, un'interesse nei confronti dell'altro che travalica piccole discussioni e diverbi.
In una società come la nostra, che sempre più invoglia l'individuo a isolarsi, è stato bello poter leggere di due persone che invece corrono l'una verso l'altra pur non sapendolo. Sono poche le persone che oggi sarebbero disposte ad affrontare un rapporto a due di questa levatura, con tutti i pro e i contro, con le difficoltà ok, ma con estrema intelligenza, pensando sempre al prossimo, a chi ci sta vicino.
Sembra riduttivo come tematica ma non è per niente scontata. Ogni pagina è il fotogramma di un film che troppo spesso ci scordiamo di vivere, ci scordiamo che ogni lasciato è perso, che è giusto che le persone sappiano che cosa proviamo per loro. Sempre.
Niente di più semplice.
Il mio giudizio: Oltre a ringraziare nuovamente Luisa per avermi fatto conoscere questo libro colgo adesso l'occasione per consigliarlo a tutti voi. A tutti, davvero. A prescindere che si sia mai letto il genere m/m, trovo che questo libro ben si possa adattare a qualsiasi lettore che abbia voglia di qualcosa di vero. Le scene intime presenti sono il coronamento di un qualcosa che va ben oltre, non è solo sesso. Piccoli gesti, piccole azioni della vita di tutti i giorni, quelle cose insomma che rendono speciali le giornate che viviamo. Ecco perché il messaggio che viene suggerito è quello di seguire sempre il proprio cuore in modo per niente banale.
Un libro che mi è piaciuto parecchio, breve ma intenso, che racconta di due persone che potremmo essere tutti noi, alle prese con le nostre insicurezze e le nostre paure, che spesso ci comportiamo in maniera irresponsabile solo perché non troviamo la forza di fare la prima mossa.
Scattami una foto è un libro semplice ma anche le favole lo sono, ma non sono forse queste che nella loro semplicità sanno dare i più grandi insegnamenti che ci portiamo dentro tutta la vita?
Consigliassimo.
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