martedì 22 aprile 2014

Recensione: Diario di guerra contro gli zombie, di Nicola Furia

Ciao a tutti. Dopo il discreto successo di qualche tempo fa del libro Sopravvivere agli zombie di Iror Zanchelli, torno stavolta per narrare ancora di zombie assetati di carne umana: Diario di guerra contro gli zombie di Nicola Furia.

Titolo: Diario di guerra contro gli zombie
Autore: Nicola Furia
Editore: Edizioni R.E.I.
Pagine: 260

La trama: Quando tutto iniziò, fu inevitabilmente il caos. I morti risorsero e attaccarono i vivi, diffondendo con un solo morso il contagio. L’umanità non riuscì neanche a immaginare l’enormità della catastrofe che stava vivendo. Prima di riuscire a comprendere che i risorti dovevano essere immediatamente abbattuti, oltre tre quarti della popolazione mondiale era già stata contagiata. I morti viventi avevano invaso il pianeta e la pandemia dilagava inarrestabile. Oggi tutte le Autorità mondiali sono incapaci di reagire, annichilite dal caos e dall’orrore che devasta i continenti. E’ l’apocalisse! Ma in Italia, in una piccola provincia del Lazio, un manipolo di Carabinieri resiste e sferra un attacco impetuoso e folle alla morte che cammina. Li comanda il Colonnello Furia, un ufficiale controverso, violento e amorale, determinato a fare di tutto pur di far sopravvivere l’umanità… anche a costo di perderla del tutto.

La recensione: Ancora una volta zombie e morti che camminano. Mai come in questo tempo storie simili sono più azzeccate. Tempo fa ho ricevuto questo libro per posta e mai ho scelto momento più adatto per la lettura di un libro: la resurrezione!
Il libro di Nicola Furia  Diario di guerra contro gli zombie presenta tutti gli schemi usuali del genere zombesco con diverse marce in più. La storia infatti oltre a presentare le classiche situazioni che ogni lettore appassionato si aspetta, come il dilagare dell'apocalisse, l'approvvigionamento, la corsa per salvare i sopravvissuti, può essere anche letta come un vero e proprio giornale di guerra.
Il protagonista Nicola Furia infatti con una schiettezza e brutalità senza confine ci descrive come lui stesso e pochi altri all'interno della caserma, riescono a mettere su una guerriglia senza pari contro gli zombie. Poveretti questi non-morti aggiungo io!
La guerra viene descritta in ogni sua azione, dando un nome alle varie vasi e in modo che il lettore possa capire fino in fondo di che cosa si parla, perfino io che non sono avvezzo per nulla a questa pratica.
La particolarità di questo romanzo però è il modo in cui è costruito. Non so quanti di voi lo ricordano o l'hanno letto, ma a me è veneuto a mente Carrie di Stephen King. Un modo di raccontare gli eventi in modo differente con modi diversi e da personaggi differenti.La storia è la stessa, ma espressa con parole differenti (dal colloquiale a quello più forbito a quello più tecnico) e da persone differenti (il comandante furia, un ragazzo in chat, una psicologa alle prime armi...). Più punti di vista quindi arricchiscono la storia di particolari, la fanno sembrare più vera e tangibile e la rendono più movimentata rispetto a una raccontata solo in terza persona.

I diversi punti di vista portano alla luce anche trame differenti, seppur accomunati dal medesimo fattore: gli zombie. Nel libro di Furia c'è amore, una coppia di innamorati infatti cerca di riunirsi dopo che sono stati colpiti e divisi dall'apocalisse; c'è thriller, un serial killer semina panico tra i sopravvissuti lasciando sul suo cammino strane bottiglie contenenti un liquido bianco; c'è azione e numerose missioni di salvataggio e approvvigionamento...
In questo libri quindi possiamo trovare più generi e stili differenti, un libro che si adatta ad ogni età e che abbraccia quindi una fetta di pubblico molto ampia. La trama è lineare (si procede di mese in mese dall'inizio dell'apocalisse) e scorrevole, presenta punti più "veloci" come ad esempio i dialoghi via chat di Sorcio (uno dei personaggi più divertenti, a punti più "tranquilli" dove si spiega ad esempio le analisi mediche delle vittime che dopo essere decedute si trasformano in mostri mangiatori di carne umana. Molto interessante quindi da questo punto di vista, il lettore viene messo davanti alla cartella clinica di uomini affetti da virus e informato di come non ci sia un punto di ritorno dall'inferno. Terrificante ed esaltante allo stesso tempo.
Le Oasi, così vengono chiamate le stazioni dove i sopravvissuti possono rifugiarsi, sono però minacciate anche da qualcos'altro, oltre che dai morti che camminano. Minacciate da qualcosa di umano, da una persona che potrebbe tentare di sfruttare la situazione di stasi a suo vantaggio per per ripristinare un "ordine civile", e riportare così la civiltà a qualcosa di più normale. Qualcosa di politico? Qualcosa di altro? Una nuova minaccia ben più letale proveniente dall'animo umano...

Un libro che si legge tutto d'un fiato, come ho fatto io. Una lettura che avvince e appassiona anche chi secondo me non è avvezzo al genere zombesco, proprio per la sua immediatezza e la capacità di scaraventare il lettore nella furia devastante di un mondo che sta andando a rotoli...
L'unica cosa da fare è quella di gettarsi nella mischia...e combattere gli zombie al fianco di Nicola...
Fatelo anche voi, ve lo consiglio!

A proposito dell'autore: NICOLA FURIA è lo pseudonimo di un Ufficiale dei Carabinieri in congedo. Nato a Roma nel 1961, ha comandato diversi Reparti Investigativi in Campania, in Basilicata e nel Lazio. Attualmente svolge l’incarico di docente di criminalistica nei corsi di Scienze Criminologiche Forensi - Master di I e II livello - presso la “Sapienza” - Università di Roma - e nei corsi presso l’Università Telematica di Roma.




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