lunedì 29 giugno 2015

Suzie Moore e il nuovo viaggio al centro della Terra, il romanzo d'esordio di Anita Book edito da Dunwich edizioni

Buongiorno  a tutti ragazzi! Quello di oggi è un post particolarmente importante perchè sto per parlarvi di uno dei libri che mi sono portato via dal Salone di Torino. Il libro in questione è Suzie Moore e il nuovo viaggio al centro della Terra di Anita Book del blog L'ora del libro.

Titolo: Suzie Moore e il nuovo viaggio al centro della Terra
Autore: Anita Book
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 256
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La trama: Suzie Moore non è una ragazza come tutte le altre. Si veste in modo strano, è cinica e odia le persone. È nata in Illinois ma vive a Roma, dopo che la sua famiglia è morta tragicamente in una bufera di neve. Ama la musica ma non la scuola. Tuttavia proprio un libro cambierà per sempre la sua vita. Nascosto nel computer del preside della Scuola Americana di Roma, troverà un misterioso file che le darà accesso a un mondo di fantasia: quello descritto da Jules Verne nel suo Viaggio al Centro della Terra. Vivrà così un’avventura incredibile, al fianco del folle professor Lidenbrock e del giovane nipote Axel, il cui fascino metterà in crisi persino il suo cuore. Da Amburgo all’Islanda, dalla vetta del monte Sneffels alle profondità della Terra e là, dove Jules Verne non è mai andato e dove il confine tra finzione e realtà è un orizzonte quasi invisibile. E mentre la vita di tutti i giorni continua a scorrere, tra scuola e amici, delusioni e piccole e grandi conquiste, qualcosa dentro di lei – in un mondo diverso – le darà le giuste lezioni per superare le sue paure.

La recensione: Da tempo sono solito leggere i libri della Dunwich edizioni, ma chi l'avrebbe mai detto che in contemporanea stavano lavorando sul romanzo d'esordio di Anita Book, influente blogger letteraria? A Torino ho finalmente avuto modo di conoscere di persona chi sta dietro alla casa editrice e sono felice di aver recuperato una copia del libro per la recensione di questo blog.

Coloro che hanno letto e che anche vagamente si ricordano l'originale Viaggio al Centro della Terra di Jules Verne, potranno senz'altro avere un'idea di quello che è l'argomento. Un romanzo per ragazzi, intriso di avventura ed atti di coraggio che porteranno l'eccentrico professor Otto Lidenbrock, scopritore di un misterioso messaggio crittografato, e suo nipote Axel a compiere un viaggio che li porterà al centro della terra passando attraverso un vulcano...
Con questo bagaglio alle spalle ho iniziato la lettura del libro di Anita Book, senza sapere minimamente come starebbe stato questo nuovo viaggio. Mi avrebbe trascinato? Mi avrebbe fatto vivere grandi emozioni? Mi sarei perso nelle celebri elucubrazioni del professore?

Aprendo Suzie Moore e il nuovo viaggio al centro della Terra lo scenario inizialmente è totalmente differente. Ci troviamo di fronte ad una ragazza da poco trasferita in Italia dall'America, a Roma, per continuare a studiare. La sua famiglia è stata devastata da un terribile incidente stradale dove hanno perso la vita i genitori e il fratellino. Adesso l'unica persona che può darle una mano è sua zia Rebecca. Può contare solo su di lei. E su se stessa.
E' una ragazza eccentrica, sensibile, scontrosa, introversa per certi versi, che veste di nero, si tinge i capelli di blu e ascolta musica rock alternativa. Una ragazza decisamente inusuale, eh? Nella sua vita però vuol far sapere chi è, vuole esprimersi nonostante i suoi voti a scuola non brillino, vuol gridare contro tutto e tutti, e non basta lo sfogo attraverso la musica, non bastano gli amici che la spingono a dare il meglio sul palco...
Un giorno però dopo l'ennesima ramanzina da parte dell'insegnante e una visita all'ufficio del preside scopre sul computer di quest'ultimo un misterioso file con sul nome sopra firmato da un certo Mr. Klim. A casa decide di visionario. Altro non è che il codice crittografato del libro di Jules Verne...
Da quel giorno per Suzie Moore tutto cambia. D'improvviso si trova proiettata in un universo che non è il suo, in un'epoca che non è la sua. E chi sono i due tipi che la stanno fissando? Ma certo! Sono il professor Lidenbrock e suo nipote Axel che sono giusto in procinto di decifrare il codice che lei stessa ha avuto davanti a gli occhi.
I preparativi per il nuovo viaggio al centro della terra cominciano.

E' stato curioso e interessante scoprire come l'autrice ha fuso i due mondi, quello di Suzie fatto di amici e di scuola e quello del professore e di suo nipote fatto di scoperte scientifiche e camicie con i risvolti. Grazie ad un ingegnoso stratagemma appartenente ai nostri giorni giorni, come i libri digitali, Suzie viene proiettata ad Amburgo e costretta a vedersela con due perfetti sconosciuti che la coinvolgono in un'avventura senza eguali. La perdita dei sensi in entrambi i mondi permette alla ragazza di viaggiare e spostarsi, ma quello che più conta è che quello che accade da entrambe le parti influenza in modo positivo o negativo il corso della storia. Suzie vive un viaggio consapevole, sa che cosa sta facendo e anche se inizialmente è scettica e vorrebbe non aver mai preso parte alla spedizione verso il centro della Terra presto sarà pronta a ricredersi...

I personaggi sono il punto cardine del romanzo perchè sono credibili, sono quelli che più hanno saputo far vibrare le mie corde. Nonostante appartengano a una realtà differente dalla nostra, con abitudini e modi di fare diversi, mi sono particolarmente affezionato a Lidenbrock e Axel. Il mondo in cui Anita Book li descrive li rende amabili, affettuosi, persone che vorrei avere vicino a me nella vita di tutti i giorni. Sinceramente non so descrivere l'invidia che ho provato verso Suzie per la fortuna che ha di vivere quell'avventura, poter esplorare un mondo completamente nuovo, conoscere nuove realtà, e poter passare del tempo insieme a quelle persone fantastiche che la fanno sentire una persona completamente diversa da come invece viene vista nel mondo reale. Lidenbrock e Axel, aiutati anche dal corso degli eventi, sono capaci di ammorbidire il carattere spinoso e scontroso di Suzie, facendole capire che nella vita non è possibile essere sempre arrabbiati con qualcuno, che nonostante la vita spesso ci remi contro e ci faccia soffrire dobbiamo trovare la forza di andare avanti contando su noi stessi.
Quelli che a volte non sono riuscito a comprendere fino alla fine sono gli amici della band di Suzie. Nonostante dividano con lei la passione per la musica, sembra che nient'altro li leghi a parte questo. Spesso si chiamano "amici" ma sono poche le occasioni in cui lo dimostrano. Ci sono vari momenti in cui Suzie si lascia prendere dallo sconforto e dalla tristezza e questi suoi amici non sono in grado di stargli vicino, ma anzi le infliggono una delusione che non si sarebbe mai aspettata.
Suzie subisce un cambiamento radicale. Cresce, matura, inizia a sviluppare un senso critico verso se stessa e verso quello che la circonda. Cambia. Cambia di pari passo con il progredire della spedizione al centro della terra, lei va avanti, accetta di evolversi e di perdonare...cosa che purtroppo non sono molto disposti a fare gli amici della band...

Il messaggio è chiarissimo. Suzie Moore e il nuovo viaggio al centro della Terra è un invito alla rinascita. Quando tutto sembra andare per il verso sbagliato dobbiamo fermarci un secondo e pensare a quello che siamo e quello che vogliamo dalla vita. La vita è dura e come ci insegna Suzie superare le sofferenze più grandi non è così facile. Quello che però c'è di bello in questo libro, al di là che ci possiamo lasciar trascinare nei due mondi, è quello di potersi ritrovare nella protagonista. Per quanto Suzie possa apparire particolare inizialmente il lettore piano piano scoprirà quanto il suo carattere ben si adatta alle molteplici situazioni che tutti noi viviamo o abbiamo vissuto. E' questo quello che conta più di tutto quanto. L'amicizia, o forse di più la solidarietà, è quello che muove l'intera storia, sentirsi parte di un tutto pur mantenendo la nostra individualità, perchè nessuno di noi finisce mai per scoprirsi mai fino in fondo.
Ultimo, ma non per questo meno importante, è l'elogio alla scrittura e un grandissimo invito alla lettura. Il viaggio di Suzie è un viaggio particolare, ritrovarsi a scendere nelle viscere di un vulcano non è certo roba di tutti giorni, ma è anche la metafora di quanto sia bello e coinvolgente potersi mettere da una parte e viaggiare con la fantasia, conoscere nuovi posti e fare amicizia coi personaggi della storia. Ogni libro ha sicuramente qualcosa da raccontarci.
Quindi leggiamo tutti di più...che magari scopriamo di avere delle doti nascoste proprio come la nostra eroina.

Un finale del tutto inaspettato, lo giuro. Non pensavo che finisse in questa maniera. Purtroppo non posso dire niente per non rovinare tutto a coloro che vogliono leggersi il libro. Basta pensare però che ci saranno delle sorprese e che sentiremo ancora (spero) parlare di Suzie e dei suoi (nostri, ormai) amici.
Un libro adattissimo al vasto pubblico, non solo ai giovanissimi, ma anche a coloro che vogliono tornare indietro nel tempo e tornare a leggere un romanzo di formazione in piena regola, come ormai non ne vengono più scritti. Un libro che porta il lettore a vivere avventure all'interno del proprio Io, nono potendo ovviamente ricalcare troppo la storia da cui prende spunto. Un libro che più di una volta porta a sorridere e, visto il caldo di questi giorni, sembra davvero trascinare il lettore all'interno del vulcano...

E adesso che ne sarà di Suzie Moore?
Beh...aspettiamo con ansia sue notizie...

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