Autori: Cooperativa autori fantastici
Editore: Self
Pagine: 92
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La trama: Un bar sospeso al di là dello spazio e del tempo, che può essere in qualunque luogo e in qualunque epoca, adattandosi ed essi. Questo è lo scenario per racconti di validi scrittori italiani, radunati nella Cooperativa Autori Fantastici. Si va dall'horror al fantasy, dalla fantascienza alla comicità surreale, per avere una rosa del fantastico nostrano.
La recensione
Quando sono stato contattato da Paolo Motta non sapevo cosa aspettarmi da questo libro, qualcosa però mi diceva che era la scelta giusta. Così mi sono buttato e ho cominciato la lettura.
Quello che il lettore si trova davanti quando apre questo libro sono una serie di racconti legati a doppio filo da quella che è l'ambientazione. Il luogo deputato dell'intrigo, se così si può chiamare, è un bar, un locale, dentro al quale può succedere di tutto. Quello è il fulcro di tutta la faccenda.
All'interno suo interno si susseguono storie che passano da un genere ad un altro, mettendo in campo personaggi e storie ai limiti del possibile, quasi fossero loro ad essere "ai confini del mondo" e non il luogo che li ospita.
Come mi accade ogni volta che devo scrivere cosa penso del lavoro di più autori riuniti sotto la stessa cover, dico che è una bella sfida, perché anche in questo caso gli stili narrativi di ciascuno di loro sono differenti. Ciò che però mi ha sorpreso positivamente è l'improvviso amalgamarsi, in senso buono ovviamente. Si potrebbe pensare che visto che ognuno scrive a modo suo ci siano delle grosse differenze, e non dico che queste non ci siano, solo che i loro lavori ben si uniscono tra loro dando vita a un coro ben orchestrato che cattura l'attenzione del lettore.
I linguaggi sono scorrevoli e alla portata di chiunque, brevi flash che gettano il lettore da una parte all'altra del mondo rincorrendo situazioni e personaggi che (forse) sarebbe bene non incontrare mai visto i caratteri forti che vengono messi in campo.
Un tipo di intrattenimento che spesso somiglia ai lavori cinematografici di vecchi Spaghetti Western o delle moderne pellicole di Tarantino o Eli Roth.
Consiglio questo libro a tutti coloro che hanno voglia di purissimo svago, che hanno voglia di passare momenti di pura esaltazione, ma anche momenti di suspense.
Quando sono stato contattato da Paolo Motta non sapevo cosa aspettarmi da questo libro, qualcosa però mi diceva che era la scelta giusta. Così mi sono buttato e ho cominciato la lettura.
Quello che il lettore si trova davanti quando apre questo libro sono una serie di racconti legati a doppio filo da quella che è l'ambientazione. Il luogo deputato dell'intrigo, se così si può chiamare, è un bar, un locale, dentro al quale può succedere di tutto. Quello è il fulcro di tutta la faccenda.
All'interno suo interno si susseguono storie che passano da un genere ad un altro, mettendo in campo personaggi e storie ai limiti del possibile, quasi fossero loro ad essere "ai confini del mondo" e non il luogo che li ospita.
Come mi accade ogni volta che devo scrivere cosa penso del lavoro di più autori riuniti sotto la stessa cover, dico che è una bella sfida, perché anche in questo caso gli stili narrativi di ciascuno di loro sono differenti. Ciò che però mi ha sorpreso positivamente è l'improvviso amalgamarsi, in senso buono ovviamente. Si potrebbe pensare che visto che ognuno scrive a modo suo ci siano delle grosse differenze, e non dico che queste non ci siano, solo che i loro lavori ben si uniscono tra loro dando vita a un coro ben orchestrato che cattura l'attenzione del lettore.
I linguaggi sono scorrevoli e alla portata di chiunque, brevi flash che gettano il lettore da una parte all'altra del mondo rincorrendo situazioni e personaggi che (forse) sarebbe bene non incontrare mai visto i caratteri forti che vengono messi in campo.
Un tipo di intrattenimento che spesso somiglia ai lavori cinematografici di vecchi Spaghetti Western o delle moderne pellicole di Tarantino o Eli Roth.
Consiglio questo libro a tutti coloro che hanno voglia di purissimo svago, che hanno voglia di passare momenti di pura esaltazione, ma anche momenti di suspense.
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