Buon pomeriggio a tutti, cari lettori!
In questi giorni di inizio estate ho avuto modo di venire a contatto con Evelyn, un'artista che si occupa di vari progetti e con cui ho scambiato quattro chiacchiere. Ed ecco nascere l'idea di intervistarla in modo da conoscere meglio il suo lavoro.
Ecco a voi le risposte alle mie domande!
1. Come prima domanda vorrei farti quella di rito. Chi sei? Parlaci di te.
Io disegno, quindi sono. Sono una disegnatrice freelance, siciliana ma vivo in Lombardia e ho 26 anni. I miei disegni parlano già di me più di quanto io possa raccontare a parole, basta osservarli per capire chi sono.
2. Come ti sei avvicinata al mondo del disegno?
Disegno da sempre, ho iniziato prestissimo a fare pratica senza mai smettere.
3. Ho visto sul tuo blog che hai fatto anche delle mostre. Cosa provi nell'esporre i tuoi lavori al giudizio degli altri?
Mi emoziono tantissimo! E poi è una cosa che ho desiderato tantissimo. Il giudizio degli altri per me conta molto, infatti per le mostre scelgo tra tutti i miei disegni quelli migliori o quelli più vicini ai gusti del pubblico di quella determinata mostra. Però non mi spaventa, anzi, spesso sono proprio gli altri a darmi la carica, ad incoraggiarmi e sostenermi.
4. Ti identifichi in quello che fai? Hai dei soggetti che preferisci ritrarre/disegnare?
Attraverso il disegno posso tirar fuori il mio “mondo interiore” e i miei stati d’animo quindi è ovvio che mi ci identifico, e penso che questo valga per qualsiasi artista. Mi piace molto disegnare soggetti femminili, a sfondo fiabesco, mitologico, magico.
5. Cosa si prova a disegnare?
Mi sento veramente me stessa e provo un senso di libertà. Può sembrare faticoso ma è anche divertente.
6. Trovi differenza nel disegnare qualcosa che ti appartiene da qualcosa che ti è stato commissionato?
La differenza c’è perché se nel primo caso il disegno che mi appartiene mi viene naturale, nel secondo caso non sempre la mia anima e quella di un altro sono in sintonia. Ma è proprio questo ciò che faccio per trovare l’ispirazione per una commissione: cerco di entrare in empatia con la persona che mi commissiona un disegno, e di capire cosa c’è dietro quella determinata scelta, e come posso adattarla al mio stile, interpretarla a modo mio. E una volta superato questo piccolo ostacolo, il disegno viene da sé.
7. Quando ti viene offerto un lavoro quali sono i passi da compiere per una buona riuscita?
Prima di tutto comprendere bene l’offerta, poi studiarla e farla “mia”. Ci sono volte in cui mi riesce subito, altre volte quando voglio capire in maniera più approfondita quello che devo fare, chiedo se va bene così come lo sto facendo o se devo modificare qualcosa, oppure mando più versioni e lascio scegliere la migliore.
8. Come hai cominciato a collaborare con gli autori?
Mi piace leggere libri, è stimolante e rilassante al tempo stesso. Da ragazzina mi immaginavo i personaggi dei libri o una determinata scena che mi aveva colpito e la disegnavo quindi mi sentivo portata per disegnare copertine ed illustrazioni dei libri. Poi, quando ho iniziato a pubblicare e pubblicizzare i miei disegni mi sono arrivate delle richieste per le copertine di alcuni e-book. Da lì in avanti ne sono arrivate tante altre, anche per un libro cartaceo (Gioco di sguardi – Blu come l’oceano di Roberta P., su Amazon Kindle). Si tratta di libri self published, prima o poi vorrei lavorare (o pubblicare) anche per una casa editrice.
9. Come gestisci il tuo tempo? Quanto tempo dedichi al tuo lavoro e alle tue collaborazioni?Praticamente ogni giorno, per quasi tutta la giornata. Non solo disegnando ma anche gestendo il mio blog e i miei profili social. Ho letto da qualche parte che per essere artisti oggi conta al 50% la bravura e al 50% il marketing. Sarà vero? Nel dubbio, mi dedico ad entrambe le cose, da sola.
10. Ho letto che hai partecipato a un concorso dedicato alla saga di Twilight, giusto? Ti va di parlarcene?
Ero giovanissima, solo 16 anni. Come dicevo prima, sono appassionata di fate, streghe, vampiri, sirene, divinità ecc. Ai tempi, per festeggiare l’uscita del terzo capitolo della saga, la Fazi editore creò un concorso aperto a varie categorie di artisti. Lo avevo scoperto per caso, digitando “Concorsi di disegno” su Google. Io inviai il mio disegno, gareggiando nella categoria fan art. Nel regolamento c’era scritto che le migliori opere sarebbero state esposte al Teatro Palladium di Roma e… tra le migliori opere c’era anche il mio disegno! Mi ricordo ancora che avevo letteralmente fatto i salti di gioia.
11. Sei un'artista vecchio stile che utilizza carta e penna oppure sei passata anche tu al digitale?
Sono un mix: non ho mai abbandonato la carta e la penna (e la matita) ma in questi ultimi anni mi trovo molto bene a colorare in digitale, che è anche più professionale.
12. Quali sono i consigli che ti senti di dare a coloro che vogliono intraprendere la tua strada?
L’unico vero limite sono le vostre paure: paura di sbagliare, di non piacere, di fallire, di rischiare. Tutti ne abbiamo però crederci ed agire, nel lungo termine, portano sempre ai risultati che desiderate.
13. Hai mai pensato di scrivere un romanzo?
Sì ma poi alla fine mi veniva istintivo disegnarla, e mi accorgevo che disegnandola la raccontavo molto meglio che con mille parole. Se devo fare un romanzo allora preferisco disegnarlo.
14. Parlaci della tua graphic novel. Di cosa parla? Chi sono i protagonisti? Come ti sei documentata per la trama?
E’ appunto un romanzo ma a fumetti. Parla di una storia d’amore ed i protagonisti sono una ragazza, sposata da poco con un vampiro, ed un bibliotecario. Grazie ad Internet mi sono documentata su alcune cose, soprattutto per l’arredamento e l’abbigliamento. Non l’ho ancora conclusa, anche perché non sempre il tempo mi basta, ma non vedo l’ora di pubblicarla. Per adesso si può leggere gratuitamente sul mio blog, e viene aggiornata man mano.
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BLOG https://evelynartworksblog.wordpress.com
FACEBOOK / TWITTER / INSTAGRAM: @EvelynArtworks
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