giovedì 13 ottobre 2016

Flawed, di Cecelia Ahern

Titolo: Flawed - Gli imperfetti
Titolo originale: Flawed
Autore: Cecelia Ahern
Editore: DeAgostini
Pagine: 377
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La trama: In un futuro non molto lontano, il giudice Crevan è a capo della Gilda, uno speciale tribunale con il compito di condurre una spietata crociata contro l’immoralità. È lui e lui solo a decidere chi è un cittadino modello e chi invece è un “imperfetto”, un essere Fallato da marchiare a fuoco con una F sulla pelle e da allontanare dalla società civile. Celestine ha diciassette anni e non ha mai avuto dubbi sul suo ruolo nel mondo: è una figlia perfetta, una studentessa perfetta, ed è anche una fidanzata perfetta. La fidanzata di Art, il figlio del giudice Crevan.
Ma un giorno tutto cambia. Celestine vede un Fallato in fin di vita e sente di doverlo aiutare. D’un tratto, ciò che ha sempre ritenuto giusto non lo è più, perché la compassione è più forte. Più forte della legge e delle rigide regole del giudice Crevan. Celestine decide quindi di soccorrere il pover’uomo e quel gesto si ripercuote su di lei con conseguenze drammatiche...

La recensione

Quando seppi dell'uscita di questo libro subito mi si drizzarono le orecchie, non tanto perché non conoscessi l'autrice, quanto al fatto che avesse cambiato genere! La Ahern che scrive un distopico? Dove? Dove? Quando? Qui. Ora. Subito! 
Affezionatissimo al suo P.S I love you, libro che ho amato dall'inizio alla fine e che credo di aver regalato a più di una persona, non potevo non voler leggere questa sua novità e scoprire cosa sarebbe stata capace di fare immersa in un mondo futuro, alle prese con una società sull'orlo del collasso.
Beh, adesso lo so. Diamo fuoco alle polveri.

La storia è quella di Celestine, una ragazza di quasi diciotto anni che vive con la sua famiglia e sua sorella. Una ragazza perfetta, sui cui non è possibile dire niente perché non c'è da dire niente, se non che è la figlia che tutti vorrebbero. Celestine è così perfetta che il suo fidanzato è il figlio del giudice Crevan, il capo della Gilda, che si occupa di far rispettare una condotta etica a tutti i cittadini.
D'un tratto la situazione precipita. Celestine presta soccorso a un Fallato, un uomo punito dalla società e costretto a vivere ai margini. Questo fa di lei una traditrice, una a favore di coloro che non vivono nel rispetto della Gilda.
E tutto si ribalta. Celestine viene accusata, arrestata e marchiata a fuoco, a simbolo del suo nuovo stato: essere Fallata, imperfetta, impura. Una persona diversa da quello che è sempre stata. Da quel momento tutto cambia, deve stare attenta a cosa dice, deve rispettare un coprifuoco, deve sfuggire ai giornalisti.
Art, il suo fidanzato, dov'è? Perché i suoi amici le voltano le spalle? Chi è il misterioso ragazzo che conosce durante il processo e che promette di aiutarla?
L'odio e il desiderio di vendetta non tardano ad arrivare. Il giudice Crevan deve pagare per quello che le ha fatto...

La stesura di questo libro è molto piacevole. Le pagine, oltre ad avere una morbidezza e regalare una piacevole sensazione al tatto (non prendetemi per pazzo, vi prego!), sono scritte in maniera davvero scorrevole. So che lo dico sempre, ma qua siamo ai livelli di Cassandra Clare e della sua scrittura a spirale. Proprio come capita con le patatine (che ben si sposerebbero alla lettura qualora voleste compagnia!) una pagina tira l'altra e in men che non si dica vi ritroverete alla fine del libro convinti di averlo iniziato solo poco tempo prima, grazie anche a capitoli molto brevi.


Difficile è parlare dei personaggi perché mi dilungherei troppo, ma qualcosa bisogna pur dire, no?
Celestine è la protagonista e incarna alla perfezione la vittima e l'eroina di questa storia. Su di lei si concentra tutto quanto. Celestine ha diciassette anni ed è la ragazza perfetta che tutti vorrebbero, è un genio in matematica e il suo ragazzo è figlio dell'uomo che successivamente la condannerà. Il suo è un personaggio coraggioso, che segue l'istinto anche se inizialmente, per sua stessa ammissione, tende a seguire le regole ed affermare che tutto sia bianco o nero. Il suo scoprire le sfumature cambia la sua vita e quella della sua famiglia. Sarà costretta a rinnegare quello in cui ha sempre creduto, sopportare torture, umiliazioni e...un grande, grandissimo, tradimento.
Interessante è la figura del giudice Crevan, un uomo così posato e intelligente quanto pronto a cambiare le carte in tavola a suo favore quando capisce che quello che innesca Celestine con le sue parole, può togliergli quello che si è guadagnato. Crudele, spietato e tremendamente folle, non si ferma davanti a niente pur di trascinare Celestine e tutti i Fallati nel fango, perché lui li considera meno di zero. Un personaggio interessante che ha delle affinità parecchio evidenti con il presidente Snow di Hunger Games, soprattutto per il ruolo che ricopre e di come, dopo solo qualche pagina, instaura con Celestine un rapporto molto simile a quello tra Snow e Katniss... Forse davvero troppo simile.
Carrick è il giovane prigioniero che Celestine incontra nella cella prima di venire processata. Non riescono a scambiare che poche parole, ma un contatto profondo avviene in ogni caso. E' un tipo misterioso, che lascia intuire abbia un passato oscuro alle spalle e, proprio per questo, viene investito di un fascino particolare. Tutto ciò che veniamo a sapere di lui è attraverso quello che ci racconta Pia, una giornalista d'assalto che lavora per la Gilda. All'interno del romanzo ha pochissimo spazio, purtroppo, spunterà fuori nuovamente sul finale, in occasione di un evento particolare che darà libero sfogo al seguito della serie. Aspetto quindi a giudicare...
Una spada va spezzata però in favore di Pia, inizialmente una donna senza scrupoli a favore del più forte, si rivela poi essere una donna capace di cambiare la sua visione del mondo e schierarsi dalla giusta causa. Un personaggio parecchio interessante e ironico, che mi è rimasto davvero simpatico e che spero di ritrovare con grande piacere. Di più non posso dire...


La tematica mi ha colpito parecchio stavolta. Ormai mi porto dietro un po' di storie distopiche e il plot ormai lo conosco bene e lasciatemi dire che forse inizia ad essere un po' inflazionato. Stavolta parliamo di Fallati, persone che nella vita hanno commesso degli errori e vengono condannati da un tribunale che ha la pretesa di creare una società senza macchia. Benché i motivi per cui le persone vengono condannati all'emarginazione possano essere giudicati un po' troppo estremi, l'attenzione si concentra sull'essere interiore, ovvero allontanati per qualcosa che noi pensiamo giusta ma che chi comanda pensa il contrario.
Una società di esseri perfetti è quella che il giudice Crevan vorrebbe sotto di se, una società dove se chi non segue la retta via è rovinato.
I Fallati vivono insieme agli altri, frequentano gli stessi posti, ma non hanno gli stessi privilegi. Sono molti e per questo possono costituire un pericolo qualora si desse ascolto alle loro giustificazioni.
Celestine è sempre stata ligia alle regole ma ha un cedimento e questo la fa precipitare verso una serie di eventi che la cambiano nel profondo. Quello che le succede diventa il simbolo di ciò che potrebbe essere una società libera. Senza volerlo la sia voce diventa la voce del popolo, la voce di tutti coloro che si trovano nella sua stessa situazione ma che per paura si sono sempre nascosti nell'ombra.
Il messaggio che l'autrice vuol far passare è che tutti siamo fallati o potremmo esserlo. Nessuno è perfetto, perché anche se tutti ce lo dicono ci sarà sempre qualcosa che ci impedisce di non avere anche un piccolo difetto. Nessuno è senza macchia. Nessuno sbaglia se dice quello che pensa.
Solo lottando si può cambiare le cose.

Il mio giudizio: Questo libro mi ha dato parecchia soddisfazione. L'ho letto alla velocità della luce. Senza fare nomi mi sento di dire che questo primo volume della serie scorre molto bene, a differenza di altri titoli con medesima ambientazione. Tuttavia sono sempre troppi per me i riferimenti al capostipite della serie, e tutti sanno quale sia. La storia non è per niente male, perchè si legge bene, devo ammettere però che la presenza di una protagonista che diventa il simbolo della rivoluzione e che si mette contro il sistema in difesa della categoria dei più deboli, adesso più che mai ha bisogno di linfa vitale, per evitare di raccontare ogni volta una storia sempre uguale ma con un titolo diverso.
La motivazione che spinge alla lettura, e che lascia presagire cosa verrà detto nel secondo libro, era forse da gestire diversamente, quantomeno l'oggetto delle ricerche della protagonista, che ad un tratto si fanno più serrate.
Il libro risulta molto avvincente e scorre benissimo, considerato però che si tratta di una saga, succedono moltissime già cose e ammetto che qualche dettaglio in più, specie su come la società abbia potuto accettare l'istituzione della Gilda e sostenerla senza che ci fosse mai nessuno ad andargli contro, che è poi è il fulcro di tutta la faccenda, non avrebbe guastato...vediamo però come la trama verrà gestita successivamente.
Un ottimo esercizio di stile dell'autrice che dimostra come sia possibile poter cambiare genere, senza deludere le aspettative. In attesa, spero sempre breve, del seguito...

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