lunedì 4 maggio 2015

Recensione: Amiamoci nonostante tutto, di Vittorio De Agrò

Ciao a tutti fidati divoratori di pagine! Chi di voi ricorda Essere Melvin scritto da Vittorio De Agrò letto e apparso su questo blog una quintalata di libri fa? Bene, adesso sono qua per parlarvi della nuova fatica di questo autore. Se la volta scorsa, in compagnia di Melvin, ci siamo addentrati nella psiche umana, questa volta cambiamo rotta, e ci dirigiamo verso un argomento decisamente più leggero ma non meno spinoso: l'amore.

Titolo: Amiamoci nonostante tutto
Autore: Vittorio De Agrò
Editore: Youcanprint
Pagine: 111
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La trama: Si dice che l’amore non abbia età, ed è proprio così per Amiamoci, nonostante tutto. In un panorama rosa, prevalentemente al femminile, ecco emergere storie dal cuore maschile, che però ha sempre bisogno della mano gentile di una donna per trovare la propria strada. Storie diverse, età differenti, sentimenti ricchi di sfumature e modi d’essere che nascono nella purezza di un bambino e si completano nella maturità dell’adulto. Emozioni, commozione, sorrisi; la mente del lettore viaggerà nei ricordi, passeggerà nel presente e magari immaginerà un futuro, sempre all’insegna dell’amore. Sarà Federico a condurci in questo percorso di gioia e ostacoli. Un giovane uomo, forse ancora immaturo e diffidente nei confronti delle relazioni durature, che, grazie ai racconti di un vecchio e saggio libro, riuscirà finalmente ad aprire il suo cuore.

La recensione: Una lancia penso vada spezzata in favore del libro e della sua rilegatura. Nel tenere in mano il libro (e ormai tutti sanno in che condizioni climatiche riesco a leggere) ho provato un sano piacere. Le pagine che lo compongono sono a misura di mano, sono lisce e si sfogliano che è una bellezza. Cosa chiedere di più?

La storia che ci troviamo di fronte ha come protagonista l'amore in alcune delle sue più comuni forme. Una serie di racconti che ci spiegano come questo sentimento che noi tutti conosciamo spesso ci confonda.
Federico e Gloria sono una giovane coppia come ce ne sono tante in giro, lui però non è ancora pronto a fare il grande passo. Due classiche persone dove uno dei due vuole spingersi oltre per dare una svolta alla sua vita e l'altra si rifiuta di crescere rimanendo ancorati al presente. Un bel giorno però Pasquale, amico e confidente di Federico nonché proprietario di una piccola libreria, gli consiglia il libro che gli cambierà la vita.
I racconti che Federico leggerà sono quelli che leggiamo anche noi tra le pagine di Amiamoci, nonostante tutto. Sono racconti che abbracciano le molteplici sfaccettature dell'amore, l'amore vissuto in momenti differenti, in età differenti, e quindi percepito ogni volta in modo sempre nuovo, con le sue gioie e i suoi dolori. I racconti variano di lunghezza e donano al lettore qualcosa su cui riflettere.

Il racconto che spicca su tutto il resto è quello centrale, quello dedicato al "giovane anziano", una storia raccontata con un trasporto tale da far pensare che il protagonista sia l'autore sotto mentite spoglie. Quello che ci viene messo sotto gli occhi è un amore che nasce per caso tra un ragazzo che si reputa un solitario, incapace di lasciarsi andare alle emozioni, convinto che la vita per lui sia quella che ha sempre vissuto, e una cantante di musica pop in grado di fargli riscoprire i piaceri della vita e dei sentimenti. Una storia piacevole e scorrevole che fa sognare a tutti i lettori di poter un giorno incontrare l'anima gemella come ha fatto il protagonista di questa storia. Tuttavia delle cose, purtroppo mi han fatto storcere un po' il naso. Il protagonista, per la vita he conduce, è fermamente convinto che nonostante la sua giovane età sia "vecchio dentro" e che non ha nulla da offrire a gli altri se non delle serate noiose e una "panza da commenda".  Concetti questi ripetuti troppo spesso all'interno del libro, al punto che pure il fido lettore si sente quasi colto sul vivo pure lui. Come se non bastasse Irma la cantante, invece di fare una risata sopra a questa sua visione del mondo e poi chiudere la questione la rimarca ogni tre per due chiamandolo "il mio anziano" invece di utilizzare il suo nome. Mi sono più di una volta trovato a pensare "contento lui contenti tutti".
Lo svolgimento della storia, non so se per via dell'editing o se l'autore ha preso delle decisioni specifiche, risulta un po' caotica. Proprio come ne Le mille e una notte assistiamo al dipanarsi di una storia dentro la storia: l'anziano giovane, all'interno di un ristorante, racconta la propria storia a una coppia che sta per varcare la soglia di un nuovo anniversario di nozze. Benché le storie siano parecchio lineari e comprensibili, a livello strutturale la loro distinzione non è così netta, ecco che spesso il passare dall'una all'altra senza soluzione di continuità disorienta un po' il lettore.
Ho apprezzato infatti molto di più i racconti più brevi, proprio perchè concentravano al loro interno un argomento specifico, reso in modo chiaro, senza che qualcosa distogliesse l'attenzione.

Il libro di Vittorio De Agrò resta un libro da inserire nella lista delle prossime letture, specie adesso che andiamo incontro al periodo estivo, esso può facilmente diventare un piacevole e sorprendente compagno di spiaggia. Uno di quei libri che si lascia leggere senza pensieri, che ci fa sorridere e ci rimprovera, sempre con molta delicatezza, ricordandoci quanto l'amore sia parte integrante della nostra esistenza e a cui non è possibile sfuggire...

1 commento:

  1. Caro Francesco
    ti ringrazio perla tua bella, attenta e precisa recensione. grazie mille!

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