Buonpomeriggio cari lettori, momento topico questo. Dopo mesi dalla sua uscita ho finalmente avuto modo di leggere Devil inside, novella che accompagna Delirium di Ivo Gazzarrini all'interno di Grindhouse Vol.1 edito da Dunwich edizioni.
Titolo: Devil inside
Autore: Pietro Gandolfi
Editore: Dunwich edizioni
Pagine: 88
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La trama: Helena è una ragazza affascinata dal lato oscuro della vita e conduce un’esistenza al limite, fra alcol, droga e sesso, attratta senza via di scampo in una spirale discendente di autolesionismo.
Quando sul suo cammino incontra Stuart, sembra riuscire a trovare nuove espressioni per i suoi desideri estremi. Viene a contatto con gente pericolosa, all’improvviso impossibilitata a comprendere dove finisca la finzione e cominci l’orrore, quello vero. Helena è convinta di non temere nulla, ma scoprirà di avere commesso un errore, di avere fatto un passo troppo in là. Benvenuti allo show, il grande spettacolo di Devil Inside.
La recensione: Il fido lettore (o il fido Esserino!) che si accinge a leggere questo romanzo breve deve essere preparato. Per quanto lui possa essere avvezzo alla scrittura di Pietro Gandolfi deve mettere in conto parecchie insidie. Questa è una storia che sorprende sotto tutti i punti di vista.
Devil inside è la storia di Helena, una ragazza che ama vivere "al massimo" e si porta dietro la sua fiumana di devastazione. Ma è anche la storia di Stuart e del mondo di cui fa parte. Il loro strano rapporto porterà Helena a contatto con un mondo fatto di magia e di morte: una messa nera. Decisa a voler andare fino in fondo, al fine di provare emozioni sempre più forti, si lascerà trascinare sempre più in basso perchè niente è più capace di sconvolgerla. Lei stessa vuol essere parte integrante di quello spettacolo così affascinante, farsi catturare, farsi possedere dal demonio.
Ma cosa accade quando le cose non vanno per il verso giusto? Cosa succede quando tutto quello che avevamo previsto non va secondo i piani e rischiamo di essere sgozzati come un capro sull'altare?
Helena sarà capace di risollevarsi dall'abisso? Lo strano individuo che sembra perseguitarla saprà forse dargli una mano?
Helena capirà a caro prezzo che non si gioca con Satana...
Ciò che rende vera questa storia è, senza ombra di dubbio, la protagonista Helena. Helena incarna l'anti eroina, è una ragazza che si porta dietro un tormentato passato e continua a viverlo tutt'ora. Sesso, droghe pesanti e rapporti ambigui sono il suo pane quotidiano. Helena è l'apoteosi del nichilismo, una persona che di rado mette il naso fuori casa perchè ama vivere la notte e l'oscurità fatte di eccessi e perversioni. Molti lettori potranno rivedersi chiaramente in lei, perchè tutti quanti abbiamo passato un periodo buio dal quale non volevamo più uscire perchè sembrava più allettante di tutto il resto. Che poi ne siamo usciti è altra cosa.
Un personaggio coraggioso il suo, il lettore è portato ad amarlo nonostante sappia bene che quello che Helena fa "non è bene farlo". Una ragazza multisfaccettata, che abbraccia caratteri e tipologie antropologiche differenti. Lei è il bene e il male allo stesso tempo, ha dentro di se la sfacciataggine di usare ma anche la sensibilità per comprendere i suoi errori.
La scelta dei luoghi contribuisce a creare un mood all'altezza della trama. Parliamo di appartamenti angusti con stanze sommerse di cose dove il disordine e lo sporco regnano sovrani, ville che ospitano rituali satanici, antiche dimore teatri di macabri spettacoli e orge senza fine con uomini e donne incappucciati. La libertà non esiste. La sincerità non esiste. Tutto viene celato e nascosto dal buio della notte, le tonalità della morte.
Il tema è quello di una realtà claustrofobica, fatta di luci ma più che altro ombre, luoghi dove si accede soltanto se si conosce qualcuno, luoghi che spaventano. Senza tanti fronzoli l'autore propone l'incarnazione del maligno nella sua duplice forma, sia fisica che interiore. Da una parte abbiamo una schiera di adoranti del demonio pronti a veder sacrificare una sull'altare una ragazza e veder il suo sangue scorrere a fiumi, dall'altra la capacità di una persona di calarsi a tal punto nella parte da diventare lei stessa il sacrificio da compiere. Egoismo verso gli altri e verso se stessi, cattiveria nei confronti della vita e di quello che ci circonda. Rassegnazione, abnegazione, devastazione.
Temi forti sono quelli che indicono le pagine di questa storia. Pagine che forse non tutti potranno apprezzare. Peccato per loro.
Consiglio vivamente la lettura di questo volume a coloro che amano le storie al limite, a coloro che cercano l'eccesso in ogni cosa e vogliono, come Helena, andare oltre per capire che non sempre è possibile tornare indietro. Questo di Gandolfi è un racconto horror che forse, come Avventura alla stazione di servizio, spaventa più degli altri perchè tratta tematiche reali, che noi tutti possiamo toccare con mano e provare sulla nostra pelle. Devil inside è un horror interiore. Non ci sono mostri o bestie di nessun tipo, e questo è ben peggiore. Una narrazione che spaventa pagina dopo pagina, che sferra delle dolorose pedate nello stomaco da cui, putroppo, non è possibile difendersi.
La vita non è rose e fiori e Gandolfi ce lo ricorda battuta dopo battuta...
La recensione: Il fido lettore (o il fido Esserino!) che si accinge a leggere questo romanzo breve deve essere preparato. Per quanto lui possa essere avvezzo alla scrittura di Pietro Gandolfi deve mettere in conto parecchie insidie. Questa è una storia che sorprende sotto tutti i punti di vista.
Devil inside è la storia di Helena, una ragazza che ama vivere "al massimo" e si porta dietro la sua fiumana di devastazione. Ma è anche la storia di Stuart e del mondo di cui fa parte. Il loro strano rapporto porterà Helena a contatto con un mondo fatto di magia e di morte: una messa nera. Decisa a voler andare fino in fondo, al fine di provare emozioni sempre più forti, si lascerà trascinare sempre più in basso perchè niente è più capace di sconvolgerla. Lei stessa vuol essere parte integrante di quello spettacolo così affascinante, farsi catturare, farsi possedere dal demonio.
Ma cosa accade quando le cose non vanno per il verso giusto? Cosa succede quando tutto quello che avevamo previsto non va secondo i piani e rischiamo di essere sgozzati come un capro sull'altare?
Helena sarà capace di risollevarsi dall'abisso? Lo strano individuo che sembra perseguitarla saprà forse dargli una mano?
Helena capirà a caro prezzo che non si gioca con Satana...
Ciò che rende vera questa storia è, senza ombra di dubbio, la protagonista Helena. Helena incarna l'anti eroina, è una ragazza che si porta dietro un tormentato passato e continua a viverlo tutt'ora. Sesso, droghe pesanti e rapporti ambigui sono il suo pane quotidiano. Helena è l'apoteosi del nichilismo, una persona che di rado mette il naso fuori casa perchè ama vivere la notte e l'oscurità fatte di eccessi e perversioni. Molti lettori potranno rivedersi chiaramente in lei, perchè tutti quanti abbiamo passato un periodo buio dal quale non volevamo più uscire perchè sembrava più allettante di tutto il resto. Che poi ne siamo usciti è altra cosa.
Un personaggio coraggioso il suo, il lettore è portato ad amarlo nonostante sappia bene che quello che Helena fa "non è bene farlo". Una ragazza multisfaccettata, che abbraccia caratteri e tipologie antropologiche differenti. Lei è il bene e il male allo stesso tempo, ha dentro di se la sfacciataggine di usare ma anche la sensibilità per comprendere i suoi errori.
La scelta dei luoghi contribuisce a creare un mood all'altezza della trama. Parliamo di appartamenti angusti con stanze sommerse di cose dove il disordine e lo sporco regnano sovrani, ville che ospitano rituali satanici, antiche dimore teatri di macabri spettacoli e orge senza fine con uomini e donne incappucciati. La libertà non esiste. La sincerità non esiste. Tutto viene celato e nascosto dal buio della notte, le tonalità della morte.
Il tema è quello di una realtà claustrofobica, fatta di luci ma più che altro ombre, luoghi dove si accede soltanto se si conosce qualcuno, luoghi che spaventano. Senza tanti fronzoli l'autore propone l'incarnazione del maligno nella sua duplice forma, sia fisica che interiore. Da una parte abbiamo una schiera di adoranti del demonio pronti a veder sacrificare una sull'altare una ragazza e veder il suo sangue scorrere a fiumi, dall'altra la capacità di una persona di calarsi a tal punto nella parte da diventare lei stessa il sacrificio da compiere. Egoismo verso gli altri e verso se stessi, cattiveria nei confronti della vita e di quello che ci circonda. Rassegnazione, abnegazione, devastazione.
Temi forti sono quelli che indicono le pagine di questa storia. Pagine che forse non tutti potranno apprezzare. Peccato per loro.
Consiglio vivamente la lettura di questo volume a coloro che amano le storie al limite, a coloro che cercano l'eccesso in ogni cosa e vogliono, come Helena, andare oltre per capire che non sempre è possibile tornare indietro. Questo di Gandolfi è un racconto horror che forse, come Avventura alla stazione di servizio, spaventa più degli altri perchè tratta tematiche reali, che noi tutti possiamo toccare con mano e provare sulla nostra pelle. Devil inside è un horror interiore. Non ci sono mostri o bestie di nessun tipo, e questo è ben peggiore. Una narrazione che spaventa pagina dopo pagina, che sferra delle dolorose pedate nello stomaco da cui, putroppo, non è possibile difendersi.
La vita non è rose e fiori e Gandolfi ce lo ricorda battuta dopo battuta...
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