mercoledì 1 luglio 2015

Costellazione di brufoli, di Mauro Colarieti

Titolo: Costellazione di brufoli
Autore: Mauro Colarieti
Editore: Lettere Animate
Pagine: 418
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La trama: “Costellazione di brufoli” enfatizza una società moderna, dove gli atteggiamenti omofobici si stanno estinguendo e dove l’orientamento sessuale è un’etichetta sociale soltanto apparente. Nel testo compaiono, in modo equilibrato, alcuni versi di canzoni collegate alla storia, di artisti musicali che spaziano da Mina ai Cage the Elephant. Tra delusioni e soddisfazioni, i nostri protagonisti continuano a percorrere le loro vite, nascondendo segreti e ambizioni che nemmeno loro riescono a inquadrare e comprendere al meglio. È una serie di situazioni narrate da ragazzi che dispongono di tanto ma che non si sentono mai abbastanza, membri tipici di una generazione che è propensa a sapere tutto, ma che, forse, capisce ben poco.

La recensione

Aprendo Costellazione di brufoli il lettore può già immaginarsi lo scenario che avrà di fronte e soprattutto i personaggi con cui avrà a che fare. La storia che ci troviamo di fronte è quella di Fabrizio e Lohn, due ragazzi adolescenti alle prese con i rispettivi problemi, come la scuola, i primi amori e le immancabili amicizie.
Due ragazzi e due modi di vivere la propria omosessualità. Il libro infatti è strutturato in modo da dare voce ai due protagonisti principali nella prima parte, che si alternano i capitoli e raccontano il proprio vissuto, cosa che invece non accade nella seconda, dove il punto di vista diventa più corale e a Lohn e Fabrizio si aggiungono anche gli altri amici.

I personaggi rispecchiamo la gioventù odierna. Da una parte troviamo Fabrizio, adolescente ribelle, a caccia della sua libertà ed emancipazione, deciso a difendere quello che è il suo orientamento sessuale nonostante la famiglia abbia delle riserve. Dall'altra abbiamo Lohn, un ragazzo riservato, che vive con gli zii perchè rimasto orfano, che ogni giorno combatte con la bilancia e contro mostri immaginari alla Playstation.
Le due storie inizialmente divergenti si incontreranno dando vita a una storia d'amore messa a dura prova dagli imprevisti amorosi della vita...

Fabrizio è sfrontato,  giovane e può permettersi tutti i ragazzi che vuole. Incarna la figura del ragazzo bello e dannato, che  nonostante millanti sani principi fa sfoggio della sua ricchezza. Il suo cuore però viene stregato da Luca, un coetaneo dalle spalle così larghe e possenti da far scatenare gli ormoni. Il primo amore, le prime esperienze, contribuiscono a far perdere la testa a Fabrizio per questo ragazzo, che si rivelerà uno che non guarda in faccia nessuno, ma pensa solo a una cosa.
Fabrizio è uno a cui piace riflettere, il libro infatti (come per tutti gli altri personaggi che avranno voce in capitolo) è pieno di elucubrazioni, giri di parole, congetture, che vengono quasi sempre smentite alle azioni reali. Più di una volta viene espresso il concetto di non voler essere come tutti gli altri, che vuole distinguersi dalla massa, ma poi sono ben poche le occasioni in cui decide di non omologarsi. Mi è dispiaciuto vedere come è pronto a "farsi scopare" da Luca in giardino durante una festa. Per cosa? Da chi? Solo perchè uno è un latin lover, ha le spalle larghe e gli amici ti hanno suggerito di spassartela? Caro Fabrizio, chi si concede troppo facilmente poi non si lamenti se il suo cuore viene spezzato. Detto questo non sembri farti troppi problemi successivamente, vero? Staccare la spina è quello che vi vuole...

Lohn è l'inverso di Fabrizio. E' timido, riservato, cerca sempre di non disturbare gli altri così nessuno disturba lui. E' un tipo che preferisce starsene per conto suo, a casa, a mangiare Kebab e giocare al computer senza esporsi al giudizio degli altri. Un bel giorno però è costretto a trovarsi un lavoro per dare una mano a gli zii che lo ospitano dopo la morte dei suoi genitori. Finisce così per fare il modello di taglie forti presso un negozio d'abbigliamento locale. La sua autostima subisce così un'impennata che decide di farsi trascinare a un concerto da Dan, che sembra nutrire interesse nei suoi confronti... La serata però si conclude in modo differente da come Lohn l'aveva pensata e i suoi zii decidono di prendere dei provvedimenti in previsione dell'estate e allontanarlo da Dan...
Lohn è senza dubbio il personaggio più riuscito. E' credibile, intelligente e sembra provare vere emozioni e in grado di pensare con la testa sulle spalle. Peccato però che nella seconda parte del romanzo, quando ha modo di passare più tempo assieme a Fabrizio e i suoi amici, sembra cambiare totalmente e da riflessivo e giudizioso diventa nervoso, agitato, e inizia ad assomigliare a una di quelle fidanzate troppo gelose che non riescono ad allontanarsi dal ragazzo, dando il via a un tira e molla che coinvolge tutti quanti, lettore compreso. Perchè?

Gli altri personaggi hanno anche loro le proprie storie, anche se fondamentalmente sono altri punti di vista del libro che stiamo leggendo, un modo per allungare il brodo forse, visto che poi di molti di loro non veniamo a sapere altro. Il repentino e frequente cambio di personaggio crea confusione e distoglie l'attenzione dai personaggi principali.

Il linguaggio risulta essere scorrevole, senza particolari digressioni e senza l'uso di particolari paroloni. Il racconto è costellato di versi musicali che, come molti hanno sostenuto, dovrebbero fare un po' da colonna sonora alla storia. Quello che mi è dispiaciuto è che non conoscendo molte delle canzoni citate non ho potuto goderne a piene mani.
Utilizzando un linguaggio prettamente giovanile, l'autore, spesso ricorre ad espressioni dialettali e a un gergo che appartiene ai ragazzi della sua età e della comunità lgbt. Spesso però ci troviamo di fronte ad espressioni non propriamente consone alle situazioni, a volte anche volgari, che sembrano messe lì giusto per dare un certo colorito ai dialoghi. Espressioni che, se fanno sorridere quando si pronunciano nella vita reale e a persone con cui abbiamo confidenza, risultano invece un po' inappropriate se stampate sulla carta.

Il finale lascia un po' a bocca aperta, letteralmente. Senza svelare nessun particolare, il lettore si imbatte in un grave accadimento che porta a un grande cambio di ritmo nella narrazione della storia. Da questo momento in poi tutto cambia, tanto che sembra quasi si leggere un'altra storia. La storia principale si biforca ancora una volta e prende strade totalmente differenti. Di Fabrizio e di parte dei suoi amici non si sente più parlare e il lettore non viene informato sulla loro sorte, bella o brutta che sia. Lohn torna a fare la vita che faceva prima, cancellando con un colpo di spazzola il grande primo amore vissuto assieme a Fabrizio, per riprendere la compagnia di Dan che per i tre quarti del libro, nonostante inizialmente sembrava dovesse avere un ruolo importante, era sparito.

Il mio giudizio è neutro. Senza dubbio il libro di Mauro Colarieti è un libro semplice che si legge senza troppi pensieri. Una storia adolescenziale rivolta ai giovanissimi che possono apprezzare le situazioni narrate nel libro. Se i giovani potranno forse trovare questo libro accattivante per quello che racconta, per le numerose situazioni equivoche, l'uso di un gergo prettamente giovanile, le numerosissime (forse troppe) paranoie interiori,  e le allusioni sessuali, un ragazzo più grande vedrà tutto questo sorpassato e sarà difficile per lui creare una catarsi coi personaggi e la storia.
Nonostante si parli principalmente di adolescenti e del loro, del tutto giustificato, scenario fatto di amori non corrisposti, si parla anche del mondo lgbt e mi dispiace davvero parecchio vedere che l'immagine che viene dipinta sia sempre la medesima. Un mondo stereotipato, dove gli omosessuali sono quasi sempre alla moda, hanno soldi e pensano di essere così fighi al punto tale da aver addirittura creato una "mafia gay", che sono pronti a mandare a quel paese i buoni  propositi di fronte a un paio di spalle da nuotatore, e pensino unicamente a divertirsi. Oppure, di contro, hanno quasi sempre problemi con la famiglia, hanno un cattivo rapporto con il loro corpo, tendono a nascondersi per il giudizio degli altri...
Non è certo una critica all'autore la mia, la sua è pur sempre una storia di fantasia, ma finché l'immagine data del mondo gay è questa, la strada sarà sempre più lunga, e dovremo smetterla di stupirci...

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